1. Il segno di Shamballa


    IL SEGNO DI SHAMBALLA


    di Mauro Paoletti

    Lonely


    Anno 1928. "Qualcosa di lucente, vola molto alto. Prendiamo nelle tende tre potenti binocoli e osserviamo l'enorme sferoide che brilla ai raggi del sole, chiaramente visibile sullo sfondo azzurro del cielo, mentre si muove a grande velocità. Un attimo e lo vediamo scomparire dietro la catena di Humboldt dopo un brusco cambio di direzione. L'intero campo segue l'insolita apparizione e i lama bisbigliano: 'Il Segno di Shamballa'..."

    È quanto scrive Nicholas Roerich, famoso ricercatore russo, nel suo libro "Cuore dell’Asia". Ancora non si parlava di Dischi Volanti.
    Un manoscritto sulla geografia Tibetana indica Shamballa come una regione a Nord del fiume Sita. Secondo la "Guida di Shambhala" scritta dal terzo Panchen Lama Blo-Bzang (1738-1780), il Si-Ta scorre a Nord di un’immensa foresta e non può essere attraversato da un corpo perché quando questo gli si avvicina "diventa come pietra".
    Per il gesuita Cabral il regno di Shamballa era posto vicino a quello di Sopo, identificato col territorio dei Tartari.
    Shamballa, città di cristallo, capitale del regno di Agartha, o Agarthi, il potente regno nascosto nel sottosuolo di una regione compresa fra il Gobi, il Lop-Nor, il deserto di Takla Makan e quello di Ala-Shan. Sede del Re del Mondo, che parla con gli Dèi, il cui anello d'oro reca una targhetta con inciso l'antico simbolo cosmico: la svastica. Si dice che in Mongolia sia conservato un anello donato a Gengis Kan dal Re del Mondo sul quale si trova incisa proprio una svastica.
    L'esploratore Sven Hedin agli inizi del secolo giunse a Sun-Tun-Buluk, luogo delle trecento sorgenti, a Nord del Tibet, fra le montagne dell'Astin-Tagh e Nan-Shan. Seguendo antichi racconti mongoli si diresse verso Ala-Shan, per raggiungere Anambar-Ula, chiamata dai locali "Shan-Ambal", senza mai raggiungerla.
    Shamballa il luogo ove vivono gli Dèi, la terra dell'Amenti egizia, quella di Asar nominata nell'Edda scandinava; la Colchide degli Argonauti dove veniva custodito il Vello d'Oro; l'Isola di Avalon dove i Cavalieri della Tavola Rotonda cercarono il Santo Graal; la Shangri-la tibetana; il mondo sotterraneo.
    Nel 1871 dalla sagace penna dello scrittore inglese Lord Edward Bulver Lytton nasceva la storia ...

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    Last Post by *ROS* il 30 July 2012
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  2. L'Antartide e la Base 211

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    UFO: ANTARTIDE E LA BASE 211


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    Esiste realmente la misteriosa Base 211? Quali sono i suoi segreti e quali i fatti che lasciano sospettare una terribile verità? Ma, soprattutto, quale è oggi il suo reale pericolo?

    Operazione Nuova Svezia

    Base 211 è il codice che indicherebbe una installazione sotterranea, costruita segretamente ma con le sotterranee convivenze di alcuni governi, in Nuova Svevia ( Antartide). Le voci intorno a questa misteriosa installazione iniziano a circolare dopo lo svolgimento dell'Operazione Paperclip, e subito dopo che alcuni U-boot partirono per l' Antartide non facendo ritorno.

    L’Operazione Paperclip, conosciuta anche come Progetto Paperclip, era il nome in codice sotto il quale l'intelligence e i servizi militari degli Stati Uniti portarono via gli scienziati tedeschi dalla Germania nazista, durante e dopo le fasi finali della seconda guerra mondiale.

    La spedizione Nuova Svevia, fu una missione esplorativa finanziata dalla Germania e diretta verso le regioni antartiche, si svolse tra il 1938-1939 e venne affidata al comando di Alfred Ritscher.

    Il 17 dicembre 1938 la nave Schwabenland salpa da Amburgo; si tratta di un cargo attrezzato con una catapulta per far decollare idrovolanti. La spedizione si compone di 33 scienziati oltre ai 24 membri dell'equipaggio della nave.

    Nel gennaio 1939 la nave raggiunge un'area già rivendicata dalla Norvegia nel 1938 con il nome di Dronning Maud Land e inizia a cartografare la regione. Nelle settimane successive vengono effettuati circa 15 voli di ricognizione, coprendo un'area di circa 600.000 km² e scattando oltre 16.000 foto aeree.

    La spedizione lascia lungo la costa tre bandiere tedesche e ne paracaduta almeno 13 all'interno, lo scopo è quello di rivendicare il territorio esplorato con il nome di Neu-Schwabenland; vengono inoltre effettuate escursioni per rivendicare colline e altri punti significativi.

    La nave Schwabenland farà ritorno ad Amburgo nel 1939, al suo arrivo Ritscher trova già programmate altre due spedizioni in Antartide: la prima per l'estate 1939-40 e la seconda per quella 1940-41. Entrambe hanno come obiettivi l'individuazione di siti idonei all'impianto di basi baleniere e, più importante, di estendere la rivendicazione tedesca in Antartide. La seconda in particolare aveva uno scopo più militare e prevedeva la costruzione di una base navale nei pressi del canale di Drake per il controllo del transito tra l'oceano Atlantico e quello Indiano.

    Entrambe le missioni vennero in seguito annullate a causa della seconda guerra mondiale.

    I pionieri dell’ Antartide

    L’interesse della Germania per la regione antartica risaliva a molto tempo prima della spedizione guidata da Alfred Ritscher; nel 1873 Sir Eduard Dallman aveva ...

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    Last Post by *ROS* il 1 Dec. 2008
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