1. Uomini, Nefilim, Vigilanti...

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    Un libro dalla trama avvincente, coinvolgente e appassionante, che sto leggendo in questi giorni, e che consiglio a tutti gli appassionati del genere... :)
    Ros


    Angelology

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    E' uscito "Angelology", primo volume di una nuova trilogia dedicata agli angeli. Un po' urban fantasy e un po' thriller a sfondo religioso in stile Codice da Vinci, questo romanzo della scrittrice americana Danielle Trussoni ha letteralmente spopolato negli States tanto che ne sono già stati acquisiti i diritti dalla Columbia Pictures per un film prodotto da Will Smith. Presto scopriremo se anche da noi sarà accolto con così grande entusiasmo.

    IL LIBRO

    Quando il padre l'aveva affidata alle suore francescane del convento di St. Rose, vicino a New York, Evangeline aveva soltanto dodici anni. In quella pace operosa, la bambina è diventata donna e ha poi scelto di prendere i voti. Adesso si occupa della biblioteca del convento, che ospita un'eccezionale collezione d'immagini angeliche. Ma, proprio in quel luogo apparentemente così lontano dai turbamenti del mondo, Evangeline scopre alcune lettere, spedite negli anni '40 dall'ereditiera Abigail Rockefeller a una suora del St. Rose: in esse vengono citati una misteriosa spedizione nella Gola del Diavolo, in Bulgaria, e il ritrovamento di un cadavere perfettamente conservato. Il cadavere di un angelo. Per Evangeline, quelle lettere sono il primo tassello di una storia che affonda le sue radici nella notte dei tempi: la storia degli angeli che hanno tradito Dio e della malvagità che è scesa sulla Terra con un battito d'ali; la storia dei Nefilim, le creature generate dall'unione tra gli angeli ribelli e i mortali; la storia degli angelologi, un gruppo di studiosi che, da generazioni, si tramandano il segreto dell'esistenza dei Nefilim e combattono contro di loro. E, soprattutto, la storia di uno strumento musicale di origine divina e dai poteri straordinari, uno strumento andato perduto e che ora Evangeline ha il compito di recuperare, prima che lo facciano i Nefilim. Perché la storia degli angelologi è anche la sua storia, e la loro missione è la sua missione. Perché il destino dell'umanità è nelle sue mani.

    L'AUTRICE...

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    Last Post by *ROS* il 7 Aug. 2011
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  2. La Terra cava: miti, leggende, letteratura...

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    Mitologia
    Terra cava
    By *ROS* il 15 Nov. 2009
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    MITI, LEGGENDE E LETTERATURA

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    Riaffermando che l'idea della Terra internamente cava sia antica come l'uomo, tale conoscenza attualmente affonda le sue radici quasi esclusivamente nella tradizione occultista e teosofica giacché implica pure una conoscenza mistica.
    È esistita anche l'antica tradizione orale, sfociata inevitabilmente nelle leggende che hanno amplificato o alterato, con la fantasia, delle verità così potenti e così reali da diventare difficilmente interpretabili dagli esseri razionali. Ma l'uomo si è trovato ugualmente dinanzi a questi misteri.
    Qui entrano in gioco le esplorazioni e, di conseguenza, gli impatti con i vari popoli sparsi in tutto il pianeta, possessori di culture incredibili e inimmaginabili.
    La razza bianca è stata sicuramente la più intraprendente in questo senso e in quest'ultimo millennio. Senza dubbio il secolo XV° è stato il periodo d'oro per le più spettacolari scoperte geografiche e non solo. Gli Europei, ad esempio, avevano necessità di trovare nuove vie per raggiungere più facilmente l'Asia orientale, terra ricca d'oro e di spezie, terra descritta dal viaggiatore e mercante Marco Polo. La scoperta poi del Nuovo Mondo da parte di Cristoforo Colombo si era verificata in un periodo storico caratterizzato dalla cacciata degli ultimi musulmani dall'Europa sud occidentale e dalla lotta all'ampliamento territoriale del mondo cattolico. La volontà inoltre di giungere alla definitiva liberazione dei luoghi santi in Palestina costituì uno degli stimoli alla ricerca di una via diretta verso l'Asia. I sovrani europei hanno incoraggiato molte spedizioni nel corso delle quali sono state scoperte nuove terre e gli effetti nel '400 e '500 sono stati notevolissimi, a cominciare dalla diffusione di nuovi prodotti alimentari per finire ai rapidi miglioramenti nel campo dei trasporti, in particolare in quello della navigazione.
    Le esplorazioni realizzeranno inoltre il fiorire di grandi imperi coloniali come quelli creati dalla Spagna, Portogallo, Olanda, Inghilterra e Francia, sovrapposti dall'azione dei missionari di origine cattolica.
    Le culture e le diverse tradizioni possedute da vari popoli, classificati come primitivi, confermavano in qualche modo quanto già si affermava nelle tradizioni popolari europee che proponevano molto spesso un mondo sotto la superficie terrestre, abitato da misteriosi popoli giganti d'indole buona, ma anche da nani maligni o rettili preistorici.

