1. C'è un altro sistema planetario simile al nostro

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    Astronomia
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    By *ROS* il 25 Aug. 2010
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    25/8/2010

    C'è un altro sistema planetario simile al nostro: almeno 5 i suoi pianeti

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    Gli astronomi dell'Eso (Osservatorio Europeo Australe) a La Silla, in Cile, hanno scoperto, mediante l'utilizzo dello spettrografo Harps, un sistema extrasolare con almeno cinque pianeti (o forse sette) in orbita intorno ad una stella molto simile al nostro Sole.

    Si può parlare, dunque, di una struttura analoga a quella del nostro sistema, finora mai osservata. La similitudine con il nostro pianeta riguarda in modo particolare il numero dei pianeti ovvero sette, contro gli otto del nostro. La stella in questione, battezzata con il nome HD 10180, è situata nella Costellazione dell’Idra e si trova a circa 127 anni luce dalla Terra.

    Gli scienziati per identificare i pianeti si sono avvalsi anche del supporto di un telescopio da 3,6 metri, seguendo per ben sei anni l'astro HD 10180, giungendo a misurare le influenze gravitazionali dei pianeti che vi orbitano intorno.

    I cinque segnali più forti corrispondono a pianeti di massa simile a Nettuno (fra le 13 e le 25 masse terrestri), con periodi orbitali che vanno dai 6 ai 600 giorni. Secondo gli studiosi però si può affermare l'esistenza di altri due pianeti: un gigante di almeno 65 masse terrestri e quello che potrebbe essere l'esopianeta più piccolo mai osservato, di massa pari a 1,4 volte quella della Terra.

    Il pianeta più piccolo si troverebbe ad una distanza pari al 2% di quella fra la Terra e il Sole, con un periodo orbitale di due giorni, questo perchè le distanze dei pianeti dalla loro stella risultano essere di gran lunga minori rispetto al nostro stesso sistema.

    "Questa notevole scoperta evidenzia come stiamo entrando in una nuova era nella ricerca degli esopianeti, ovvero lo studio di complessi sistemi planetari e non soltanto dei singoli pianeti" ha spiegato Christophe Lovis dell'Osservatorio dell'Univesità di Ginevra. "Sistemi di corpi celesti di piccola massa, come quelli intorno a 10180 HD, sembrano essere abbastanza comuni, ma la loro storia di formazione rimane un puzzle", ha concluso Lovis.

    Palma Maria -Roberta Frascella


    Fonte: barimia.info
    Last Post by *ROS* il 25 Aug. 2010
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  2. Aspettando il 2012...

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    2012
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    By *ROS* il 23 Aug. 2010
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    23 agosto 2010

    Mi faccio il bunker per sopravvivere al 2012

    Chiara Bussi

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    L'anticamera della salvezza è una botola corazzata. Poi, una volta scese le scale, le porte blindate a tenuta stagna lasciano l'inferno alle spalle. Benvenuti nella moderna arca di Noè. Un rifugio antiatomico, corazza contro inondazioni, attacchi chimici e batteriologici. Con tutti i comfort per grandi e piccini e persino lo spazio per l'albero di Natale. Perché se è vero che secondo la profezia dei Maya la fine del mondo arriverà il 21 dicembre 2012 tanto vale correre ai ripari.

    Ci ha pensato la Matex Security Projects di Pontedera, che dopo un'esperienza di un quarto di secolo in costruzioni militari e impianti di sicurezza realizza il bunker dei desideri anche per i privati. Una soluzione "chiavi-in-mano" per sopravvivere alla più grande sventura di tutti i tempi. Il posto riservato non è per tutti: una famiglia di quattro persone deve prepararsi a spendere almeno 140mila euro. Per chi invece non vuole rinunciare a socializzare nemmeno nella fase di apocalittica emergenza la californiana Vivos progetta condomini della sopravvivenza in grado di ospitare fino a 200 persone all'insegna del lusso, in posti rigorosamente top secret in angoli sperduti del pianeta. Cinquantamila dollari a testa, la metà per gli under 16, ma gli animali non pagano. Una soluzione che ha già tentato un migliaio di persone, assicurano dalla società, con prenotazioni anche dall'Italia.

