1. Rapimenti da altre dimensioni

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    "Il contatto" in altre dimensioni


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    Secondo alcuni studi, le entità che si manifesterebbero nei rapimenti alieni, proverrebbero da altri mondi, e quindi da altre dimensioni. Dallo studio di migliaia di testimonianze, emerge la presenza di una coscienza superiore che sembra interagire con la nostra. Una proprietà comune ai rapimenti alieni infatti, così come alle esperienze di pre-morte, viaggi extracorporei e viaggi sciamanici, risulta essere la dimensione del "sogno". Gli addotti raccontano di nubi e squarci nello spazio-tempo in cui vengono trascinati in realtà parallele. Alla fine del contatto, ci si accorge di essere vittima di missing time, ovvero di non aver vissuto parti della giornata con vuoti temporali da pochi minuti a qualche giorno.
    I sintomi più comuni da contatto UFO sono: formicolii, brividi, paralisi, senso di vertigini, nausea, vomito, cefalea e collassi. Questa situazione, denominata anche "Fattore OZ", avverrebbe in stato alterato di coscienza, preceduta da un'atmosfera di immobilità e silenzio, accompagnata da una sensazione di vuoto e di confusione.
    L'incontro con questi esseri si manifesterebbe con il passaggio della coscienza ad un altro piano d'esistenza, su di un piano astrale o comunque in una dimensione superiore a cui la coscienza ha accesso tramite uno stato alterato. Il passaggio viene anticipato da un ronzio incessante che accompagna le visioni e i rapimenti e che si può ritrovare sotto l'effetto di LSD e DMT, una molecola endogena che viene secreta dall'organismo maggiormente tra le 3 e le 4 di notte.

    Sicuramente, abbiamo sempre avuto a disposizione un metodo od un mezzo per aprire delle porte su altre dimensioni,ma oggi, di questa conoscenza ci si è dimenticati. Alcune filosofie orientali e lo sciamanismo offrono da millenni metodi significativi per accedere su altri piani d'esistenza. Se abbiamo la possibilità di entrare in altri mondi invisibili e sconosciuti dobbiamo tener presente che anche gli esseri di queste dimensioni possano accedere sul nostro piano fisico. Prendendo in cosiderazione le zone energetiche che si trovano sulla terra, come ad esempio il Triangolo delle Bermuda, si può dedurre di aver a che fare con veri e propri "stargate". In questo caso, la comparsa di UFO o di esseri di natura misteriosa nei pressi delle ley lines (linee di forza particolari) potrebbe spiegare le enigmatiche apparizioni.

    Sul fronte abductions, con la teoria delle stringhe (dove alla base della realtà non vi sono particelle o funzioni d'onda ma stringhe che, come corde di violino, vibrano secondo una determinata frequenza, in maniera incessante ed in base alla loro tensione), il suono che accompagna questi...

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    Last Post by *ROS* il 9 Jan. 2013
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  2. Qui e...altrove?


    La multidimensionalità, i Piani di realtà,
    i Sè paralleli, Viaggi interdimensionali


