1. I Cavalieri Templari di Agharti

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    Tibet
    By *ROS* il 18 Jan. 2012
     
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    AGHARTI


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    Il palazzo dove prega il Re del Mondo si trova nel regno di sotterra, un territorio immenso nascosto alla vista degli uomini e popolato da esseri semidivini, vero e proprio centro spirituale del pianeta. Quel regno esiste fin dalla notte dei tempi: per tutto il remoto periodo denominato dai miti "Età dell'Oro" aveva prosperato alla luce del sole con il nome di "Paradesha" (in sanscrito Paese supremo, da cui Paradiso); poi, nel 3102 a.C, all'inizio del Kali Yuga della tradizione indù (il termine significa Età Nera e designa il periodo in cui viviamo), i suoi abitanti si erano trasferiti nel sottosuolo per evitare di essere contaminati dal male, e il nome della loro terra era stato trasformato in Agharti, "l'inacessibile".
    Ossendowski riferisce le parole di un Lama mongolo secondo il quale il Paradesha fu fondato dal primo Guru (intermediario del volere divino) intorno all anno 380.000 a.C., e divenne sotterraneo più di seimila anni fa . Per l'occultista Helena Blavatsky, Agharti (che lei chiama "La loggia bianca") è sorta sull'isola del Mar del Gobi dove, in tempi remotissimi, erano atterrati i Signori della Fiamma, semidèi provenienti da Venere. Dottrine esoteriche assai fantasiose fanno risalire la sua fondazione addirittura a quindici milioni di anni fa; gli abitanti di Agharti proverrebbero dal continente di Gondwana, ora scomparso; grazie alla misurazione delle maree effettuata per mezzo del Candelabro delle Ande, essi avevano compreso che una catastrofe stava per abbattersi sulla loro terra, e si erano rifugiati in vaste gallerie sotterranee illuminate da una luce particolare che fa germogliare le sementi, portando con sé il loro bagaglio di antichissime conoscenze.

