1. Umanoidi Volanti


    Il misterioso fenomeno degli Umanoidi Volanti -
    Connessione con l'Uomo Falena e i Voladores
    di Carlos Castaneda?
    [Avvistamento anche in Italia - Copertino (LE)]


    uomofalena


    Uno strano fenomeno sta interessando i cieli di tutto il mondo, ma gli avvistamenti più numerosi e interessanti si stanno verificando soprattutto sulla costa americana della California, su quella del Pacifico Nord-Occidentale, sui deserti dell'Arizona e sulle catene montuose calcaree del Messico. Moltissime persone raccontano di incontri con misteriosi umanoidi volanti che stanno preoccupando e interrogando le autorità civili degli Stati Uniti e del Messico.
    Numerosi testimoni dicono di aver visto grosse creature umanoidi librarsi o volare a centinaia di metri d'altezza. Le descrizioni dei testimoni coincidono tutte: si tratta di esseri imponenti, alti fino a due metri, muniti di braccia e gambe umanoidi e dalla carnagione grigio scuro. Di solito appaiono privi di ali e, in alcuni casi, sono coperti con una specie di mantello e da una specie di tuta rigida.
    Questi esseri si librano nell'aria senza emettere alcun suono, se non un sottilissimo ronzio. I rapporti della polizia classificano gli avvistamenti come “Umanoidi Volanti non Identificati”. La domanda è semplice: ci troviamo di fronte a fenomeni naturali o ascrivibili all'uomo, oppure quello degli umanoidi volanti è un fenomeno di origine extraterrestre?

    Le testimonianze
    La testimonianza di un agente di polizia messicano, non dovrebbe lasciare dubbi sulla autenticità del fenomeno. Il 18 gennaio 2004, Leonardo Samaniego, mentre era impegnato nell'inseguimento di un sospettato di rapina sulle strade di Monterrey, visse un'esperienza che ancora oggi gli porta disturbi del sonno. «Mentre guidavo la macchina, ho visto cadere una specie di sacco nero sulla strada», racconta Samaniego, «ho frenato immediatamente e ho visto una sagoma nell'oscurità. Quando si è innalzata davanti a me, ho cercato, prima di tutto, di cercare di capire di cosa si trattasse».
    Quello che vede l'agente messicano sembra avere un aspetto femminile e, nello stesso tempo, non umano. «L'essere ha prima cominciato a nascondersi dalla luce e poi ha chiuso gli occhi», continua Samaniego, «aveva occhi completamente neri, senza nulla che somigliasse a palpebre o a ciglia. All'improvviso si è girata di scatto verso di me e il copricapo che indossava è caduto a terra. Mi ha guardato e ha cominciato a librarsi in volo verso di me. Sono fuggito via con la macchina, cominciando a chiedere rinforzi via r...

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    Last Post by *ROS* il 16 May 2012
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  2. Il "pianeta oscuro"