    eterico


    LA MULTIMEDIALITA'
    La scienza umana non conosce la complessa anatomia dell'essere umano che non si limita al solo corpo fisico. Non conosce la complessa realtà eterica che compenetra e governa il corpo fisico, conferendogli l'energia vitale, nè tanto meno conosce la realtà spirituale che sta alla base della Vita.
    L'essere umano è multidimensionale. L'anima o lo spirito individualizzato non è altro che forma vivente, tanto quanto noi, che si trova però in dimensioni superiori o piani di terza dimensione diversi dal nostro. Il termine "anima" si usa in questo caso per indicare i nostri sè paralleli di altri piani di realtà di terza dimensione e di altre dimensioni. Altre volte si usa tale termine per indicare il corpo di luce, cioè la nostra sorgente.
    Tutti i nostri sè paralleli sono eterici. Come già detto, lo spazio-tempo vive solo un piano di realtà fisico (con la densità dei nostri corpi fisici) alla volta. Ora la vita fisica esiste solo sul piano in cui viviamo noi, cioè il piano più basso di terza dimensione.
    L'anima ha una sola forma fisica nella dimensione in cui si vive (es: 3a dimensione) e tanti corpi materiali (ma di minore densità) ed eterici in tutte le altre dimensioni e piani di realtà.
    Il corpo di luce (fisico ed eterico) contiene tutti i nostri Sè di tutte le dimensioni. In questo senso i nostri Sè di altre dimensioni hanno una forma, che è contenuta quindi nel corpo di luce, il quale contiene in sè tutte le vibrazioni di tutte le dimensioni. Non esistono altri piani fisici come il nostro in nessun'altra dimensione.
    Lo spazio-tempo è energia. Una certa banda vibrazionale energetica è fisica (cioè vi è vita visibile) per chi ha quelle stesse vibrazioni. Le altre vibrazioni energetiche sono sempre vita, ma risultano invisibili e quindi non vivibili come realtà da chi non è a quella vibrazione. La vera realtà dello spazio-tempo è quella fisica, cioè quel piano in cui vi sono forme dense come le nostre che permettono di vivere le emozioni attraverso i sensi. Ed esiste un solo piano di realtà in tutto lo spazio-tempo che è fisico nel senso appena detto. Attualmente tale piano fisico è il più basso della terza dimensione, quello cioè su cui viviamo noi.
    Considerando che esistono 12 all'ottava dimensioni e che tutte le dimensioni hanno 18 piani di realtà (tranne la 1a e la 2a che ne hanno 17 poichè non hanno il piano fisico) significa che ...

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    Last Post by *ROS* il 3 Nov. 2012
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  3. La sfera astrale del Tempo


    “Sulle tracce di Ettore Majorana
    e del cronovisore di Padre Ernetti”

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    Padre Ernetti è un umile e schivo monaco benedettino morto nel 1994, che però balza improvvisamente agli albori della cronaca grazie a due interviste rilasciate a dei quotidiani di tiratura nazionale. La prima, sul numero 18 di “La Domenica del Corriere” del 2 Maggio 1972 e l'altra sul numero 17 del “Giornale dei misteri” sempre nel 1972.
    In tali interviste Padre Pellegrino Ernetti, conosciutissimo esorcista, musicologo di fama internazionale e scienziato, vissuto nel monastero dell'isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, annuncia al mondo di avere realizzato una macchina che era capace di guardare indietro nel tempo, e che fu battezzata successivamente col nome di “CRONOVISORE”. A suo dire è stata da lui progettata agli inizi degli anni cinquanta, unitamente a 12 scienziati, tra cui cita Enrico Fermi ed un suo noto discepolo (di cui non dice volutamente il nome), lo scienziato tedesco Wernher Von Braun (già inventore delle V2 e direttore della NASA), un Premio Nobel giapponese e uno scienziato portoghese di nome De Matos ( anche se dalle nostre fonti sia Fermi che Von Braun abbiano avuto solo un ruolo di “consulenza” ).
    Per quanto incredibili fossero le affermazioni di Padre Ernetti, questi non era una persona qualunque, bensì uno dei più stretti collaboratori di Padre Gemelli, il fondatore dell’Università Cattolica del “Sacro Cuore” di Milano. Comunque una persona modesta, che non aveva alcun interesse a portare l’attenzione su se stessa. Inoltre, come spiegherò più avanti, il monaco portò delle prove concrete a sostegno delle sue affermazioni. Nell'intervista a “La Domenica del Corriere“ Ernetti affermò ad esempio: «L'intera elaborazione si basa su un principio di fisica accettato da tutti, secondo il quale le onde sonore e visive, una volta emesse, non si distruggono ma si trasformano e restano eterne e onnipresenti, quindi possono essere ricostruite come ogni energia, in quanto esse stesse energia». Il principio fisico che sovrintenderebbe al funzionamento di questa macchina si può riassumere nella teoria secondo cui ogni essere vivente lascerebbe dietro di sé, nel tempo, una traccia costituita da una forma di energia. Tali tracce, in forma di energia visiva e sonora, non subirebbero col tempo una cancellazione definitiva, bensì una semplice attenuazione, rimanendo "impresse" nell'ambiente nel quale si manifestarono, confinate in una particolare "sfera astrale", dalla quale sarebbe possibile in ogni tempo recuperarle.
    Attorno alla Terra esisterebbe, quindi, una sorta di fascia di energia in cui si accum...

