1. Mondi paralleli e possibili falle...


    Mondi paralleli e possibili falle


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    A qualcuno è accaduto.., involontariamente e senza esserne consapevole, di trasferirsi da un mondo ad un mondo parallelo..., ritrovandosi in una vita simile alla precedente, con differenze piccole, ma sostanziali, ovviamente nessuno crederà mai a questo povero viaggiatore involontario, e tutti penseranno che la persona in questione abbia avuto un black out, una semplice perdita di memoria.
    Sappiamo bene, che nonostante tutte le ricerche, l'uomo davanti all'universo e le sue leggi, si sente solo un piccolo bambino curioso di capire cosa c'è realmente dietro,...non c'è nulla da fare, nonostante tutta la genialità di alcuni uomini superdotati, l'universo è talmente complesso ed infinito, che unificare tutte le teorie, è un'opera titanica.
    Ma a proposito di mondi paralleli, il ricercatore Nima Arkani-Hamed (1), del Lawrence Livermore National Laboratory, ha suggerito l'esistenza di universi paralleli nello spazio reale, coesistenti con il nostro e abbastanza vicino da poter essere toccato. In pratica il nostro mondo occupa una sorta di membrana composta da una quantità di possibili dimensioni, dunque conviviamo con universi paralleli, occupati da altri esseri, o addirittura da altri noi stessi che all'interno di essi potrebbero vivere realtà alternative. Quindi basterebbe una piccola falla, per ritrovarsi automaticamente fuori del nostro mondo, e finire in un'altra realtà...(se così si può chiamare).
    La fisica quantistica ufficiale per ora ritiene impossibile che ciò accada ...ma....

    Esistono casistiche molto strane di scomparse incredibili, o di avvistamenti di animali che non dovrebbero più esistere, o mai esistiti, gli stessi fenomeni degli ufo e degli alieni, dei fantasmi, ed altri fenomeni paranormali, vedi voci e apporti strani, potrebbero trovare una spiegazione molto più plausibile.
    Le implicazioni sono tantissime ed enormi, e di casistiche strane ve ne sono in abbondanza nel nostro mondo, basterebbe solo osservare e ricercare costantemente, ad esempio leggete il successivo articolo, molto interessante, che rimane sempre collegato alla questione dei mondi paralleli...., anche per quanto riguarda i viaggi temporali...(*)

    VERSO L'ESPERIMENTO
    Nei primi anni '30 una agenzia governativa americana finanziava esperimenti concernenti la possibilità di muoversi nel continuum spazio-temporale.
    Dello stesso progetto furono successivamente chiamati ad occuparsi John Erich Von Neumann e Albert Einstein.
    Direttore del progetto fino al 1942 fu...

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    Last Post by *ROS* il 28 Nov. 2011
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  2. E...se l'aldila' fosse un mondo parallelo?


    Sull'esistenza di Dio
    e dell'Aldilà


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    La dimostrazione dell’esistenza di Dio è un’impresa veramente difficile, lo dimostrano le interminabili discussioni fra i vari utenti dei blog, e le tesi e contro-tesi dei vari filosofi di tutti i tempi.

    Gli scienziati moderni, da parte loro, si basano sul principio che la scienza può ammettere solo ciò che è sperimentabile e riproducibile. Ovviamente questo principio non può essere applicato a quei fenomeni che sono prettamente spirituali o che appartengono ad un’altra dimensione su cui la nostra fisica non ha accesso.
    Non posso quindi rinunciare a presentare qualche ipotesi. Non posso aspettare che gli scienziati dimostrino matematicamente e sperimentalmente l’esistenza di un universo parellelo, potremmo aspettare molti anni. La scienza normalmente procede per gradi, per approssimazioni successive, occasionalmente si verifica qualche salto rivoluzionario. Quello che oggi è ritenuto impossibile, potrà forse un giorno essere dimostrato reale.