    NIBIRU, il dodicesimo pianeta


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    Nibiru, conosciuto anche con il nome di Marduk o pianeta X, potrebbe essere secondo molte persone una delle più probabili cause che nel 2012 potrebbe causare l’inversione dei poli del nostro pianeta. Secondo queste teorie il suo passaggio relativamente vicino alla terra sarebbe sufficiente per attivare quel processo naturale di inversione magnetica. Un’altra teoria che si basa sempre sul pianeta Nibiru riguarda un possibile impatto con la terra; una collisione che potrebbe avvenire o con uno dei suoi satelliti o con lo stesso Nibiru. Sembrerebbe infatti che il misterioso pianeta sia accompagnato, nelle sue orbite, da diverse lune anche di notevoli dimensioni e che una di queste, magari attirate dalla forza di gravità del nostro sole, potrebbe essere espulsa dall’orbita originaria intorno a Nibiru per essere incapsulata in quella del nostro sistema solare e che durante questo processo sia possibile una collisione con il nostro pianeta.
    Le teorie su Nibiru trovano le loro fondamenta sugli studi astronomici degli antichi Sumeri; la loro conoscenza astronomica si può riscontrare nel sigillo cilindrico accadico risalente al 2400 a.C. Il sigillo altro non è che una raffigurazione del Sistema Solare che vede la nostra stella circondata dai pianeti da noi oggi conosciuti, nella giusta successione e dimensione, più Tiamat e il misterioso Nibiru. Tiamat, per i Sumeri, è un pianeta anticamente posto tra Marte e Giove. Già molto prima dell’arrivo degli Anunnaki (“Coloro che dal Cielo caddero sulla Terra”, una stirpe di giganti super-evoluti di dei corrispondenti ai Nefilim biblici che, atterrati sulla terra, danno vita al genere umano attuale), Nibiru si è trovato periodicamente in posizione a noi prossima. In uno di questi passaggi viene ad impattare con Tiamat; quest’ultimo si frantuma in più parti, una parte diviene la cintura degli asteroidi mentre, la restante parte di Tiamat con il suo satellite Kingu (la Luna), viene scagliata verso un'orbita più vicina al Sole e genera all'attuale sistema Terra-Luna.
    Ma i Sumeri non erano i soli ad avere queste conoscenze così stranamente avanzate, sembrerebbe infatti che dagli ultimi studi effettuati sul pianeta X, le teorie dei Sumeri vadano a collegarsi ed unificarsi molto bene con quelle di un altro popolo, questa volta africano, chiamato Dogon. Questo popolo ha concentrato i suoi studi in particolar modo sulla stella di Sirio, scoprendone la Gemella “invisibile” diversi millenni prima dei nostri telescopi e sembrerebbe che la possibile orbita del pianeta Nibiru possa alternarsi tra la nostra Stella e quella conosciuta con il nome di Sirio B.

    Riportiamo di seguito un interessante articolo tratto dal sito ...

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    Last Post by *ROS* il 10 May 2012
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  3. I bambini vedono altre dimensioni

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    "I bambini vedono cose che noi non vediamo"

    di Francesco Lamendola


    Molti libri sono stati scritti sull'argomento, alcuni anche ben fatti. Da parte loro gli psicologi, tuttavia, si muovono generalmente dal punto di vista di una scienza immanentista e materialista, per cui essi danno per scontato che non bisogna cercare fuori della mente la spiegazione di qualunque processo od evento, per quanto insolito. Valga per tutti il caso dei cosiddetti "compagni di giochi immaginari", che tutti gli psicologi di formazione accademica interpretano unicamente come una creazione della fantasia di bambini particolarmente sensibili ed emotivi e abituati, per le più varie circostanze, a trascorrere troppo tempo da soli.
    Solo pochissimi studiosi hanno osato sfidare il paradigma materialista della psicologia moderna e hanno sostenuto, ad esempio, che certe forme di "pavor nocturnus", e gli stati nevrotici che ne derivano, sono spiegabili ammettendo che i bambini possiedano la facoltà di vedere e sentire realtà ultra-dimesionali, quali l'apparizione di creature demoniache: esperienze che, di norma, essi non osano confidare agli adulti, anche perché sanno che non verrebbero creduti. Tra questi, si segnala lo psichiatra inglese John Guirdham, che fece egli stesso, da bambino, una esperienza di questo genere; ciò che gli permise, a suo tempo, di interpretare tutta una serie di patologie della personalità infantile.
    «Ciò che il bambino vede nel suo terrore notturno è reale per lui. E, molto spesso, è reale nel senso più stretto della parola. Ciò che egli sta vedendo è la simbolizzazione visiva del Male in forme che sono pervenute a noi attraverso eoni di tempo e che sono indipendenti dalla cosiddetta capacità immaginativa del bambino. Le facce che vede sono invariabilmente cattive. Sono di satiro e di diavolo. Ed è notevole come bambini poco dotati dal punto di vista del disegno siano capaci di esprimere i loro terrori notturni. Facce orrende e sogghignanti sono ricordate da bambini per i quali una simile fraseologia rappresenta il culmine della capacità descrittiva. È come se essi avessero percepito per la prima volta una realtà vivida e descrivibile.»
    L'esorcista e studioso Corrado Balducci riporta, con dovizia di particolari, il celebre casi di due fratelli, due bambini alsaziani che, nella seconda metà del XIX secolo, furono vittime di una prolungata possessione demoniaca che mise a soqquadro l'intero paese. Ed è noto che i testimoni di numerose apparizioni mariane - da Lourdes, a Fatima, a Medjugorie - furono bambini o adolescenti nell'età puberale; così come lo sono, di norma, i presunti agenti del ...