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    Last Post by *ROS* il 30 Sep. 2012
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  4. La ragazza venuta da un altro mondo

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    Esperienza da universi paralleli

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    Porte per un altro mondo
    La testimonianza di Renzo M., raccolta direttamente, è la prova vivente di una persona arrivata proprio da un’altra realtà. Gli addetti ai lavori direbbero: da un’altra dimensione. Una rara testimonianza che, se non fosse per i numerosi testimoni che all’epoca furono in qualche modo coinvolti in questa assurda e inspiegabile storia, mi troverei sicuramente in seria difficoltà a riferirla, tanto è fantasiosa e per certi versi incredibile. Ecco i fatti.
    Una trentina di ragazzi riempivano la capiente sala del bar del paese, metà dei quali componevano il gruppo di Castelguglielmo (RO), una cittadina del basso Polesine, mentre il resto veniva da Badia Polesine. Erano soliti incontrarsi e trascorrere le fredde giornate invernali in compagnia, in ambienti caldi e accoglienti. Si erano riuniti anche quella domenica di un ormai lontano inverno e in quell’occasione fu presentata a Renzo, e agli altri componenti del gruppo, una ragazza che nessuno di loro aveva mai visto né conosciuto prima. Renzo M. rimase quasi scioccato quando lei gli strinse la mano. Quando presero posto si ritrovarono seduti uno di fronte all’altra in quella colorata cornice umana che riempiva la stanza. Mille pensieri cozzavano nella testa di Renzo, ma quello che stava provando non aveva niente a che fare con emozioni o sentimenti che già conosceva. Non era amore a prima vista e nemmeno il classico colpo di fulmine; si trattava di una cosa ben diversa, qualche cosa che andava ben oltre la sua conoscenza. Poche furono le parole che uscirono dalle loro bocche in quella chiassosa riunione, ed entrambi sembrarono assorti in una specie di meditazione interrotta solo da qualche prolungato sguardo. Giunto il momento del congedo, Renzo le strinse la mano e il battito del suo cuore cominciò ad aumentare vertiginosamente mentre uno strano tremore percorse il suo corpo. Guardando la ragazza allontanarsi, chiese agli amici se qualcuno sapesse dove abitava. Qualcuno rispose che abitava in una frazione della cittadina, che la conoscevano già da qualche tempo ma che solo da poco era entrata a far parte del loro gruppo. Prima di congedarsi si erano dati appuntamento nella stessa sala di lì a quindici giorni. Interminabili furono per Renzo i giorni che mancavano all’incontro. Finalmente arrivò la tanto attesa domenica e alla stretta di mano della ragazza riprovò la stessa sensazione della volta precedente. Si vergognava al pensiero che il...

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    Last Post by *ROS* il 16 Sep. 2012
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  5. Ochate, porta segreta verso altre dimensioni

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    Ochate, la porta segreta verso altre dimensioni


    Ochate, che in italiano significa "Porta Segreta" è un piccolo villaggio, dove succede di tutto.
    Sembra essere la terra di contatto tra genere umano e civiltà aliene
    in ragione degli eventi che si manifestarono in questo luogo.
    La leggenda dei fenomeni paranormali ebbe inizio negli anni ottanta,
    a causa di un articolo pubblicato dal giornale Mundo Desconocido.



