1. Molecole organiche su Marte?

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    Sonde spaziali
    By *ROS* il 2 Dec. 2012
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    Curiosity, la scoperta storica
    e le molecole organiche su Marte


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    Da quando John Grotzinger, project manager della missione Curiosity, ha dichiarato che i dati delle analisi del SAM (Sample Analysis at Mars) sul primo campione solido di suolo marziano sniffato dal rover, “segneranno i libri di storia”, è passata circa una settimana.
    Giorni in cui si sono susseguiti in rete ipotesi, speculazioni e soprattutto titoli ad effetto che già davano per scontato che Curiosity avesse trovato le prove della vita su Marte. In realtà, nulla di tutto questo era stato dichiarato ufficialmente mentre diversi sono stati gli interventi di altri scienziati e ricercatori che hanno espresso il loro pronostico in merito.
    Ora, la NASA stessa invita alla cautela. Curiosity si trova su Marte da meno di 4 mesi per una missione di almeno 2 anni e il suo obiettivo primario è quello di analizzare le condizioni ambientali del cratere Gale e verificare se è stato, o è, un posto favorevole alla vita microbica. I dati forniti dal rover stanno superando tutte le aspettative e i suoi sofisticati strumenti danno ottimi risultati.
    Nel comunicato ufficiale pubblicato ieri, la NASA sottolinea che il 3 dicembre a San Francisco, in occasione dell’American Geophysical Union (AGU), ci sarà solo un aggiornamento completo sui risultati della prima analisi del SAM sul campione di sabbia di Rocknest.

    L’articolo cita: "Rumors and speculation that there are major new findings from the mission at this early stage are incorrect."
    ["Voci e speculazioni circa importanti nuove scoperte della missione in questa prima fase sono incorrette."]

    "Curiosity is checking for is organic compounds -- carbon-containing chemicals that can be ingredients for life. At this point in the mission, the instruments on the rover have not detected any definitive evidence of Martian organics."
    [“Curiosity sta controllando i composti organici – carbonio – prodotti chimici che possono contenere gli ingredienti della vita. A questo punto della missione, gli strumenti del rover non hanno rilevato alcuna prova definitiva di sostanze organiche marziane”]

    Anche Curiosity da Twitter comunica con i suoi follower: “Everybody, chill. After careful analysis, there are no Martian organics in recent samples.”
    [“A tutti quanti, dopo un’attenta analisi, non ci sono sostanze organiche marziane nei recenti campioni”]

    Tuttavia, nonostante l’intervento mirato a smorzare le speculazioni, invitando alla prudenza, una speranza ancora si cela tra le parole stesse del comunicato: “gli strumenti del rover non hanno rilevato alcuna prova definitiva di sostanze organiche marziane”. Q...

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    Last Post by *ROS* il 2 Dec. 2012
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  2. Strane foto da Marte

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    27-08-2012

    Curiosity:
    quelle strane foto che la Nasa non commenta

    Alcuni dettagli nelle immagini inviate dal laboratorio sul pianeta Marte
    fanno pensare a presenze estranee alla missione spaziale


    di Sabrina Pieragostini

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    Mentre Curiosity osserva Marte, su Marte chi osserva Curiosity? È la domanda che si stanno facendo in molti, sul web, dopo la diffusione e l'analisi di immagini riprese proprio dal robottino della Nasa sul Pianeta Rosso, nelle quali compaiono dettagli insoliti...

