1. Qui e...altrove?


    La multidimensionalità, i Piani di realtà,
    i Sè paralleli, Viaggi interdimensionali


    eterico


    LA MULTIMEDIALITA'
    La scienza umana non conosce la complessa anatomia dell'essere umano che non si limita al solo corpo fisico. Non conosce la complessa realtà eterica che compenetra e governa il corpo fisico, conferendogli l'energia vitale, nè tanto meno conosce la realtà spirituale che sta alla base della Vita.
    L'essere umano è multidimensionale. L'anima o lo spirito individualizzato non è altro che forma vivente, tanto quanto noi, che si trova però in dimensioni superiori o piani di terza dimensione diversi dal nostro. Il termine "anima" si usa in questo caso per indicare i nostri sè paralleli di altri piani di realtà di terza dimensione e di altre dimensioni. Altre volte si usa tale termine per indicare il corpo di luce, cioè la nostra sorgente.
    Tutti i nostri sè paralleli sono eterici. Come già detto, lo spazio-tempo vive solo un piano di realtà fisico (con la densità dei nostri corpi fisici) alla volta. Ora la vita fisica esiste solo sul piano in cui viviamo noi, cioè il piano più basso di terza dimensione.
    L'anima ha una sola forma fisica nella dimensione in cui si vive (es: 3a dimensione) e tanti corpi materiali (ma di minore densità) ed eterici in tutte le altre dimensioni e piani di realtà.
    Il corpo di luce (fisico ed eterico) contiene tutti i nostri Sè di tutte le dimensioni. In questo senso i nostri Sè di altre dimensioni hanno una forma, che è contenuta quindi nel corpo di luce, il quale contiene in sè tutte le vibrazioni di tutte le dimensioni. Non esistono altri piani fisici come il nostro in nessun'altra dimensione.
    Lo spazio-tempo è energia. Una certa banda vibrazionale energetica è fisica (cioè vi è vita visibile) per chi ha quelle stesse vibrazioni. Le altre vibrazioni energetiche sono sempre vita, ma risultano invisibili e quindi non vivibili come realtà da chi non è a quella vibrazione. La vera realtà dello spazio-tempo è quella fisica, cioè quel piano in cui vi sono forme dense come le nostre che permettono di vivere le emozioni attraverso i sensi. Ed esiste un solo piano di realtà in tutto lo spazio-tempo che è fisico nel senso appena detto. Attualmente tale piano fisico è il più basso della terza dimensione, quello cioè su cui viviamo noi.
    Considerando che esistono 12 all'ottava dimensioni e che tutte le dimensioni hanno 18 piani di realtà (tranne la 1a e la 2a che ne hanno 17 poichè non hanno il piano fisico) significa che ...

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    Last Post by *ROS* il 3 Nov. 2012
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  2. Mondi paralleli e possibili falle...


    Mondi paralleli e possibili falle


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    A qualcuno è accaduto.., involontariamente e senza esserne consapevole, di trasferirsi da un mondo ad un mondo parallelo..., ritrovandosi in una vita simile alla precedente, con differenze piccole, ma sostanziali, ovviamente nessuno crederà mai a questo povero viaggiatore involontario, e tutti penseranno che la persona in questione abbia avuto un black out, una semplice perdita di memoria.
    Sappiamo bene, che nonostante tutte le ricerche, l'uomo davanti all'universo e le sue leggi, si sente solo un piccolo bambino curioso di capire cosa c'è realmente dietro,...non c'è nulla da fare, nonostante tutta la genialità di alcuni uomini superdotati, l'universo è talmente complesso ed infinito, che unificare tutte le teorie, è un'opera titanica.
    Ma a proposito di mondi paralleli, il ricercatore Nima Arkani-Hamed (1), del Lawrence Livermore National Laboratory, ha suggerito l'esistenza di universi paralleli nello spazio reale, coesistenti con il nostro e abbastanza vicino da poter essere toccato. In pratica il nostro mondo occupa una sorta di membrana composta da una quantità di possibili dimensioni, dunque conviviamo con universi paralleli, occupati da altri esseri, o addirittura da altri noi stessi che all'interno di essi potrebbero vivere realtà alternative. Quindi basterebbe una piccola falla, per ritrovarsi automaticamente fuori del nostro mondo, e finire in un'altra realtà...(se così si può chiamare).
    La fisica quantistica ufficiale per ora ritiene impossibile che ciò accada ...ma....

