1. Energia sconosciuta dal centro della Galassia


    UN'ENERGIA SCONOSCIUTA
    IN ARRIVO DAL CENTRO DELLA GALASSIA


    600_sgra2


    Questo materiale é stato considerato tanto importante, al punto da spingere Bill e Kerry Cassidy a creare un link su Project Camelot. Molte di queste informazioni sono state soppresse, cambiate, o riscritte e “rigirate” fuori dal contesto originale da un gruppo conosciuto come “gli eletti“, per far si che la maggior parte dell’umanitá rimanga all’oscuro di ciò che succede veramente, mentre ci avviciniamo all’anno 2012.

    [Ndr] L'articolo, lungo e dettagliato (corredato dalle foto dei crop circles) puo' essere letto nella sua interezza al link della Fonte:


    Edited by *ROS* - 17/11/2011, 17:20
    Last Post by Gerrie il 20 May 2015
    .
  2. Spazio, scoperto baby buco nero

    Avatar
    Tags
    Astronomia
    Fisica
    News
    Wormhole
    By *ROS* il 16 Nov. 2010
    +1   -1    0 Comments   68 Views
    .


    16/11/2010

    Spazio, scoperto baby buco nero

    Nasa: è il più giovane mai osservato


    image


    Il buco nero più giovane e vicino mai visto è stato scoperto dal telescopio della Nasa "Chandra". Secondo quanto riferito dagli esperti dell'agenzia spaziale americana, il buco nero avrebbe soltanto 30 anni. Si tratta di un risultato eccezionale, poiché è la prima volta che l'evoluzione di un oggetto simile è stata osservata fin dalla sua "infanzia". La scoperta confermerebbe l'ipotesi secondo cui i buchi neri sono generati dall'esplosione di supernovae.

    La notizia è stata diffusa con grande entusiasmo direttamente dalla Nasa nel corso di una conferenza stampa. "Se la nostra interpretazione è corretta, questo è l'esempio più vicino nel quale viene osservata la nascita di un buco nero", ha spiegato il coordinatore della ricerca, Daniel Patnaude, del Centro americano Harvard-Smithsonian per l'Astrofisica.

    Stando agli esperti, la scoperta di questo "buco nero" (si tratta dei resti della supernova SN1979C esplosa 50 milioni di anni
    fa), consentirà agli scienziati di comprendere più facilmente le cause delle esplosioni delle stelle e il numero dei loro resti nella nostra galassia. L'oggetto celeste è stato individuato a 50 milioni di anni luce dalla Terra nell'Ammasso della Vergine grazie al telescopio spaziale a raggi X "Chandra".

    Grazie ai dati raccolti sarà possibile analizzare più approfonditamente le ipotesi formulate sulla nascita dei buchi neri e sperimentarne la reale applicazione su un caso pratico. "E' un risultato interessante, ma ancora da studiare", ha commentato Luigi Stella, del comitato scientifico dell' Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). "E' la conferma di un risultato ottenuto in molti anni: 30 anni fa è esplosa una stella in una galassia vicina alla nostra e i dati presentati oggi confermano che queste esplosioni sono il modo in cui nascono stelle neutroni e buchi neri - ha osservato -. Finora c'è stata un'evidenza molto chiara che da queste esplosioni si formano delle stelle di neutroni, ma il risultato presentato oggi sembra indicare che si sarebbe formato un buco nero".

    Immagini del buco nero alla pagina: www.tgcom.mediaset.it/fotogallery/fotogallery8984.shtml

    Fonte: tgcom.it
    Last Post by *ROS* il 16 Nov. 2010
    .
  3. La teoria "Brane World"


    La teoria "Brane World"

    di Stefano Gallozzi

    image


    Da quando Einstein formulò le prime versioni della sua teoria della relatività generale il mondo scientifico si accorse che era in atto una nuova rivoluzione copernicana del sapere.
    Da allora la conoscenza umana non si è mai fermata ed ha sempre cercato di andare oltre.
    Forse questa volta, dopo anni ed anni di speculazioni teoriche più o meno campate in aria, una valida nuova teoria è stata formulata.
    Ciò che è sorprendente è che questa teoria, nata inizialmente nel dominio particellare delle alte energie ora sembrerebbe fornire la possibilità di una verifica sperimentale astronomica.
    La teoria di cui si sta parlando è la teoria di grande unificazione nota come Brane World o Universo a Membrana, proposta da Lisa Randall e Raman Sundrum.