    Qualche esempio? In uno scatto al panorama del cratere Gale, nel quale la sonda è atterrata con successo lo scorso 6 agosto, qualcuno ha fatto notare la presenza di strani puntini che si stagliano nel cielo giallastro dell'atmosfera rarefatta di Marte. Quattro anomalie che sembrano oggetti sospesi a mezz'aria- Ufo, insomma.(1)
    In assenza di un commento ufficiale della Nasa, i vari giornali si sono rivolti ai loro esperti per cercare di svelare il mistero. Ad esempio, l'Huffington Post ha chiesto un parere ad un consigliere in materia Ufo del Governo americano, Marc Dantonio. Secondo lui, la soluzione è semplice: quei globi bianchi non sarebbero altro che un difetto della telecamera digitale di Curiosity. Insomma, solo banali pixel mancanti.
    Ma questa spiegazione non regge di fronte ad un altro video ripreso dal robot. All'orizzonte si vedono infatti apparire due luci in movimento. La prima scompare rapidamente salendo in alto. La seconda invece impiega alcuni secondi per spostarsi da sinistra verso destra. Le immagini sono piuttosto nitide e per ora nessun esperto si è fatto avanti per dimostrare di cosa si tratti. Anche perchè- per quanto ne sappiamo- attualmente non ci sono satelliti o sonde in orbita attorno a Marte. Almeno, non mandati da noi...
    Di immagine in immagine, i cacciatori di Ufo si sono poi imbattuti in un'altra ripresa quanto meno singolare. Il contesto è sempre il cratere Gale, nel quale Curiosity ha appena iniziato a muovere i suoi primi passi, dopo le prime settimane di ambientamento. In lontananza, il rover ha fotografato una roccia apparentemente come tante altre. Ma quando l'obiettivo va a stringere, la pietra spicca per le sue dimensioni e per la sua forma stranamente tondeggiante e regolare: sembra simile ad un igloo (foto sotto il titolo).
    I più ardimentosi hanno riconosciuto in questa struttura un oggetto non naturale- forse un artefatto, magari...

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    Last Post by *ROS* il 23 Sep. 2012
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  3. Curiosity...marziana

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    Il pazzo atterraggio di Curiosity su Marte.
    Sul pianeta rosso strumenti hi-tech da fantascienza


    di Leopoldo Benacchio

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    Iniziata alle 7.23, ora italiana, la discesa su Marte di Curiosity, il rover-laboratorio della Nasa realizzato nell'ambito della missione Mars Science Laboratory (Msl). Solo 420 secondi, sette minuti definiti di "terrore", per rallentare da una velocità di 21.000 chilometri orari, attraverso complesse manovre completamente automatizzate, e posarsi nell'area del cratere di Gale. La sonda, partita a novembre, rimarrà sul Pianeta Rosso per la durata di almeno un anno marziano (circa due anni terrestri), inviando immagini sulla Terra.
    «È in una forma perfetta» ha detto alla stampa stanotte Thomas Martin-Mur responsabile Nasa della navigazione spaziale di MSL, Mars Science Laboratory, la missione che puntualmente, alle 7.31 italiane di lunedì prossimo, ha fatto posare delicatamente il rover marziano Curiosity sulla superficie del Pianeta Rosso, entro il grande cratere Gale, all'equatore marziano perché se mai esistono, o sono esistiti, i "marziani", fossero anche dei semplici batteri, quello è il posto giudicato migliore per trovarli o per rinvenire antiche tracce di vita microbica.

    In forma il satellite, che continua a mandare imperterrito tweet dallo spazio come @Marscuriosity, e anche, per un gioco di parole, è "in forma" la complessa orbita che sta portando, dopo un viaggio di oltre mezzo miliardo di chilometri, Curiosity a Marte, dove, se vorrà sopravvivere all'impatto con l'atmosfera che avverrà a 20.000 chilometri all'ora a 125 chilometri dal suolo, dovrà "centrare" un immaginario bersaglio di solo un chilometro di ampiezza. Come per noi colpire una moneta da un euro da 2500 chilometri di distanza! C'è comunque, ancora spazio, nelle prossime 24 ore, domenica da noi, per un ultima eventuale correzione di rotta

    Non cerca la vita, ci tengono a dirlo a NASA, certo ha un pacco di strumenti eccezionale per un peso complessivo di 75 chilogrammi, un record, e darà la più complete analisi chimico fisica di Marte, pianeta di cui sappiamo già molto grazie alle sonde NASA e all'ottimo Mars Express europeo, tuttora in funzione attorno a Marte, e ai cui radar, di fabbricazione italiana, dobbiamo la migliore analisi dell'atmosfera marziana, in cui ha scoperto anche tracce di vapore acqueo.
    Sarà un atterraggio storico, mai tentato nulla di più complicato, dato che Curiosity non può essere lanciato sul suolo di Marte entro un pallone che ne attutisca la caduta, trop...