    All'appuntamento con la fatidica data mancano ancora più di ottocento giorni. Sul web, però, il conto alla rovescia è già cominciato. La profezia corre tra i bit, anima blog e gruppi di discussione, dove non mancano consigli e idee per prepararsi al peggio o per riderci su. Sarà la volta buona dopo secoli di finti oracoli? L'unica cosa certa è che cadrà di venerdì. Ma questo, per il momento, non importa: il business guarda al presente. Il numero magico di quattro cifre stuzzica i guru del marketing, diventa gadget, ispira giochi, concorsi a premi, film, libri, corsi di sopravvivenza e spot pubblicitari.
    Su Facebook c'è anche chi la butta sull'ironia. Il gruppo "Fermiamo la fine del mondo" avverte che «bastano 2012 iscritti per salvare sei miliardi di persone». Ma se la controprofezia della rete non dovesse funzionare o se la crisi avesse messo a dura prova i nostri risparmi, non resterà che affidarsi alle note di Eugenio Finardi: «Extraterrestre, portami via, voglio una stella che sia tutta mia, extraterrestre vienimi a cercare, voglio un pianeta su cui ricominciare».

    Fonte: ilsole24ore.com
    Last Post by *ROS* il 29 Nov. 2010
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  3. Doppio spettacolo: stelle cadenti e pianeti

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    Astronomia
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    By *ROS* il 16 Aug. 2010
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    13 agosto, 12:29

    Ecco il picco delle stelle cadenti, 100 l'ora
    Lo spettacolo sara' incorniciato da allineamento Venere, Marte e Saturno


    di Enrica Battifoglia

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    Pioggia di stelle cadenti in Austria


    ROMA - Se le nuvole lo permetteranno, questa notte il cielo offrirà uno spettacolo da non perdere assolutamente: una pioggia di stelle cadenti che si scatenerà al ritmo di 100 meteore ogni ora, incorniciata dall'allineamento di tre pianeti, Venere, Marte e Saturno, e dalla sottilissima falce della Luna crescente. Già dalle 10 di questa sera, fino all'alba, i pianeti e le stelle cadenti (che promettono di avere lunghe scie persistenti) saranno ben visibili a occhio nudo.

    Grazie alla debolissima luce della Luna, il 2010 si presenta come "un'ottima annata" per osservare lo sciame delle stelle cadenti. L'attività più intensà è prevista nelle ore comprese fra l'1 e le 5 del mattino, ma per godere al massimo lo spettacolo il consiglio è di allontanarsi dalle luci delle città. Secondo gli astronomi il buio può infatti aumentarne la visibilità da tre a dieci volte.

    Le Perseidi si chiamano così perché il radiante, ossia il punto sulla volta celeste dal quale provengono le meteore, si trova nella costellazione del Perseo. A scatenare lo spettacolo é l'incontro della Terra con i detriti della grande cometa Swift-Tuttle, che ogni 133 anni si spinge nella zona più interna del Sistema Solare. Quando i minuscoli granelli di polvere lasciati dalla cometa entrano nell'atmosfera terrestre, la attraversano alla velocità di oltre 200.000 chilometri l'ora, evaporando e lasciando l'inconfondibile scia luminosa.

    La nube di polvere della cometà è così vasta che la Terra impiega settimane per attraversarla e il picco delle meteore, atteso per questa notte, si raggiunge nel momento in cui la Terra arriva nel cuore della nube. Molti appuntamenti dedicati alle stelle cadenti sono stati organizzati a partire dal 10 agosto, ossia dalla tradizionale notte di San Lorenzo, e molti di questi sono stati accompagnati da brindisi sotto le stelle.

    Ma la curiosità per le stelle cadenti è tutt'altro che esaurita e in vista del picco sono ancora una ventina le serate di osservazione previste in tutta Italia, organizzate dall'Unione Astrofili Italiani. Quasi ogni regione dedica una serata allo spettacolo delle stelle cadenti, scegliendo le località più lontane dalle luci. In alcuni casi si continua a brindare con l'iniziativa "Calici di stelle&q...

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    Last Post by Rocco007 il 19 Aug. 2010
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  4. Stelle in fuga...