    Ochate, che in italiano significa “Porta segreta”, è un piccolissimo villaggio abbandonato situato nel Condado de Treviño, un comune spagnolo della comunità autonoma di Castiglia e León. E’ davvero poco distante da noi, eppure sembra lontano anni luce dal resto del mondo: qui si sono verificati presunti fenomeni paranormali e apparizioni decisamente insolite. Molti concordano: la città sembra essere la terra di contatto tra genere umano e civiltà aliene in ragione degli eventi che si manifestarono in questo luogo.
    In quel periodo comparve, per la prima volta nella zona, un UFO. Molti esperti obiettarono che la foto fosse un falso clamoroso, ma la stessa Universidad de Bilbao non poté dimostrare con certezza la falsità dell'immagine.
    Questa località non è raggiungibile in automobile. Per arrivare è necessario percorrere a piedi un tratto di strada non asfaltata e occorre farsi guidare dalla sua torre cittadina, una delle poche costruzioni non in rovina. Tutto il resto sono cumuli di macerie, mura crollate, case senza tetti. Poco distante è anche presente una necropoli medievale, con tombe scavate nella roccia. Ad aver causato l’abbandono della città furono le misteriose epidemie che qui si sono verificate nel corso del XIX secolo.

    Ochate, la città Ufo

    La leggenda dei fenomeni paranormali ebbe inizio negli anni ottanta, a causa di un articolo pubblicato dal giornale Mundo Desconocido, intitolato Luces en la puerta secreta. In quel periodo comparve, per la prima volta nella zona, un UFO. Molti esperti obiettarono che la foto fosse un falso clamoroso, ma la stessa Universidad de Bilbao non poté dimostrare con certezza la falsità dell'immagine.
    La stampa spagnola si è occupata spesso di Ochate, ed ha raccontato di tutta una serie di accadimenti davvero impressionanti e succedutesi nella piccola città. Epidemie selettive, morti improvvise, sparizioni misteriose di uomini e animali, luci e suoni di origine sconosciuta.
    Nel 1947 si tramanda che un uomo notò una luce nella notte: era un medaglione di m...

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    Last Post by *ROS* il 30 May 2012
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  6. Varchi dimensionali nei nostri cieli

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    Maggio 2012

    Testimone riporta l'apertura di un varco dimensionale

    PortaleTridimensionaleMINI


    Alieni ed extraterrestri, spesso questi due termini vengono scambiati ed usati come sinonimi, senza nessuna apparente differenza. Ma è davvero corretto? Sarebbe meglio usare la parola "extraterrestre" per indicare esseri che provengono dal di fuori del nostro pianeta ed il termine "alieno" per esseri che provengono da altre dimensioni.
    Ed infatti se pensiamo che esseri possano viaggiare da una galassia all'altra seguendo la linearità dello spazio-tempo siamo fuori strada. L'idea dei varchi dimensionali, gli "stargate", sembra qualcosa di assurdo, ma siamo sicuri sia solo fantascienza? Il 28 Aprile 2012, un testimone di Ontorio, Canada (protagonista negli anni di fenomeni inspiegabili) ha dichiarato di aver visto un UFO entrare in un varco interdimensionale. Il tutto è stato riportato dal MUFON( Mutual UFO Network). "Dove vivo io è diventato un focolaio per gli avvistamenti UFO" - ha dichiarato il testimone- "Vediamo spesso questi UFO che vanno fuori dall'atmosfera terrestre e entrano nello spazio. A quel punto cominciano ad assomigliare ad un satellite che attraversa il cielo. Questo tipo di comportamento è comune, e noi assistiamo ogni volta". Gli UFO sarebbero di diversi colori e il testimone ha assistito anche ad un avvistamento diurno in cui una sfera arancione inseguiva un aereo.

    Ma la cosa più sconvolgente e insolita a cui abbia mai assistito è stata l'apertura di una "porta" apparentemente dal nulla, che si affacciava su una dimensione diversa dalla nostra: "Verso le 10:00 quando ero a pochi passi dalla mia porta di casa ho cominciato a vedere una luce nel cielo che ha catturato la mia attenzione. L'UFO è diventata molto brillante, e poi in breve tempo ho notato che l'UFO, ha cominciato a muoversi lentamente in senso verticale attraverso il cielo. C'era una sottile porta dimensionale aperta sopra il mio tetto. Sembra un romanzo di fantascienza ma giuro che è la verità".