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    Last Post by *ROS* il 6 Aug. 2012
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  4. Il "pianeta oscuro"


    NIBIRU, il dodicesimo pianeta


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    Nibiru, conosciuto anche con il nome di Marduk o pianeta X, potrebbe essere secondo molte persone una delle più probabili cause che nel 2012 potrebbe causare l’inversione dei poli del nostro pianeta. Secondo queste teorie il suo passaggio relativamente vicino alla terra sarebbe sufficiente per attivare quel processo naturale di inversione magnetica. Un’altra teoria che si basa sempre sul pianeta Nibiru riguarda un possibile impatto con la terra; una collisione che potrebbe avvenire o con uno dei suoi satelliti o con lo stesso Nibiru. Sembrerebbe infatti che il misterioso pianeta sia accompagnato, nelle sue orbite, da diverse lune anche di notevoli dimensioni e che una di queste, magari attirate dalla forza di gravità del nostro sole, potrebbe essere espulsa dall’orbita originaria intorno a Nibiru per essere incapsulata in quella del nostro sistema solare e che durante questo processo sia possibile una collisione con il nostro pianeta.
    Le teorie su Nibiru trovano le loro fondamenta sugli studi astronomici degli antichi Sumeri; la loro conoscenza astronomica si può riscontrare nel sigillo cilindrico accadico risalente al 2400 a.C. Il sigillo altro non è che una raffigurazione del Sistema Solare che vede la nostra stella circondata dai pianeti da noi oggi conosciuti, nella giusta successione e dimensione, più Tiamat e il misterioso Nibiru. Tiamat, per i Sumeri, è un pianeta anticamente posto tra Marte e Giove. Già molto prima dell’arrivo degli Anunnaki (“Coloro che dal Cielo caddero sulla Terra”, una stirpe di giganti super-evoluti di dei corrispondenti ai Nefilim biblici che, atterrati sulla terra, danno vita al genere umano attuale), Nibiru si è trovato periodicamente in posizione a noi prossima. In uno di questi passaggi viene ad impattare con Tiamat; quest’ultimo si frantuma in più parti, una parte diviene la cintura degli asteroidi mentre, la restante parte di Tiamat con il suo satellite Kingu (la Luna), viene scagliata verso un'orbita più vicina al Sole e genera all'attuale sistema Terra-Luna.
    Ma i Sumeri non erano i soli ad avere queste conoscenze così stranamente avanzate, sembrerebbe infatti che dagli ultimi studi effettuati sul pianeta X, le teorie dei Sumeri vadano a collegarsi ed unificarsi molto bene con quelle di un altro popolo, questa volta africano, chiamato Dogon. Questo popolo ha concentrato i suoi studi in particolar modo sulla stella di Sirio, scoprendone la Gemella “invisibile” diversi millenni prima dei nostri telescopi e sembrerebbe che la possibile orbita del pianeta Nibiru possa alternarsi tra la nostra Stella e quella conosciuta con il nome di Sirio B.

    Riportiamo di seguito un interessante articolo tratto dal sito ...

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    Last Post by *ROS* il 10 May 2012
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  5. Attenti al satellite!

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    Sonde spaziali
    By *ROS* il 21 Sep. 2011
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    21 settembre 2011

    Attenti al satellite!
    Si chiama Uars, ha girato nello spazio per vent'anni
    e ora precipiterà sulla Terra


    di Paolo Magliocco

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    Un satellite Nasa delle dimensioni di un autobus sta per cadere sulla Terra e nessuno è in grado di dire esattamente dove finirà. Il suo nome è Uars, Upper Atmosphere Research Satellite, e ha girato tranquillamente sulle nostre teste per vent'anni. Ha compiuto in modo onorevole la sua missione di fornire dati sulla situazione della nostra atmosfera e in particolare sullo strato di ozono che circonda e protegge il pianeta.

    Poi, sei anni fa, la Nasa lo ha mandato in pensione, ha staccato la spina e lo ha lasciato a proseguire tranquillo nel suo viaggio. Adesso però la sua quota sta diminuendo e tra giovedì 22 e sabato 24 dovrebbe rientrare definitivamente e precipitare sulla Terra, complice l'aumento dell'attività solare che provoca cambiamenti nella densità degli strati superiori dell'atmosfera che fanno scendere di quota più velocemente gli oggetti che vagano lassù. La probabilità maggiore è che la caduta avvenga venerdì, ma nessuno è in grado di dire esattamente quando, né dove.