    Propongo di procedere per gradi, in modo che il processo logico sia più comprensibile ed anche facilmente dimostrabile.
    Il primo passo indispensabile può essere quello di dimostrare l’esistenza dell’Aldilà, perché ovviamente Dio può esistere solo in questo spazio.
    Per Aldilà si intende uno spazio spirituale, dove crediamo che sia posto il Paradiso, l’Eden, lo Janna (islam) ed anche l’Inferno. In esso dovrebbero abitare le anime dei nostri defunti, gli angeli e i demoni.
    Anche la dimostrazione dell’esistenza dell’Aldilà può essere fatta per gradi, cominciando a verificare se può esistere effettivamente uno spazio diverso da quello materiale che conosciamo (che possiamo toccare e vivere con i nostri sensi).
    Su questo aspetto la scienza astronomica e la fisica quantistica ci viene in aiuto, perché in base alle ultime scoperte e alle più recenti teorie sembra che effettivamente possano esistere altre dimensioni.
    Gli astronomi ipotizzano l’esistenza della materia oscura e dell’energia oscura, la cui ampiezza dovrebbe addirittura essere molto più vasta della materia visibile e misurabile.
    Molti fisici, sull’altro versante, per giustificare alcune anomalie matematiche, ipotizzano l’esistenza di altre dimensioni, di altri universi, e discutono sul loro numero e sulle loro caratteristiche. In queste dimensioni le leggi della fisica potrebbero essere diverse dalle nostre, lo spazio e il tempo potrebbero essere dei concetti completamente differenti.
    L’esperimento sulla correlazione quantistica fra particelle, svolta dallo scienziato Alain Aspect, ha dimostrato che due fotoni, appartenenti allo stesso atomo di calcio, anche dopo la loro separazione rimangono comunque solidali nelle loro manife...

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    Last Post by *ROS* il 3 Oct. 2011
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  3. E...se il tempo fosse un'illusione?


    La fine del tempo


    Julian Barbour

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    Il libro

    Se non accadesse nulla, se nulla cambiasse, il tempo si fermerebbe. Perchè il tempo non è altro che cambiamento, ed è appunto il cambiamento ciò che noi percepiamo, non il tempo. Di fatto il tempo non esiste.

    Un saggio che arriva al cuore della fisica moderna, che solleva dubbi sul maggiore contributo di Einstein (il continuo dello spaziotempo) ma che propone anche una soluzione a uno dei più grandi paradossi della scienza contemporanea: la distanza tra la fisica classica e la fisica quantistica. Barbour sostiene che l'unificazione della relatività generale di Einstein con la meccanica quantistica può determinare la fine del tempo. Il tempo non avrà più un ruolo centrale nei fondamenti della fisica. In questo testo rivoluzionario si aprono squarci affascinanti sui misteri dell'universo: i mondi multipli, i viaggi nel tempo, l'immortalità e, soprattutto, l'illusione del moto.

    Dopo la fine della storia e la fine della scienza (cfr. "L'Indice", 1999, n. 3) questa volta tocca al tempo. L'idea è affascinante: il tempo non scorre, non passa. È solo una serie di istanti singoli e autonomi (che l'autore definisce "Adesso") che noi colleghiamo assieme e vediamo scorrere sotto forma di "tempo". Non ci si deve meravigliare troppo della nostra interpretazione del tempo perché - come ha dimostrato Paolo Bozzi in Fisica ingenua - noi vediamo e interpretiamo il mondo su basi aristoteliche: il Sole sorge e tramonta, e così via. Da un punto di vista strettamente scientifico, nel momento in cui si riuscisse a unificare la teoria della relatività con la meccanica quantistica il tempo sparirebbe davvero. Ed è proprio questo che l'autore si prefigge di dimostrare.

