1. Universi paralleli, “ecco la prova della loro esistenza e interazione”
    di Davide Patitucci

    Universi paralleli, “ecco la prova della loro esistenza e interazione”

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    Può sembrare la sceneggiatura di un film, eppure i fisici teorici studiano questi scenari da almeno 50 anni, ed esistono complicati ed eleganti calcoli matematici in grado di descriverli. L’ultima formulazione è stata pubblicata su “Physical Review X” da un team di studiosi australiani e statunitensi

    Secondo lo strano mondo della meccanica quantistica, abitato da atomi e particelle, esiste un universo in cui questo articolo non è mai stato scritto. E, a un tempo, un altro mondo in cui è possibile leggerlo e commentarlo. Bizzarrie della realtà a livello dei suoi costituenti più intimi, governata da fenomeni che spesso fanno a pugni con il senso comune. E che hanno fatto storcere il naso persino ad Albert Einstein. Come la teoria del multiverso, in base alla quale esisterebbe una pluralità di universi paralleli, al punto che ogni decisione che ciascuno di noi prende in questo mondo ne creerebbe di nuovi. Secondo questa interpretazione, ci sarebbe, ad esempio, un mondo in cui il Terzo Reich è uscito vincitore dalla II guerra mondiale, e un altro in cui Hitler è uno sconosciuto pittore.

    Può sembrare la sceneggiatura di un film, eppure i fisici teorici studiano questi scenari da almeno 50 anni, ed esistono complicati ed eleganti calcoli matematici in grado di descriverli. Secondo l’ultima formulazione, appena pubblicata su “Physical Review X” da un team dell’University of California a Davis, e della Griffith University australiana, non solo gli universi paralleli esisterebbero davvero, ma potrebbero persino interagire.

    Quando fu introdotta per la prima volta negli Anni ’50 dal geniale matematico americano Hugh Everett III, all’epoca in forze alla Princeton University, la teoria dei molti mondi venne derisa. Everett riuscì a fatica a pubblicarla, e alla fine abbandonò disgustato la carriera accademica. Negli anni, però, le sue raffinate spiegazioni di alcuni strani fenomeni del mondo subatomico, come la capacità delle particelle di coesistere in luoghi diversi – stranezze che spingevano il premio Nobel Richard Feynman ad affermare che “chiunque crede di aver capito la meccanica quantistica, non l’ha compresa abbastanza” – hanno fatto sempre più breccia tra i fisici.

    “Secondo la teoria di Everett – spiega Howard Wiseman, a capo del team australiano – ogni universo si divide in una serie di nuovi universi, quando viene effettuata una misurazione quantistica. Partendo dalle sue intuizioni, abbiamo dimostrato che è proprio dall’interazione tra questi mondi,...

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    Last Post by Aibux! il 4 Dec. 2014
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  2. Qui e...altrove?


    La multidimensionalità, i Piani di realtà,
    i Sè paralleli, Viaggi interdimensionali