    Uars è un gigante della vecchia generazione di satelliti e pesa 6 tonnellate e mezza, è lungo 10,5 metri e largo 4,5. La Nasa ammette che anche se il satellite si dividerà in più pezzi non è detto che tutti brucino prima di cadere sulla Terra. «I rischi per le persone o le cose sono estremamente piccoli e non ci sono casi provati di feriti a causa del rientro di oggetti spaziali», scrive l'agenzia statunitense nel proprio comunicato. E però ammette che non sanno dove cadrà e annunciano aggiornamenti sempre più frequenti e precisi man mano che l'evento sarà più vicino e la situazione più chiara. A seguire minuto per minuto, ventiquattr'ore al giorno la situazione è lo the Joint Space Operations Center della Vandenberg Air Force Base in California. L'area in cui potrebbe schiantarsi il gigante d'acciaio è estremamente ampia, da 57 gradi di latitudine Nord a 57 gradi di latitudine Sud e il sentiero che seguirà nel suo arrivo sulla Terra sarà di circa 800 chilometri. Ma il pianeta, come si sa, è coperto al 75% dalle acque dei mari, grandi fette di territorio sono disabitate, e questo riduce assai il rischio. Tuttavia la probabilità stimata che un pezzo possa cadere addosso a qualcuno non è remota, siti specializzati parlano di una probabilità su 3.200 e di circa 16 grossi pezzi, fino a 500 chilogrammi di peso, che potrebbero arrivare al suolo.

    Sul sito della Nasa c'è ovviamente una pagina dedicata alla pubblicazione dei comunica...

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    Last Post by *ROS* il 21 Sep. 2011
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  6. Alla ricerca di vita nel Cratere Gale

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    23.07.2011

    Il prossimo rover marziano Curiosity
    atterrerà nel Cratere Gale


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    Ormai è deciso: la destinazione del rover marziano Curiosity, il terzo robot che la NASA ha progettato per l’esplorazione del pianeta rosso, scenderà proprio ai piedi di una montagna stratificata all’interno del Cratere Gale.
    Il rover del Mars Science Laboratory, Curiosity, sarà lanciato alla fine di quest’anno e raggiungerà Marte nel mese di agosto del 2012. Il cratere a cui è destinato questo robot supertecnologico si estende per 154 chilometri.
    Perché è stata scelta proprio questa destinazione per Curiosity? Per via della stratificazione delle rocce ai lati della valle, visibili anche dalla Terra, che permetteranno al robot di raccogliere informazioni preziose sulla sequenza completa dei depositi geologici.
    Il cratere è chiamato Gale in memoria dell’astronomo australiano Walter F. Gale.

    “Marte è fermamente nei nostri obiettivi”, ha detto l’amministratore della NASA Charles Bolden. “Curiosity non solo restituirà un patrimonio di dati importante per la scienza, ma servirà anche come l’avanscoperta per una missione di esplorazione umana sul Pianeta Rosso”.
    Durante una missione della durata di un anno marziano – quasi due anni terrestri - i ricercatori utilizzeranno gli strumenti del rover per studiare se la regione di atterraggio possiede condizioni ambientali favorevoli per il sostegno della vita microbica e se esistono indizi sul fatto che la vita sia mai esistita sul pianeta.
    “Gli scienziati hanno identificato Gale come la migliore scelta per perseguire gli obiettivi ambiziosi di questa nuova missione”, ha dichiarato Jim Green, direttore per il Planetary Science Division della NASA a Washington. ”Il sito offre un paesaggio visivamente drammatico e grandi potenziali di scoperte scientifiche significative.”

    Nel 2006, più di 100 scienziati hanno cominciato a prendere in considerazione circa 30 potenziali luoghi di sbarco durante workshop che si sono svolti in tutto il mondo. Quattro candidati sono stati selezionati nel 2008. L’abbondanza di immagini mirate ha permesso approfondite analisi sui problemi di sicurezza e sulle attrazioni scientifiche di ogni sito. Un gruppo di alti funzionari della scienza della NASA ha quindi condotto un esame dettagliato e concordato all’unanimità di andare avanti con la destinazione finale.

    Curiosity è circa due volte più lungo e più di cinque volte più pesante di qualsiasi precedente rover. I suoi 10 strumenti scientifici ne includono due per l’immagazzinamento e l’analisi di campioni di roccia e polvere che il braccio robotico del rover raccoglierà.
    Stavolta niente pannelli solari né palloni gonfiabili. La NASA vuole andare sul sicuro e, dato anche il maggior peso e una presenza ...