    Il testo è costruito in maniera organica, partendo da capitoli abbastanza divulgativi, con dettagli tecnici piuttosto ridotti, poi diventa un po' più tecnico e richiede una discreta attenzione, pur restando sempre leggibile. Certo scegliere tra Eraclito ("tutto scorre") e Parmenide ("l'essere è immutabile e intemporale") non è facile. Per questo Barbour ricorre a Platone per il quale "le uniche cose reali sono le forme o idee " e battezza "Platonia" il paese matematicamente perfetto e il paesaggio atemporale in cui nulla cambia. "I suoi punti sono tutti gli istanti di tempo, tutti gli Adesso; semplicemente ci ...

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    Last Post by *ROS* il 18 Sep. 2011
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  4. L'Undicesima Dimensione


    L'UNDICESIMA DIMENSIONE


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    Il cosmo potrebbe essere molto più vasto di quello che pensiamo. Secondo alcune teorie moderne, infatti, oltre allo spazio tridimensionale che costituisce il nostro mondo, potrebbero esistere dimensioni aggiuntive, invisibili, che conterrebbero il nostro mondo così come un libro illustrato contiene una singola pagina e che potrebbero contenere anche altri mondi diversi dal nostro.

    Gli studi, le ricerche e scoperte, fatti a volte di errori. Ogni volta che gli scienziati realizzano una loro scoperta, la natura porta in sé una clamorosa sorpresa che li costringe a rivoluzionare le loro ipotesi. Per circa cento anni la scienza è stata perseguitata da molti segreti, uno in particolare è la presunta esistenza di misteriosi mondi nascosti, impercettibili. I mistici avevano sempre affermato l'esistenza di simili luoghi che asserivano essere abitati dai fantasmi e dagli spiriti e l'ultima cosa che la scienza voleva, era essere associata a tali superstizioni. All'inizio del secolo scorso i fisici furono costretti a fare i conti con una insolita scoperta. Quando cercavano le posizioni delle particelle atomiche come gli elettroni, scoprivano che era impossibile collocarle. Esse infatti non avevano un'unica collocazione. "Quando si studiano le proprietà degli atomi, si scopre che la realtà è di gran lunga più strana di qualsiasi forma di fantasia. Le particelle hanno la possibilità, in un certo senso, di essere in più posti nello stesso tempo" (Paul Steinhard, Burt Ovrut, Neil Turok). Si è tentato di dare una spiegazione a questo fenomeno: le particelle non esisterebbero soltanto nel nostro universo. Sarebbero caratteristiche anche di altri universi, un infinito numero di universi paralleli, uno diverso dall'altro. "Essenzialmente, il contrario della nostra realtà si può verificare in un altro universo". Questa idea era così scomoda che per decenni fu rifiutata dagli scienziati. Il più grande desiderio dei fisici nel tempo, è stato quello di trovare un'unica ed elegante teoria che riassumesse in sé tutto il nostro universo. "Noi crediamo che al momento della creazione l'universo fosse simmetrico, puro ed elegante. Senza l'attrito le leggi di Newton appaiono così: semplici, eleganti, belle, pure, nobili ed elementari". Il grande Einstein non raggiunse mai l'obiettivo del completamento della sua Teoria del Tutto, altri ci provarono poiché era il desiderio di tutti gli scienziati.


    Nella nostra vita quotidiana siamo abituati a vivere in un mondo tridimensionale, ci spostiamo in tre dimensioni, sinistra, destra, in alto, in basso, davanti, dietro. La fisica, però, sembrava richiederne un numero maggiore". Einstein suggerì che la quarta d...

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    Last Post by *ROS* il 14 Sep. 2011
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  5. Città fantasma, miraggio o dimensione parallela?

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    Mistero avvolge città fantasma


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    Dopo le abbondanti precipitazioni, in Cina, un fenomeno completamente sconosciuto si sarebbe verificato nella provincia di Anhui, ad Huanshan. Là, nel bel mezzo del fiume Xin`an, sarebbe apparsa una città completa, emersa dal nulla; una nebbia spettrale avrebbe ricoperto la città fantasma rendendo tutto ancora più suggestivo.