    eterico


    LA MULTIMEDIALITA'
    La scienza umana non conosce la complessa anatomia dell'essere umano che non si limita al solo corpo fisico. Non conosce la complessa realtà eterica che compenetra e governa il corpo fisico, conferendogli l'energia vitale, nè tanto meno conosce la realtà spirituale che sta alla base della Vita.
    L'essere umano è multidimensionale. L'anima o lo spirito individualizzato non è altro che forma vivente, tanto quanto noi, che si trova però in dimensioni superiori o piani di terza dimensione diversi dal nostro. Il termine "anima" si usa in questo caso per indicare i nostri sè paralleli di altri piani di realtà di terza dimensione e di altre dimensioni. Altre volte si usa tale termine per indicare il corpo di luce, cioè la nostra sorgente.
    Tutti i nostri sè paralleli sono eterici. Come già detto, lo spazio-tempo vive solo un piano di realtà fisico (con la densità dei nostri corpi fisici) alla volta. Ora la vita fisica esiste solo sul piano in cui viviamo noi, cioè il piano più basso di terza dimensione.
    L'anima ha una sola forma fisica nella dimensione in cui si vive (es: 3a dimensione) e tanti corpi materiali (ma di minore densità) ed eterici in tutte le altre dimensioni e piani di realtà.
    Il corpo di luce (fisico ed eterico) contiene tutti i nostri Sè di tutte le dimensioni. In questo senso i nostri Sè di altre dimensioni hanno una forma, che è contenuta quindi nel corpo di luce, il quale contiene in sè tutte le vibrazioni di tutte le dimensioni. Non esistono altri piani fisici come il nostro in nessun'altra dimensione.
    Lo spazio-tempo è energia. Una certa banda vibrazionale energetica è fisica (cioè vi è vita visibile) per chi ha quelle stesse vibrazioni. Le altre vibrazioni energetiche sono sempre vita, ma risultano invisibili e quindi non vivibili come realtà da chi non è a quella vibrazione. La vera realtà dello spazio-tempo è quella fisica, cioè quel piano in cui vi sono forme dense come le nostre che permettono di vivere le emozioni attraverso i sensi. Ed esiste un solo piano di realtà in tutto lo spazio-tempo che è fisico nel senso appena detto. Attualmente tale piano fisico è il più basso della terza dimensione, quello cioè su cui viviamo noi.
    Considerando che esistono 12 all'ottava dimensioni e che tutte le dimensioni hanno 18 piani di realtà (tranne la 1a e la 2a che ne hanno 17 poichè non hanno il piano fisico) significa che ...

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    Last Post by *ROS* il 3 Nov. 2012
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  3. Scoperta la "particella di Dio"

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    Cern
    Fisica
    News
    By *ROS* il 4 July 2012
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    04 luglio 2012

    Scoperta la "particella di Dio"
    adesso l'universo è più stabile


    Il Bosone di Higgs, che spiega come mai
    tutte le cose nell'universo abbiano una massa,
    era stato teorizzato 48 anni dallo scienziato inglese adesso vicinissimo al Nobel.
    Dopo una lunga caccia è stato individuato al Cern di Ginevra


    dal nostro inviato ELENA DUSI

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    Higgs, lacrime in platea durante la presentazione del suo bosone GINEVRA - Da oggi l'universo è diventato un luogo più stabile, perché l'ultima particella elementare è stata finalmente trovata. Ma è anche diventato più instabile, perché il bosone di Higgs, che dopo 48 anni di ricerche è finito nella rete dei fisici del Cern, ha lasciato un'impronta piuttosto diversa dalle attese.
    L'annuncio nell'auditorium gremito di scienziati del Consiglio europeo per la ricerca nucleare a Ginevra è stato come una scossa di elettricità. È passato infatti quasi mezzo secolo da quando Peter Higgs, uno schivo fisico 35enne dell'università di Edimburgo, armato solo di carta e penna, nel 1964 lanciò l'idea che spiega perché l'universo è un luogo pieno di stelle e pianeti, di chimica e fisica, e non una zuppa informe, fatta di particelle che fuggono all'infinito senza incontrarsi mai. "Abbiamo raggiunto una tappa storica nella nostra comprensione della natura", ha detto il direttore del Cern Rolf Heuer. "Nei nostri strumenti abbiamo osservato tracce chiare di una nuova particella a circa 125 Gev di massa", aveva appena annunciato Fabiola Gianotti, la scienziata italiana che guida l'esperimento Atlas, uno dei due enormi rivelatori sotterranei incaricati di identificare le impronte dell'Higgs.
    Senza quel minuscolo frammento di materia teorizzato dal fisico scozzese in appena tre settimane estive del 1964, tutte le particelle elementari dell'universo sarebbero infatti state prive di massa. Ma la massa è sorgente di forza di gravità. E senza la forza di gravità descritta da Newton non c'è attrazione fra gli atomi, le molecole, le stelle, i pianeti e gli esseri viventi. Il bosone di Higgs appena scoperto al Cern è una sorta di colla che tiene insieme l'universo, ed è anche per questo che si è guadagnato il soprannome di "particella di Dio", con un termine poco amato dai fisici e giudicato dallo stesso H...