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    Last Post by *ROS* il 23 July 2011
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  7. Sonda spaziale della NASA entra in orbita attorno all’asteroide Vesta

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    Sonde spaziali
    By *ROS* il 18 July 2011
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    17.07.2011

    Sonda spaziale della NASA entra in orbita attorno all’asteroide Vesta

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    La sonda Dawn della NASA ha fotografato '4 Vesta' lo scorso 9 luglio 2011, quando si trovava a 41.000 km dal proto-pianeta. Fonte NASA


    PASADENA, California – Il veicolo spaziale Dawn della NASA ha ieri raggiunto Vesta, diventando la prima sonda mai entrata nell’orbita di un oggetto nella fascia principale degli asteroidi, tra Marte e Giove.

    Dawn (che in italiano significa alba) studierà l’asteroide, chiamato Vesta, per un anno prima di partire nel luglio 2012 per una seconda destinazione, un pianeta nano chiamato Cerere, il più grande oggetto della fascia di asteroidi. Le osservazioni forniranno dati importantissimi e senza precedenti per permettere agli scienziati di capire ciò che accadde all’inizio – o a questo punto sarebbe il caso di dire all’alba – del nostro sistema solare. I dati inoltre aiuteranno a spianare la strada per future missioni spaziali umane nell’area.

    ’4 Vesta’, questo il suo nome completo, è un grande asteroide della Fascia principale, il secondo pianetino più grande della fascia di asteroidi, con un diametro medio pari a circa 530 chilometri e una massa stimata pari al 12% di quella dell’intera fascia. Viene per questo spesso chiamato anche proto-pianeta.

    “Oggi celebriamo un traguardo incredibile dell’esplorazione spaziale, in quanto non era mai accaduto prima che una navicella spaziale entrasse in orbita attorno ad un oggetto nella fascia principale degli asteroidi,” ha detto l’amministratore della NASA Charles Bolden. “Lo studio che Dawn riuscirà a compiere dell’asteroide Vesta segna un importante risultato scientifico e indica anche la strada per le destinazioni dove l’uomo si recherà nei prossimi anni. Il presidente Obama ha detto chiaramente alla NASA che vuole inviare degli astronauti su un asteroide nel 2025, e Dawn sta raccogliendo dati cruciali che permetteranno che questa missione possa davvero compiersi”.

    La sonda spaziale ha trasmesso sulla Terra informazioni per confermare che è entrato nell’orbita di Vesta, ma il tempo preciso in cui l’orbita è stata raggiunta è sconosciuto al momento, in quanto la cattura di Dawn da parte dell’asteroide dipende dalla massa di Vesta e quindi dalla gravità esercitata sulla sonda, che è stata stimata ma che non si può calcolare esattamente dalla Terra. La massa dell’asteroide determina la forza della sua attrazione gravitazionale. Se Vesta è più massiccio, la sua gravità è più forte, il che significa che ha attirato Dawn prima più velocemente. Se l’asteroide è meno massiccio della stima degli scienziati della NASA, la sua gravità è più debole e quin...

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    Last Post by *ROS* il 18 July 2011
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  8. L'Oltre...scienza (2)


    TEORIA DEL MULTIUNIVERSO
    MICHIO KAKU

    Last Post by *ROS* il 9 Feb. 2011
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  9. Astronavi giganti verso la Terra: quale verità?

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    2012
    Cover-up
    Sonde spaziali
    By *ROS* il 31 Dec. 2010
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    Astronavi giganti verso la Terra: quale verità?

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    Tre enormi “UFO” si stanno avvicinando alla Terra, Secondo il sito americano techno-internet.blogspot.com il noto astronomo Craig Kasnov del Seti avrebbe detto: “alcuni enormi oggetti spaziali non identificati sono in rapido avvicinamento alla Terra e arriveranno nel Dicembre 2012. Potete verificarlo voi stessi!”

    Preoccupato per la gestione del SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence), Craig Kasnov ha rilasciato una dichiarazione il cui significato si trova nel nome del thriller di fantascienza "Alien Invasion" (invasione aliena).

    "Un paio di oggetti molto grandi si stanno rapidamente avvicinando alla Terra – dice l’astrofisico Kasnov – è possibile verificare questo recandosi sul sito di Space-map.org e inserire le coordinate del gigante UFO:
    19 25 12 -89 46 03 – il primo oggetto di grandi dimensioni
    16 19 35 -88 43 10 – un oggetto cilindrico
    02 26 39 -89 43 13 – l’oggetto come un cerchio

    I partecipanti al progetto sono certi che le strutture sono assolutamente reali, e l’agenzia spaziale americana NASA sta cercando di nascondere informazioni importanti.

