1. Universo finito o infinito? (parte 1^)

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    Religione/Filosofia
    By *ROS* il 13 Mar. 2012
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    E' FINITO L'INFINITO


    di Sirio

    dodecaedro


    Fino ad adesso lo avevamo immaginato infinito e le più accreditate teorie cosmologiche lo hanno descritto piatto e in costante espansione, ma qualche tempo addietro la rivista Nature ha dedicato la copertina alla "finitezza dell'infinito". E cioè all'ipotesi formulata da parte di un gruppo di astrofisici secondo i quali l'universo infinito non solo sarebbe curvo, ma addirittura ripiegato su se stesso, insomma un sistema chiuso molto simile alla familiare forma del pallone da calcio. Secondo infatti il gruppo di astrofisici dell'Osservatorio di Parigi, coordinato dal francese Jean-Pierre Luminet, l'universo avrebbe dei confini molto precisi e sarebbe racchiuso all'interno di 12 pentagoni curvi uniti in una sfera. I ricercatori lo definiscono "un semplice modello geometrico di uno spazio finito" che si basa sullo "spazio dodecaedrico di Poincare". In sostanza in questa singolare figura geometrica sono uniti insieme blocchi di spazio in modo che ogni faccia a forma di pentagono sia ancorata alla sua faccia opposta. Di conseguenza ogni oggetto (compresa la luce) che attraversi l'interno del dodecaedro e vada a toccare una determinata faccia, viene riflesso dalla faccia opposta e così via. Un fenomeno, questo, che produce, per quanti si trovino all'interno di questo universo sferico, l'illusione di vedere tutto intorno tante altre copie della stessa sfera, come in un gioco di specchi che si riproduce all'infinito. Ci troviamo quindi di fronte alla negazione di quanto abbiamo creduto, oppure ritenuto di credere, fino ad oggi, dove il termine universo poteva essere tranquillamente usato come sinonimo di infinito. Toccherà da ora stare attenti a metafore che lascino intendere tale assioma. Ma non è una teoria, quella degli astrofisici francesi, filosofica, una sorta di pensiero speculativo, piuttosto una teoria scientifica formulata sulla base dei dati ricavati dal satellite della Nasa Wmap (Wilkinson Microwave Anisotropy Probe), che ricostruiscono la mappa della radiazione residua dopo il Big Bang, la gigantesca esplosione che avrebbe dato origine all'universo, fornendo un'immagine dell'universo come era circa 400.000 anni dopo la grande esplosione che diede vita al nostro universo. Analizzando questi dati, gli astrofisici avrebbero verificato che, su grande scala, le fluttuazioni di temperature segnalate erano molto inferiori a quelle che avrebbero dovuto essere presenti in un universo infinito. Un dato che, rilevano gli astrofisici, le teorie cosmologic...

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    Last Post by giovanni13 il 16 Dec. 2014
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  2. E...se l'aldila' fosse un mondo parallelo?


    Sull'esistenza di Dio
    e dell'Aldilà


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    La dimostrazione dell’esistenza di Dio è un’impresa veramente difficile, lo dimostrano le interminabili discussioni fra i vari utenti dei blog, e le tesi e contro-tesi dei vari filosofi di tutti i tempi.

    Gli scienziati moderni, da parte loro, si basano sul principio che la scienza può ammettere solo ciò che è sperimentabile e riproducibile. Ovviamente questo principio non può essere applicato a quei fenomeni che sono prettamente spirituali o che appartengono ad un’altra dimensione su cui la nostra fisica non ha accesso.
    Non posso quindi rinunciare a presentare qualche ipotesi. Non posso aspettare che gli scienziati dimostrino matematicamente e sperimentalmente l’esistenza di un universo parellelo, potremmo aspettare molti anni. La scienza normalmente procede per gradi, per approssimazioni successive, occasionalmente si verifica qualche salto rivoluzionario. Quello che oggi è ritenuto impossibile, potrà forse un giorno essere dimostrato reale.