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    Last Post by *ROS* il 12 July 2012
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  4. La ruota della vita dell'Universo

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    Fisica
    Mondi paralleli
    By *ROS* il 11 June 2012
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    Universo ciclico


    La teoria dell'universo ciclico, secondo cui la vita dell'universo si ripete in un ciclo infinito di morti e rinascite,
    potrebbe spiegare una delle questioni cosmologiche più controverse e dibattute:
    la misteriosa forma di energia repulsiva conosciuta come “costante cosmologica”
    e il tasso di espansione dell'universo.

    di Alessio Mannucci

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    In un recente studio apparso dettagliatamente sul numero di Science di maggio, Paul Steinhardt della Princeton University e Neil Turok della Cambridge University propongono che il valore della costante sia stato in passato molto maggiore, ma che sia poi decaduto ad ogni nuova “reincarnazione” dell'universo.
    La costante cosmologica, conosciuta anche come “lambda”, viene pensata come una forma di energia repellente che causa l'accelerazione dell'espansione dell'universo. Einstein inizialmente la propose come una contro-forza all'attrazione gravitazionale della materia per spiegare perché l'universo appariva statico. Successivamente, quando le osservazioni di Edwin Hubble rivelarono che l'universo stava in effetti espandendosi, si rese conto di essersi sbagliato. Lambda è tornata d'attualità nei tardi anni Novanta, quando ci si è resi conto che non solo l'universo va espandendosi, ma che questo processo è in accelerazione.
    Gli scienziati, ancora oggi, non sono affatto sicuri cosa sia lambda. Secondo alcuni, è l'energia dello spazio stesso. Secondo la fisica quantistica, l'apparente spazio vuoto contiene particelle fantasma che continuamente appaiono e scompaiono come la schiuma nel mare. Queste particelle sono sfuggenti, ma le loro energie si combinano dando ad ogni centimetro cubico di spazio un certo ammontare di energia. Secondo la relatività generale, questa energia “oscura” del vuoto produce una forza anti-gravitazionale che spinge lo spazio - e la materia in esso contenuta - a parte.
    Il problema è che la lambda rilevata dagli scienziati è più piccola di un “googol”, ovvero un 1 seguito da 100 zeri (a questa misura si è ispirato il noto motore di ricerca, ndr) rispetto alle predizioni teoriche. Per spiegare questa enorme discrepanza, si è cominciato a ricorrere alle teorie più varie. Tra le soluzioni più in voga, c'è quella della “selezione antropica”, basata sul cosiddetto “principio antropico”, secondo cui le caratteristiche dell'universo vengono selezionate dall'azione degli osservatori, ovvero gli umani. Secondo questa teoria, solo in un universo do...

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    Last Post by *ROS* il 11 June 2012
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  5. Il "pianeta oscuro"