    Questa esotica ma interessante teoria, muove le mossa dalla teoria delle superstringhe e la fisica delle particelle elementari al fine di risolvere alcuni problemi fondamentali rimasti ancora insoluti.
    Secondo questa teoria il nostro Universo visibile sarebbe come una membrana sottile contenuta su un altro Universo immensamente più grande. In particolare il nostro Universo sarebbe paragonabile ad una pellicola di olio, che galleggia in un oceano.

    Uno dei problemi classici, che si riuscirebbe a spiegare con questa nuova teoria, è la debolezza della forza gravitazionale rispetto alle altre interazioni fondamentali della natura; con questa teoria si riesce ad unificare le quattro forze della natura in un' unica interazione fondamentale.
    A differenza della teoria delle superstringhe in cui il numero di dimensioni crescevano arbitrariamente 11(14), la brane-world necessita "solo" di una quarta dimensione spaziale.
    Questo risulta in aperto contrasto con la teoria di Einstein; in questo contesto se si riuscisse a dimostrare questa teoria la relatività generale risulterebbe sorpassata.

    Dettaglio sulla Teoria

    La Teoria ipotizza un normale spazio-tempo a 3+1 dimensioni, che risulta immerso in un iperspazio a più dimensioni; questa nuova intricata geometria suggerisce le risposte a molti dei problemi rimasti insoluti con il modello standard.
    La supersimmetria (SuSi) fa parte di questa visione multidimensionale e, assieme al brane world, potrebbe ottenere le prime verifiche sperimentali nel dominio particellare con l'avvento dell'acceleratore di particelle Large Hadron Collider (...

    Read the whole post...

    Last Post by *ROS* il 8 May 2010
    .
  4. Il Censore Cosmico

    Avatar
    Tags
    Fisica
    Singolarità
    Wormhole
    By *ROS* il 29 April 2010
    +1   -1    0 Comments   97 Views
    .


    Buchi neri.
    Da Mitchell alla teoria delle stringhe, l'evoluzione di un'idea


    La congettura del Censore Cosmico

    image


    L'idea che esista un punto dello spazio tempo nel quale le leggi della fisica non siano più valide, o perdano completamente la loro capacità di predizione restituendo sconfortanti valori pari a infinito, è sempre stata una vera e propria angoscia per ogni buon fisico.

    E lo era anche nel caso della relatività generale.

    Non è raro trovare degli "infiniti" nelle teorie fisiche. Anche il Modello Standard, il grande apparato matematico sviluppato nel corso di quasi quarant'anni in grado di descrivere il comportamento delle interazioni tra materia ed energia in termini quantistici (con la sola eccezione, guarda caso della gravità) presenta apparenti incongruenze che si manifestano con i soliti "infiniti"; tuttavia si è sempre trovato il modo di contenere queste divergenze, di controllarle in maniera opportuna, in modo tale che la teoria riesca sempre, una volta forniti i giusti dati iniziali, a essere preditiva.

    Se, in un modello, l'infinito continua a rimanere nonostante vari tentativi, allora, molto probabilmente, siamo in presenza di una teoria sbagliata.

    Nel caso della relatività generale, o meglio di un buco nero, compare una singolarità al centro dello strano oggetto che non ammette mezze misure: la singolarità di un buco nero è totalmente distruttiva. La fisica in quel punto non funziona più, e se un incauto navigatore spaziale dovesse incontrarla sulla sua strada se ne accorgerebbe nello stesso momento in cui la sua esistenza verrebbe a terminare.

    Roger Penrose, studiando il comportamento dei coni di luce in presenza di forti campi gravitazionali, riuscì a dimostrare un fatto di fondamentale importanza: le singolarità erano inevitabili in ogni processo di collasso gravitazionale.