    Non solo l'Europa ha manifestato simili conoscenze: esse si ritrovano nei popoli d'Egitto, dell'Asia Minore, dell'India, della Cina, del Nord e Sud dell'America. Affondano nella notte dei tempi le misteriose consapevolezze su una terra celeste ed...

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    Last Post by *ROS* il 15 Nov. 2009
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  3. I guardiani delle "porte" dei giganti

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    La Terra è cava

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    Da più di novanta anni - ma non molto di più -, ci viene insegnato che la Terra è una specie di boccia massiccia, con una successione di nuclei incandescenti composti di silicio e ferro, un altro di nichel e ferro, un manto o crosta silicica, eccetera.. Ma quella teoria, esposta dal 1907 in ogni manuale scolastico e nei documentari cinematografici e televisivi, non è altro che una grossolana teoria.

    Questa affermazione non è un'opinione personale, ma per insegnare qualcosa come una verità assoluta ed indiscutibile, è necessario avere le prove sufficienti, o per lo meno - per difendere una tesi - questa deve essere ragionevole da tutti i punti di vista possibili. La teoria della terra massiccia è dimostratamente impossibile dal punto di vista della fisica e dell'astrofisica, perché avrebbe una massa tale che attrarrebbe tutti i pianeti del sistema, e sarebbe più pesante del sole.

    Ma gli astrofisici con più possibilità di divulgare queste cose al pubblico, si trovano compromessi con gli interessi che maneggiano l'economia e la politica. Quegli interessi non desiderano che l'uomo di questa civiltà trovi altre alternative di vita, altre forme politiche che non siano basate sul dominio di pochi, altre società dove non esista il denaro come punto di forza di quel dominio, e meno ancora desiderano che l'uomo prenda in considerazione che esistono altri uomini - siano intra o extraterrestri - coi quali convenga riferirsi, smettendo di obbedire ai governanti e politici terrestri. In Europa i mercanti conoscevano l'America da molti millenni, ma stavano in silenzio per mantenere il monopolio dei legnami, come il palo Drassil o Urundaì (da lì proviene il nome del Brasile) che è il legno più duro. Lo si impiegava per costruire tanto edifici come le barche. Già nel 1583, l'esploratore del legno Ignacio de La Tagliata si lamentava in "Memoria di Andares" che "gli indi locali o i barbari che vennero prima, prelevarono tutto il legno buono dalla riva del mare, allora mi adopero per arrivare fino a dove altri non abbiano disboscato drasiles". Va aggiunto che le mappe collegate a queste cronache abbracciano quasi tutta la costa caraibica da Yucatan fino alla Guyana. E quando menziona i barbari, non si sta riferendo loro con un aggettivo, bensì come sostantivo gentilizio.

    In quell'epoca i barbari, vichinghi, ostrogoti e galli, conoscevano l'America, ma non l'occultavano espressamente, ma chi divulgava le loro conoscenze (avevano seminato grandi estensioni con viti), era trattato come pazzo delirante e blasfemo. I Templari conoscevano l'America e quello era il loro Gran Segreto. Crescevano finanziariamente in un modo spettacolare, perché condividevano con alc...