    Il cuore di Agharti ha sede sotto l'Asia Centrale, nel vasto territorio che va dal deserto del Gobi alle impervie montagne del Tibet e del Nepal; il Regno si estende per vie sotterranee nel mondo intero fino alle caverne dell'America, ancora abitate dall'antico popolo che disparve sotto terra. La sua capitale è Shambhalla, mitica "Città di Smeraldo" più volte citata dai viaggiatori medioevali..
    Il centro del Regno sotterraneo sorge sul principale incrocio delle correnti terrestri, o forse è esso stesso a generare questi fiumi di energia arcana che percorrono tutto il pianeta e si diffondono in superficie irraggiati dai megaliti. Agharti costituisce il mozzo, immobile e immutabile, della Dharma Chakra, la Ruota della vita e della legge della tradizione indù, alla cui rotazione è legato il destino dei mortali. Agharti esiste simultaneamente sia sul piano fisico, sia in un elevatissima dimensione mistica, e solo pochissimi Arhat (illuminati) hanno la possibilità di accedervi. Per evitare che il male vi penetri, essa è tenuta isolata dal mondo della superficie da vibrazioni che offuscano la mente e rendono invisibili le porte di accesso: per questo i non iniziati che l'hanno cercata (tra cui Ferdinand Ossendowski e Sven Hedin) non sono mai riusciti a trovarla.
    Agharti è retta dal Brahmatma (colui che ha il potere di parlare con Dio) ovvero il Chakravarti (Re del Mondo), che regna per il periodo di un Manvatara, una delle quattordici ere (la nostra è quella detta del cinghiale bianco) da cui è composto un ciclo cosmico. Vaivaswata, settimo e attuale Re del Mondo, è in comunione spiritale con tutti i Manu che hanno regnato prima di lui, tra cui il primo Brahmatma Swdyambhuva; di tanto in tanto - racconta Ossendowski - egli si reca nella Cripta del Tempio dove giace, in un sarcofago di pietra nera, il corpo imbalsamato del suo predecessore, per unire la sua mente a quella dei Manu del passato. La caverna è sempre oscura, ma quando vi penetra il Re del Mondo, le pareti si rigano di strisce di fuoco e dal coperchio del sarcofago si levano lingue di fiamme. .. Dal sarcofago cominciano a emanare i flussi diafani di una luce appena visibile: sono i pensieri del predecessore del Re, ed esprimono le volontà e i comandi di Dio. Il Brahmatma, insieme al Mahatma (colui che conosce il futuro) e al Mahanga (colui che procura le cause affinchè gli avvenimenti si verifichino), forma una potente triade; da essa dipende una società di cavalieri-sacerdoti, i templari Confederati dell'Agharti, il cui livello più elevato è il cosiddetto "consiglio circolare" formato da dodici iniziati: lo stesso numero - fa rilevare Renè Guenon - dei Cavalieri della Tavola Rotonda di Re Artù. Di rado il sovrano si mostra al di fuori del suo regno: le ultimi apparizioni pubbliche sono avvenute nel monastero di Narabanchi nel 1890 (a quell'anno risalgono una serie di profezie che anticipano, con una precisione sconcertante, gli sconvolgimenti politici iniziati un secolo dopo), nel 1923 in Siam e nel 1937 a Delhi. Comparirà davanti a tutti soltanto quando il tempo sarà venuto di condurre tutti gli uomini buoni contro i cattivi, ma il tempo non è ancora venuto. Gli uomini più cattivi dell umanità non sono ancora nati.
    Ad Agharti è nata, infatti, la religione unica, primordiale e perfetta dell "Età dell'Oro", in grado - per mezzo di pratiche mistiche - di porre l'uomo in totale comunione con Dio. .. Tutte le grandi religioni attuali traggono le loro origini dalla religione primordiale di Agharti, così come tutte le tradizioni particolari sono in fondo solo adattamenti della grande tradizione primordiale; i loro supremi sacerdoti e i loro iniziatori (Rama, Melchidesec, Budda, Mosè, i Re Magi, Cristo, Maometto) sono dirette emanazioni del Re del Mondo. Nel corso dei millenni le religioni si sono secolarizzate, e conservano ormai solo qualche pallido ricordo della loro gloriosa e comune identità. Con l'aiuto e gli insegnamenti occulti dei Superiori Sconosciuti , potenti illuminati mescolati agli uomini della superficie, la tradizione originale di Agharti è stata portata avanti dalle Società esoteriche..
    Il Re del Mondo non è soltanto un capo religioso, ma regge anche i destini materiali del pianeta (l'unità tra il potere spirituale e quello temporale è simboleggiata nella figura del Re-Sacerdote Artù). Il Manu fa in modo che il corso della storia segua un preciso andamento (difficilmente comprensibile e non necessariamente positivo secondo i nostri canoni) in accordo con un ineffabile piano divino. .. Al sovrano non mancano i mezzi per eseguire la propria missione: quando lo desidera egli può infatti mettersi in comunione con il pensiero di tutti gli uomini che hanno influenza sul destino e la vita dell'umanità : Re, Zar, Khan, capi guerrieri, sacerdoti, scienziati. Egli conosce tutti i loro pensieri e i loro disegni; se questi sono graditi a Dio li asseconda, altrimenti li fa fallire.
    Ad Agharti - scrive Ossendowski - la scienza si è sviluppata indisturbata; poiché nulla, laggiù, è minacciato di distruzione, il popolo sotterraneo - che ora conta milioni di anime -ha raggiunto il più alto grado di conoscenza. A bordo dei Vimana, essi volano per le anguste spaccature all'interno del globo, e a volte anche all'esterno. Su vette mai calcate da piede umano, si possono trovare iscrizioni scolpite nella roccia e solchi di ruote lasciate dagli Aghartiani in perlustrazione. Forse i misteriosi UFO sono proprio i loro veicoli; anziché dallo spazio, essi provengono dalle profondità della Terra.

    Fonte: the1phoenix.net - Immagine da: acam.it
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