    Propongo di procedere per gradi, in modo che il processo logico sia più comprensibile ed anche facilmente dimostrabile.
    Il primo passo indispensabile può essere quello di dimostrare l’esistenza dell’Aldilà, perché ovviamente Dio può esistere solo in questo spazio.
    Per Aldilà si intende uno spazio spirituale, dove crediamo che sia posto il Paradiso, l’Eden, lo Janna (islam) ed anche l’Inferno. In esso dovrebbero abitare le anime dei nostri defunti, gli angeli e i demoni.
    Anche la dimostrazione dell’esistenza dell’Aldilà può essere fatta per gradi, cominciando a verificare se può esistere effettivamente uno spazio diverso da quello materiale che conosciamo (che possiamo toccare e vivere con i nostri sensi).
    Su questo aspetto la scienza astronomica e la fisica quantistica ci viene in aiuto, perché in base alle ultime scoperte e alle più recenti teorie sembra che effettivamente possano esistere altre dimensioni.
    Gli astronomi ipotizzano l’esistenza della materia oscura e dell’energia oscura, la cui ampiezza dovrebbe addirittura essere molto più vasta della materia visibile e misurabile.
    Molti fisici, sull’altro versante, per giustificare alcune anomalie matematiche, ipotizzano l’esistenza di altre dimensioni, di altri universi, e discutono sul loro numero e sulle loro caratteristiche. In queste dimensioni le leggi della fisica potrebbero essere diverse dalle nostre, lo spazio e il tempo potrebbero essere dei concetti completamente differenti.
    L’esperimento sulla correlazione quantistica fra particelle, svolta dallo scienziato Alain Aspect, ha dimostrato che due fotoni, appartenenti allo stesso atomo di calcio, anche dopo la loro separazione rimangono comunque solidali nelle loro manife...

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    Last Post by *ROS* il 3 Oct. 2011
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  3. Alle soglie del 2012...

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    Secondo la profezia di Malachia Benedetto XVI è il penultimo dei romani pontefici.

    San Malachia fu un vescovo irlandese autore, nel 1140, di previsioni sul futuro del papato.
    Le profezie indicano, con una metafora breve, la storia della Chiesa romana, da Celestino II (1143-1144) a Pietro II, che dovrebbe essere l'ultimo Papa, dopo Joseph Ratzinger ('De gloria olivae'), da poco insediato con il nome Benedetto XVI, forse destinato a gestire un periodo di guerre che prepareranno l'ultimo tragico pontificato.
    Il pontificato di Pietro II, dopo Ratzinger, viene più dettagliatamente descritto dal 'profeta'. Nel testo di pronostico si dice che Santa Romana Chiesa verrà perseguitata, che il nuovo Pietro 'pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni', che Roma sarà distrutta e che 'il terribile giudice giudicherà il suo popolo.
    Fonte: .leonardoderasmo.com

    Se l'articolo riportato di seguito avesse un riscontro reale, potremmo avere l'ultimo Papa profetizzato da Malachia proprio nel fatidico anno 2012...[Ndr]

    25 settembre 2011

    Dimissioni del Papa...
    Preghiamo che Dio ce lo conservi a lungo


    di Antonio Socci

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    Per ora è una voce (un’ipotesi personale di Joseph Ratzinger) e spero che non diventi mai una notizia. Ma poiché circola nelle più importanti stanze del Vaticano merita molta attenzione.
    In breve: il Papa non scarta la possibilità di dimettersi allo scoccare dei suoi 85 anni, ovvero nell’aprile del prossimo anno.
    Che Ratzinger ritenga possibile questa scelta è noto almeno dal 2002, quando si dovette studiare l’eventualità con l’aggravarsi della malattia di Giovanni Paolo II.
    Ma Ratzinger è tornato sull’argomento anche da Papa. Nel libro intervista “Luce del mondo”, uscito nel 2010, interpellato dal giornalista Peter Seewald, ha dichiarato: “Quando un Papa giunge alla chiara consapevolezza di non essere più in grado fisicamente, psicologicamente e mentalmente di svolgere l’incarico affidatogli, allora ha il diritto ed in alcune circostanze anche il dovere di dimettersi”.
    Oggi papa Benedetto sembra veramente in forma, eppure si pone il problema della sua età e delle sue energie: “a volte sono preoccupato” ha confidato a Seewald “e mi chiedo se riuscirò a reggere il tutto anche solo dal punto di vista fisico”.
    Con l’enorme mole di lavoro che sta facendo per la Chiesa e l’immenso carico di responsabilità spirituale che porta, il Papa ha affermato nel 2010 di sentire tutto il peso dei suoi 83 anni: “confido nel fatto che il buon Dio mi dà la forza di cui ho bisogno per fare quello che è n...