    Esistono casistiche molto strane di scomparse incredibili, o di avvistamenti di animali che non dovrebbero più esistere, o mai esistiti, gli stessi fenomeni degli ufo e degli alieni, dei fantasmi, ed altri fenomeni paranormali, vedi voci e apporti strani, potrebbero trovare una spiegazione molto più plausibile.
    Le implicazioni sono tantissime ed enormi, e di casistiche strane ve ne sono in abbondanza nel nostro mondo, basterebbe solo osservare e ricercare costantemente, ad esempio leggete il successivo articolo, molto interessante, che rimane sempre collegato alla questione dei mondi paralleli...., anche per quanto riguarda i viaggi temporali...(*)

    VERSO L'ESPERIMENTO
    Nei primi anni '30 una agenzia governativa americana finanziava esperimenti concernenti la possibilità di muoversi nel continuum spazio-temporale.
    Dello stesso progetto furono successivamente chiamati ad occuparsi John Erich Von Neumann e Albert Einstein.
    Direttore del progetto fino al 1942 fu...

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    Last Post by *ROS* il 28 Nov. 2011
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  3. E...se il tempo fosse un'illusione?


    La fine del tempo


    Julian Barbour

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    Il libro

    Se non accadesse nulla, se nulla cambiasse, il tempo si fermerebbe. Perchè il tempo non è altro che cambiamento, ed è appunto il cambiamento ciò che noi percepiamo, non il tempo. Di fatto il tempo non esiste.

    Un saggio che arriva al cuore della fisica moderna, che solleva dubbi sul maggiore contributo di Einstein (il continuo dello spaziotempo) ma che propone anche una soluzione a uno dei più grandi paradossi della scienza contemporanea: la distanza tra la fisica classica e la fisica quantistica. Barbour sostiene che l'unificazione della relatività generale di Einstein con la meccanica quantistica può determinare la fine del tempo. Il tempo non avrà più un ruolo centrale nei fondamenti della fisica. In questo testo rivoluzionario si aprono squarci affascinanti sui misteri dell'universo: i mondi multipli, i viaggi nel tempo, l'immortalità e, soprattutto, l'illusione del moto.

    Dopo la fine della storia e la fine della scienza (cfr. "L'Indice", 1999, n. 3) questa volta tocca al tempo. L'idea è affascinante: il tempo non scorre, non passa. È solo una serie di istanti singoli e autonomi (che l'autore definisce "Adesso") che noi colleghiamo assieme e vediamo scorrere sotto forma di "tempo". Non ci si deve meravigliare troppo della nostra interpretazione del tempo perché - come ha dimostrato Paolo Bozzi in Fisica ingenua - noi vediamo e interpretiamo il mondo su basi aristoteliche: il Sole sorge e tramonta, e così via. Da un punto di vista strettamente scientifico, nel momento in cui si riuscisse a unificare la teoria della relatività con la meccanica quantistica il tempo sparirebbe davvero. Ed è proprio questo che l'autore si prefigge di dimostrare.

    Il testo è costruito in maniera organica, partendo da capitoli abbastanza divulgativi, con dettagli tecnici piuttosto ridotti, poi diventa un po' più tecnico e richiede una discreta attenzione, pur restando sempre leggibile. Certo scegliere tra Eraclito ("tutto scorre") e Parmenide ("l'essere è immutabile e intemporale") non è facile. Per questo Barbour ricorre a Platone per il quale "le uniche cose reali sono le forme o idee " e battezza "Platonia" il paese matematicamente perfetto e il paesaggio atemporale in cui nulla cambia. "I suoi punti sono tutti gli istanti di tempo, tutti gli Adesso; semplicemente ci ...