    Non c'era speranza dunque, per lo scienziato inglese, quei fastidiosissimi punti non si potevano eliminare.

    Il fatto poteva essere piuttosto allarmante, tuttavia le singolarità in relatività avevano una caratteristica che salvaguardava tutto l'apparato concettuale della fisica: le singolarità non potevano essere osservate.

    La presenza dell'orizzonte degli eventi, infatti, avrebbe schermato il punto di densità e curvatura infinita agli occhi e agli strumenti di misura di qualsiasi osservatore posto all'esterno, permettendo, così, alle nostre leggi della fisica di continuare a operare senza problemi fuori dal buco nero.

    La fis...

    Read the whole post...

    Last Post by *ROS* il 29 April 2010
    .
  5. Alieni dal futuro

    +1   -1    0 Comments   305 Views
    .


    PRESENZE DAL FUTURO

    image


    Quando si parla di UFO, la maggior parte delle persone pensa a esseri provenienti da altri mondi, e questa sembra essere l’ipotesi più plausibile della presenza di questi oggetti sulla Terra.

    Un’altra possibile ipotesi, tuttavia, potrebbe essere la seguente: che i visitatori non vengano effettivamente da un altro mondo, ma più semplicemente dal nostro... No, non si parla qui di una civiltà sconosciuta o di una ricomparsa degli abitanti di Atlantide, ma più semplicemente del futuro. A questo punto non è più una considerazione di spazio ma solo di tempo.
    Questa probabilità potrebbe, vista fino a qui, risultare alquanto fantascientifica ma, da quello che ultimamente la fisica ci ha svelato, tutto ciò non sembra poi tanto impossibile quanto la provenienza da altri mondi; essa potrebbe anche spiegare molti strani misteri come l’abduction, il sezionamento di alcuni animali e soprattutto la costante presenza di questi fenomeni attraverso il tempo.

    Vediamo ora quello che la fisica ci dice riguardo la possibilità di viaggiare attraverso il tempo e sulla possibilità per ora teorica di costruire una macchina capace di farlo, questo viaggio.

    Gli studi più profondi in materia di viaggi temporali prendono corpo dalle ben note teorie della relatività di Einstein: quella speciale e quella generale, penso entrambe note al grande pubblico in via divulgativa.
    Esistono in natura vari modi per viaggiare attraverso il tempo, essi utilizzano la velocità della luce, i famosi buchi neri e la possibilità di sfruttare gli enormi campi magnetici delle stelle di neutroni.

    VIAGGIARE A VELOCITA' RELATIVISTICHE

    Viaggiare a velocità relativistiche apre nuove e strane porte per i viaggiatori: questo perché si viaggia a velocità vertiginose che vanno nell’ordine dell’80 - 99,9% della massima velocità possibile nel vuoto nel nostro universo che è di 300.000 Km/s. La luce percorre in un anno di viaggio la ragguardevole distanza (una sciocchezza in scala cosmologica) di 9.463 trilioni di chilometri, il che ci porta a comprendere che un pianeta che disti dal nostro 10 anni-luce, abitato da esseri intelligenti, veda il nostro pianeta con un ritardo di 10 anni rispetto il nostro attuale tempo; questo significa che vedono la nostra amata Terra nel passato.

    Ammettiamo ora che un abitante di questo pianeta si metta in viaggio verso di noi per venire a farci visita, con un’astronave che viaggi a 300.000 Km/s. Egli giungerebbe sul nostro pianeta dopo dieci anni di viaggio (non teniamo qui conto della dilatazio...

    Read the whole post...

    Last Post by *ROS* il 24 April 2010
    .
  6. Universi...nell'Universo

    +1   -1    0 Comments   104 Views
    .


    Il nostro Universo si trova all’interno di un wormhole?

    image


    Un wormhole, letteralmente buco di verme, è un ipotetico tunnel che collega due diversi punti nello spazio tempo, e, in teoria, alla fine di ogni wormhole potrebbero esserci due universi. Nikodem Poplawski, fisico teoretico della Indiana University, ha fatto un passo in più nella teoria proponendo che forse il nostro universo potrebbe trovarsi all’interno di un wormhole, che si trova all’interno di un buco nero, che a sua volta si trova all’interno di un universo molto più grande.

