1. I Men in Black
    Fact File

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    Epilogo comune a molte storie di laieni e di UFO è la comparsa di uomini vestiti di nero che interrogano i testimoni delle apparizioni e sembrano voler verificare ciò che è appena accaduto.
    I più esperti tra gli osservatori abituali di UFO sono così abituati a questi strani visitatori da chiamarli col nomignolo di MIB, cioè Men in Black.

    1. Qualche volta i Men in Black, che interrogano i protagonisti dei vari avvistamenti di UFO, si presentano in tre, anche se nella maggioranza dei casi sono in due. Normalmente sono identificabili grazie ai loro completi neri, ma possono indossare anche uniformi militari. I testimoni parlano più facilmente quando credono di essere interrogati da un ufficiale superiore dell'esercito.

    2. Coloro che hanno ricevuto la visita dei MIB concordano nel riferire l'impressione che i visitatori volessero convincerli a fornire la spiegazione più banale dei loro avvistamenti. In genere dimostrano che può essersi trattato di un abbaglio o di un oggetto normalissimo visto da un'angolatura particolare. Se il testimone insiste, i MIB possono assumere un atteggiamento aggressivo. Quando capiscono di avere fallito la loro missione, scompaiono all'improvviso senza una parola di spiegazione.

    3. In molti casi, i MIB compaiono al volante di automobili di lusso, come Cardillac in America, o Jaguar in Inghilterra. Spesso mostrano delle tessere del Ministero della Difesa (in Inghilterra), o dei servizi segreti americani. Qualche volta il loro messaggio è straordinariamente semplice; nel 1975 uno di loro si è limitato a dire al testimone di un'apparizione UFO nel Maine (USA): "Se non vuoi avere guai, ti conviene tenere la bocca chiusa".

    4. I MIB non si limitano a semplici avvertimenti verbali. Nl 1953 uno studioso di UFO, Albert Bender, dichiarò di essere stato rapito dai MIB e condotto nell'Antartide. Lì, davanti alla minaccia di essere abbandonato tra i ghiacci, a congelare, avrebbe promesso di non pubblicizzare più i risultati delle sue ricerche. Tenne fede a questa promessa fino al 1960, quando, secondo lui, i MIB avrebbero lasciato la Terra per ritornare sul loro pianeta.
    Un testimone inglese venne trascinato in una palude al confine tra la Scozia e l'Inghilterra e poi abbandonato. Per ritornare a casa dovette percorrere a piedi oltre icnque miglia, ma può considerarsi fortunato, pensando a quanto avrebbe dovuto camminare se lo avessero piantato in asso nell'Antartide!

    5. Se davvero i MIB hanno lasciato la Terra nel 1960, non sono comunque stati via molto a lungo. Abbiamo molte testimonianze della loro attività tra il 1965 e il 1967, e poi ancora per tutti gli anni Settanta.

    6. Secondo la testimonianza di Albert Bender, i MIB non sono assolutamente attendibili. GLi avevano infatti rivelato che il governo americano sapeva tutto sugli UFO ed avrebbe reso pubbliche le sue informazioni nel giro di cinque anni. I cinque anni sono da tempo passati, ...

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    Last Post by Aibux! il 1 Dec. 2014
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  2. Nascondino al buio

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    Molti pensano che le prime apparizioni di extraterrestri, con le loro navi spaziali ipertecnologiche, risalgano a non più di cinquant'anni fa. E' vero che l'espressione "disco volante", a proposito di questi oggetti misteriosi, fu usata per la prima volta nel 1947. Ma le visite degli alieni sono cominciate molti anni prima. Questa storia è del 1926...