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    Last Post by *ROS* il 18 Sep. 2011
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  4. Un misterioso viaggiatore dal futuro al CERN?


    GLI UNIVERSI PARALLELI ESISTONO DAVVERO!

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    Guardando in dettaglio la recente scoperta fatta da un gruppo di scienziati della California, ovvero che uno stato quantistico è ora osservabile dall'occhio umano, si giunge a strabilianti implicazioni: i viaggi nel tempo sono possibili! Pensate cosa vorrebbe dire una simile possibilità per ciascuno di noi: tornare indietro ai bei tempi spensierati della gioventù, o riabbracciare i nostri Cari che ci hanno lasciato, non avrebbe prezzo!
    Ne abbiamo parlato recentemente e non so quanti di voi abbiano intuito la portata di una simile scoperta che significa, in parole povere, che un oggetto -e non solo una particella subatomica- può esistere contemporaneamente in due universi paralleli, ovvero in una condizione di multi-stato.

    Tutto è venuto da un piccolo pezzo di metallo - una "lamella" della larghezza di un capello umano, un oggetto molto piccolo, ma comunque qualcosa che si può vedere ad occhio nudo.
    Andrew Cleland dell'Università di Santa Barbara ha posto la lamella sotto una campana di vetro da cui era stata risucchiata tutta l'aria per eliminare le vibrazioni, poi l'ha raffreddata, ha abbassato le luci e colpendola come se fosse un diapason, ha potuto osservare che si muoveva ed era ferma al tempo stesso. So bene che la cosa sembra contraddittoria, ed è quasi impossibile capirla se il vostro cognome non è Einstein, ma è realmente accaduto. E' un dato di fatto strano come lo è tutta la meccanica quantistica. Come è possibile?

    Per cercare di capire, si deve pensare molto, molto in piccolo.
    Più piccolo di un atomo. Gli elettroni, che ruotano intorno al nucleo di un atomo turbinano intorno ad esso in stati multipli e contemporanei, simili alla nostra lamella e sono perciò difficili da definire. E' solo quando si misurano le caratteristiche di un elettrone che lo si forza in una posizione specifica. La svolta di Cleland consiste nel fatto di aver dimostrato che quanto è vero per le particelle sub-atomiche è applicabile a qualcosa di visibile ad occhio nudo. Anche (teoricamente per ora) ad un essere umano!
    Che cosa significa tutto questo? Diciamo che siete a Torino a far visita a vostra zia, ma in un altro universo, state a casa vostra a guardare "I Simpsons". Può sembrare inverosimile, ma è un fatto basato su dati scientifici reali. "Quando si osserva qualcosa in uno stato quantico, si è diviso l'universo in due parti," ha detto Cleland, cercando di spiegare come possono esserci universi multipli ma che se ne può vedere solo uno. La teoria del multiverso dice che l'intero universo si "blocca" durante l'osservazione, e noi vediamo solo una delle sue realtà. Si vede un pallone da calcio vo...

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    Last Post by *ROS* il 2 Mar. 2011
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  5. Alieni dal futuro

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    PRESENZE DAL FUTURO

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    Quando si parla di UFO, la maggior parte delle persone pensa a esseri provenienti da altri mondi, e questa sembra essere l’ipotesi più plausibile della presenza di questi oggetti sulla Terra.

    Un’altra possibile ipotesi, tuttavia, potrebbe essere la seguente: che i visitatori non vengano effettivamente da un altro mondo, ma più semplicemente dal nostro... No, non si parla qui di una civiltà sconosciuta o di una ricomparsa degli abitanti di Atlantide, ma più semplicemente del futuro. A questo punto non è più una considerazione di spazio ma solo di tempo.
    Questa probabilità potrebbe, vista fino a qui, risultare alquanto fantascientifica ma, da quello che ultimamente la fisica ci ha svelato, tutto ciò non sembra poi tanto impossibile quanto la provenienza da altri mondi; essa potrebbe anche spiegare molti strani misteri come l’abduction, il sezionamento di alcuni animali e soprattutto la costante presenza di questi fenomeni attraverso il tempo.