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    Last Post by *ROS* il 25 Sep. 2011
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  4. E...se il tempo fosse un'illusione?


    La fine del tempo


    Julian Barbour

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    Il libro

    Se non accadesse nulla, se nulla cambiasse, il tempo si fermerebbe. Perchè il tempo non è altro che cambiamento, ed è appunto il cambiamento ciò che noi percepiamo, non il tempo. Di fatto il tempo non esiste.

    Un saggio che arriva al cuore della fisica moderna, che solleva dubbi sul maggiore contributo di Einstein (il continuo dello spaziotempo) ma che propone anche una soluzione a uno dei più grandi paradossi della scienza contemporanea: la distanza tra la fisica classica e la fisica quantistica. Barbour sostiene che l'unificazione della relatività generale di Einstein con la meccanica quantistica può determinare la fine del tempo. Il tempo non avrà più un ruolo centrale nei fondamenti della fisica. In questo testo rivoluzionario si aprono squarci affascinanti sui misteri dell'universo: i mondi multipli, i viaggi nel tempo, l'immortalità e, soprattutto, l'illusione del moto.

    Dopo la fine della storia e la fine della scienza (cfr. "L'Indice", 1999, n. 3) questa volta tocca al tempo. L'idea è affascinante: il tempo non scorre, non passa. È solo una serie di istanti singoli e autonomi (che l'autore definisce "Adesso") che noi colleghiamo assieme e vediamo scorrere sotto forma di "tempo". Non ci si deve meravigliare troppo della nostra interpretazione del tempo perché - come ha dimostrato Paolo Bozzi in Fisica ingenua - noi vediamo e interpretiamo il mondo su basi aristoteliche: il Sole sorge e tramonta, e così via. Da un punto di vista strettamente scientifico, nel momento in cui si riuscisse a unificare la teoria della relatività con la meccanica quantistica il tempo sparirebbe davvero. Ed è proprio questo che l'autore si prefigge di dimostrare.

    Il testo è costruito in maniera organica, partendo da capitoli abbastanza divulgativi, con dettagli tecnici piuttosto ridotti, poi diventa un po' più tecnico e richiede una discreta attenzione, pur restando sempre leggibile. Certo scegliere tra Eraclito ("tutto scorre") e Parmenide ("l'essere è immutabile e intemporale") non è facile. Per questo Barbour ricorre a Platone per il quale "le uniche cose reali sono le forme o idee " e battezza "Platonia" il paese matematicamente perfetto e il paesaggio atemporale in cui nulla cambia. "I suoi punti sono tutti gli istanti di tempo, tutti gli Adesso; semplicemente ci ...

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    Last Post by *ROS* il 18 Sep. 2011
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  5. Uomini, Nefilim, Vigilanti...

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    Un libro dalla trama avvincente, coinvolgente e appassionante, che sto leggendo in questi giorni, e che consiglio a tutti gli appassionati del genere... :)
    Ros


    Angelology

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    E' uscito "Angelology", primo volume di una nuova trilogia dedicata agli angeli. Un po' urban fantasy e un po' thriller a sfondo religioso in stile Codice da Vinci, questo romanzo della scrittrice americana Danielle Trussoni ha letteralmente spopolato negli States tanto che ne sono già stati acquisiti i diritti dalla Columbia Pictures per un film prodotto da Will Smith. Presto scopriremo se anche da noi sarà accolto con così grande entusiasmo.