    Purtroppo non ci sono immagini o video dell'accaduto ma solo questa testimonianza raccolta dal MUFON, ma non è improbabile che esseri molto più evoluti di noi abbiano imparato a muoversi attraverso le dimensioni che vanno oltre quello che è il piano materiale e che noi ci illudiamo, continuamente, sia l'unico esistente.

    Fonte: eclissidelmondo.blogspot.com
    Last Post by *ROS* il 26 May 2012
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  7. I bambini vedono altre dimensioni

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    "I bambini vedono cose che noi non vediamo"

    di Francesco Lamendola


    Molti libri sono stati scritti sull'argomento, alcuni anche ben fatti. Da parte loro gli psicologi, tuttavia, si muovono generalmente dal punto di vista di una scienza immanentista e materialista, per cui essi danno per scontato che non bisogna cercare fuori della mente la spiegazione di qualunque processo od evento, per quanto insolito. Valga per tutti il caso dei cosiddetti "compagni di giochi immaginari", che tutti gli psicologi di formazione accademica interpretano unicamente come una creazione della fantasia di bambini particolarmente sensibili ed emotivi e abituati, per le più varie circostanze, a trascorrere troppo tempo da soli.
    Solo pochissimi studiosi hanno osato sfidare il paradigma materialista della psicologia moderna e hanno sostenuto, ad esempio, che certe forme di "pavor nocturnus", e gli stati nevrotici che ne derivano, sono spiegabili ammettendo che i bambini possiedano la facoltà di vedere e sentire realtà ultra-dimesionali, quali l'apparizione di creature demoniache: esperienze che, di norma, essi non osano confidare agli adulti, anche perché sanno che non verrebbero creduti. Tra questi, si segnala lo psichiatra inglese John Guirdham, che fece egli stesso, da bambino, una esperienza di questo genere; ciò che gli permise, a suo tempo, di interpretare tutta una serie di patologie della personalità infantile.
    «Ciò che il bambino vede nel suo terrore notturno è reale per lui. E, molto spesso, è reale nel senso più stretto della parola. Ciò che egli sta vedendo è la simbolizzazione visiva del Male in forme che sono pervenute a noi attraverso eoni di tempo e che sono indipendenti dalla cosiddetta capacità immaginativa del bambino. Le facce che vede sono invariabilmente cattive. Sono di satiro e di diavolo. Ed è notevole come bambini poco dotati dal punto di vista del disegno siano capaci di esprimere i loro terrori notturni. Facce orrende e sogghignanti sono ricordate da bambini per i quali una simile fraseologia rappresenta il culmine della capacità descrittiva. È come se essi avessero percepito per la prima volta una realtà vivida e descrivibile.»
    L'esorcista e studioso Corrado Balducci riporta, con dovizia di particolari, il celebre casi di due fratelli, due bambini alsaziani che, nella seconda metà del XIX secolo, furono vittime di una prolungata possessione demoniaca che mise a soqquadro l'intero paese. Ed è noto che i testimoni di numerose apparizioni mariane - da Lourdes, a Fatima, a Medjugorie - furono bambini o adolescenti nell'età puberale; così come lo sono, di norma, i presunti agenti del ...

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    Last Post by *ROS* il 8 May 2012
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  8. Rapimenti...dimensionali?