    La notizia, ha fatto si di dividere gli scienziati in due campi contrapposti. Alcuni credono che tali navi, vengano per salvare l’umanità dalla terribile calamità che potrebbe accadere sulla Terra in breve tempo, altri si preparano a vere e proprie Guerre Stellari." "In ogni caso, l’unica cosa che possiamo fare ora è attendere che – dice Kasnov – presto questi oggetti celesti saranno visibili con un buon telescopio."

    Video YouTube sulla controversia (TG On Line “Controversial News”):
    www.youtube.com/watch?v=JOYIBxIr1v8&feature=player_embedded#!

    Gabriele Pierattelli, che ha pubblicato la notizia sul suo blog mitiemisteri.com, ha messo in risalto alcuni video tra cui quello del TG On Line “Controversial News”, dove il conduttore, al 5°minuto circa, parla di oggetti spaziali che si troverebbero oltre l'orbita di Plutone e misurerebbero dalle 30 alle 40 miglia di diametro. Lo stesso presentatore fa anche altre due affermazioni, circa il fatto che non molto tempo fa, una sonda russa (molto probabile la sonda Phobus2 - ndr), fotografò un oggetto spaziale molto simile alle descrizioni fatte dagli scienziati del SETI, poco prima di venire distrutta. La stessa sorte ebbe una sonda americana, che in fase di avvicinamento al suolo marziano (sonda Mars Observer - ndr) fu distrutta misteriosamente.

    ...

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    Last Post by *ROS* il 31 Dec. 2010
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  10. Missione Soyuz

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    Astronomia
    News
    Sonde spaziali
    By *ROS* il 17 Dec. 2010
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    16 dicembre 2010

    SPAZIO
    Soyuz, paura per Nespoli
    "Persi per ore i contatti"

    L'agenzia Interfax comunica: "Il centro spaziale russo non riesce a stabilire contatti con la navicella in viaggio verso la Iss". Paura per l'equipaggio, di cui fa parte anche l'astronauta italiano, poi il problema di comunicazione è stato risolto. L'Esa: "Non c'è stato nessun problema"

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    Paolo Nespoli


    ROMA - Lunghi momenti di paura per Paolo Nespoli e l'equipaggio della Soyuz: per alcune ore, il centro spaziale russo non è riuscito a stabilire contatti con la navicella in viaggio verso la stazione spaziale internazionale 1. L'allarme è stato lanciato dall'agenzia Interfax, che più tardi ha comunicato che i problemi di comunicazione erano stati risolti.

    "I problemi di comunicazione, legati al funzionamento della rete a fibre ottiche nel centro sulla Terra, sono stati ripristinati verso le 19.30", ha confermato un portavoce del centro di controllo dei voli spaziali russo (Tsoup). Sminuisce il contrattempo l'Agenzia spaziale europea (Esa) secondo cui tutte le operazioni di giornata si sono svolte regolarmente e senza alcuna difficoltà.

    A bordo della Soyuz, decollata dal centro spaziale di Baikonur il 15 dicembre, oltre a Nespoli ci sono l'americana Cady Coleman e il russo Dmitry Kondratyev. Secondo il programma di viaggio, la navicella dovrebbe raggiungere la Iss il 17 dicembre. L'aggancio è previsto alle 21 e 12. Nespoli e compagni dovrebbero rimanere ben 152 giorni, fino al 16 maggio quando lasceranno il posto ad altri astronauti. Si tratta del 26mo equipaggio ospitato dalla stazione orbitante.

    E' la seconda volta che Nespoli visita la stazione orbitante, la prima fu nel 2007 e quella volta la raggiunse con uno Shuttle. Durante questa missione, chiamata "MagISSstra", avrà un compito importante 1, quello di realizzare una serie di esperimenti sull'organismo umano, sulla meccanica dei fluidi, sulla biologia di organismi viventi e non ultimo prove di riprese televisive in 3D. L'astronauta italiano realizzerà esprimenti su miscele di fluidi per capire a fondo il loro comportamento. Queste ricerche serviranno da un lato per comprendere il comportamento dei magmi all'interno della Terra, dall'altro per capire se vi sono modi per rendere più fluido il petrolio all'interno dei giacimenti, così da poterne estrarre il più possi...

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    Last Post by *ROS* il 17 Dec. 2010
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