    IL LIBRO

    Quando il padre l'aveva affidata alle suore francescane del convento di St. Rose, vicino a New York, Evangeline aveva soltanto dodici anni. In quella pace operosa, la bambina è diventata donna e ha poi scelto di prendere i voti. Adesso si occupa della biblioteca del convento, che ospita un'eccezionale collezione d'immagini angeliche. Ma, proprio in quel luogo apparentemente così lontano dai turbamenti del mondo, Evangeline scopre alcune lettere, spedite negli anni '40 dall'ereditiera Abigail Rockefeller a una suora del St. Rose: in esse vengono citati una misteriosa spedizione nella Gola del Diavolo, in Bulgaria, e il ritrovamento di un cadavere perfettamente conservato. Il cadavere di un angelo. Per Evangeline, quelle lettere sono il primo tassello di una storia che affonda le sue radici nella notte dei tempi: la storia degli angeli che hanno tradito Dio e della malvagità che è scesa sulla Terra con un battito d'ali; la storia dei Nefilim, le creature generate dall'unione tra gli angeli ribelli e i mortali; la storia degli angelologi, un gruppo di studiosi che, da generazioni, si tramandano il segreto dell'esistenza dei Nefilim e combattono contro di loro. E, soprattutto, la storia di uno strumento musicale di origine divina e dai poteri straordinari, uno strumento andato perduto e che ora Evangeline ha il compito di recuperare, prima che lo facciano i Nefilim. Perché la storia degli angelologi è anche la sua storia, e la loro missione è la sua missione. Perché il destino dell'umanità è nelle sue mani.

    L'AUTRICE...

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    Last Post by *ROS* il 7 Aug. 2011
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  6. Sophia: l’esilio e il ritorno

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    SOPHIA

    di Manuela Caregnato

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    Sapienza 7: 21-27

    Tutto ciò che è nascosto e ciò che è palese io lo so, poiché mi ha istruito Sophia, artefice di tutte le cose.
    In Lei c'è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, mobile, penetrante, senza macchia, terso, inoffensivo, amante del bene, acuto, libero, benefico, amico dell'uomo, stabile, sicuro, senz'affanni, onnipotente, onniveggente e che pervade tutti gli spiriti intelligenti, puri, sottilissimi.
    Sophia è il più agile di tutti i moti; per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.
    È un'emanazione della potenza divina, un effluvio genuino della gloria dell'Onnipotente, per questo nulla di contaminato in essa s'infiltra.
    È un riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell'attività divina e un'immagine della sua bontà.
    Sebbene unica, essa può tutto; pur rimanendo in sè stessa, tutto rinnova e attraverso le età entrando nelle anime sante, forma amici di Dio e profeti.

    Sophia: La Dea della Saggezza e la sposa di Dio

    Chi è Sofia? Letteralmente il suo nome, dal greco, significa saggezza.
    Lei rappresenta la saggezza nel divino. E’ il cardine centrale della creazione e rappresenta l’aspetto femminile di ogni cosa. E’ stata venerata come la saggia sposa di Salomone dagli ebrei, la regina della saggezza e della guerra (Atena) dai greci, ovvero quale Spirito Santo dai cristiani.

    Il suo nome si pronuncia sew-fee’ah in Greco, è conosciuta come Chokmah in ebraico, Sapientia in latino, ed anche il nome della celtica Sheela na gigs si traduce con saggezza.
    In qualità di Dea della saggezza e del fato molti sono i suoi volti: la madonna nera, il femminino divino, la madre di dio dei cristiani gnostici.