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    Qualcuno ci rapisce da un’altra dimensione
    come un pescatore prende all’amo le sue trote?


    di Francesco Lamendola

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    In un precedente articolo «Che ne è stato delle bambine? Il caso UFO di Clifton Bore, Australia, 1974», avevamo parlato, fra l’altro, della sconcertante vicenda accaduta il 23 settembre 1880, che ebbe per protagonista involontario un ricco possidente americano di Gallatin, nel Tennesse, di nome David Lang, svanito sotto lo sguardo incredulo dei presenti, in pieno giorno e in un luogo assolutamente aperto e privo di alberi o case (vedi resoconto piu' sotto).
    Si tratta, nell’insieme della casistica riguardante fatti del genere, di una vicenda certamente impressionante, ma tutt’altro che unica; anzi, sarebbe assai lungo l’elenco delle persone, isolate o a gruppi, e talvolta anche a bordo di veicoli leggeri o pesanti, scomparse nel nulla, sovente sotto gli occhi allibiti di numerosi testimoni; così come quella relativa alla scomparsa subitanea e inspiegabile di navi, aerei, e sempre in circostanze tali da far escludere qualunque incidente di volo o di navigazione, spiegabili in base alla logica umana.
    Che cosa bisogna pensare di fatti del genere, dopo averli sfrondati - è naturale - di tutti quelli che, in un modo o nell’altro, sono suscettibili di una spiegazione naturale, in base alle leggi della fisica che noi conosciamo?
    Lo studioso Charles Fort, dopo aver raccolto una imponente documentazione in proposito, riteneva che, probabilmente, noi terrestri siamo in pratica alla mercé di creature di un’altra dimensione, più evolute o comunque più potenti, le quali, di quando in quando, rapiscono alcune persone per farne oggetto di studio, o forse di esperimenti (per non parlare di ipotesi ancora più raccapriccianti): più o meno come noi facciamo con gli animali, dei quali ci serviamo a nostro piacere, o che alleviamo per i nostri scopi.
    In questa prospettiva, noi saremmo in tutto e per tutto paragonabili a delle trote da allevamento o a dei manzi che, in qualsiasi momento, e a sua discrezione, il proprietario può decidere di prelevare, per farne ciò che meglio crede.
    È pur verro che questa ipotesi si inscrive nel più vasto quadro della filosofia di Fort, caratterizzata dal concetto di “intermediarità”: secondo lo studioso americano, tutte le cose che noi conosciamo non sono né del tutto reali, né del tutto irreali, quanto piuttosto dei tentativi di essere qualcosa, vale a dire di esistere. Questa ipotesi di lavoro consente di rendere ragione (si fa per dire) di tutta quella massa sterminata di fenomeni che stanno al di là della scienza e che, pur essendo stati osser...

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    Last Post by *ROS* il 2 May 2012
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  9. SINCRONICITA', MULTIVERSO... e l'Io


    SINCRONICITA', MULTIVERSO... e l'Io


    di Francesco Lamendola

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    "Una mattina d'ottobre del 1829, la goletta australiana Mermaid salpò da Sydney diretta a Collier Bay, nella parte occidentale del continente. Il capitano Samuel Nolbrow era al comando della nave, sulla quale erano imbarcati 18 uomini d'equipaggio e 3 passeggeri. Dopo quattro giorni di navigazione, il Mermaid si trovava nel pericolosissimo Stretto di Torres, fra Australia e Nuova Guinea. All'improvviso il barometro cominciò a scendere a precipizio, mentre cupi banchi di nuvole nere si avvicinavano minacciosamente. Poi il vento cadde e la nave si immobilizzò. Prima di mezzanotte, una violenta tempesta si scatenò sulla zona, investendo in pieno la nave, che fu sbattuta contro un banco di coralli e si sfasciò irreparabilmente, nonostante gli sforzi disperati dell'equipaggio. I 21 uomini abbandonarono precipitosamente la nave tuffandosi in mare e raggiunsero a nuoto uno scoglio distante una cinquantina di metri al luogo del disastro. Il capitano vi giunse per ultimo e poté constatare con sollievo che tutti e 21 erano in salvo.
    "Tre giorni e tre notti trascorsero prima che qualche nave passasse nella zona e si accorgesse dei naufraghi. Finalmente, il quarto giorno, il brigantino Swiftsure li avvistò e li raccolse, proseguendo poi il viaggio. Ma, per una strana coincidenza, anche questa nave, cinque giorni dopo, si trovò nel bel mezzo di una violenta corrente non segnata sulle carte e andò a sfasciarsi sugli scogli.
    "La nave fu abbandonata in fretta e, fortunatamente, anche stavolta tutti riuscirono a mettersi in salvo. La sera stessa del naufragi, si trovò a passare di lì la goletta Governor Ready, con 32 uomini d'equipaggio, che prestò immediatamente soccorso ai naufraghi, accogliendoli a bordo.
    "La goletta, un po' appesantita, riprese il viaggio. Circa tre ore dopo, stranissima coincidenza, un incendio violento e improvviso divampò sulla nave, costringendo tutti i passeggeri a calarsi nelle scialuppe di salvataggio. Disgraziatamente, si trovavano a molte miglia al largo della costa e per di più in un punto decisamente fuori mano. C'era di che disperarsi. Ma non passò molto che, improvvisamente, apparve in lontananza il cutter australiano Comet, sbattuto fuori rotta da una tempesta. La nave rispose prontamente ai segnali di richiamo dei naufraghi. Ma l'accoglienza che questi trovarono a bordo fu piuttosto fredda. Un clima di sospetto, di intolleranza, di superstiziosa diffidenza s'impadronì della nave, sulla quale aleggiava il presentimento di qualche altro disastro. Dopo...