    Vediamo ora quello che la fisica ci dice riguardo la possibilità di viaggiare attraverso il tempo e sulla possibilità per ora teorica di costruire una macchina capace di farlo, questo viaggio.

    Gli studi più profondi in materia di viaggi temporali prendono corpo dalle ben note teorie della relatività di Einstein: quella speciale e quella generale, penso entrambe note al grande pubblico in via divulgativa.
    Esistono in natura vari modi per viaggiare attraverso il tempo, essi utilizzano la velocità della luce, i famosi buchi neri e la possibilità di sfruttare gli enormi campi magnetici delle stelle di neutroni.

    VIAGGIARE A VELOCITA' RELATIVISTICHE

    Viaggiare a velocità relativistiche apre nuove e strane porte per i viaggiatori: questo perché si viaggia a velocità vertiginose che vanno nell’ordine dell’80 - 99,9% della massima velocità possibile nel vuoto nel nostro universo che è di 300.000 Km/s. La luce percorre in un anno di viaggio la ragguardevole distanza (una sciocchezza in scala cosmologica) di 9.463 trilioni di chilometri, il che ci porta a comprendere che un pianeta che disti dal nostro 10 anni-luce, abitato da esseri intelligenti, veda il nostro pianeta con un ritardo di 10 anni rispetto il nostro attuale tempo; questo significa che vedono la nostra amata Terra nel passato.

    Ammettiamo ora che un abitante di questo pianeta si metta in viaggio verso di noi per venire a farci visita, con un’astronave che viaggi a 300.000 Km/s. Egli giungerebbe sul nostro pianeta dopo dieci anni di viaggio (non teniamo qui conto della dilatazio...

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    Last Post by *ROS* il 24 April 2010
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  6. Wormholes e cronovisione...


    Wormholes e cronovisione. Tra scienza e fantascienza

    di Michele Nardelli

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    Nel romanzo di fantascienza "La luce del passato" l'autore Arthur C.Clarke, descrive il concetto di un futuristico "visualizzatore del tempo" o "cronovisore", una nozione che ha i primi barlumi di plausibilità scientifica nelle ricerche attuate dalla fisica moderna. In questo articolo cercheremo di analizzare in maniera scientifica i punti chiave in cui lo scrittore descrive le svariate possibilità offerte da una tecnologia futuristica.

    Lo spazio "vuoto" riempie l' universo. Se fosse possibile vedere lo spazio al livello in cui sono visibili i singoli elettroni, diventerebbero visibili gli effetti quantistici. Lo spazio "vuoto" in realtà è pieno di campi fluttuanti di energia. Questi campi si manifestano come particelle (virtuali): fotoni, coppie di elettroni-positroni, quark. Brillano durante una breve esistenza supportata da massa- energia presa in prestito, poi scompaiono appena la legge della conservazione di energia torna a farsi valere. Al "livello di Planck", ad una "profondità" superiore a venti ordini di magnitudo rispetto alle particelle virtuali, non è possibile neppure essere certi della struttura stessa dello spazio: la geometria e la topologia non esistono, mentre lo spazio ed il tempo si "svincolano".

