IL “MALANGA – PENSIERO”
Di Stefano Panizza
Tutti hanno sentito parlare di Corrado Malanga e sanno che si è occupato, in modo particolare, di rapimenti alieni.
Ma, vista la complessità della sua opera, è lecito chiedersi quanti davvero conoscano il suo pensiero.
Crediamo che, al riguardo, possa essere molto utile la lettura del suo ultimo e poderoso libro “Alieni o demoni”, da pochi mesi in tutte le librerie.
Un’opera di oltre 400 pagine, dalla scrittura fine ed estremamente articolata, in altre parole quanto basta per scoraggiare più di un lettore.
Ecco che, allora, riteniamo possa essere utile riassumere in modo schematico, al fine di un suo più agile approfondimento, quanto scritto nell’opera sopra citata.
In estrema sintesi egli afferma che razze aliene rapiscono, per scopi tutt’altro che benefici, esseri umani.
Vediamo ora, con una serie mirata di domande e risposte, di saperne qualcosa di più e, soprattutto, di coglierne quegli aspetti originali che tante critiche hanno suscitato fra gli addetti ai lavori. .
Premessa indispensabile è che il presente scritto ha il solo scopo di illustrare la teoria del Prof. Malanga, astenendosi da qualunque valutazione di merito.
Chi rapisce gli esseri umani?I responsabili sono ascrivibili a ben dodici razze aliene che, pur agendo singolarmente, perseguono uno scopo comune.
In particolare è estremamente attivo il cosiddetto “Lux”, un essere di luce dalle apparenze poco intelligibili e che proviene da un altro universo ed un’altra dimensione, un vero e proprio parassita, come poi vedremo.
Altro protagonista incorporeo è il “Sei dita”, così chiamato per il suo polidattilismo.
Vi è, poi, una razza particolarmente curiosa nell’aspetto, caratterizzata da una specie di protuberanza sotto il mento (come non pensare, allora, alla “barbetta” dei faraoni egiziani?).
I rapporti reciproci non sono sicuramente idilliaci, anzi, collaborano in un clima di estremo sospetto e di sotterranea ostilità.
Alcune razze, poi, stanno “scappando” dal loro universo extradimensionale perché l’espansione del nostro sembra che finisca per restringere e far “morire” il loro.
Il corpo fisico degli alieni incorporei è, per necessità, una creazione meccanica allo scopo di rendere compatibile la loro essenza con il nostro universo a quattro dimensioni.
La lingua da loro usata appare di stile “arabeggiante”, con marcate caratteristiche dell’ebraico, ma non mancano, neppure, inflessioni di tante altre etnie terrestr...
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