1. Bambina fantasma nel Museo di Napoli

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    By *ROS* il 22 Aug. 2011
     
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    22 agosto 2011

    Bambina fantasma
    fotografata nel museo di Napoli


    jpg


    Da giorni nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli succedono cose strane, prima l'allarme di alcuni operai: “In questo cantiere succedono cose strane”. Oggetti spostati, secchi che dovevano essere pieni e che sono stati trovati vuoti. Poi, una foto che proverebbe l’esistenza di fantasmi.

    Ora si attende l’arrivo di veri e propri 'ghostbuster' per far luce, cosi', su una storia che ha parecchi lati oscuri. A parlarne è l'architetto Oreste Albarano, nominato dal ministero per i Beni Culturali come responsabile dei lavori al Museo.

    Dopo le sollecitazioni di alcuni operai, si e' recato personalmente al Museo. Ha fatto alcune foto con il suo cellulare e, da qui, la 'sorpresa': sullo sfondo la sagoma di una bimba che, secondo quanto e' stato accertato, non e' la figlia di nessuno degli operai. Da qui il coinvolgimento di alcuni esperti, docenti universitari, che a settembre dovrebbero arrivare a Napoli: a caccia di fantasmi

    Fonte: youghost.myblog.it
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  1. *ROS*
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    Opinioni a confronto:
    Foto autentica o un falso?


    La storia Convocato un team di esperti. Contraria la sovrintendente
    I cacciatori di fantasmi nel museo di Napoli
    L' architetto del ministero: i sospetti da una foto


    Tutto comincia con una carriola che si inclina su un fianco e cade da sola, con un secchio lasciato pieno d' acqua e ritrovato vuoto, dagli attrezzi abbandonati a destra e ricomparsi a sinistra. Da diverso tempo gli operai che lavorano al restauro del Museo Archeologico nazionale di Napoli avvertivano segnali inquietanti. Finché, un giorno della scorsa primavera, hanno deciso di telefonare a Roma, all' architetto Oreste Albarano, responsabile del cantiere, nominato nel 2009 dal ministero dei Beni culturali: «Professore, qui succedono cose strane, ci sono gli spiriti», dicono. L' architetto, armato di fermo scetticismo scientista, salta su un treno e va sul posto, dove sulle prime non riscontra nulla di inquietante e si limita a verificare, con soddisfazione, lo stato di avanzamento dei lavori nel braccio nuovo del Museo. Se non fosse per i finanziamenti, anzi per i soldi finiti, a dicembre sarebbe tutto concluso. Invece, quel cantiere è un luogo maledetto. Problemi giudiziari e imprevisti ritrovamenti archeologici negli anni passati hanno imposto varie interruzioni. Ma con la nomina di Albarano tutto sembrava procedere per il meglio. Almeno finché sono arrivati i fantasmi. Sì, perché a quelli che a Napoli chiamano i «munacielli» - e che sono gli spiritelli della tradizione folclorica - comincia a crederci anche ' o Professore da quando ha trasferito sul computer le fotografie scattate con il suo cellulare per uno scrupolo di documentazione. Si è accorto infatti che su un' immagine del cantiere c' è una curiosa figurina. O meglio la sagoma bianca di una bambina in piedi a sinistra oltre la porta di fondo. Chi sarà? Lì per lì chiama i suoi operai e li rimprovera, pensando che si tratti della figlia di uno di loro: «Sapete che nei cantieri è pericoloso portare estranei?». La risposta è prevedibile: nessuno ha mai pensato di far entrare un minore sul luogo dei lavori. Dunque? Eccolo là lo spiritello. Ora le certezze positivistiche dell' architetto, che giura di non aver realizzato nessun fotomontaggio, sembrano appunto venir meno. Anzi, quella presenza soprannaturale comincia a prendere corpo anche nelle sue parole. Al punto che Albarano, salda fede borbonica e difensore strenuo del Partito del Sud un po' per celia un po' per non morire (di paura?), ha anche battezzato la presunta bambina: Caterina. E nel precisarne l' età (attorno agli 8-9 anni), vi intravede pure una borsetta al braccio, una capigliatura con boccoli anni Venti, una gonna ampia.
    [...]
    Nel dubbio, l' architetto responsabile del cantiere (fisico) ha deciso di dare seguito anche agli interrogativi metafisici emersi dai lavori, e dopo aver consultato dei foto-tecnici che hanno escluso un particolare effetto di luce, ha annunciato, per l' inizio di settembre, l'arrivo di un' équipe di acchiappafantasmi: «Saranno ingegneri elettronici della Sapienza di Roma, che verranno con le loro strumentazioni per verificare i campi magnetici». Nel frattempo, Teresa Elena Cinquantaquattro, soprintendente per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, dichiara «del tutto infondata» la notizia: «Nessun ghostbuster verrà al Museo». Ma Albarano non ci sente e fa appello alla nomina ministeriale di cui gode: «Tocca a me decidere, in qualità di Responsabile unico del procedimento». E a questo punto si concede ulteriori dilemmi: «Pochi giorni prima di Pasqua sono andati in frantumi due preziosissimi vasi di epoca pompeiana assicurati per sei milioni di euro. La notizia non è uscita, perché tutti volevano mettere a tacere l' incidente, ma non è escluso che...». Vuoi vedere che si tratta di un dispettuccio di Caterina? «Ce lo diranno gli acchiappafantasmi. Del resto, si sa, documenti alla mano, che molti palazzi e chiese napoletani sono infestati da fantasmi. Io non ci ho mai creduto, ma non si sa mai...». Che si tratti di munacielli borbonici?