    A quel livello assolutamente fondamentale non esiste più la sequenza del tempo nè l'ordine dello spazio: l'unità spazio-tempo è "lacerata" dalle forze della gravità quantistica, e lo spazio diviene una ribollente schiuma probabilistica percorsa da "cunicoli", appunto i wormholes (cioè dei passaggi o corridoi che collegherebbero un buco nero ad un buco bianco nello spazio). Le aperture dei cunicoli che si formano spontaneamente, sono pervase da campi elettrici. A questo livello lo spazio perde "compattezza", e non è possibile essere certi che continui a svolgere la sua funzione. Quindi l'imbocco di un wormhole può, in una piccola regione di spazio-tempo, collegare qualunque punto con qualsiasi altro punto ed in qualunque posto, come se i "ponti" spazio-temporali entrassero ed uscissero spontaneamente dall'esistenza. Ipotizziamo di "immergerci" nella schiuma quantistica e scegliamo il wormhole che ci interessa: ad esempio, quello che collega un laboratorio di fisica al Cern con una struttura analoga situata in un laboratorio dell'Università di Princeton, in America.

    Quando l'avremo stabilizzato (ammettiamo per adesso di essere in grado di farlo), il wormhole f...

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    Last Post by *ROS* il 13 Feb. 2010
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  7. Il mistero del tempo...(1^ Parte)

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    PADRE PELLEGRINO ERNETTI E IL CRONOVISORE
    MACCHINA PER REGISTRARE LE IMMAGINI DEL PASSATO


    di Francesco Lamendola

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    Premessa

    Quella di padre Pellegrino Ernetti è stata - se lo è stata: tale è il mistero che regna intorno ad essa - la più sconvolgente scoperta scientifica di tutti i tempi: una "macchina", denominata "cronovisore", mediante la quale sarebbe possibile visualizzare e ascoltare scene del passato, come se si svolgessero davanti ai nostri occhi.

    Nemmeno gli scrittori di fantascienza avevano osato spingersi tanto in là.
    Herbert George Wells, nel suo "La macchina del tempo", aveva avuto semplicemente l'idea - molto più convenzionale - di costruire una macchina mediante la quale muoversi liberamente nella dimensione del-nel tempo, trasportando uomini del presente sia nel passato, sia nel futuro. E l'altro padre nobile di questo genere letterario, Jules Verne, nel suo romanzo "Il castello dei Carpazi", immaginò un dispositivo capace di ridare una parvenza di vita, ma puramente illusoria (una specie di ologramma, diremmo oggi), alla donna amata dal protagonista, che non sa rassegnarsi alla morte di lei.

    La macchina ideata e, forse, realizzata da Padre Ernetti, invece, sarebbe in grado di restituirci scene di vita passata come se si svolgessero di nuovo davanti a noi, fin nei minimi particolari. Essa nasce da una intuizione profonda, ma relativamente semplice: tutto ciò che esiste sul piano fisico, emette energia; questa energia è indistruttibile; dunque, tutte le cose e le persone, tutti i gesti e le parole, tutte le situazioni, i luoghi e le vicende del passato, non sono scomparsi nel nulla, ma continuano ad esistere allo stato latente.
    I nostri sensi ordinari non li possono cogliere; tuttavia, così come esistono animali dotati di sensi più sviluppati dei nostri, e così come esistono individui eccezionali, capaci di vedere a distanza e di "leggere" nel futuro, è possibile immaginare un dispositivo capace di registrare queste onde di energia e di riprodurle a piacere, proprio come un grammofono o un registratore riproducono i suoni, senza alcuna possibilità di errore.
    Questa teoria, della quale abbiamo altrove più volte accennato, è legata a quella che ipotizza l'esistenza di una sorta di enorme "deposito" di tutto ciò che esiste - immagini, suoni, pensieri - le cosiddette "cronache dell'Akasha", nel quale o...

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    Last Post by *ROS* il 11 Feb. 2010
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  8. Il mistero del tempo...(2^ Parte)

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    PADRE PELLEGRINO ERNETTI E IL CRONOVISORE
    MACCHINA PER REGISTRARE LE IMMAGINI DEL PASSATO


    di Francesco Lamendola

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    Ma chi era Padre Ernetti, l'ideatore del "cronovisore"?