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    Last Post by *ROS* il 15 Oct. 2009
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  4. Messaggeri di un'altra dimensione

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    I LEONI DELLO SPAZIO

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    Ruggiti dal profondo della notte stellare, segni felini giunti direttamente da un passato ignoto. Non potremo rendere meglio la sensazione che si avverte di fronte a questo singolare caso ufologico poco conosciuto e tenuto il più delle volte volontariamente nell’ombra. I numerosi casi di IR3 nonché di abductions ci hanno sempre posti di fronte alla varietà fisiologica degli occupanti dei presunti ufo. Quale varietà si nasconde nel profondo dei meandri spaziali? Come si è comportata la natura in qualche remoto pianeta? Insetti, rettili, pesci rigorosamente antropomorfi sono stati avvistati dagli sfortunati individui, vittime di abdcutions, nonché in un antico passato, come portatori di cultura. Adesso troviamo anche presunti esseri felini, la cui luce brilla da chissà quale regione cosmica legata al passato.

    Incontri ravvicinati del terzo tipo con esseri alieni dalle fattezze feline sono avvenuti niente che poco di meno che in Italia, uno sulle Dolomiti (luogo storico, come abbiamo già detto in Sulle tracce degli eroi, di presunti avvistamenti di oggetti non identificati scambiati per orchi, streghe, scope volanti nel medioevo e in età moderna, n.d.r.) e uno a Bologna; entrambi negli anni ‘60. Quello avvenuto sulle Dolomiti è senz’altro il più interessante dei due, visto che il presunto incontro è avvenuto in maniera pacifica, diversamente dai classici casi di abductions, seguito da un fitto colloquio telepatico tra i due interlocutori.

    Siamo nel 1968, in una località presso le Dolomiti, catena montuosa nord italiana, esattamente a Passo Gardena. Un certo Marino Rizzi, il cui nome è stato reso pubblico insieme al suo caso solo nel 1979 grazie alla rivista “Flying saucer seen in Dolomites”, stava guidando per fare ritorno presso la località Campitello, dove aveva un hotel. Era notte fonda e avventurandosi su quei sentieri montuosi ebbe modo di imbattersi in alcune nuvole decisamente sinistre, inusuali per la stagione. Non volendo rischiare, decise di passare la notte presso una piazza trovata lì nelle vicinanze. Dopo poche ore di sonno, come ci lascia intendere l’individuo, quest’ultimo fu destato da una vivace puzza di bruciato e, ritenendo che potesse provenire dalla sua auto, andò a controllare. Rimase stupito tuttavia nel constatare che era tutto a posto. Improvvisamente, ancora stupito dall’innaturalità dell’odore, vide a circa 500 metri dalla sua auto una fitta luce tra i banchi di nuvole. Inizialmente ritenne che potesse essere la luce dell’albergo. Rendendosi conto, tuttavia, che la zona era troppo isolata per poter ospitare una struttura turistica, decise di avvicinarsi alla luce, tentando di scoprire la sua origine. Ormai vicinissimo notò un blocco di metallo discoidale avvolto in una luce ...

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    Last Post by *ROS* il 27 Sep. 2009
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  5. Marte...la nostra Luna?

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    Uno strano oggetto fotografato dalla Sonda Opportunity sul suolo di Marte

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    28 Novembre 2008
    Attenzione Attenzione ! La Rete e i blog americani sono da qualche ora letteralmente impazziti per questa incredibile foto diffusa dalla NASA: l'immagine risale in realtà ad agosto scorso, ma soltanto in questi giorni la NASA ha reso disponibili le alte risoluzioni della stessa. Nella foto si nota, al centro a sinistra dell'immagine, uno strano oggetto a forma di parallelepipedo orizzontale, poggiato sul suolo marziano, di colore più scuro rispetto alla superficie del pianeta.

    L'immagine originale si può vedere nella sua alta definizione QUI ed è possibile, cliccando sullo strano oggetto, ingrandirlo ed osservarlo con precisione.