    Sophia è l’anima femminile della divinità giudaico cristiana, sorgente di puro potere.
    E’ la madre della creazione: il suo consorte e assistente era Jehovah.
    Il suo sacrario, Hagia Sophia ad Istambul, è una delle sette meraviglie del mondo.
    Il suo simbolo, il calice, rappresenta lo spirito.
    In un’icona mediorientale appare incoronata di stelle, ad indicare la sua assoluta divinità.
    Di lei si parla nei libri della bibbia. Ci sono molti riferimenti nel libro dei prov...

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    Last Post by *ROS* il 20 July 2011
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  7. La Piramide divina

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    La Piramide divina...tra gnostici e Platone


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    ...la vita terrena è imperfetta e si basa sulla sofferenza e la distruzione...

    Secondo la dottrina gnostica...il Vero Dio (il Padre Ignoto) trascende ogni essere ed ogni cosa...
    Dal Vero Dio "emanano" gli Eoni, esseri perfetti che dimorano nella Pienezza (Pleroma) del Padre, l'ultimo dei quali volle allontanarsi dal Pleroma e dette origine al mondo imperfetto che conosciamo generando il Demiurgo ed i suoi aiutanti, gli Arconti.

    Secondo la dottrina gnostica gli esseri umani rispecchiano la dualità presente nella Creazione del mondo, in parte emanato dalla Luce del Vero Dio ed in parte creato dal Demiurgo, ma non tutti gli esseri umani sono pronti a riconoscere la loro natura superiore, solo gli "pneumatici" (spirituali) sono pronti a ricevere la Gnosi, gli "ilici" hanno una visione completamente materializzata e disconnessa dalla Verità, mentre gli "psichici" hanno una certa attitudine interiore ma possono accedere alla liberazione solo con molto impegno. E' a causa di questa visione sulla duplice natura del mondo e dell'essere umano che la tradizione Gnostica ha guadagnato l'epiteto di "dualista".

    ...Sebbene la morte rilasci la scintilla divina dalla misera prigione di carne, se non c'è stato un lavoro sostanziale di Conoscenza fatto dall'anima prima della morte, tale scintilla dovrà reincarnarsi tra i tormenti e la schiavitù del mondo fisico. Gli Gnostici non concepiscono la Salvezza come necessaria, in virtù di un Peccato Originale da redimere, piuttosto come necessaria in virtù dell'ignoranza spirituale che affligge gli esseri viventi e della quale il Peccato Originale è solo una conseguenza.

    La rivelazione decisiva della Gnosi è portata dai Messaggeri di Luce, ad es. negli scritti gnostici si cita il Profeta Mani ed il terzo figlio di Adamo, Seth...

    Al di là delle concezioni teologiche, cosmologiche, ontologiche ed etiche sopra considerate (specifiche dello Gnosticismo Cristiano) possiamo considerare la Gnosi una corrente sapienzale universale che periodicamente riversa la sua Luce su alcuni personaggi in grado di incarnarla (tutti i maggiori maestri e iniziati) e su alcuni movimenti che hanno cercato e cercano tutt'oggi di diffonderla nel campo energetico planetario terrestre: ritroviamo infatti tale Luce nei Rishi dell'antica India, nei mistici taoisti che seppero donare le conoscenze per il raggiungimento dell'immortalità, nei sacerdoti Egiziani che preservarono la tradizione atla...

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    Last Post by *ROS* il 9 July 2011
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  8. L'Universo gnostico: Dio..arconti...universi paralleli


    Coscienza e universi
    Il progetto divino


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    Possiamo introdurre questo complesso discorso dicendo che in principio esiste solo la Coscienza... Si' ma che cosa si intende per Coscienza in questo campo di ricerca?

    La Coscienza a cui ci riferiamo e' un'essenza, una cosa ideale, ovvero cio' che viene tipicamente chiamato “L'Uno”, “Il Tutto”, o meglio l'unita' del Tutto. Intendiamo quindi l'unione di tutte le esperienze accumulate dalle varie componenti coscienziali che esistono nell'universo, ovvero Spirito, Anima e Mente.
    Da questo si potrebbe dedurre che ci riferiamo ad una gigantesca base di dati in cui confluiscono tutte le nostre esperienze. A questo punto pero' sorge spontanea una domanda: ma questa base di dati chi la gestisce e a cosa serve?