    Pellegrino Alfredo Maria Ernetti nasce a Rocca Santo Stefano, in provincia di Roma, nel 1925, e muore nell'isola di San Giorgio Maggiore, a Venezia, nel 1994.
    Uomo di vasta cultura e di mente estremamente aperta, è stato monaco benedettino presso il convento di san Giorgio Maggiore e ha insegnato musica polifonica (ossia la musica sacra anteriore alle notazioni) nell'Istituto omonimo, l'unico al mondo - fino a qualche ano fa - nel suo particolare genere.
    Oltre che musicologo, egli è stato anche filosofo ed esorcista, nonché - ciò che a noi, qui, maggiormente interessa - inventore geniale, pur essendo di carattere estremamente riservato e modesto. Fra le altre cose, è stato collaboratore di Padre Agostino Gemelli preso il Laboratorio di Fisica dell'Università Cattolica del sacro Cuore, a Milano.
    E proprio nel corso di alcuni esperimenti condotti con lui, negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, Padre Ernetti avrebbe avuto la prima intuizione del suo "cronovisore", allorché gli accadde di essere testimone di un fatto estremamente singolare: sul nastro di un registratore era rimasta impressa la voce del defunto genitore di Padre Gemelli, in risposta ad una invocazione inconsapevole da parte di suo figlio.
    Poco o nulla sappiamo delle tappe che lo hanno condotto a realizzare, in collaborazione - si dice - con Enrico Fermi e Werner von Braun, alla costruzione del "cronovisore".
    Sembra che i lavori si siano svolti nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento; di certo, solo a partire dai primi anni '70 la notizia ha cominciato a trapelare sui media, attirando - come è comprensibile - la curiosità di un pubblico molto vasto.
    In una rarissima intervista alla stampa, Padre Ernetti raccontò di aver potuto assistere, grazie all'apparecchio realizzato dalla sua équipe, alla rappresentazione della tragedia "Tieste" del poeta latino Ennio, andata perduta; e di averne annotato il testo. Ma l'applicazione più stupefacente del "cronovisore" sarebbe stata quella che gli avrebbe permesso di assistere alla passione e morte di Gesù Cristo sulla croce, a Gerusalemme.

    Nel 2002 è apparso un libro del teologo François Brune, intitolato "Cr...

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    Last Post by *ROS* il 11 Feb. 2010
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  9. Oltre il...tempo

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    Il paesaggio fantasma

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    È possibile viaggiare nel tempo? Per quanto possa sembrare incredibile, molte persone apparentemente sane di mente e degne di fede hanno sostenuto di aver viaggiato a ritroso nel tempo e aver visitato secoli passati.

    Su uno di questi casi è stata compiuta un'indagine da parte di Mary Rose Barrington, della Society for Psychical Research di Londra. Secondo la Barrington, le persone in questione, George Benson e sua moglie, una domenica di luglio del 1954 andarono a fare una passeggiata sulle colline del Surrey. Il giorno era cominciato in modo strano: i due si erano svegliati sentendosi inesplicabilmente depressi. Nessuno dei due parlò all'altro di questa sensazione, che parve irrazionale in considerazione della piacevole giornata di svago che si prospettava loro.

    I coniugi arrivarono in corriera nel Surrey e decisero di visitare la cappella della famiglia Evelyn e Wotton. Da molto tempo s'interessavano a John Evelyn, un diarista del diciassettesimo secolo, ed erano curiosi di vedere quali dei suoi parenti fossero sepolti nella cappella. La visita si dimostrò così interessante che i Benson vi passarono più tempo di quanto fosse stato nelle loro intenzioni.

    Quando alla fine lasciarono la cappella, scoprirono un sentiero infestato dalle erbacce con alti cespugli su entrambi i lati. Inerpicandosi per il sentiero, giunsero ben presto in un'ampia radura dove trovarono una panca di legno. Un tratto erboso si estendeva dalla sinistra della panca agli alberi, distanti circa venticinque metri. A destra della panca il terreno sprofondava ripidamente in una valle, da cui sentirono provenire i colpi di scure di un taglialegna e l'ostinato abbaiare di un cane.