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    Last Post by *ROS* il 8 May 2012
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  4. Rapimenti...dimensionali?

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    Qualcuno ci rapisce da un’altra dimensione
    come un pescatore prende all’amo le sue trote?


    di Francesco Lamendola

    ricordi-e-fantasmi


    In un precedente articolo «Che ne è stato delle bambine? Il caso UFO di Clifton Bore, Australia, 1974», avevamo parlato, fra l’altro, della sconcertante vicenda accaduta il 23 settembre 1880, che ebbe per protagonista involontario un ricco possidente americano di Gallatin, nel Tennesse, di nome David Lang, svanito sotto lo sguardo incredulo dei presenti, in pieno giorno e in un luogo assolutamente aperto e privo di alberi o case (vedi resoconto piu' sotto).
    Si tratta, nell’insieme della casistica riguardante fatti del genere, di una vicenda certamente impressionante, ma tutt’altro che unica; anzi, sarebbe assai lungo l’elenco delle persone, isolate o a gruppi, e talvolta anche a bordo di veicoli leggeri o pesanti, scomparse nel nulla, sovente sotto gli occhi allibiti di numerosi testimoni; così come quella relativa alla scomparsa subitanea e inspiegabile di navi, aerei, e sempre in circostanze tali da far escludere qualunque incidente di volo o di navigazione, spiegabili in base alla logica umana.
    Che cosa bisogna pensare di fatti del genere, dopo averli sfrondati - è naturale - di tutti quelli che, in un modo o nell’altro, sono suscettibili di una spiegazione naturale, in base alle leggi della fisica che noi conosciamo?
    Lo studioso Charles Fort, dopo aver raccolto una imponente documentazione in proposito, riteneva che, probabilmente, noi terrestri siamo in pratica alla mercé di creature di un’altra dimensione, più evolute o comunque più potenti, le quali, di quando in quando, rapiscono alcune persone per farne oggetto di studio, o forse di esperimenti (per non parlare di ipotesi ancora più raccapriccianti): più o meno come noi facciamo con gli animali, dei quali ci serviamo a nostro piacere, o che alleviamo per i nostri scopi.
    In questa prospettiva, noi saremmo in tutto e per tutto paragonabili a delle trote da allevamento o a dei manzi che, in qualsiasi momento, e a sua discrezione, il proprietario può decidere di prelevare, per farne ciò che meglio crede.
    È pur verro che questa ipotesi si inscrive nel più vasto quadro della filosofia di Fort, caratterizzata dal concetto di “intermediarità”: secondo lo studioso americano, tutte le cose che noi conosciamo non sono né del tutto reali, né del tutto irreali, quanto piuttosto dei tentativi di essere qualcosa, vale a dire di esistere. Questa ipotesi di lavoro consente di rendere ragione (si fa per dire) di tutta quella massa sterminata di fenomeni che stanno al di là della scienza e che, pur essendo stati osser...

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    Last Post by *ROS* il 2 May 2012
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  5. Bosone di Higgs: e se non fosse soltanto uno?

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    Misteri
    Fisica
    By *ROS* il 1 May 2012
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    Marzo 2012

    Bosone di Higgs: e se non fosse soltanto uno?