    Era novembre. Faceva freddo. Le strade erano immerse nella nebbia. I lampioni a gas erano circondati da un alone luminoso che ricordava le aureole dei santi sui vecchi libri di scuola. Subito dopo cena, come ogni sera, i ragazzini si radunarono all'angolo della strada. Erano tutti maschi, naturalmente: a quei tempi, perlomeno in quel luogo sperduto dell'Inghilterra settentrionale, giocare con le bambine era da rammolliti. Le bambine stavano a casa ad aiutare le loro mamme o a giocare con le bambole, mentre i loro fratelli se ne stavano a giocare fuori, per strada.
    Albert Coleman aveva soltanto nove anni, ma era grande e grosso e nessuno di noi osava mettersi contro di lui. "Cosa facciamo stasera, Albert?", gli chiesi. "Giochiamo a cricket nel vicolo dietro casa?"
    Albert si piantò le mani sui fianchi, sopra i calzoni corti grigi, e mi lanciò un'occhiataccia: "A cricket? In novembre? Non hai nemmeno un briciolo di buon senso, Henry Towler".
    Fui felice che, a causa della nebbia, il buio fosse sceso prima del solito, quella sera: se non altro, l'oscurità nascondeva il rossore che mi era salito alle guance.
    "Giochiamo a calcio sulla strada?", suggerì Richard Brown.
    "No!", disse Albert deciso. "La polizia non vuole più sentirne parlare da quando è andata in frantumi una finestra del negozio di Mrs Ramsbottom".
    "Non siamo stati noi!", disse il piccolo Eddie Reid tirando su col naso. Tirava sempre su col naso, Eddie, anche d'estate. Quella sera sembrava addirittura un rubinetto.
    "Quello che voglio dire" sospirò Albert, "è che la polizia ci tiene d'occhio. Lasciate passare un paio di settimane, e non ci penseranno più. Allora potremo ricominciare".
    "Ma allora a che cosa possiamo giocare, Albert?", chiesi.
    "A nascondino".
    "Yeah!" gridammo, tutti eccitati.
    "Questo palo della luce è la tana", spiegò Albert. Poi indicò quattro ragazzini. "Noi cinque ci nascondiamo per primi. E voi cinque...", continuò, facendo segno al resto del gruppo, "voi conterete fino a cinquanta e poi ci verrete a cercare".
    "Dieci - venti - trenta - quaranta - cinquanta! Tana!", gridò Richard Brown.
    Albert lo fulminò con uno sguardo: "Non fare lo stupido, Richard".
    "Scusa, Albert".
    "Niente imbrogli, e nemmeno spiate. Occhi chiusi finchè non arrivate a cinquanta", ordinò.
    "Non imbrogliate nemmeno voi", replicò Eddie Re...

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    Last Post by Aibux! il 26 Nov. 2014
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  3. MIB e strane morti tra gli Ufologi


    CHI ELIMINA GLI UFOLOGI ?

    C'e' forse una misteriosa relazione tra le morti degli studiosi di ufologia e gli incredibili suicidi verificatisi tra gli scienziati che lavorano ai progetti spaziali piu' segreti.

    di Giuseppe Cosco


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    Troppa gente, che si è interessata del problema degli UFO o ha solo avuto la sfortuna di essere incolpevole testimone di fatti riguardanti gli extraterrestri, è morta misteriosamente. Il noto ufologo John Keel, al proposito, affermò: «Uno dei problemi che mi ha sempre impedito, nel corso della mia indagine, di riesumare certi casi passati è stata la morte prematura (in un tempo variabile da 6 mesi a 2 anni al massimo) dei testimoni più significativi».

    Come spiegare la lunga e inquietante catena di strane morti di studiosi, o di semplici persone con l'hobby dell'ufologia che si erano trovati ad essere testimoni di cose che non avrebbero dovuto vedere né, tantomeno, divulgare'? Esistono realmente i misteriosi M.I.B. (Men In Black), Uomini in Nero, che irromperebbero, improvvisamente, nella vita di ricercatori o semplici testimoni di fenomeni ufologici trasformando la loro esistenza, letteralmente, in un inferno, provocandone, non di rado, la morte? E se sì, chi sono questi foschi esseri vestiti di nero? E corrisponde al vero l'accusa di orrendi esperimenti compiuti, in luoghi segretissimi, su delle cavie umane?

    Fatti accertati sembrano confermare, punto per punto, quanto Keel ebbe a dire. Sono storie terribili, che, piuttosto frequentemente, come vedremo, si sono concluse drammaticamente per le persone, in qualunque maniera, collegate all'enigma Ufo, sotto una pietra tombale assieme al loro spaventoso segreto. L'ufologia è tutta costellata da una scia di morti misteriose.