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    Last Post by *ROS* il 10 April 2012
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  10. "La siepe cosmica"

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    ...Penso che ci potrebbero essere altre realtà, altre dimensioni che noi non possiamo vedere con i nostri sensi ma che, talvolta, in particolari condizioni, possiamo percepire.
    Credo che, nella vita, molti tra noi, talvolta, hanno sentito qualcosa che non aveva a che fare con la realtà, la razionalità, ma che ci apriva le porte ad un mondo più immaginato, intuito che concreto.
    Ad esempio, non vi è mai capitato, quando siete in un luogo, magari solitario, in montagna o sulla riva del mare, sentirvi parte della Natura, sentire di essere partecipi del tutto? come essere in estasi?
    ...E non vi è mai capitato di entrare subito in sintonia con certi luoghi? Insomma come se certi luoghi vi parlassero, vi dicessero qualcosa...
    E, capita a volte nella vita che, incontrata da poco una persona, si riesca subito a stabilire un rapporto di amicizia, di dialogo, di corrispondenza…si sente subito che è affine a noi. (*)


    "La siepe cosmica"

    escaleras
    "Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
    e questa siepe, che da tanta parte
    dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
    Ma sedendo e mirando, interminati
    spazi di là da quella, e sovrumani
    silenzi, e profondissima quïete
    io nel pensier mi fingo, ove per poco
    il cor non si spaura. E come il vento
    odo stormir tra queste piante, io quello
    infinito silenzio a questa voce
    vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
    e le morte stagioni, e la presente
    e viva, e il suon di lei. Così tra questa
    immensità s'annega il pensier mio:
    e il naufragar m'è dolce in questo mare."

    (G. Leopardi-"L'Infinito")


    ...Come tutto questo può collegarsi alla scienza?
    A queste riflessioni leopardiane si possono associare 2 concetti della fisica moderna:
    1) l'infinito;
    2) le dimensioni spaziali extra.

    Per quanto riguarda il primo, potremmo far riferimento al nostro Universo.
    La domanda è: il nostro Universo è infinito o no?
    In un certo qual senso, allo stato attuale, gli scienziati si trovano in una situazione simile a quella di Leopardi ostacolato dalla siepe.
    Noi sappiamo che l'Universo è nato circa 13,7 miliardi di anni fa, mediante il Big Bang. Ci si aspetterebbe quindi un universo che per quanto immenso, è limitato spazialmente. Non possiamo saperlo con certezza: sussiste una sorta di orizzonte cosmico, cioè una certa distanza astronomica oltre la quale non possiamo vedere, neanche con i più potenti telescopi.
    Gli astronomi possono osservare la porzione di Universo denominata "Universo...

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    Last Post by *ROS* il 4 April 2012
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