    NIBIRU, il dodicesimo pianeta


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    Nibiru, conosciuto anche con il nome di Marduk o pianeta X, potrebbe essere secondo molte persone una delle più probabili cause che nel 2012 potrebbe causare l’inversione dei poli del nostro pianeta. Secondo queste teorie il suo passaggio relativamente vicino alla terra sarebbe sufficiente per attivare quel processo naturale di inversione magnetica. Un’altra teoria che si basa sempre sul pianeta Nibiru riguarda un possibile impatto con la terra; una collisione che potrebbe avvenire o con uno dei suoi satelliti o con lo stesso Nibiru. Sembrerebbe infatti che il misterioso pianeta sia accompagnato, nelle sue orbite, da diverse lune anche di notevoli dimensioni e che una di queste, magari attirate dalla forza di gravità del nostro sole, potrebbe essere espulsa dall’orbita originaria intorno a Nibiru per essere incapsulata in quella del nostro sistema solare e che durante questo processo sia possibile una collisione con il nostro pianeta.
    Le teorie su Nibiru trovano le loro fondamenta sugli studi astronomici degli antichi Sumeri; la loro conoscenza astronomica si può riscontrare nel sigillo cilindrico accadico risalente al 2400 a.C. Il sigillo altro non è che una raffigurazione del Sistema Solare che vede la nostra stella circondata dai pianeti da noi oggi conosciuti, nella giusta successione e dimensione, più Tiamat e il misterioso Nibiru. Tiamat, per i Sumeri, è un pianeta anticamente posto tra Marte e Giove. Già molto prima dell’arrivo degli Anunnaki (“Coloro che dal Cielo caddero sulla Terra”, una stirpe di giganti super-evoluti di dei corrispondenti ai Nefilim biblici che, atterrati sulla terra, danno vita al genere umano attuale), Nibiru si è trovato periodicamente in posizione a noi prossima. In uno di questi passaggi viene ad impattare con Tiamat; quest’ultimo si frantuma in più parti, una parte diviene la cintura degli asteroidi mentre, la restante parte di Tiamat con il suo satellite Kingu (la Luna), viene scagliata verso un'orbita più vicina al Sole e genera all'attuale sistema Terra-Luna.
    Ma i Sumeri non erano i soli ad avere queste conoscenze così stranamente avanzate, sembrerebbe infatti che dagli ultimi studi effettuati sul pianeta X, le teorie dei Sumeri vadano a collegarsi ed unificarsi molto bene con quelle di un altro popolo, questa volta africano, chiamato Dogon. Questo popolo ha concentrato i suoi studi in particolar modo sulla stella di Sirio, scoprendone la Gemella “invisibile” diversi millenni prima dei nostri telescopi e sembrerebbe che la possibile orbita del pianeta Nibiru possa alternarsi tra la nostra Stella e quella conosciuta con il nome di Sirio B.

    Riportiamo di seguito un interessante articolo tratto dal sito ...

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    Last Post by *ROS* il 10 May 2012
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  6. Bosone di Higgs: e se non fosse soltanto uno?

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    Misteri
    Fisica
    By *ROS* il 1 May 2012
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    Marzo 2012

    Bosone di Higgs: e se non fosse soltanto uno?

    di Barbara Gallavotti

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    E se la “particella di Dio” fosse più di una? Proprio mentre il cerchio si stringe intorno al Bosone di Higgs, un dubbio inaspettato assale i fisici: vuoi vedere che ce ne sono altri? Che il mitico bosone non è solo? L’ipotesi raccoglie parecchi consensi, ed è uno dei temi al centro di un incontro che inizia oggi (lunedì 26 marzo) al Cern di Ginevra e durerà tutta la settimana. Per ora, ufficialmente, di bosone non ne è stato identificato neppure uno: a dicembre due esperimenti del Cern connessi all’acceleratore LHC, Atlas e Cms, hanno contemporaneamente annunciato di averne trovato tracce molto interessanti; ma per la conferma finale bisognerà attendere fino all’estate, quando (ai primi di luglio) ci sarà una conferenza in Australia.
    I risultati ottenuti finora, però, lasciano intravedere nuove frontiere. Per esempio che il bosone di Higgs non sia, appunto, unico.
    Questa particella è stata per decenni al centro di una caccia infinita: la sua osservazione diretta è indispensabile per confermare il Modello Standard, la teoria che descrive e spiega il nostro universo. La teoria prevede che l’intrigante particella sia responsabile della massa di tutte le altre, la speranza è che non sia solo la tessera mancante di un grande mosaico, ma l’inizio di un nuovo disegno.