    Ma, andiamo con ordine. Per darvi una pallida idea di questo strano fenomeno riporto quanto scrisse Saucers News sul numero 72, al riguardo: «Da un breve sondaggio, si è potuto constatare che solo nel 1967, in tutto il mondo, si sono registrate ben 137 morti per incidenti o per cause naturali (malattie, collassi) di persone, in qualche modo collegate al problema degli UFO, vale a dire studiosi, contattisti e testimoni!». Un numero incredibilmente alto, per poter parlare di semplici fatalità. Sarebbe oltremodo interessante fare un vero e proprio studio statistico, che, certamente, non mancherebbe di stupire, per sapere, ad oggi, di quanto si è ingrandito il numero di queste strane morti.

    Il primo, forse, di questa tragica lista fu James Forrestal. Gli inquirenti di...

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    Last Post by *ROS* il 25 Oct. 2010
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  4. Indagine a tutto campo del fenomeno

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    L'UOMO CHE CADDE SULLA TERRA

    di PABLO AYO

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    Cloni, walk-In, ibridi, reincarnati: le mille facce dell'alieno sulla terra


    Diverso da noi. Cosi da sempre l’uomo si immagina l’Alieno, il visitatore che proviene da mondi lontani, forse aldilà dello Spazio e del Tempo stesso. Eppure, questa informazione, cosi fortemente radicata nella nostra mente, potrebbe risultare, tutta o in parte, errata.

    In un qualsiasi dizionario, alla voce alieno, troviamo:

    agg., s.m. 1 agg. CO che rifugge, che si astiene: persona aliena da qualsiasi maldicenza, da compromessi
    2 agg. LE altrui: fece guerra con le armi sue e non con le aliene (Machiavelli) | estraneo: nessuna cosa | mi fu aliena (D’Annunzio)
    3 agg., s.m. CO extraterrestre

    Il termine alieno deriva sì dal latino alienus ("che appartiene a qualcos’altro"), ma a sua volta quest'ultima deriva da alius che significa altro, per cui il significato proprio del termine dipende dal contesto cui viene riferito. In generale indica un entità che si trova al di fuori del suo ambiente. Può indicare una persona di cultura diversa, o uno straniero, nel caso di abitante di un altro pianeta un extraterrestre. Lo stesso termine Extraterrestre indica qualsiasi oggetto di provenienza esterna al pianeta Terra, ma che a livello comune viene utilizzato soprattutto per indicare una forma di vita nata al di fuori del pianeta Terra.

    Ma è davvero così? Ormai la storia dello studio sugli Incontri Ravvicinati conta ormai 50 anni di storia, e dopo tante ricerche, di scoperte valide i ricercatori ne hanno trovate davvero poche. Ma alcuni investigatori hanno fatto grandi passi avanti, e, sorpresa, alcuni dei migliori sono italiani.

    La storia dei rapimenti alieni

    Le abductions, dagli anni ’60 e ’70, sono cambiate molto: difficile al giorno d’oggi essere rapiti in pieno giorno, magari alla presenza di più testimoni, con tanto di telecamere in giro. Anche gli incontri più sereni, come i contatti di Billy Meier e di George Adamski, per intenderci, non sono più molto soventi. Al contrario, la casistica ufficiale parla di un incremento incredibile di casi di abductions notturne e di intrusioni nella vita non solo onirica degli addotti, ma anche in quella mentale. Per r...

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    Last Post by *ROS* il 18 Sep. 2009
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  5. RETTILIANI e M.I.B (Men In Black) A Metzingen (Germania)

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    MIB (Men In Black)
    Rettiliani
    By Police il 16 Nov. 2008
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    RETTILIANI E M.I.B (Men in Black)

    A METZINGEN (GERMANIA)

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    Ci è arrivata una e-mail da un nostro lettore che risiede in Germania, ovvero nella cittadina di Metzingen. Lui stesso ci ha scritto per denunciare un caso incredibile e a dir poco fantascientifico, ma dalle sue parole si evince che qualcosa di misterioso e terribile sia accaduto la notte del 1 Novembre 2008, con tanto di testimoni al seguito.