    Pazzesco vero? Eppure per quanto possa sembrare assurdo, questo concetto di wormhole offre soluzioni alle equazioni della teoria generale della relatività di Einstein. Infatti, gli wormhole, chiamati anche Ponte Einstein-Rosen, offrono una soluzione cosi buona che molti teorici pensano che wormhole veri potrebbero eventualmente essere scoperti o anche creati, e forse potrebbero anche essere usati per viaggi rapidissimi tra vaste aree nello spazio, o addirittura viaggi nel tempo.

    Comunque, una delle proprietà conosciute dei wormhole, è che sono altamente instabili e probabilmente collasserebbero all’istante se anche una piccolissima quantità di materia, come un singolo fotone, provasse a passare per loro.
    Ma funzionerebbe, ed esisterebbe la materia, se noi fossimo all’interno di un wormhole, dentro un buco nero in un altro universo? Poplawski pensa di si. Il fisico teorico usa il sistema di coordinate euclidee, chiamate anche “Coordinate Isotrope” per descrivere il campo gravitazionale di un buco nero e per creare un modello del movimento radiale geodetico di una particella massiccia in un buco nero.

    “Questa condizione sarebbe soddisfatta se il nostro universo fosse all’interno di un buco nero che esiste all’interno di un universo molto più grande.” ha spiegato Poplawski. “Dato che la teoria della relatività di Einstein non sceglie un orientamento per il tempo, se un buco nero può formarsi dal collasso gravitazionale della materia tramite un orizzonte degli eventi nel futuro allora anche il processo inverso è possibile. Questo tipo di processo descriverebbe l’esplosione di un buco bianco: materia che emerge dall’orizzonti degli eventi nel passato, come l’espansione dell’universo.”

    Quindi...un buco bianco, sarebbe connesso con un buco nero, tramite un wormhole, ed è ipoteticamente la versione “rewind” nel tempo, di un buco nero.
    La ricerca di Poplawski suggerisce che tutti i buchi neri astrofisici, e non solo i buchi neri Schwarzschild e Einstein-Rosen, potrebbero avere i ponti di Einstein-Rosen, ognuno con un nuovo universo dentro che si è formato simultaneamente al buco nero.
    “Da questo ne deriva che il nostro universo potrebbe esso stesso essere nato da un buco nero...

    Read the whole post...

    Last Post by *ROS* il 15 April 2010
    .
  7. Wormholes e cronovisione...


    Wormholes e cronovisione. Tra scienza e fantascienza

    di Michele Nardelli

    image


    Nel romanzo di fantascienza "La luce del passato" l'autore Arthur C.Clarke, descrive il concetto di un futuristico "visualizzatore del tempo" o "cronovisore", una nozione che ha i primi barlumi di plausibilità scientifica nelle ricerche attuate dalla fisica moderna. In questo articolo cercheremo di analizzare in maniera scientifica i punti chiave in cui lo scrittore descrive le svariate possibilità offerte da una tecnologia futuristica.

    Lo spazio "vuoto" riempie l' universo. Se fosse possibile vedere lo spazio al livello in cui sono visibili i singoli elettroni, diventerebbero visibili gli effetti quantistici. Lo spazio "vuoto" in realtà è pieno di campi fluttuanti di energia. Questi campi si manifestano come particelle (virtuali): fotoni, coppie di elettroni-positroni, quark. Brillano durante una breve esistenza supportata da massa- energia presa in prestito, poi scompaiono appena la legge della conservazione di energia torna a farsi valere. Al "livello di Planck", ad una "profondità" superiore a venti ordini di magnitudo rispetto alle particelle virtuali, non è possibile neppure essere certi della struttura stessa dello spazio: la geometria e la topologia non esistono, mentre lo spazio ed il tempo si "svincolano".