    “Non basta trovarla, dobbiamo anche capire che bestia è e studiarne il comportamento nei dettagli. Allora sapremo dove ci porta” dice Sergio Bertolucci, direttore della ricerca del Cern.
    Le ipotesi più interessanti sono due. Secondo la prima, il bosone potrebbe essere una particella composita, un po’ come protoni e neutroni sono in realtà costituiti da più quark. In questo caso, il prossimo passo sarebbe identificare le sue componenti e capire in quanti modi possono combinarsi.
    Ancora più intrigante è la possibilità che al Cern si stia per osservare solo uno dei tanti Higgs esistenti. È un’eventualità concreta: i dati raccolti lo lasciano sperare, ed è un’ipotesi prevista dalla cosiddetta teoria della supersimmetria. Secondo questa teoria, tutte le particelle che conosciamo, come i quark e gli elettroni, avrebbero controparti simili ma dalla massa molto più grande: come sorelle obese che proprio in virtù della loro grande taglia sarebbero sfuggite agli strumenti.
    Questa teoria prevede che i bosoni di Higgs siano almeno due, forse anche di più (l’ipotesi più accreditata parla di cinque). “Trovare un bosone con le giuste caratteristiche rafforzerebbe ulteriormente questa ipotesi. Del resto, i nostri esperimenti mirano anche alla produzione di particell...

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    Last Post by *ROS* il 1 May 2012
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  7. SINCRONICITA', MULTIVERSO... e l'Io


    SINCRONICITA', MULTIVERSO... e l'Io


    di Francesco Lamendola

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    "Una mattina d'ottobre del 1829, la goletta australiana Mermaid salpò da Sydney diretta a Collier Bay, nella parte occidentale del continente. Il capitano Samuel Nolbrow era al comando della nave, sulla quale erano imbarcati 18 uomini d'equipaggio e 3 passeggeri. Dopo quattro giorni di navigazione, il Mermaid si trovava nel pericolosissimo Stretto di Torres, fra Australia e Nuova Guinea. All'improvviso il barometro cominciò a scendere a precipizio, mentre cupi banchi di nuvole nere si avvicinavano minacciosamente. Poi il vento cadde e la nave si immobilizzò. Prima di mezzanotte, una violenta tempesta si scatenò sulla zona, investendo in pieno la nave, che fu sbattuta contro un banco di coralli e si sfasciò irreparabilmente, nonostante gli sforzi disperati dell'equipaggio. I 21 uomini abbandonarono precipitosamente la nave tuffandosi in mare e raggiunsero a nuoto uno scoglio distante una cinquantina di metri al luogo del disastro. Il capitano vi giunse per ultimo e poté constatare con sollievo che tutti e 21 erano in salvo.
    "Tre giorni e tre notti trascorsero prima che qualche nave passasse nella zona e si accorgesse dei naufraghi. Finalmente, il quarto giorno, il brigantino Swiftsure li avvistò e li raccolse, proseguendo poi il viaggio. Ma, per una strana coincidenza, anche questa nave, cinque giorni dopo, si trovò nel bel mezzo di una violenta corrente non segnata sulle carte e andò a sfasciarsi sugli scogli.
    "La nave fu abbandonata in fretta e, fortunatamente, anche stavolta tutti riuscirono a mettersi in salvo. La sera stessa del naufragi, si trovò a passare di lì la goletta Governor Ready, con 32 uomini d'equipaggio, che prestò immediatamente soccorso ai naufraghi, accogliendoli a bordo.
    "La goletta, un po' appesantita, riprese il viaggio. Circa tre ore dopo, stranissima coincidenza, un incendio violento e improvviso divampò sulla nave, costringendo tutti i passeggeri a calarsi nelle scialuppe di salvataggio. Disgraziatamente, si trovavano a molte miglia al largo della costa e per di più in un punto decisamente fuori mano. C'era di che disperarsi. Ma non passò molto che, improvvisamente, apparve in lontananza il cutter australiano Comet, sbattuto fuori rotta da una tempesta. La nave rispose prontamente ai segnali di richiamo dei naufraghi. Ma l'accoglienza che questi trovarono a bordo fu piuttosto fredda. Un clima di sospetto, di intolleranza, di superstiziosa diffidenza s'impadronì della nave, sulla quale aleggiava il presentimento di qualche altro disastro. Dopo...