    La redazione di Segni dal Cielo pubblica questa mail per diritto di cronaca, ovvero a raccontare i fatti per come accadono, con ogni mezzo ritenuto idoneo. Tale diritto deriva direttamente dalla norma che tutela la libertà di espressione, sancita dall'art. 21 della Costituzione.

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    Salve,
    Mi chiamo S.F e vi scrivo dalla Germania esattamente da Metzingen un piccolo paese tedesco di 21.948 abitanti, situato nel land del Baden-Württemberg.

    Quello che sto per raccontarvi vi sembrerà un perfetto copione di un film fantascientifico ma vi assicuro che il giorno 1.11.2008 non lo dimenticherò mai per cosa mi e successo, ma non solo a me ma a tutte le persone del vicinato. Ora vi racconto.

    Erano circa le 21:00 stavo tranquillamente a casa mia a mangiare quando comincio a sentire forti e strazianti urla dalla casa accanto dove abitavano una coppia di giovani sposini. Mi affaccio dalla finestra e vedo una ragazza fuori per la strada, tutta con i vestiti strappati e sanguinante. Molte persone cominciano ad uscire fuori per vedere cosa e successo ma nessuno osava avvicinarsi per la paura e sapete perche? Un mio vicino di casa si appresta a dare soccorso alla donna, ma quest´ultima gli urlerà di scappare sia lui che tutti immediatamente perche dice che suo "marito" non e normale e che e diventato una specie di lucertola, un mostro nel vero senso della parola, lui ascolta il suo consiglio e scappa via mentre la donna dolorante rientra in casa.

    "Frage der staatlichen" (questioni di stato)

    Passano circa 10 minuti e arrivano molte auto con dentro Persone vestite di nero una specie di "MIB". Erano circa una ventina di auto e dietro di loro una decina di ambulanze, vigili del fuoco e polizia locale. In poco tempo hanno sigillato tutto il vicinato e uno di loro ad alta voce ci invita cortesemente di andare in casa perche questa in tedesco si dice "Frage der staatlichen" cioe Questioni di Stato. Ma io fortunatamente ho fatto di nascosto un piccolo filmato dove si vede tanta confusione in giro, non facevano passare a nessuno alcuni sono stati anche feriti da questi MIB (Men in Black - Uomini in Nero). Per tutta la notte solo Dio sa cosa e successo in quella casa quella notte, io sono stato sveglio per tutto il ...

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    Last Post by Police il 16 Nov. 2008
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  6. I misteriosi MEN IN BLACK

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    MIB (Men In Black)
    By Police il 15 Nov. 2008
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    I MISTERIOSI MEN IN BLACK


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    Il primo a far entrare di prepotenza nella moderna storia dell’ufologia i misteriosi Men in Black (Uomini in Nero) fu Albert K. Bender, un impiegato di Bridgeport, nel Connecticut, con la passione per la fantascienza, l’occulto e gli UFO che, negli anni cinquanta, venivano indicati in America, quasi in senso spregiativo, con il termine “flying saucers” (tradotto in Italia con dischi volanti) .

    Bender nei primi anni cinquanta si fece promotore della fondazione dell’International Flying Saucer Bureau (IFSB), una delle prime associazioni ufologiche d’oltreoceano. I soci dell’IFSB si dedicavano con fervente entusiasmo ad attività che, se oggi possono essere considerate eccentriche, negli anni '50 erano ritenute addirittura folli, quali ad esempio l’invio di messaggi telepatici di gruppo agli occupanti degli UFO contenenti l’invito a atterrare pacificamente sulla Terra.

    Le idee dell’associazione venivano diffuse attraverso il bollettino Space Review, sul quale erano pubblicate anche le prime inchieste condotte dagli associati sugli avvistamenti di UFO.

    Uno dei membri più attivi era Gray Barker, pioniere della moderna ufologia e autore di numerosi scritti sull’argomento.

    Nel numero dell’ottobre 1953 apparvero su Space Review due singolari annunci.