    di Barbara Gallavotti

    bosone10


    E se la “particella di Dio” fosse più di una? Proprio mentre il cerchio si stringe intorno al Bosone di Higgs, un dubbio inaspettato assale i fisici: vuoi vedere che ce ne sono altri? Che il mitico bosone non è solo? L’ipotesi raccoglie parecchi consensi, ed è uno dei temi al centro di un incontro che inizia oggi (lunedì 26 marzo) al Cern di Ginevra e durerà tutta la settimana. Per ora, ufficialmente, di bosone non ne è stato identificato neppure uno: a dicembre due esperimenti del Cern connessi all’acceleratore LHC, Atlas e Cms, hanno contemporaneamente annunciato di averne trovato tracce molto interessanti; ma per la conferma finale bisognerà attendere fino all’estate, quando (ai primi di luglio) ci sarà una conferenza in Australia.
    I risultati ottenuti finora, però, lasciano intravedere nuove frontiere. Per esempio che il bosone di Higgs non sia, appunto, unico.
    Questa particella è stata per decenni al centro di una caccia infinita: la sua osservazione diretta è indispensabile per confermare il Modello Standard, la teoria che descrive e spiega il nostro universo. La teoria prevede che l’intrigante particella sia responsabile della massa di tutte le altre, la speranza è che non sia solo la tessera mancante di un grande mosaico, ma l’inizio di un nuovo disegno.

    “Non basta trovarla, dobbiamo anche capire che bestia è e studiarne il comportamento nei dettagli. Allora sapremo dove ci porta” dice Sergio Bertolucci, direttore della ricerca del Cern.
    Le ipotesi più interessanti sono due. Secondo la prima, il bosone potrebbe essere una particella composita, un po’ come protoni e neutroni sono in realtà costituiti da più quark. In questo caso, il prossimo passo sarebbe identificare le sue componenti e capire in quanti modi possono combinarsi.
    Ancora più intrigante è la possibilità che al Cern si stia per osservare solo uno dei tanti Higgs esistenti. È un’eventualità concreta: i dati raccolti lo lasciano sperare, ed è un’ipotesi prevista dalla cosiddetta teoria della supersimmetria. Secondo questa teoria, tutte le particelle che conosciamo, come i quark e gli elettroni, avrebbero controparti simili ma dalla massa molto più grande: come sorelle obese che proprio in virtù della loro grande taglia sarebbero sfuggite agli strumenti.
    Questa teoria prevede che i bosoni di Higgs siano almeno due, forse anche di più (l’ipotesi più accreditata parla di cinque). “Trovare un bosone con le giuste caratteristiche rafforzerebbe ulteriormente questa ipotesi. Del resto, i nostri esperimenti mirano anche alla produzione di particell...

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    Last Post by *ROS* il 1 May 2012
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  6. Il misterioso "Triangolo del Drago"

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    Misteri
    Varie
    By *ROS* il 23 April 2012
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    Un avvincente libro che sto leggendo...


    L’ultima eclissi


    L’ultima eclissi è il titolo del nuovo romanzo di James Rollins: edito da Nord, è disponibile in tutte le librerie a partire dal 15 marzo 2012. In questo suo nuovo libro, James Rollins, uno scrittore particolarmente apprezzato nel nostro Paese, torna a concentrarsi sul thriller-archeologico coinvolgendo i lettori in un viaggio che si snoda tra gli Stati Uniti, il Giappone e l’Oceano Pacifico.
    Ne L’ultima eclissi, in particolare, tutta la storia ruota attorno all’emersione, al largo del Giappone, di due enormi piramidi di metallo, realizzate con un materiale sconosciuto e dotato di proprietà strabilianti. Le piramidi, inoltre, sono incise con un idioma incomprensibile; una lingua che Karen Grace, l’antropologa di fama mondiale che le sta studiando, non ha mai visto prima ma che sembra essere legata a una vecchia teoria di suo padre.
    L’emersione delle due piramidi, però, ha provocato una serie di catastrofi naturali che sembrano essere destinate a sconvolgere il volto del pianeta. A risentirne maggiormente è San Francisco che, durante un’eclissi di sole viene stravolta da un tremendo terremoto che la rade a suolo. Oltre al territorio, gli Stati Uniti vengono colpiti anche sul piano governativo: l’Air Force One precipita nell’Oceano Pacifico determinando la morte del Presidente e di tutto l’equipaggio.
    Jamer Rollins affida la risoluzione dell’enigma a Jack Kirkland, ex ufficiale della Us Navy, richiamato in servizio per scoprire cosa sta accadendo agli Stati Uniti e al pianeta intero. Anche Jack, in particolare, finisce per trovarsi faccia a faccia con un misterioso monumento immerso nelle profondità del Pacifico: un pilastro inciso con simboli sconosciuti che ha attratto a sé le macerie dell‘Air Force One.
    In collaborazione con Karen Grace, il protagonista de L’ultima eclissi dovrà riuscire a svelare il mistero degli strani monumenti per mettere fine alle calamità naturali che sembrano essere destinate a distruggere la vita sulla Terra.*