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    Astronomia
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    By Police il 5 Aug. 2010
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    Oltre la fantascienza

    a cura di Vincenzo Zappalà


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    (v. nota*)

    La fantascienza cerca di andare ben oltre il reale e sembra quasi riuscirci fino a ché l’Universo non decide di calare qualche suo asso. E allora ci meraviglia sempre di più e ci lascia a bocca aperta. La storia che sto per descrivervi meriterebbe un film fantastico, ma è semplicemente un fatto vero, di pura cronaca. Scusatemi se ve lo racconterò molto “umanizzato”. La scienza pura si leggerà comunque benissimo tra le righe…

    C’era una volta, un centinaio di milioni di anni fa, un simpatico trio di stelle che viveva felice e contento in un unico sistema. No, non era un caso di “triangolo”, come noi lo intendiamo nella vita sentimentale. La vita dell’Universo non conosce passioni amorose simili alle nostre. Due stelle erano molto vicine e l’altra gli orbitava intorno ad una certa distanza. Erano molto giovani e spensierate e poco si curavano dei rischi che esistevano vicino alla culla dove erano nate. La nube oscura dove si erano formate le aveva avvisate: “Non andate troppo lontane da casa a giocare. Laggiù, al centro di quella abbagliante sfera luminosa che vi attira così tanto, si nasconde un orco, enorme e affamato, che non ha pietà nemmeno dei bambini”.

    Ma si sa come sono i bimbi. Il pericolo e l’ignoto li attirano come una calamita. Facendo finta di niente, decisero di andare a vedere la situazione più da vicino. Troppo tardi si accorsero che una terribile forza le stava attraendo e a nulla valsero i loro tentativi di tornare a casa. Poi videro l’orco in persona: un gigantesco buco nero, circondato dal gas e dalla polvere dei suoi ultimi banchetti stellari. Era proprio lui, il buco nero super massiccio che si annidava al centro della loro galassia, la Via Lattea. Non ebbero nemmeno tempo di avere paura e si sentirono travolte da quella forza impressionante. Forse, però, l’orco non era così cattivo. Magari aveva bisogno solo di un po’ di compagnia. Non furono inghiottite come nei peggiori sogni, ma il buco nero si limitò a tenere con sé la stella più lontana dalla coppia che rimase intatta anche se molto spaventata e tremante.

    Anzi, fu proprio il buco nero a scacciarle lontane e a metterle in salvo. Togliendole la compagna che in qualche modo le costringeva ad una complicata manovra di meccanica celeste, regalò alla coppia tutto il momento angolare che la terza stella possedeva. La coppia venne perciò scaraventata verso l’esterno ad una velocità incredibile. Un via...

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    Last Post by Police il 5 Aug. 2010
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  5. Nelle tenebre dell'Universo...

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    IL VATICANO INAUGURA IL NUOVO TELESCOPIO SPAZIALE
    LUCIFER 1: A CACCIA DI PLANET X - NIBIRU?


    Il Vaticano ha un telescopio ad infrarossi chiamato LUCIFER1 (da Lucifero)
    Non é uno scherzo. Lucifero significa "portatore di luce" e il compito
    del nuovo strumento é di ricercare "Pianeti nascosti tra le polveri interstellari".


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    Monte Graham, Arizona, Stati Uniti. É questo il luogo dove ormai da anni si contrastano le esigenze della ricerca scientifica e le rivendicazioni culturali di un popolo, gli Apache, che lotta per la sua sopravvivenza culturale e religiosa. Dal 1993 sono cominciati sulla sommità della montagna, con l’autorizzazione del governo federale, i lavori per la costruzione di un centro internazionale di astrofisica che comprende tre telescopi. Uno fra questi, il Large Binocular Telescope, terminato e inaugurato da poco tempo, è il più grande mai costruito. Ma a fare notizia è un altro telescopio, il LUCIFER 1 già operativo dal 21 Aprile 2010 è di proprietà della organizzazione religiosa più grande del mondo, il Vaticano. Si tratta del Vatican Advanced Technology Telescope (VATT) realizzato in collaborazione con l’Università dall’Arizona e finanziato dalla Vatican Observatory Foundation grazie alle donazioni dei fedeli statunitensi.

    Dopo oltre un decennio di progettazione, produzione e collaudo, LUCIFER 1 (nella foto sopra) é andato online, come già detto, il 21 Aprile 2010, sarà seguito da un gemello che verrà consegnato al telescopio nei primi mesi del 2011.
    La costruzione finale prevede due specchi giganti di 8,4 metri di diametro. Ogni strumento è raffreddato a -213 gradi Celsius per osservare nella gamma di lunghezze d'onda del vicino infrarosso.