    Il primo recitava : “ULTIM’ORA. Una fonte che l’IFSB considera molto attendibile ci ha fornito informazioni secondo cui le ricerche sul mistero dei dischi volanti e la sua soluzione si avvicinano alla fase finale. La medesima fonte, che ci ha fornito dati attualmente in nostro possesso, ci ha anche suggerito che non è opportuna, per il modo e per i tempi, la pubblicazione di queste informazioni su Space “Review”. Il secondo annuncio aveva più o meno lo stesso tenore del primo :“IMPORTANTE. Il mistero dei dischi volanti non è più un mistero. La loro origine è nota, ma ogni informazione al riguardo è bloccata da fonte superiore. Vorremmo pubblicare tutta la storia su “Space Review”, ma data la natura di queste informazioni, siamo spiacenti di dire che è consigliabile evitarlo”.

    L’annuncio terminava con un inquietante monito rivolto a coloro che conducevano ricerche sugli UFO che venivano esortati ad “essere molto prudenti”.

    Di lì a poco Bender sospese la pubblicazione del bollettino e sciolse l’associazione.

    Alla richiesta di spiegazioni rivoltagli dalla stampa locale e dai suoi iscritti, egli si limitò a rispondere che era stato visitato da tre uomini vestiti di nero, i quali gli avevano ingiunto di interrompere le sue ricerche sugli UFO. Bender aggiunse, inoltre, che i tre individui lo avevano talmente terrorizzato che per due giorni non era riuscito neppure a toccare cibo.

    Nel 1956, Gray Barker pubblicò su questi episodi un libro dal titolo sinistro They Knew Too Much About Flying Sau...

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    Last Post by Police il 15 Nov. 2008
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  7. UOMINI IN NERO

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    MIB (Men In Black)
    By Police il 13 Nov. 2008
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    SPOILER (click to view)


    UOMINI IN NERO: LA STRATEGIA DEL TERRORE



    Il 24 Giugno 1947 è ormai considerato da molti un giorno importante nell’ambito della ricerca ufologia, si tratta infatti del giorno nel quale venne data ampia pubblicità all’avvistamento di un gruppo di UFO da parte dell’americano Kenneth Arnold, in poche parole la data di nascita della moderna ufologia.

    Questa nota storica ha però una forte connessione con l’argomento trattato in questo capitolo di apertura di Ufologia Occulta, non molti infatti sono a conoscenza che proprio il giorno prima fu teatro di un inquietante mistero che segnò l’inizio di quella che molti considerano una tragica realtà e che altri confinano nell’universo delle leggende metropolitane: la teoria degli Uomini in Nero. Il 23 giugno 1947, Harold A. Dahl insieme al figlio ed un cane, si trovava in barca nel Puget Sound, nei pressi dell’isola di Maury (stato di Washington); tutto sembrava assolutamente tranquillo e nulla faceva presagire che un normalissima gita in barca potesse assumere così tragici connotati. Tutto ebbe inizio con l’avvistamento di una pattuglia di sei UFO dalla classica forma “a ciambella”, proprio i fortuiti testimoni avevano gli oggetti sopra la loro testa, da uno di loro si staccò del materiale che cadde rovinosamente sulla barca uccidendo il cane e ferendo il figlio di Dahl.

    Dopo un certo periodo di tempo la notizia venne diffusa dalla stampa e proprio Kenneth Arnold venne incaricato di occuparsi del caso per una successiva inchiesta giornalistica che sarebbe stata curata da Ray Palmer, direttore di una rivista dell’epoca che si occupava di UFO. Arnold riuscì ad avvicinare Dahl ma quest’ultimo si dimostrò molto restio a fornire ulteriori chiarimenti su quanto gli era accaduto e soltanto dopo ripetuti tentativi ammise vi aver ricevuto giorni prima una strana visita da parte di sconosciuti completamente vestiti di nero che lo avevano esortato in maniera energica a non fornire nessun particolare dell’avvenimento a chiunque ne avesse fatto richiesta. Incuriosito Arnold decise di approfondire questa strana vicenda e contattò due ufficiali della base aerea di Hamilton Field, capitano William Davidson e tenente Frank Brown; i due non solo riuscirono ad ottenere maggiori particolari da Dahl, ma vennero anche in possesso di una parte del materiale che aveva colpito la barca; si trattava di una sostanza nerastra e porosa, abbastanza consistente e dall’aspetto vagamente geologico.

    Conservate accuratamente le sc...

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    Last Post by Police il 13 Nov. 2008
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