    È la rappresentazione vera e propria di una città che esiste realmente in Cina, ma altrove...Per molti, tutto ciò è la manifestazione di una realtà alternativa, che proviene da una quarta dimensione che restituisce di tanto, in tanto, immagini di mondi paralleli.

    Città fantasma, miraggio o dimensione parallela?

    Tra la fitta nebulosità, si è potuta ammirare l’immagine di una città, con immensi grattacieli illuminati, ampie strade transitate da veicoli e persone.

    La città di Penglai era stata intrisa per due giorni da abbondanti piogge, prima del verificarsi di questo misterioso fenomeno, iniziato verso le ore 17.00 locali, un evento che ha attratto un gran numero di persone.

    Nell’anno in corso, la Cina è stata teatro di molti altri fenomeni dello stesso tipo. Come lo scorso 9 maggio, quando ad Haikou un miraggio simile è apparso nella baia della città, dove la visione di circa un’ora aveva mostrato una città fantasma incombere sul mare.

    Nel 2010, anche a Sanya, numerosi testimoni hanno potuto osservare una città fantasma.

    Se da una parte si avanzano ipotesi di una Fata Morgana, fenomeno ottico risultante da una combinazione di più miraggi, altre teorie convergono su una realtà di esperienze governative olografiche...questi fenomeni restano, tuttavia, fatti inspiegabili.

    Ultimo aggiornamento 30 giugno 2011 ore 13,30

    Fonte: aciclico.com

    Edited by *ROS* - 11/8/2011, 19:48
    Last Post by *ROS* il 11 Aug. 2011
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  6. Il segno degli Universi Paralleli


    Scoperto nel 2007 un "buco nero" di 900 milioni di anni luce


    I ricercatori dell'università di Nord Carolina lo spiegano con la "teoria delle stringhe"
    Un'immensa voragine nello spazio
    "E' il segno degli Universi paralleli"
    "Esisterebbero una miriade di universi intorno al nostro"


    di LUIGI BIGNAMI

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    C'E' UN'IMMENSA voragine nell'Universo. Si trova tra 6 e 10 miliardi di anni luce dalla Terra. Si tratta di un volume di spazio con un diametro di circa 900 milioni di anni luce dove il "nulla" la fa davvero da padrone. Agli strumenti che l'hanno scoperto appare come una gigantesca macchia oscura nel cielo, come se una mano smisurata avesse cancellato quasi tutti gli oggetti luminosi presenti al suo interno.

    Ora un gruppo di ricercatori ha dato una spiegazione a quel fenomeno. Suona fantascientifico, ma Laura Mersini-Houghton dell'Università del North Carolina a Chapel Hill (Usa) dice proprio così: "E' l'impronta indelebile di un altro universo che sta oltre il nostro". Ma per capire questa spiegazione - apparsa su NewScientist - che potrebbe rivoluzionare tutte le idee sorte sul nostro Universo è necessario fare un passo indietro.

    "Non solo non è mai stato trovato un vuoto tanto grande, ma nessuna ipotesi sulla struttura dell'Universo lo aveva previsto", aveva detto Lawrence Rudnick dell'Università del Minnesota (Usa), autore della scoperta del buco avvenuta il mese di agosto del 2007. E questo spiega il motivo per cui la sua esistenza era stata messa in luce quasi per caso.

    "Era una mattina durante la quale i radiotelescopi del Vla (Very Large Array) - in grado di captare ogni più piccolo segnale radio emesso da una stella, una galassie o qualunque altro corpo celeste ancora attivo - non erano impegnati in osservazioni particolari e allora ho deciso di puntarli verso la "macchia fredda" individuata dal telescopio spaziale della Nasa Wmap (Wilkinson Microwave Anisotopy Probe)", ha spiegato Rudnick. La "macchia fredda" in questione è una misteriosa anomalia presente nella mappa della "radiazione cosmica di fondo" dell'Universo, la radiazione che permea l'intero cosmo e che viene interpretata come l'energia residua del Big Bang. Tale radiazione presenta variazioni tra un punto e l'altro che non superano lo 0,001 per cento. Ma dalla "macchia fredda" che si trova in direzione della costellazione di Eridano, non giungeva ai radiotelescopi del Vla alcun "fotone", le particelle di energia cioè, che si muovono ...