    QUI le reazioni di oggi di alcuni blog americani alle versioni ufficiali della NASA che pur non esprimendosi con certezza sulla natura dell'oggetto, ne escludono una origine di qualsiasi derivazione "biologica." Versioni che fanno discutere, e sulle quali appunto, in America c'è ora grande fibrillazione. E c'è già chi parla di una consistenza simile a 'legno' dell'oggetto misterioso.

    QUI i commenti sull'autorevole American Chronicle. (*)


    MARTE ERA LA NOSTRA LUNA?

    di Matteo Fagone

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    Marte, il nostro vicino di casa che, più di tutti gli altri pianeti, ci sta sorprendendo un giorno dopo l’altro. Marte, un vero rompicapo, affascinante e, nello stesso tempo, inquietante.


    Cosa non si è detto e scritto su questo pianeta? Credo che abbiamo immaginato di tutto. Il problema sta nel grande numero di teorie che, messe una sopra l’altra, ormai hanno raggiunto il tetto di casa mia... Beh, è un modo di dire. Spero che questo articolo non diventi come la goccia che fa traboccare il vaso!

    Cerchiamo di stabilire una base.
    La "mitologia&qu...

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    Last Post by *ROS* il 4 Feb. 2009
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  6. Universo e Mitologia

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    Immanuel Velikovsky
    Mitologia
    By Police il 19 Dec. 2008
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    Cinquant'anni dopo Mondi in Collisione:
    rivisitando Immanuel Velikovsky


    di Emilio Spedicato


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    Mezzo secolo fa (più precisamente nel 1950 pubblicato da McMillan e nel 1951 da Doubleday, dopo che McMillan aveva dovuto trasferire a questa casa i suoi diritti di pubblicazione sotto minaccia di boicottaggio da una parte del mondo accademico) appariva un libro di sostanziose dimensioni e ricchissimo di riferimenti bibliografici, dal titolo Mondi in Collisione. Il libro fu un best seller negli Stati Uniti nel 1952 ed apparve in sintesi anche sul Readers Digest, ivi compresa l'edizione italiana dal nome Selezione.
    Allora chi scrive era un ragazzino frequentante la seconda elementare appassionato divoratore di qualunque cosa scritta (purtroppo non molti libri erano allora presenti nella casa dove ci eravamo trasferiti dopo che l'ultimo bombardamento di Milano aveva distrutto con la casa la biblioteca del nonno). Lessi l'articolo su Selezione con immenso fascino, colpito in particolare dalla spiegazione che veniva data del "miracolo" riportato nella Bibbia sul fermarsi del Sole durante l'assedio di Gerico.

    Dimenticai poi il nome dell'autore e del libro, per ricordarmene improvvisamente oltre trenta anni dopo, discutendo con un collega inglese alcune idee mie sulle origini catastrofiche delle glaciazioni e sulla possibilità di spiegare in questo contesto il mito di Atlantide. Velikovsky era stato in superficie dimenticato, ma ovviamente aveva lasciato un seme nel profondo, che a distanza di tempo si era risvegliato.

    Quando il libro uscì, Velikovsky (che nel seguito citiamo semplicemente con V.) era uno sconosciuto per il grande pubblico, anche se il suo nome era noto ad una cerchia di specialisti. Infatti, oltre a numerose pubblicazioni nel campo della psichiatria, dove aveva operato professionalmente per molti anni in Israele, negli anni Trenta V. aveva edito in stretta collaborazione con Eistein la rivista Scripta Universitatis atque Bibliothecae Hierosolymitarum, strumento culturale che poi si evolse nella Università Ebraica di Gerusalemme.
    Il grande successo del pubblico fu dovuto a vari fattori, in parte connessi al clima postbellico caratterizzato da un risvegliato interesse per le tradizioni religiose e da sentimenti critici nei confronti di una scienza che aveva portato all'arma atomica ed al rischio di un conflitto nucleare. Contribuì anche sicuramente la pubblicità fornita dalla radicale opposizione da parte del mondo accademico ufficiale, con la minaccia andata in porto di boicottaggio della casa McMillan da parte degli astronomi guidati da Shapley e Payne Gaposchkin. Un ...

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    Last Post by Police il 19 Dec. 2008
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