    Negli ultimi anni moltissimi strumenti a infrarossi sono stati messi online.
    il NASA's Wide-field Infrared Survey Explorer (WISE) é uno di essi. Questi strumenti ad infrarossi possono essere usati non solo per osservare le galassie lontane ma anche per controllare oggetti in avvicinamento alla terra.
    Il Vaticano, che recentemente ha esteso le sue ricerche all'astrobiologia, si interessa di astronomia classica sin dalla fine del 1700 e dispone di tutta una serie di osservatori ben noti. Oltre a quelli ufficiali ve ne sarebbero anche di segreti, come già dichiarato in un articolo di Cristoforo Barbato e pubblicato sul sito internet www.secretum-omega.com e che potete scaricare di seguito in formato file PDF (...

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    Last Post by *ROS* il 2 Aug. 2010
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  6. E' nata una stella...

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    Astronomia
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    By *ROS* il 22 July 2010
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    R136a, la più grande 'stella mostro' mai osservata:
    E' grande 300 volte il nostro Sole

    Si chiama R136a1, ed è l'oggetto celeste' più grande mai osservato


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    Roma, 21 luglio 2010 - Si chiama R136a1, ed è il singolo “oggetto” più grande mai visto da quando l’uomo scruta l’universo con i suoi strumenti. E’ una stella-mostro, dalla massa pari a circa 265 volte quella del nostro Sole. Un valore che pone problemi agli astrofisici, in quanto più del doppio di quello che finora era ritenuto il limite massimo per le stelle super-massive.

    E’ stata individuata, riferisce la Bbc nel sito online, utilizzando una combinazione di strumenti del Very Large Telescope dell’Eso, l’osservatorio astronomico europeo che si trova in Cile.

    Gli astronomi, guidati da Paul Crowther dell’Università di Sheffield, hanno scoperto un intero gruppo di stelle dello stesso tipo in due ammassi indicati dalle sigle NGC 3603 ed RMC 136.

    L’ammasso NGC 3603, a 22mila anni luce da noi, è una specie di “incubatrice cosmica” che cova stelle neonate traendone il materiale dalle nubi di gas e polveri cosmiche che formano la nebulosa dallo stesso nome.

    RMC 136 è un’altra nube di stelle giovani, supercalde e supermassive, che si trova nella Nebulosa della Tarantola, nella Grande Nube di Magellano distante da noi 165mila anni luce.

    Queste grandi stelle in incubazione, milioni di volte più luminose del Sole, sono relativamente giovani, e col tempo perdono massa in seguito all’azione dei venti solari: questo significa che in epoche vicine alla loro nascita erano ancora più grandi.

    Il gruppo di Crowther ha scoperto diverse stelle con temperature di oltre 40.000 gradi, più di sette volte più calde del Sole, decine di volte più grandi e milioni di volte più luminose. Il “record” è detenuto da R136a1, che, dice Crowther, “avendo poco più di un milione di anni di età, ha perso un quinto della sua massa iniziale, ovvero più di 50 masse solari”.

    Fonte: qn.quotidiano.net
    Last Post by *ROS* il 22 July 2010
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  7. 1) Marte in 3D /2) Progetto “Programmable Matter"

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    Astronomia
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    By *ROS* il 16 July 2010
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    14/07/2010 - SPAZIO

    La Nasa e Microsoft creano
    una mappa 3D di Marte


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    ROMA
    Dalla collaborazione tra il centro di ricerche Ames della Nasa e quello della Microsoft è nata la prima mappa tridimensionale di Marte ad alta Risoluzione.

    Il software che permette di “viaggiare” sul pianeta rosso si chiama WorldWide Telescope ed è stato messo a punto utilizzando le immagini fornire dai satelliti della Nasa.

    La mappa, interattiva, offre anche due guide “turistiche” d’eccezione: i ricercatori James Garvin, del Goddard Space Flight Center della Nasa, e Carol Stoker, del centro Ames. In loro compagnia è possibile, per esempio, andare a cercare tracce di una vita passata sul pianeta e scoprire tutto ciò che ha visto finora sul suolo marziano il laboratorio Phoenix della Nasa.

    «La nostra speranza è che questo spinga le nuove generazioni a non abbandonare la ricerca scientifica» ha detto il direttore del centro Ames, Pete Worden.

    Il software (*) liberamente accessibile, si basa su 74.000 immagini prese dai satelliti americani Mars Global Surveyor e Mars Reconnaissance Orbiter, che stanno osservando Marte rispettivamente dal 1997 e dal 2006.