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    Last Post by *ROS* il 1 Aug. 2011
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  7. L'Universo gnostico: Dio..arconti...universi paralleli


    Coscienza e universi
    Il progetto divino


    Universe_expansion-de


    Possiamo introdurre questo complesso discorso dicendo che in principio esiste solo la Coscienza... Si' ma che cosa si intende per Coscienza in questo campo di ricerca?

    La Coscienza a cui ci riferiamo e' un'essenza, una cosa ideale, ovvero cio' che viene tipicamente chiamato “L'Uno”, “Il Tutto”, o meglio l'unita' del Tutto. Intendiamo quindi l'unione di tutte le esperienze accumulate dalle varie componenti coscienziali che esistono nell'universo, ovvero Spirito, Anima e Mente.
    Da questo si potrebbe dedurre che ci riferiamo ad una gigantesca base di dati in cui confluiscono tutte le nostre esperienze. A questo punto pero' sorge spontanea una domanda: ma questa base di dati chi la gestisce e a cosa serve?

    Per rispondere alla domanda bisogna necessariamente fare una precisazione. Questa Coscienza e' composta dalla Base Dati e dal Dio Primo.
    Il Database e' l'archivio (anche chiamato archivio Akashico), tuttora in costruzione, di tutti i dati e le informazioni raccolte tramite le esperienze delle anime, degli spiriti e delle menti. Potremmo anche chiamarlo Coscienza Collettiva.

    Il Dio primo e' colui che ha ideato e dato vita ad un progetto per noi sconosciuto, in cui le nostre anime sono solo strumenti di questo gioco. Nei sistemi gnostici questo Dio è conosciuto come la Monade, l'Uno, l'Assoluto, Aion teleos (L'Eone Perfetto), Bythos (Profondità), Proarkhe (Prima dell'Inizio), Arkhe (L'Inizio) e Padre Inconoscibile.
    Dai nostri studi risulta che Dio genera tante parti di se stesso, le anime, a cui da un preciso compito da svolgere per un progetto comune, ovvero la comprensione di se stesso tramite l'unione di infinite esperienze diverse tra di loro.
    Per questo scopo innanzitutto incarica le anime di fare una creazione virtuale, nella quale Dio possa riconoscersi. Poi, una volta avvenuta la creazione virtuale (universi), deve entrarci fisicamente dentro, per vedere come e' fatta e come si vive all'interno. Per far questo delega le sue emanazioni, le anime, che fanno esperienza negli esseri viventi e la condividono facendola confluire nel Database della Coscienza. Per fare esperienza nei corpi viventi, sono necessari anche gli spiriti e le menti, che infatti sono una creazione successiva alle anime.
    Quando i giochi giungeranno al termine e il Database sara' completo di tutti i dati raccolti dalle varie esperienze, allora Dio potra' analizzare tutti i possibili risultati, apprendere la perfezione della creazione e magari decidere di fare qualcos'altro!

    In realta' non sappiamo quale si...

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    Last Post by *ROS* il 29 June 2011
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  8. Creatori di Mondi...

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    LA STAFFETTA DEGLI UNIVERSI

    di Antonio Bruno

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    Nella mia posizione di ricercatore "non scienziato", ma solo libero spirito pensante, ritengo che la cosiddetta "Interpretazione dei Molti Mondi" (MWI), così spiegato in un interessantissimo articolo (1) di Barbara Ainis, sia la chiave per una concezione finalmente liberatoria ed esaustiva della realtà.