    Per rispondere alla domanda bisogna necessariamente fare una precisazione. Questa Coscienza e' composta dalla Base Dati e dal Dio Primo.
    Il Database e' l'archivio (anche chiamato archivio Akashico), tuttora in costruzione, di tutti i dati e le informazioni raccolte tramite le esperienze delle anime, degli spiriti e delle menti. Potremmo anche chiamarlo Coscienza Collettiva.

    Il Dio primo e' colui che ha ideato e dato vita ad un progetto per noi sconosciuto, in cui le nostre anime sono solo strumenti di questo gioco. Nei sistemi gnostici questo Dio è conosciuto come la Monade, l'Uno, l'Assoluto, Aion teleos (L'Eone Perfetto), Bythos (Profondità), Proarkhe (Prima dell'Inizio), Arkhe (L'Inizio) e Padre Inconoscibile.
    Dai nostri studi risulta che Dio genera tante parti di se stesso, le anime, a cui da un preciso compito da svolgere per un progetto comune, ovvero la comprensione di se stesso tramite l'unione di infinite esperienze diverse tra di loro.
    Per questo scopo innanzitutto incarica le anime di fare una creazione virtuale, nella quale Dio possa riconoscersi. Poi, una volta avvenuta la creazione virtuale (universi), deve entrarci fisicamente dentro, per vedere come e' fatta e come si vive all'interno. Per far questo delega le sue emanazioni, le anime, che fanno esperienza negli esseri viventi e la condividono facendola confluire nel Database della Coscienza. Per fare esperienza nei corpi viventi, sono necessari anche gli spiriti e le menti, che infatti sono una creazione successiva alle anime.
    Quando i giochi giungeranno al termine e il Database sara' completo di tutti i dati raccolti dalle varie esperienze, allora Dio potra' analizzare tutti i possibili risultati, apprendere la perfezione della creazione e magari decidere di fare qualcos'altro!

    In realta' non sappiamo quale si...

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    Last Post by *ROS* il 29 June 2011
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  9. Il manoscritto di El Minya


    Il Vangelo di Giuda

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    ...Dopo 1.800 anni di silenzio, le parole di un fragile manoscritto gnostico hanno raggiunto le pagine dei quotidiani di tutto il mondo. Sono le parole di Giuda, il discepolo traditore, del suo Vangelo finalmente venuto alla luce e oggi tradotto da un team di esperti grazie al National Geographic, che ne ha curato la pubblicazione. Il Vangelo di Giuda è una rivelazione, la personale rivelazione che Gesù fa a Giuda della verità divina.
    [...]
    Il testo, ritrovato negli anni ’70 dello scorso secolo nel deserto egiziano nei pressi di El Minya, ha avuto una strana sorte, passando prima nelle mani dei mercanti d’arte che lo vendettero in Europa, quindi finì negli USA dove rischiò letteralmente di marcire in una cassetta di sicurezza di una banca newyorkese. Acquistato da Frieda Nussberger-TChacos fu infine donato, per l’impossibilità di venderlo, alla Maecenas Foundation che ne incaricò per il restauro (il testo era ridotto in oltre 1.000 frammenti) l’esperto di copto, la lingua egizia del periodo cristiano, Rodolph Kasser. Oggi lo studio dei vangeli gnostici grazie a quest’apporto si arricchisce di un prezioso documento. Ricordo che lo gnosticismo nacque dagli insegnamenti più profondi di Gesù, non era pertanto un movimento politico ma una corrente puramente mistica. Quindi perché non dare uno sguardo e capire meglio Giuda Iscariota attraverso questo nuovo Vangelo? Le parole, poste su fogli di papiro legati tra loro da un laccio di pelle, furono redatte in copto intorno al 300 d.C. e in alcuni punti sono straordinarie, disegnando un rapporto tra Gesù e Giuda del tutto intimo. Lo stesso Gesù viene descritto come depositario di una verità...consapevole allo stesso modo della relatività del mondo. «Tu supererai tutti loro - confida Gesù a Giuda - perché farai in modo che venga sacrificato l’uomo entro cui io sono».
    “Tu...sacrificherai l’Uomo che mi racchiude”, vale a dire il guscio esterno, il corpo fisico che è passibile di malattia, di morte, di dolore e di sofferenza. Il guscio verrà messo a morte per fare in modo che la persona vera al suo interno, l’anima dentro Gesù, che è il suo legame con il Divino, possa essere liberata...
    Meraviglioso passo in cui è il Verbo che parla, lo Spirito che attraverso la voce dell’Uomo prefigurerà la trasfigurazione dalla carne, cioè la trasformazione dell’Uomo in Dio... un concetto di Dio prettamente gnostico, un Dio superiore alla creazione, che è invece frutto di una sottocreazione, di un demiurgo che si è voluto elevare a divinità.
    [...]
    Ecco quindi la figura di Giuda...che viene investito della responsabilità di abbattere la materia, la carne che imprigiona lo Spirito, consegnando la materia stessa ai suoi aguzzini per realizzare la parusia. Non...