    A quel livello assolutamente fondamentale non esiste più la sequenza del tempo nè l'ordine dello spazio: l'unità spazio-tempo è "lacerata" dalle forze della gravità quantistica, e lo spazio diviene una ribollente schiuma probabilistica percorsa da "cunicoli", appunto i wormholes (cioè dei passaggi o corridoi che collegherebbero un buco nero ad un buco bianco nello spazio). Le aperture dei cunicoli che si formano spontaneamente, sono pervase da campi elettrici. A questo livello lo spazio perde "compattezza", e non è possibile essere certi che continui a svolgere la sua funzione. Quindi l'imbocco di un wormhole può, in una piccola regione di spazio-tempo, collegare qualunque punto con qualsiasi altro punto ed in qualunque posto, come se i "ponti" spazio-temporali entrassero ed uscissero spontaneamente dall'esistenza. Ipotizziamo di "immergerci" nella schiuma quantistica e scegliamo il wormhole che ci interessa: ad esempio, quello che collega un laboratorio di fisica al Cern con una struttura analoga situata in un laboratorio dell'Università di Princeton, in America.

    Quando l'avremo stabilizzato (ammettiamo per adesso di essere in grado di farlo), il wormhole f...

    Read the whole post...

    Last Post by *ROS* il 13 Feb. 2010
    .
  8. Il Buco Nero galattico...e il Sole Centrale Spirituale


    Il Sole Nero

    di Aiwass418

    image


    Sono emerse di recente dichiarazioni fornite da ex ricercatori del dipartimento segreto di Psicotronica del KGB o GRU che, nel dopoguerra, ebbero accesso agli archivi segreti della Ahnenerbe di Himmler.
    In essi furono trovati anche dati mai pubblicati riguardanti la spedizione tedesca in Antartide nel 1938-1939. Tali dichiarazioni indicano una possibile minaccia di offensiva da parte forze esterne al pianeta, civiltà extraterrestri fortemente interessate ad impedire indagini e sperimentazioni degli scienziati terrestri nel campo delle energie del vuoto che, evidentemente, rappresentano un grave pericolo per l’integrità della “concatenazione dello spazio vuoto” che protegge il fragile corpo fisico dell’Universo dalla ferocia del Fuoco Cosmico.

    Secondo queste dichiarazioni esiste una contesa sul controllo dell’Organo Intelligente Centrale della Galassia: il gigantesco Buco Nero nel centro galattico spiroidale definito nelle opere di Alice Bailey il “Sole Centrale Spirituale” e nella tradizionale scuola esoterica occidentale, a cui appartenevano anche gli esploratori della Ahnenerbe, il “Sole Nero”.
    L’immagine simbolica del Sole Nero fu posta infatti sul pavimento della sala di meditazione nel Castello di Wewelsburg in Germania, il quartier generale della Ahnenerbe.

    Risultava chiaro che la civiltà che avesse posseduto il controllo del Sole Nero sarebbe stata in grado di far esplodere stelle, frantumare pianeti e/o popolarli con razze di loro scelta, ovvero sarebbe divenuta la padrona incontrastata di questa Galassia.

    Secondo queste fonti il controllo del Sole Nero potrebbe essere teoricamente esercitato attraverso una sua “modificazione”, inviando un “virus di trasformazione del vuoto” attraverso l’ipertunnel di teletrasporto situato al Polo Sud che ora, secondo la stampa russa, è estensivamente studiato ed esplorato dal Pentagono.
    In pratica si tratta di utilizzare i campi torsionici, un termine ormai accettato per definire “vortici di energia” più veloci della luce.

    Secondo le moderne teorie scientifiche, i buchi neri non sono masse omogenee di oscurità indifferenziata ma contenitori di informazioni di immensa capacità. Ogni informazione assorbita in un buco nero è registrata nel formato di “superstringhe di frattali spiroidali” che, secondo il Prof. Samir Mathur dell’Ohio University e di alcuni colleghi Russi, sono super densamente immagazzinate nel buco nero come le stringhe del DNA sono immagazzinate all’interno del nucleo della cellula.

    Queste spirali possono emettere le così dette “onde di torsione” che, diffondendosi più veloci della luce, non posso...

    Read the whole post...

    Last Post by *ROS* il 25 Mar. 2009
    .
 
Skin by Anthony