    Un'intuizione che, sinceramente, ho sempre avuto, pur avendola abbozzata con la grossolanità di un "non scienziato".
    Questa esperienza interiore, che qualcuno potrebbe definire "deduttiva", non la ritengo una conquista esclusiva del sottoscritto bensì un traguardo raggiungibile da chiunque abbia sviluppato determinati livelli meditativi.
    Certamente, il mio linguaggio ha poco da dividere con quello delle cosiddette "scienze esatte", ma abbiamo preso atto, una volta di più leggendo il citato articolo, che di "scienze esatte" ne esistono ben poche e, comunque, confinate solo all'universo di cui attualmente stiamo facendo esperienza.
    È certo che la MWI, così come la espone il grande fisico Lev Vaidman, rappresenta una rivoluzione mentale, cognitiva, psicologica e conoscenziale tale quali non se ne sono mai viste nella storia umana.
    Davvero, il termine "rivoluzione", sembra addirittura restrittivo. A me fa l'effetto di un respiro finalmente liberatosi dall'occlusione di un fastidiosissimo raffreddore. È come se il mio spirito respirasse fresca aria di un bosco svedese che lo vivifica e rinnova.
    A fronte di tante nuove domande e pressanti interrogativi che essa genera, la MWI cancella con un elegante colpo di spugna tutti i "grumi", gli "impacci" in cui ci eravamo arenati e può dar luogo ad azzardi teorici che giusto ad un "non scienziato" come me possono essere tollerati e perdonati; azzardi che, tuttavia, per la natura stessa di questa grande verità che sembra delinearsi davanti a noi, cessano di essere tali ed acquistano pieno diritto di cittadinanza nella dimensione della cogitazione umana.
    Certo, non tutto mi è chiaro e non mancano interrogativi anche pressanti, che cercherò di soddisfare con il prosieguo delle mie ricerche e attraverso il confronto con menti davvero aperte e scientifiche, al di là di tutti gli ingombri ammuffiti di cui è oggi alla mercé il concetto stesso del fare scienza.
    Dalla mia posizione privilegiata di anarchico della ricerca, non vincolato ad etiche od ontologie professionali di "casta", posso permettermi, addirit...

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    Last Post by *ROS* il 2 April 2011
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  9. La teoria della Supersymmetry

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    L'esperimento "Brookhaven G-2":

    La teoria della Supersymmetry


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    Il grafico mostra i mondi della materia visibile sopra il rettangolo celeste e quello più grande, più pesante, detto "ombra," o partner, delle particelle che giacciono al disotto dello stesso rettangolo e che non è visibile nei mondi fatti di materia "comune". La teoria della Supersymmetry postula che ogni particella che osserviamo ha un altro "partner" più massiccio. Nessuna particella "Supersimmetrica" è stata ancora osservata.

    Scienziati del Laboratorio Nazionale di Brookhaven hanno annunziato che un esperimento che segue i moti delle particelle subatomiche chiamate muoni ha messo in luce promettenti evidenze sull'esistenza di un enorme universo-ombra non visibile ma coesistente col nostro.
    Il significato della scoperta è stato però messo in dubbio da una serie di errori matematici e disaccordi teorici fra diversi fisici di tutto il mondo che stanno verificando i risultati. Se essi fossero corretti, sarebbe una delle scoperte più grandi della Fisica moderna.

    L'esperimento "Brookhaven G-2" ha prodotto osservazioni straordinariamente minute dei muoni ruotanti. Con grande sconcerto degli sperimentatori, le predizioni teoriche di come gli scontri con la materia ordinaria dovrebbero influenzare il ballo delle particelle, sembrerebbero sbagliate. Solo attraverso le differenze tra quanto ci si aspettava e quanto é stato osservato nel comportamento dei muoni, porterebbe a supporre l'esistenza di un nuovo tipo di materia. L'esistenza del nuovo tipo di materia è ipotizzata da una teoria non confermata, chiamata della supersimmetria. Secondo tale teoria, ogni particella nota nell'universo, dall'elettrone al neutrino, ne ha una controparte ancora non scoperta.

