1. Contatti con "mondi paralleli"?

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    Porte dimensionali
    By *ROS* il 18 July 2009
     
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    Intervista a Eltjo Haselhoff

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    Eltjo Haselhoff è ingegnere e dottore in fisica sperimentale e teorica. Di nazionalità olandese ha lavorato in molti laboratori di ricerca, tra cui il celebre Los Alamos Laboratories negli USA.
    In seguito, per una serie fortuita di circostanze, si è incuriosito sul fenomeno degli agroglifi dedicandosi allo studio e alla ricerca in questo campo, dando un contributo indispensabile su un fenomeno sinora senza spiegazioni.
    E' autore di molti saggi e di alcuni libri sull'argomento che costituiscono un punto fermo per la valutazione e il riferimento bibliografico per molti ricercatori che si dedicano all'indagine sul fenomeno dei crop circles.
    E' stato intervistato da Alberto Dovana e da Miriam Madau in veste di "Special Rapporteurs" della Ecospirituality Foundation in occasione del recente Congresso di Stresa sui crop circles del 28 settembre 2003.
    L'intervista rappresenta un sintetico e prezioso contributo in proposito delle problematiche esistenti sull'argomento e sull'indirizzo da dare alla ricerca sui misteriosi segni nel grano.

    E' sicuramente la prima volta che uno scienziato tenta di affrontare il fenomeno dei Crop Circles con la mente libera da quegli schemi scientifici che pur ritenendo validi non possono avere la pretesa di essere applicati ciecamente ad ogni problema. La scienza deve prendere atto, che per risolvere problemi che sfuggono alla nostra attuale comprensione scientifica, deve porsi davanti al problema in modo nuovo.

    Diversamente correrà il rischio di rimanere confinata in schemi superati, e quindi incapace di affrontare le nuove problematiche che avanzano, e tra questi i cerchi nel grano.

    Il libro cerchi nel grano del prof. Eltjo H. Haseloff, non ha portato nessuna novità rispetto a nuove rivelazioni, ma ha il merito di aver affrontato il problema con mente libera, aperto ad ogni soluzione, in particolare quella metafisica o se volete a saputo superare i rigidi schemi della scienza classica.

    Ne è testimone il seguente brano tratto dal suo libro a pag. 113, Porte per altre dimensioni.

    Un paio di anni fa incontrai Jaap Van Etten, il quale si interessava da anni allo studio delle energie terrestri e delle ley lines. Queste ultime si pensa siano "canali energetici" che corrono sopra e dentro la crosta terrestre creando una rete planetaria di "energia fluttuante". Un giorno mi raccontò di un'esperienza significativa, nel corso di una sua vacanza in Messico. Mentre stava visitando le antiche piramidi Maya, si servì del suo bastone da rabdomante per localizzare un punto "fortemente energetico" di cui decise di fermarsi a meditare.

    Stando alle sue parole, sperimentò immediatamente quella che lui descrisse come una "visione di un altro mondo": Era come vedere attraverso il nostro mondo all'interno di un'altra dimensione, o forse dovrei dire come vedere attraverso una dimensione che portava ad un altro mondo. Riuscii a vedere terre, piante, alberi e grandi piramidi circondate da energie variopinte. Dopo un po' mi resi conto che potevo ricevere queste immagini unicamente in certi punti particolari, e non ovunque, come se in quei punti ci fosse una specie di porta che permetteva l'accesso a quell'altro mondo.

    Più tardi, nello stesso anno visitò un crop circle apparso nel sud dell'Olanda. Con suo grande stupore , rimanendo in piedi all'interno della formazione, avvertì esattamente la stessa sensazione provata tempo prima in Messico. Gli giunsero ancora immagini di un altro mondo, ma in questa occasione riuscì a vedere anche persone, e nuovamente grandi piramidi circondate da energie variopinte.

    Come in Messico, questa visione sembrava ad una zona particolare che in questo caso specifico era rappresentata dal cerchio nel grano in cui si trovava. Soltanto all'interno poteva avere quella visione, ma non all'esterno della formazione. Sembrava come se il cerchio nel grano fosse diventato una finestra attraverso la quale la mente umana poteva ricevere fugaci visioni di un altro mondo o come se il crop circles fosse divenuto il punto di contatto tra il nostro ed un altro mondo. Gli strani fenomeni osservati all'interno e vicino ai crop circles, come le ignote sfere di luce e gli anomali depositi rinvenuti, potrebbero in realtà essere generati da questo "mondo parallelo"? Potrebbe essere plausibile che gli stessi creatori dei cerchi provengano da questo mondo? Potrebbe essere possibile che il collegamento tridimensionale tra due "mondi paralleli" sia accompagnato da disturbi nella progressione del tempo, come quelli da noi osservati? Questo spiegherebbe il cattivo funzionamento degli orologi e della apparecchiature elettroniche all'interno dei cerchi nel grano.