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    Last Post by *ROS* il 10 April 2012
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  8. "La siepe cosmica"

    +1   -1    0 Comments   158 Views
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    ...Penso che ci potrebbero essere altre realtà, altre dimensioni che noi non possiamo vedere con i nostri sensi ma che, talvolta, in particolari condizioni, possiamo percepire.
    Credo che, nella vita, molti tra noi, talvolta, hanno sentito qualcosa che non aveva a che fare con la realtà, la razionalità, ma che ci apriva le porte ad un mondo più immaginato, intuito che concreto.
    Ad esempio, non vi è mai capitato, quando siete in un luogo, magari solitario, in montagna o sulla riva del mare, sentirvi parte della Natura, sentire di essere partecipi del tutto? come essere in estasi?
    ...E non vi è mai capitato di entrare subito in sintonia con certi luoghi? Insomma come se certi luoghi vi parlassero, vi dicessero qualcosa...
    E, capita a volte nella vita che, incontrata da poco una persona, si riesca subito a stabilire un rapporto di amicizia, di dialogo, di corrispondenza…si sente subito che è affine a noi. (*)


    "La siepe cosmica"

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    "Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
    e questa siepe, che da tanta parte
    dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
    Ma sedendo e mirando, interminati
    spazi di là da quella, e sovrumani
    silenzi, e profondissima quïete
    io nel pensier mi fingo, ove per poco
    il cor non si spaura. E come il vento
    odo stormir tra queste piante, io quello
    infinito silenzio a questa voce
    vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
    e le morte stagioni, e la presente
    e viva, e il suon di lei. Così tra questa
    immensità s'annega il pensier mio:
    e il naufragar m'è dolce in questo mare."

    (G. Leopardi-"L'Infinito")


    ...Come tutto questo può collegarsi alla scienza?
    A queste riflessioni leopardiane si possono associare 2 concetti della fisica moderna:
    1) l'infinito;
    2) le dimensioni spaziali extra.

    Per quanto riguarda il primo, potremmo far riferimento al nostro Universo.
    La domanda è: il nostro Universo è infinito o no?
    In un certo qual senso, allo stato attuale, gli scienziati si trovano in una situazione simile a quella di Leopardi ostacolato dalla siepe.
    Noi sappiamo che l'Universo è nato circa 13,7 miliardi di anni fa, mediante il Big Bang. Ci si aspetterebbe quindi un universo che per quanto immenso, è limitato spazialmente. Non possiamo saperlo con certezza: sussiste una sorta di orizzonte cosmico, cioè una certa distanza astronomica oltre la quale non possiamo vedere, neanche con i più potenti telescopi.
    Gli astronomi possono osservare la porzione di Universo denominata "Universo...

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    Last Post by *ROS* il 4 April 2012
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  9. Universo finito o infinito? (parte 2^)

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    Fisica
    Mondi paralleli
    By *ROS* il 1 April 2012
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    Controluce


    di Roberto Trota

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    Le immagini degli "istanti" successivi al Big Bang catturate dai satelliti hanno sconvolto gli scienziati di tutto il mondo: mostrano un "universo bambino" che non sarebbe potuto diventare grande. Un colpo di scena che mette in crisi le nostre conoscenze sull' infanzia dell' universo. Ma anche sul suo futuro

    Se lanciando una moneta per mille volte uscissero 999 croci e una sola testa, quanti sarebbero disposti a credere che la moneta non sia truccata ? Di fronte a una domanda simile si trovano oggi i cosmologi che stanno studiando i dati più recenti e precisi sull'origine del nostro universo, forniti dal satellite da 150 milioni di dollari Wilkinson Microwave Anisotropy Probe (Wmap). Infatti, confrontando i dati raccolti dal satellite con il Modello di Concordanza, la teoria che spiega la nascita del cosmo con il Big Bang, 13,4 miliardi di anni fa, e la sua evoluzione fino a oggi, gli scienziati hanno scoperto che il nostro universo ha una minima probabilità di esistere, 1 su 1000, appunto. Una probabilità tanto bassa che il cosmo come noi lo osserviamo non dovrebbe esistere affatto. Il satellite Wmap, lanciato nel 2001, misura con una precisione senza precedenti le fluttuazioni di temperatura nel fondo cosmico a microonde: l'eco indebolita del Big Bang che è arrivata fino a noi e tutt'oggi permea il cosmo. L' 11 febbraio del 2003 la Nasa rivelò i risultati del primo anno di osservazioni e i cosmologi iniziarono ad analizzare l'impronta lasciata dall' universo appena nato.
    Le prime analisi confermavano le attese e il Modello di Concordanza usciva rafforzato da questa prova cruciale. La soddisfazione per le conferme portate da Wmap alla teoria non era però destinata a durare a lungo. I ricercatori di tutto il mondo hanno continuato a studiare l'immagine dell' universo neonato e hanno scoperto delle discrepanze notevoli tra i dati del satellite e la teoria. Il Modello di Concordanza lascia ancora aperti tanti problemi, al punto che alcuni scienziati ne hanno messo in dubbio la validità, iniziando a credere che anche il suo fondamento, la Relatività generale di Einstein, non sia un buon punto di partenza per spiegare i misteri del cosmo.
    Sfida a Einstein
    La prima sorpresa fornita da Wmap fu che l' intensità delle fluttuazioni di temperatura del cosmo su larga scala è molto inferiore al previsto....