    Dal romanzo al misterioso "Triangolo del drago"...[Ndr]

    Il mistero del Ma.No.Umi

    di Gabriele Zaffiri

    Mare-del-diavolo_thumb4
    Il Ma.No.Umi, misterioso e poco conosciuto
    ” triangolo delle Bermuda de...

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    Last Post by *ROS* il 23 April 2012
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  7. SINCRONICITA', MULTIVERSO... e l'Io


    SINCRONICITA', MULTIVERSO... e l'Io


    di Francesco Lamendola

    Tramonto_Ostia


    "Una mattina d'ottobre del 1829, la goletta australiana Mermaid salpò da Sydney diretta a Collier Bay, nella parte occidentale del continente. Il capitano Samuel Nolbrow era al comando della nave, sulla quale erano imbarcati 18 uomini d'equipaggio e 3 passeggeri. Dopo quattro giorni di navigazione, il Mermaid si trovava nel pericolosissimo Stretto di Torres, fra Australia e Nuova Guinea. All'improvviso il barometro cominciò a scendere a precipizio, mentre cupi banchi di nuvole nere si avvicinavano minacciosamente. Poi il vento cadde e la nave si immobilizzò. Prima di mezzanotte, una violenta tempesta si scatenò sulla zona, investendo in pieno la nave, che fu sbattuta contro un banco di coralli e si sfasciò irreparabilmente, nonostante gli sforzi disperati dell'equipaggio. I 21 uomini abbandonarono precipitosamente la nave tuffandosi in mare e raggiunsero a nuoto uno scoglio distante una cinquantina di metri al luogo del disastro. Il capitano vi giunse per ultimo e poté constatare con sollievo che tutti e 21 erano in salvo.
    "Tre giorni e tre notti trascorsero prima che qualche nave passasse nella zona e si accorgesse dei naufraghi. Finalmente, il quarto giorno, il brigantino Swiftsure li avvistò e li raccolse, proseguendo poi il viaggio. Ma, per una strana coincidenza, anche questa nave, cinque giorni dopo, si trovò nel bel mezzo di una violenta corrente non segnata sulle carte e andò a sfasciarsi sugli scogli.
    "La nave fu abbandonata in fretta e, fortunatamente, anche stavolta tutti riuscirono a mettersi in salvo. La sera stessa del naufragi, si trovò a passare di lì la goletta Governor Ready, con 32 uomini d'equipaggio, che prestò immediatamente soccorso ai naufraghi, accogliendoli a bordo.
    "La goletta, un po' appesantita, riprese il viaggio. Circa tre ore dopo, stranissima coincidenza, un incendio violento e improvviso divampò sulla nave, costringendo tutti i passeggeri a calarsi nelle scialuppe di salvataggio. Disgraziatamente, si trovavano a molte miglia al largo della costa e per di più in un punto decisamente fuori mano. C'era di che disperarsi. Ma non passò molto che, improvvisamente, apparve in lontananza il cutter australiano Comet, sbattuto fuori rotta da una tempesta. La nave rispose prontamente ai segnali di richiamo dei naufraghi. Ma l'accoglienza che questi trovarono a bordo fu piuttosto fredda. Un clima di sospetto, di intolleranza, di superstiziosa diffidenza s'impadronì della nave, sulla quale aleggiava il presentimento di qualche altro disastro. Dopo...