    Nel suo libro Vital Signs, il ricercatore inglese di crop circles Andy Thomas mostra una fotografia sovresposta unicamente nel punto in cui si trova il cerchio. Le persone all'interno della formazione appaiono due volte nella stessa fotografia, leggermente spostate, e in apparenza in due diversi momenti nel tempo (a circa un secondo di distanza), come evidenziato dalle pose leggermente differenti. Tuttavia, questo fenomeno non può essere semplicemente spiegato per mezzo di una sovresposizione, poichè ai margini la fotografia era perfettamente normale! Thomas ipotizzò che nel momento in cui si aprì l'otturatore ottico della macchina fotografica si fosse verificata una distorsione temporale all'interno del pittogramma, cosicché due diversi momenti nel tempo apparvero come uno unico. Questa è un'ipotesi azzardata, ma ancora una volta in seguiti a studi approfonditi nessuno ha saputo fornire una spiegazione credibile in merito all'evento.

    Nel corso degli anni, molte persone mi hanno riferito di essersi sentite come se qualcuno le osservasse nel momento in cui mettevano piede all'interno del cerchio, e questo anche quando non era presente anima viva per miglia e miglia di distanza. Mi sento come un microbo , mi sentii una volta dire, e il cerchio nel grano è il microscopio. Sembra che ogni passo all'interno della formazione sia osservata con attenzione da qualcuno o da qualcosa. Molte altre persone mi hanno detto di essersi sentite intensamente vicine ai circlemakers, chiunque essi siano e in qualsiasi luogo si trovassero all'interno dei cerchi. Se fossero più ricettive, anche queste persone sarebbero in grado di vedere piramidi colorate?

    INTERVISTA A ELTJO HASELHOFF a cura della "Commissione per l'Indagine sui Fenomeni Fortiani" della Ecospirituality Foundation.


    E.Foundation: Cosa l'ha spinta a indagare e studiare i CROP CIRCLES?
    Haselhoff: Quello dei crop circles è un fenomeno che si manifesta da tanti anni e si è manifestato anche vicino a casa mia. Se quindi una cosa del genere ti capita dietro casa è chiaro che ti interessi, vai a vedere e poi trovi delle cose che non capisci bene ed è così che è cominciato.
    Come ha detto Michael Glickman questa mattina: " sono entrato nel cerchio e non ne sono più uscito".

    E.Foundation: Come ha cominciato a condurre i suoi studi? Si sono poi modificati durante gli sviluppi?
    Haselhoff: Sì certo. E' proprio per questo che i " cerchi " non ti fanno mai fermare...non ti stancano mai; perché all'inizio fai un'indagine, magari giungi anche a delle conclusioni e poi ti accorgi che forse hai dimenticato qualcosa, allora devi aggiungere altri dati la prossima volta. Quindi se viene trovato un altro cerchio: vai a studiarlo e usi un altro metodo; e sono andato avanti così per 14 anni.
    E.Foundation: In cosa consiste attualmente la sua metodologia di ricerca? Di cosa si sta occupando in questo momento?
    Haselhoff: Per me è importante condurre esperimenti, diciamo "fisici"; io ho bisogno di qualcosa da poter misurare e ci sono alcuni esami che si possono fare: esami chimici, geometrici, biologici. In questo momento mi interessano gli esami sui cambiamenti cellulari. Quindi misuro l'ingrandimento delle cellule che probabilmente rappresenta un effetto termico dovuto a un certo calore: mi interessa quantificare questo effetto.
    E.Foundation: Rispetto alle sfere di luce ha delle esperienze dirette? Ha raccolto dei dati su questo fenomeno?
    Haselhoff: Io non le ho mai viste personalmente però conosco tante persone che le hanno viste. Ho visto tutti i video, ormai 10-15; si possono trovare infatti le caratteristiche, diciamo i " cambiamenti biologici " nei cerchi, che corrispondono perfettamente ad un modello fisico che giustifica queste sfere di luce. Diciamo che la distribuzione dei cambiamenti sul campo, cambiamenti biologici nel grano, corrisponde perfettamente con la distribuzione dell'elettromagnetismo prodotto da una sfera emettitrice di raggi elettromagnetici.
    E.Foundation: Questa mattina, mentre parlavamo, mi accennava anche agli esami che conducono altri suoi colleghi per quanto riguarda le sostanze minerali trovate sia nelle spighe, o comunque nei vegetali, che nel terreno. Quali sono i minerali principali che voi avete occasione di trovare nei vostri studi e nelle vostre ricerche?
    Haselhoff: Due minerali, due elementi che troviamo abbastanza spesso sono Ossigeno e Silicio, quindi quarzo; ma anche …sotto forma di quarzo, quarzo puro, o anche sotto forma di un tipo di silicone, ma sempre ossigeno e silicio.
    E' anche affascinante trovare, per esempio, una polvere bianca in Olanda e poi scoprire che quattro anni prima, in America, hanno trovato la stessa sostanza, e apprendere che era stata trovata anche in Russia.