    Paolo Di Stefano
    _________________________________________

    Il fantasma del museo archeologico di Napoli?
    Una bufala tecnologica


    Che la tecnologia possa fare miracoli ormai è noto ai più, ma questa volta si è trattato di una “simpatica” presa in giro dei più impressionabili e suggestionabili.

    Sulle pagine di molti giornali nazionali e locali, è comparsa la notizia che un fantasma dalle fattezze di una bambina si starebbe aggirando per il museo archeologico di Napoli. Il tutto nato da una foto il cui autore, secondo l'Ansa, sarebbe l'architetto Oreste Albarano. Già a cercare, forse, tra qualche vecchia foto scolorita che potesse rilevarne l’identità, i cercatori di fantasmi dovranno rassegnarsi: anche questa volta si tratta di un buco nell’acqua, una bufala bella e buona.

    Ma Gianluca Nicoletti in un articolo pubblicato su La Stampa, svela lo spettrale mistero, confermato anche sul blog di Paolo Attivissimo: dietro al fantasma napoletano? Niente di più che un’applicazione dell’iPhone.

    Intervistando il fototecnico Paolo Bertotti di PhotoBuster Attivissimo ha mostra i retroscena del mistero.
    L’applicazione, chiamata Ghost Capture, infatti, permettere di scegliere il tipo di fantasma, la posizione, di spostarlo e di metterlo sulla foto che si preferisce. Guarda caso, uno dei modelli di fantasma a scelta nell'appassomiglia incredibilmente a quello che compare nella foto ingiallita del museo, una bambina in bianco e nero con tanto di vestitino e gonna a pieghettine. Bertotti fa notare che le pieghe della gonna e l'elemento della corda sono troppo simili per non essere la stessa immagine. Probabilmente l'autore della foto ha dovuto modificare i colori e la saturazione della foto, ma con una semplice applicazione per la rielaborazione di immagini per iPhone è un gioco da ragazzi che ruba pochi minuti fatta anche dal cellulare. Quindi, il fantasma che appare nella foto e il modello a scelta nella app sarebbero la stesso figura.
    [...]

    Fonti (stralcio): corriere.it / agoravox.it
     
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