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    Last Post by *ROS* il 19 June 2011
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  10. La Sindone dei Crop Circles

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    La Sindone dei Crop Circles


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    Mentre le polemiche sull’origine del fenomeno cerchi nel grano continuano, a oltre trentacinque anni dalla sua comparsa ufficiale nell’era dei mass-media, i campi di cereali inglesi continuano a presentare l’assoluta meraviglia artistica di una mente che sembra avere deciso, anno dopo anno, di svelare se stessa attraverso i simboli impressi nelle coltivazioni. In effetti, nella sua complessità la stagione 2010 dei cerchi nel grano, pur esprimendosi con una qualità artistica nella media delle precedenti, ha avuto un picco notevole nella doppia formazione di Wickham Green del 30 luglio. Si tratta dell’orami nota stilizzazione in cerchi di un volto, che sembra essere stato diviso in due metà non perfettamente corrispondenti ma comunque speculari e complementari, che sono state chiamate Wickham Green nord (la metà sinistra del volto) e Wickham Green sud (la metà destra). I due “cerchi” apparsi in una sola notte in campi attigui sono immediatamente stati considerati dalla comunità internazionale di ricercatori come una versione stilizzata del volto della Sindone. Anche chi scrive ha pubblicato il 31 luglio, nel proprio blog, la notizia in questi termini: «Stamane ho avuto notizia dell'apparizione di un'immagine nei campi del Wiltshire, Inghilterra. In realtà si tratta di due formazioni gemelle nel medesimo campo (inframezzato da una doppia carreggiata autostradale) tra il 29 e il 30 luglio. Nessun commento ufficiale, assoluto silenzio sul significato. Ci ho lavorato su. L'immagine mi si è aperta letteralmente davanti agli occhi. È l'Uomo della Sindone, il suo Volto. Il fatto che vi sia una formazione gemella nello stesso campo pone il discorso del gemello spirituale, l'uomo di carne e l'Uomo di Spirito, il corpo e la sua parte gloriosa. Gesù e Giovanni o anche Gesù e Tommaso». Affianco all’immagine di una delle due formazioni avevo posto a confronto il Volto della Sindone. Non ero stato l’unico. La stilizzazione di quel volto era troppo evidente perchè passasse inosservata e, praticamente in contemporanea, l’intera comunità internazionale di ricercatori ha associato la doppia formazione di Wickham Green alla Sindone.

    Le analisi

    I grafici relativi alle due formazioni hanno portato i ricercatori ad unire ciò che prima era separato e le due metà, grazie alla diffusione di Photoshop e dei programmi di ritocco fotografico, sono state sovrapposte per fornire quella che tutti hanno considerato l’immagine completa della formazione di Wickham Green. Il volto dell’Uomo de...

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    Last Post by *ROS* il 16 June 2011
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