1. Piccoli alieni grigi

    Molti si chiedono come mai se ci sono tanti avvistamenti di UFO, non abbiamo nessuna prova delle loro spedizioni sulla terra, per esempio un frammetno di astronave, o magari anche il corpo di un alieno. Gli ufologi sostengono che esistono resti di astronavi aliene che si sono schiantate sulla superficie terrestre, e anche corpi di alieni morti nello schianto, ma che i governi coprono con il segreto tutto questo. L’incidente più famoso sarebbe avvenuto negli USA, vicino a una piccola località chiamata Roswell...

    Il vento spazzava l’arida pianura, sospingendo i corvi nel cielo come coriandoli neri e scuotendo i rari cespugli ormai senza foglie. Sembrava non potesse esserci al mondo luogo più desolato.
    Un vecchio apparve sul crinale dei monti che sovrastavano la pianura ondulata. Riposò per qualche istante, appoggiato al bastone, mentre un ragazzo gli si accostava in silenzio.
    Gli abiti del vecchio erano neri come paramenti funebri, e il suo volto era solcato da rughe grigiastre. Anche il suo bastone da passeggio dall’impugnatura d’argento era nero. Il ragazzo si era fermato a un passo da lui. Parlò a voce alta, perché il vento portava via le sue parole e il vecchio era un po’ sordo.
    “E’ qui che è successo, nonno?”
    Gli occhi chiusi del vecchio lacrimarono mentre li investiva un piccolo turbine di sabbia. C’era una buca nel terreno, dove un tempo era cresciuto un cespuglio che il vento aveva strappato. Il vecchio si sedette protetto da quel precario riparo e battè la mano sulla terra riarsa: “Siediti qui, Joe”.
    Il ragazzo si lasciò scivolare a terra e guardò verso la pianura. Il vecchio alzò il bastone e indicò un punto nella distesa grigio-verde ai loro piedi. “Adesso l’erba è ricresciuta”, disse. “Ma cinquant’anni fa qui c’era una fenditura profonda, come se qualcosa avesse colpito il terreno a una velocità tremenda...”.
    Sul terreno si intravedeva ancora come l’ombra di una traccia. O almeno a Joe sembrava di scorgerla.
    “Ed è lì che il disco volante si è schiantato?”
    “Non esattamente”, disse il vecchio. Parlava piano, scegliendo le parole con cura. “O meglio sì, benché la cabina sia stata ritrovata più a nord, verso Corona”.
    Il ragazzo scosse la testa.
    “Non riesco proprio a capire, nonno. Quegli alieni avevano attraversato l’universo per arrivare sulla terra, e perciò dovevano essere molto abili come piloti”.
    “E’ vero”, disse il vecchio.
    “E allora come mai si sono sfracellati quando sono arrivati qui?”, chiese Joe. “Dovevano essere proprio stupidi, o sconsiderati”.
    “Mmmm”, annuì il nonno. “Mi ricordo che c’era stata una tempesta, il 2 giugno di quell’anno...”
    “Il 1947?”
    “Il 1947. La peggior tempesta a memoria d’uomo, da queste parti. Io certo non ne ho più vista una così. Il proprietario di questa terra, nel 1947 era un certo Mac Brazel. Si ricordò di avere visto un grande lampo nel cielo proprio qua sopra. Era rosso, con una specie di coda bianca, ma lui pensò che fosse un lampo di caldo, ...

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    Last Post by Aibux! il 28 Nov. 2014
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  2. Alieni alti e bianchi nella valle di Indian Springs in Nevada


    “Erano ET alti e bianchi”

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    Parla Charles Hall, osservatore meteorologico al poligono di Indian Springs, sotto la giurisdizione delle base Nellis (Area 51)

    Di Paola Harris
    Traduzione di Teresa Barbatelli

    PAOLA HARRIS INTERVISTA CHARLES E MARIE HALL, COLORADO SPRINGS, GIUGNO 2003


    1. Quali prove ci sono che gli Extraterrestri stiano interagendo con gli umani su questo pianeta?

    Oltre alle esperienze che ho avuto a livello personale, le prove migliori che ho consistono in quanto mi è stato riferito verbalmente dai colleghi con cui ho prestato servizio nell'Aviazione degli Stati Uniti nel periodo che va da 1965 al 1968. Per conto mio, io non posseggo alcuna prova fisica, nè fotografie, nè diari, nè rapporti stampati o manoscritti. Malgrado ciò, negli anni ho visto molte immagini e resoconti attendibili, pubblicati da altri autori, che riguardano proprio gli alieni alti e bianchi. Le immagini mostravano anche uno dei loro veicoli da esplorazione. Uno dei rapporti più interessanti è quello pubblicato da Allen Hyneck, famoso per il Project Blue Book, in cui egli afferma di aver condotto analisi chimiche su del materiale caduto dal fondo di un UFO.

    In tale rapporto, pubblicato alla fine degli anni '60 (non ricordo la data esatta), egli afferma che la composizione chimica del reperto appariva simile a quella di scorie di alluminio prelevate da una fornace riscaldata a circa 11OO gradi Fahrenheit (almeno, mi sembra di ricordare, a memoria, che questa fosse la temperatura esatta.) Egli non si accorse che la composizione chimica di quelle "scorie di alluminio" era molto simile a quella delle moderne fibre ottiche portate al punto di fusione.

    Le fibre ottiche hanno un'alta percentuale di alluminio e, se lui si fosse accorto di questa somiglianza, avrebbe avuto in mano un'importante prova dell'esistenza degli UFO capace di indirizzarci, oltre tutto, verso la comprensione del loro sistema di propulsione anti-gravitazionale. Se gli scienziati americani avessero indagato sulle particelle atomiche che oggi possiamo creare facilmente in laboratorio (come i mesoni, i barioni etc.) per studiare di quali di esse sia possibile influenzare il moto mediante le fibre ottiche, il suo lavoro ci avrebbe condotto ad una delle maggiori scoperte nella fisica di tutti i tempi.

    La fisica alla base della costruzione dei veicoli da esplorazione degli alieni bianchi alti è descritta approfonditamente nei miei libri e, inoltre, nell'appendice di "Millennial Ospitality III, la via verso casa", descrivo la mia teoria fisica d...

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    Last Post by *ROS* il 12 Feb. 2009
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