    E.Foundation: Sì, anche magnetite forse mi accennava…
    Haselhoff: Magnetite e vari elementi chimici.
    E.Foundation: C'è differenza tra le sostanze trovate all'interno del disegno e quelle che ne sono al di fuori?
    Haselhoff: Di solito la differenza si trova soprattutto dentro al disegno. Però poi ci sono alcuni esperimenti che non ho fatto io direttamente, ma di cui ho avuto notizia parlando personalmente con i ricercatori, che trovano concentrazioni diverse di questi elementi: cioè dentro al cerchio la concentrazione è decisamente inferiore, mentre fuori è molto più alta. Questo corrisponde perfettamente con la pressione dell'aria, in un vortice di vento, tipo tornado, con una forza centripeta e certe pressioni. Questo è importante e interessante perché corrisponde, in qualche modo, ai vortici di vento che i testimoni oculari hanno visto col formarsi dei cerchi nel grano.
    E.Foundation: Che difficoltà ha incontrato nei suoi studi, anche rispetto, per esempio, all'atteggiamento dei mass-media o eventualmente a chi azzarda delle opinioni molto semplicistiche sul fenomeno dei crop circles?
    Haselhoff: Naturalmente ci sono sempre opinioni per me sbagliate. Per me non è mai stato un problema perché ormai io svolgo le mie ricerche per me stesso e non per i giornali. Lo faccio perché sono curioso. Per me problemi rispetto a questo non ce ne sono. Il mio problema è soprattutto di non avere abbastanza tempo, non perché ne abbia poco, ma perché c'è tanto da fare; e poi le finanze sono sempre un problema, perché questi lavori, questi studi, non vengono finanziati da nessuno; quindi se vuoi fare qualcosa devi pagare tutto da te. E questo vuol dire andare avanti piano.
    E.Foundation: Nel suo libro fa riferimento all'occamismo e dice una bella frase, riferendosi ad Albert Einstein, rispetto alla " ricerca delle soluzioni semplici, però non troppo semplici". Ci vuole ripetere la sua opinione rispetto all'occamismo?
    Haselhoff: Per tanta gente l'occamismo, in questo caso, significa che tutti i cerchi sono fatti da uomini; che prendono un bastone e un po' di corde e creano queste figure nel campo. Qui, secondo me, Einstein avrebbe detto: " è troppo semplice", perché non spiega bene il fenomeno. Il problema è che tanta gente non sa quanto è complicato il fenomeno: c'è molto di più; non è solo un'impronta, cioè l'impronta non c'entra più di tanto. Ci sono tutte le altre cose. E per me in questo momento il modello delle sfere di luce che riscaldano il grano, prima che il grano venga messo giù, spiega tante osservazioni che abbiamo fatto, in un modello molto semplice: questo sarebbe un bell'esempio dell'occamismo, ma la domanda rimane naturalmente: " queste sfere di luce che cosa sono?". Questo non lo so.
    E.Foundation: Potremmo considerare allora il fenomeno "crop circles" un X- Files?
    Haselhoff: Direi di sì, senza dubbio.
    E.Foundation: Ci può dire ancora un'ultima cosa: che consigli può dare a chi si avvicina in questo momento al fenomeno dei crop circles e che li scopre per la prima volta? Quali consigli sull'indagine da condurre e sull'atteggiamento rispetto a tutto questo?
    Haselhoff: Il problema è che purtroppo chi si vuole informare troverà tanta informazione sbagliata. Così può succedere che le prime impressioni sul fenomeno siano completamente sbagliate. Quindi bisogna sempre riflettere e sempre verificare tutto e mai credere a quello che ti dicono altre persone; mai credere a quello che leggi, non subito almeno. E io mi sono spesso accorto che tante storie che è possibile leggere sono completamente non solo sbagliate ma anche inventate. La gente è così: c'è una psicologia abbastanza interessante ma anche molto strana. Quindi bisogna essere molto all'erta su queste cose.
    E.Foundation: Benissimo, grazie tante. La ringraziamo tantissimo!
    Haselhoff: E' stato un piacere. Grazie

    Fonte: 22- Marzo 2000 Mistic.it

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