    Ndr (*)
    WorldWide Telescope:
    www.worldwidetelescope.org/webclient/

    Fonte: www3.lastampa.it

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    01 Luglio 2010

    FOGLIO PROGRAMMABILE TRAMITE STUDI
    DI RETRO-INGEGNERIA ALIENA?


    di Francesco Luongo

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    Chiamata “materia programmabile tramite piegamento”, il nuovo foglio tecnologico ideato dai ricercatori di Harvard e MIT crea origami sulla base di una programmazione prestabilita, in maniera del tutto automatica.

    Il foglio è composto da una serie di sezioni triangolari, che possono piegarsi per comporre forme più o meno complesse. Attualmente la programmazione e la struttura di questo foglio consentono di creare una barchetta ed un aeroplanino, del tutto simili a quelli ottenibili piegando manualmente un foglio di carta.

    Ma questa tecnologia promett...

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    Last Post by *ROS* il 16 July 2010
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  8. Tra alieni e immortalita'...

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    Misteri
    Mondi paralleli
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    By *ROS* il 7 July 2010
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    mercoledì 7 luglio 2010

    Tipler e Drake: tra alieni e immortalità,
    quando il fisico è un detective di domande insondabili


    di Pietro Vernizzi

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    Scienziati alla scoperta dei misteri più imperscrutabili. E’ possibile, con gli strumenti della fisica, rispondere alle eterne domande sull’esistenza di Dio e la vita oltre la morte? O, attraverso calcoli complessi ed equazioni matematiche, dimostrare l’esistenza di un numero infinito di universi e degli stessi extraterrestri? Due autorevoli studiosi americani, Frank Jennings Tipler e Frank Donald Drake, ritengono di sì. Il primo lo ha sostenuto in due libri intitolati «La fisica dell’immortalità» e «La fisica del Cristianesimo». Mentre il secondo è l’inventore dell’equazione che porta il suo nome, e che ha calcolato il numero di civiltà aliene presenti nell’universo. Si tratta di ambiti di ricerca molto differenti, ma entrambi accomunati dalla convinzione che le scienze sperimentali possano indagare realtà molto al di là di quelle studiate dalla fisica tradizionale.

    HAWKING E GLI EXTRATERRESTRI - Tipler e Drake non sono gli unici a seguire questo filone. Diverse delle loro convinzioni sono state fatte proprie anche dall’astrofisico inglese Stephen Hawking, che ha detto esplicitamente di essere certo dell’esistenza degli extraterrestri. E a costituire un substrato comune per questo filone di pensiero sono stati nell’800 due fisici della meccanica classica, William Rowan Hamilton e Carl Jacobi, inventori di un’equazione che porta il loro nome, e nel secolo scorso dal tedesco Erwin Schrodinger, la cui equazione è considerata una delle più importanti conquiste della fisica quantistica. Il Sussidiario ha contattato Drake e Tipler per chiedere loro di spiegare perché ritengono che matematica e fisica siano in grado di sondare misteri che, un tempo, si riteneva fossero un campo in cui le cosiddette scienze sperimentali non dovevano entrare.

    L’EQUAZIONE DI DRAKE - «Sono certo che ci sia vita aliena nell’universo – ha sottolineato Frank Drake -. Finora, è vero, non abbiamo ancora identificato alcun segnale di vita intelligente nell’universo. Ma non abbiamo ancora cercato abbastanza per avere buone chance di trovare questi segnali. Dovremo cercare molto di più prima di avere buone probabilità di trovare questi segnali». E sul carattere e il comportamento degli alieni Drake sottolinea: «Non possiamo dire con certezza se gli alieni siano buoni o cattivi. Ma le loro idee su...

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    Last Post by *ROS* il 7 July 2010
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  9. Le origini dell'Universo in una mappa

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    Astronomia
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    Sonde spaziali
    By *ROS* il 5 July 2010
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    05/07/2010

    Le origini dell'Universo in una mappa

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    Via Lattea

    Possibile grazie al satellite Planck dell’Agenzia Spaziale Europea
    La presentazione in prima assoluta a Torino


    Torino - Un’unica mappa racconta l’intera storia dell’universo, dalla nascita delle prime stelle alle radiazioni diffuse oggi dalla Via Lattea. Il risultato, il primo al mondo di questo tipo, si deve al satellite per l’astronomia Planck, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), e sarà presentato nel pomeriggio a Torino, nell’ambito dell’Euro Science Open Forum (Esof).