    A questo punto il signor Benson guardò l'orologio, vide che era mezzogiorno e tirò fuori dei panini. Ma la signora Benson, troppo depressa per aver voglia di mangiare, sminuzzò il pane per gli uccelli. Improvvisamente si fece un gran silenzio, e anche gli uccelli smisero di cantare.

    Un senso di terrore sopraffece la signora Benson, essa raccontò, come se avvertisse la presenza di tre minacciose figure in neri abiti ecclesiastici alla sue spalle. Quando cercò di voltarsi non poté farlo.

    Il signor Benson non vide niente, ma toccò sua moglie: il suo corpo era così freddo che avrebbe potuto essere un cadavere. Alla fine la signora Benson si sentì meglio e i due furono d'accordo di andarsene.

    Discesero il colle e poco dopo attraversarono una strada ferrata. Poi, anche se avevano avuto in programma di fare una passeggiata, improvvisamente si distesero sull'erba e si addormentarono. Seguì una specie di ...

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    Last Post by *ROS* il 3 May 2009
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  10. Viaggiatori del Tempo

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    Viaggiare nel Tempo?

    Testo tratto dal libro: "Dio=mc2" di Fausto Intilla

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    Dove non possiamo arrivare con il nostro corpo fisico, ci possiamo giungere col pensiero. In un'ipotetica macchina del tempo dotata di una tecnologia molto evoluta in grado di scollegare la mente umana dalla realtà 1-dimensionale (in cui si ritrova, unita al corpo fisico, ad interagire con l'ambiente ad essa circostante) e proiettarla in un'altra realtà N-dimensionale, ossia in una differente dimensione spaziotemporale (per esempio nel 2000 a.C. oppure 2300 d.C.) [1], il corpo di un ipotetico viaggiatore del tempo si ritroverebbe immobile su un comodo lettino modello "strizza-cervelli", mentre la sua mente (in una realtà terrestre assai remota nel passato oppure in una assai lontana nel futuro), associata ad un corpo "virtuale" che ad egli ovviamente apparirebbe del tutto reale, potrebbe osservare ogni evento che in quel determinato intervallo temporale prendesse vita, ma senza mai in alcun modo poter interagire con essi. "Egli", in qualsiasi realtà N-dimensionale si trovasse, rimarrebbe sempre uno spettatore passivo, un fantasma in grado di attraversare i muri senza alcuno sforzo, ma con un cuore che batte e quindi sensibile ad ogni cambiamento di stato della sua condizione bio-dinamica. Ciò che non lo farebbe sprofondare tra le viscere della Terra, sarebbe unicamente il suo...Credo, la propria forza di volontà; ossia quell'energia che, se usata in altri termini, potrebbe addirittura permettergli di spostarsi...volando. Viaggiare nel tempo, per quest'individuo, sarebbe quindi come fare un sogno ad occhi aperti.
    Ogni intervallo temporale, è da includersi (come punto ben definito) in una determinata oscillazione della curvatura dello spazio e a ciascun grado d'oscillazione, dovrà quindi essere associato uno specificato modello di spazio propriamente detto N-dimensionale. Tale oscillazione della curvatura dello spazio potrebbe in ogni caso essere ciclica, e la sua durata potrebbe variare da qualche minuto (cosa poco credibile) sino a qualche millennio terrestre (cosa un po' più credibile). Alla valutazione più o meno attendibile della durata di quest'ultima, ci si potrebbe arrivare per via indiretta qualora si riuscisse a misurare la frequenza e l'intensità delle onde gravitazionali.
    Se l'oscillazione della curvatura dello spazio fosse realmente ciclica, non ci sarebbe per nulla difficile immaginare dei modelli di spazio che si ripetessero nel tempo. Per fare un esempio: se nel 1492 d.C. vi fosse stato sulla Terra un modello di spazio X-dimensionale, esso potrebbe corrisp...

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    Last Post by *ROS* il 2 May 2009
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