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    Last Post by *ROS* il 10 April 2012
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  8. "La siepe cosmica"

    +1   -1    0 Comments   158 Views
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    ...Penso che ci potrebbero essere altre realtà, altre dimensioni che noi non possiamo vedere con i nostri sensi ma che, talvolta, in particolari condizioni, possiamo percepire.
    Credo che, nella vita, molti tra noi, talvolta, hanno sentito qualcosa che non aveva a che fare con la realtà, la razionalità, ma che ci apriva le porte ad un mondo più immaginato, intuito che concreto.
    Ad esempio, non vi è mai capitato, quando siete in un luogo, magari solitario, in montagna o sulla riva del mare, sentirvi parte della Natura, sentire di essere partecipi del tutto? come essere in estasi?
    ...E non vi è mai capitato di entrare subito in sintonia con certi luoghi? Insomma come se certi luoghi vi parlassero, vi dicessero qualcosa...
    E, capita a volte nella vita che, incontrata da poco una persona, si riesca subito a stabilire un rapporto di amicizia, di dialogo, di corrispondenza…si sente subito che è affine a noi. (*)


    "La siepe cosmica"

    escaleras
    "Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
    e questa siepe, che da tanta parte
    dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
    Ma sedendo e mirando, interminati
    spazi di là da quella, e sovrumani
    silenzi, e profondissima quïete
    io nel pensier mi fingo, ove per poco
    il cor non si spaura. E come il vento
    odo stormir tra queste piante, io quello
    infinito silenzio a questa voce
    vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
    e le morte stagioni, e la presente
    e viva, e il suon di lei. Così tra questa
    immensità s'annega il pensier mio:
    e il naufragar m'è dolce in questo mare."

    (G. Leopardi-"L'Infinito")


    ...Come tutto questo può collegarsi alla scienza?
    A queste riflessioni leopardiane si possono associare 2 concetti della fisica moderna:
    1) l'infinito;
    2) le dimensioni spaziali extra.

    Per quanto riguarda il primo, potremmo far riferimento al nostro Universo.
    La domanda è: il nostro Universo è infinito o no?
    In un certo qual senso, allo stato attuale, gli scienziati si trovano in una situazione simile a quella di Leopardi ostacolato dalla siepe.
    Noi sappiamo che l'Universo è nato circa 13,7 miliardi di anni fa, mediante il Big Bang. Ci si aspetterebbe quindi un universo che per quanto immenso, è limitato spazialmente. Non possiamo saperlo con certezza: sussiste una sorta di orizzonte cosmico, cioè una certa distanza astronomica oltre la quale non possiamo vedere, neanche con i più potenti telescopi.
    Gli astronomi possono osservare la porzione di Universo denominata "Universo...

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    Last Post by *ROS* il 4 April 2012
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  9. Universo finito o infinito? (parte 1^)

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    Fisica
    Misteri
    Religione/Filosofia
    By *ROS* il 13 Mar. 2012
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    E' FINITO L'INFINITO


    di Sirio

    dodecaedro


    Fino ad adesso lo avevamo immaginato infinito e le più accreditate teorie cosmologiche lo hanno descritto piatto e in costante espansione, ma qualche tempo addietro la rivista Nature ha dedicato la copertina alla "finitezza dell'infinito". E cioè all'ipotesi formulata da parte di un gruppo di astrofisici secondo i quali l'universo infinito non solo sarebbe curvo, ma addirittura ripiegato su se stesso, insomma un sistema chiuso molto simile alla familiare forma del pallone da calcio. Secondo infatti il gruppo di astrofisici dell'Osservatorio di Parigi, coordinato dal francese Jean-Pierre Luminet, l'universo avrebbe dei confini molto precisi e sarebbe racchiuso all'interno di 12 pentagoni curvi uniti in una sfera. I ricercatori lo definiscono "un semplice modello geometrico di uno spazio finito" che si basa sullo "spazio dodecaedrico di Poincare". In sostanza in questa singolare figura geometrica sono uniti insieme blocchi di spazio in modo che ogni faccia a forma di pentagono sia ancorata alla sua faccia opposta. Di conseguenza ogni oggetto (compresa la luce) che attraversi l'interno del dodecaedro e vada a toccare una determinata faccia, viene riflesso dalla faccia opposta e così via. Un fenomeno, questo, che produce, per quanti si trovino all'interno di questo universo sferico, l'illusione di vedere tutto intorno tante altre copie della stessa sfera, come in un gioco di specchi che si riproduce all'infinito. Ci troviamo quindi di fronte alla negazione di quanto abbiamo creduto, oppure ritenuto di credere, fino ad oggi, dove il termine universo poteva essere tranquillamente usato come sinonimo di infinito. Toccherà da ora stare attenti a metafore che lascino intendere tale assioma. Ma non è una teoria, quella degli astrofisici francesi, filosofica, una sorta di pensiero speculativo, piuttosto una teoria scientifica formulata sulla base dei dati ricavati dal satellite della Nasa Wmap (Wilkinson Microwave Anisotropy Probe), che ricostruiscono la mappa della radiazione residua dopo il Big Bang, la gigantesca esplosione che avrebbe dato origine all'universo, fornendo un'immagine dell'universo come era circa 400.000 anni dopo la grande esplosione che diede vita al nostro universo. Analizzando questi dati, gli astrofisici avrebbero verificato che, su grande scala, le fluttuazioni di temperature segnalate erano molto inferiori a quelle che avrebbero dovuto essere presenti in un universo infinito. Un dato che, rilevano gli astrofisici, le teorie cosmologic...