    In primo piano la mappa mostra gas e polveri della Via Lattea mentre sullo sfondo appare il passato dell’universo fino alle sue origini, quasi 14 miliardi di anni fa, quando il cielo bambino era illuminato dalle prime stelle. A raccontare le origini dell’universo, nella mappa, è la consistenza «granulosa» della radiazione cosmica di fondo, 380.000 anni dopo il Big Bang. «È una prima assoluta, una meravigliosa mappa del cielo come nessuno lo aveva mai osservato», ha detto l’astrofisico Nazzareno (Reno) Mandolesi, direttore dell’Istituto di Astrofisica Spaziale di Bologna dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Iasf-Inaf) e responsabile dello strumento Lfi a bordo di Planck.

    L’universo è visto attraverso «gli occhiali» di Planck, che osserva la radiazione a microonde combinando tutte e nove le frequenze alle quali sono sensibili i suoi rivelatori. Entusiasta del risultato il responsabile dei programmi scientifici dell’Esa, David Southwood, per il quale «stiamo aprendo le porte di un Eldorado in cui gli scienziati potranno andare a caccia di pepite d’oro, che li porteranno ad approfondire la nostra comprensione su come l’Universo è nato e su come funziona».

    Nella mappa l’universo bambino appare avvolto nella foschia di gas e polveri della Via Lattea, ha detto il responsabile scientifico del satellite, Jan Tauber. Ora l’immagine dovrà essere analizzata fino a «cancellare» la nebbia, facendo emergere l’universo primitivo, un pò come accade quando si restaura un quadro antico. Il risultato finale, secondo gli esperti, saranno «due ’tele' indipendenti ed entrambe di valore inestimabile». Per la responsabile dell’Osservazione dell’Universo per l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Barbara Negri, «la mappa del cielo a microonde, ottenuta combinando tutte e nove le frequenze operative di Planck, fornisce i primi risultati astrofisici visivi della Via Lattea. Questo, da solo, è già un risultato sorprendente, ma non è finita qui: se il buongiorno si vede dal mattino, nel bac...

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    Last Post by *ROS* il 5 July 2010
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  10. Ufo sul Vulcano islandese

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    2012
    Avvistamenti UFO
    Misteri
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    By *ROS* il 22 June 2010
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    Mistero UFO sul vulcano islandese!

    Scritto da Maurizio Agrò

    image
    Per visionare il video


    Il vulcano islandese dal nome impronunciabile (Eyjafjallajokull) si dice abbia ripreso la sua attività eruttiva. In realtà il vulcano non ha mai smesso di fare il suo lavoro e intanto la domanda che ricorre è se a breve bisognerà aspettarsi l'eruzione del suo gemello che causerebbe un disastro apocalittico. Ovviamente le notizie riguardanti gli eventi vulcanici islandesi vengono prese con le pinze dall'informazione europea e mondiale poichè si vuole evitare di metter in allarme la popolazione e sopratutto si vuole evitare di dare un colpo di grazia alla precaria economia dell'UE. Intanto si continua a volare. Però qualcosa non quadra. Nel mese di aprile le televisioni hanno mandato in onda le immagini del vulcano in eruzione mettendo in risalto l'enorme nube di cenere e lapilli proiettata nell'atmosfera. Quelle immagini però avevano qualcosa di inusuale per una eruzione. Si vedono chiaramente i lampi generati all'interno della nube, fenomeno fisico ben noto e del tutto normale, ma ad un certo punto in una zummata si nota una strana formazione luminosa triangolare generata da diversi punti "bianchi".
    In primo luogo qualcuno potrebbe pensare che fosse l'illuminazione di una cittadina, ma quando la camera mostra uno zoom all'indietro si capisce chiaramente che quelle luci si trovano sospese in aria e proprio in mezzo alla nube di cenere. Di cosa si tratta allora? Che ci fanno delle luci in "formazione" in un luogo impossibile per qualsiasi velivolo terrestre? Chiaramente si tratta di un UFO a V (ricordando che UFO = unidentified flying object). E' possibile che le televisioni non si siano accorte di quella stranezza? Oppure hanno pensato bene di mettere in onda le immagini sperando che qualcuno si accorgesse della cosa? A questo punto sorge un dubbio piuttosto lecito. Se questa immagine è stata trasmessa dalle TV del pianeta non è possibile che i militari e i governi non siano stati avvertiti dell'anomalia. Dunque il blocco aereo è realmente dovuto alle ceneri oppure le ceneri sono un...

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    Last Post by *ROS* il 22 June 2010
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