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    Last Post by *ROS* il 1 April 2012
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  10. Universo finito o infinito? (parte 1^)

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    Fisica
    Misteri
    Religione/Filosofia
    By *ROS* il 13 Mar. 2012
    +1   -1    1 Comments   669 Views
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    E' FINITO L'INFINITO


    di Sirio

    dodecaedro


    Fino ad adesso lo avevamo immaginato infinito e le più accreditate teorie cosmologiche lo hanno descritto piatto e in costante espansione, ma qualche tempo addietro la rivista Nature ha dedicato la copertina alla "finitezza dell'infinito". E cioè all'ipotesi formulata da parte di un gruppo di astrofisici secondo i quali l'universo infinito non solo sarebbe curvo, ma addirittura ripiegato su se stesso, insomma un sistema chiuso molto simile alla familiare forma del pallone da calcio. Secondo infatti il gruppo di astrofisici dell'Osservatorio di Parigi, coordinato dal francese Jean-Pierre Luminet, l'universo avrebbe dei confini molto precisi e sarebbe racchiuso all'interno di 12 pentagoni curvi uniti in una sfera. I ricercatori lo definiscono "un semplice modello geometrico di uno spazio finito" che si basa sullo "spazio dodecaedrico di Poincare". In sostanza in questa singolare figura geometrica sono uniti insieme blocchi di spazio in modo che ogni faccia a forma di pentagono sia ancorata alla sua faccia opposta. Di conseguenza ogni oggetto (compresa la luce) che attraversi l'interno del dodecaedro e vada a toccare una determinata faccia, viene riflesso dalla faccia opposta e così via. Un fenomeno, questo, che produce, per quanti si trovino all'interno di questo universo sferico, l'illusione di vedere tutto intorno tante altre copie della stessa sfera, come in un gioco di specchi che si riproduce all'infinito. Ci troviamo quindi di fronte alla negazione di quanto abbiamo creduto, oppure ritenuto di credere, fino ad oggi, dove il termine universo poteva essere tranquillamente usato come sinonimo di infinito. Toccherà da ora stare attenti a metafore che lascino intendere tale assioma. Ma non è una teoria, quella degli astrofisici francesi, filosofica, una sorta di pensiero speculativo, piuttosto una teoria scientifica formulata sulla base dei dati ricavati dal satellite della Nasa Wmap (Wilkinson Microwave Anisotropy Probe), che ricostruiscono la mappa della radiazione residua dopo il Big Bang, la gigantesca esplosione che avrebbe dato origine all'universo, fornendo un'immagine dell'universo come era circa 400.000 anni dopo la grande esplosione che diede vita al nostro universo. Analizzando questi dati, gli astrofisici avrebbero verificato che, su grande scala, le fluttuazioni di temperature segnalate erano molto inferiori a quelle che avrebbero dovuto essere presenti in un universo infinito. Un dato che, rilevano gli astrofisici, le teorie cosmologic...

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    Last Post by giovanni13 il 16 Dec. 2014
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