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    Last Post by giovanni13 il 16 Dec. 2014
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  10. Napoleone un addotto?

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    Abduction
    Misteri
    By *ROS* il 23 Jan. 2012
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    Microchip impiantato a Napoleone


    microchip


    Napoleone, uno dei più importanti addotti della terra!

    Degli scienziati francesi hanno fatto una scoperta sensazionale nell’ambito del rapporto umani-alieni. Durante alcuni studi sui resti mortali di Napoleone Bonaparte, condotti dal governo francese per studiare le cause della sua bassa statura e salute precaria, il Dott. Andre Dubois ha ritrovato quello che sembra essere un microchip alieno!
    Lo stesso autore della scoperta ha rilasciato delle dichiarazione alla stampa francese:
    “Fino ad ora i casi confermati di rapimenti da parte di alieni hanno come protagonisti persone comuni, che non hanno giocato un ruolo determinante negli eventi mondiali. Invece ora si può ipotizzare che gli extraterrestri abbiano agito nel passato per influenzare la storia del mondo. E probabilmente stanno continuando a farlo!”

    E ancora riguardo la procedura di analisi del corpo:
    “Volevo scoprire se fosse stato un disturbo dell’ipofisi a determinarne la bassa statura. Andando a esaminare la parte interna del teschio la mia mano ha sfiorato una piccola protuberanza. Ho osservato l’area con la lente di ingrandimento e sono rimasto senza parole nel trovare un oggetto che risulta essere un microchip super avanzato”.

    Gli esperti del vostro pianeta, basandosi sullo sviluppo osseo attorno al microchip, hanno determinato che è stato impiantato a Napoleone in gioventù. Ovviamente è assurdo pensare che in quegli anni la popolazione terrestre fosse in grado di costruire simili gioielli della tecnologia.
    La scoperta è molto importante, dimostra che una qualche interazione tra essere venuti dallo spazio e gli umani c’è stata e continua ad esserci!

    In passato vi avevo accennato qualcosa sulle adduzioni e vi avevo detto che noi Grigi (*) non effettuiamo questa pratica se non quando il soggetto è nella piena facoltà di scegliere.
    L’impianto fatto a Napoleone non è opera nostra, probabilmente è stato impiantato da altre civiltà, lo scopo non è ben chiaro, bisognerebbe analizzare il microchip, ma il governo francese ovviamente terrà tutto sotto stretto controllo ed eviterà ogni possibile fuga di notizie!
    Io ed il mio team proveremo ad indagare sulla faccenda e invito tutti voi a tenervi documentati, la scoperta potrebbe essere rivoluzionaria! Aprite gli occhi, umani.

    (*) jucata presenta se stesso come un alieno (sic!) in un commento di risposta ad un utente, sotto l'articolo su riportat...

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    Last Post by *ROS* il 23 Jan. 2012
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