    Alcune versioni della teoria suggeriscono che la "materia scura," una sostanza che sembra superare quantitativamente la materia "normale" nel cosmo, consisterebbe di enormi ammassi di particelle supersimmetriche sparse attraverso lo spazio.
    Il test condotto a Brookhaven (Long Island), ha impegnato una squadra di scienziati provenienti da tutto il mondo e funziona più o meno come l'esperimento che si conduce nei licei, chiamato del moto Browniano che evidenzia la struttura atomica della materia "ordinaria" . Quando si osservano, attraverso un microscopio, i moti della polvere in sospensione nei liquidi, é risaputo che ciò avviene perché le particelle sono spinte ripetutamente da atomi e molecole invisibili. I Fisici sanno che apparentemente lo spazio vuoto è popolato da un genere di particelle che nascono e scompaiono continuamente. I muoni, particelle elettricamente cariche e c...

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    Last Post by *ROS* il 23 Feb. 2011
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  10. Un misterioso viaggiatore dal futuro al CERN?


    GLI UNIVERSI PARALLELI ESISTONO DAVVERO!

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    Guardando in dettaglio la recente scoperta fatta da un gruppo di scienziati della California, ovvero che uno stato quantistico è ora osservabile dall'occhio umano, si giunge a strabilianti implicazioni: i viaggi nel tempo sono possibili! Pensate cosa vorrebbe dire una simile possibilità per ciascuno di noi: tornare indietro ai bei tempi spensierati della gioventù, o riabbracciare i nostri Cari che ci hanno lasciato, non avrebbe prezzo!
    Ne abbiamo parlato recentemente e non so quanti di voi abbiano intuito la portata di una simile scoperta che significa, in parole povere, che un oggetto -e non solo una particella subatomica- può esistere contemporaneamente in due universi paralleli, ovvero in una condizione di multi-stato.

    Tutto è venuto da un piccolo pezzo di metallo - una "lamella" della larghezza di un capello umano, un oggetto molto piccolo, ma comunque qualcosa che si può vedere ad occhio nudo.
    Andrew Cleland dell'Università di Santa Barbara ha posto la lamella sotto una campana di vetro da cui era stata risucchiata tutta l'aria per eliminare le vibrazioni, poi l'ha raffreddata, ha abbassato le luci e colpendola come se fosse un diapason, ha potuto osservare che si muoveva ed era ferma al tempo stesso. So bene che la cosa sembra contraddittoria, ed è quasi impossibile capirla se il vostro cognome non è Einstein, ma è realmente accaduto. E' un dato di fatto strano come lo è tutta la meccanica quantistica. Come è possibile?

    Per cercare di capire, si deve pensare molto, molto in piccolo.
    Più piccolo di un atomo. Gli elettroni, che ruotano intorno al nucleo di un atomo turbinano intorno ad esso in stati multipli e contemporanei, simili alla nostra lamella e sono perciò difficili da definire. E' solo quando si misurano le caratteristiche di un elettrone che lo si forza in una posizione specifica. La svolta di Cleland consiste nel fatto di aver dimostrato che quanto è vero per le particelle sub-atomiche è applicabile a qualcosa di visibile ad occhio nudo. Anche (teoricamente per ora) ad un essere umano!
    Che cosa significa tutto questo? Diciamo che siete a Torino a far visita a vostra zia, ma in un altro universo, state a casa vostra a guardare "I Simpsons". Può sembrare inverosimile, ma è un fatto basato su dati scientifici reali. "Quando si osserva qualcosa in uno stato quantico, si è diviso l'universo in due parti," ha detto Cleland, cercando di spiegare come possono esserci universi multipli ma che se ne può vedere solo uno. La teoria del multiverso dice che l'intero universo si "blocca" durante l'osservazione, e noi vediamo solo una delle sue realtà. Si vede un pallone da calcio vo...

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    Last Post by *ROS* il 2 Mar. 2011
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