1. Il salto quantico del 2012

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    IL SALTO QUANTICO E IL 2012

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    Ognuno di noi, già da questo momento, deve cambiare il modo di vedere le cose, riordinare la propria esistenza e la vita di ogni giorno; tutti insieme, un po' al giorno, dobbiamo lavorare su noi stessi per produrre cambiamenti rilevanti che si rifletteranno sulla nostra Madre Terra. Dovremo compiere azioni amorevoli e agire secondo coscienza. È facile, perché Dio non ha previsto per noi azioni difficili (Daniela Bortoluzzi).


    Cosa fare per salvarci, mentre la Terra procede nei suoi cambiamenti?
    L'autrice ci indica la via dell'amore.

    Il 2012 è oramai alle porte e bisogna darci tutti da fare. Vivere consapevolmente ogni giorno, amando la vita con gioia e amandoci l'un l'altro senza secondi fini. Amare consapevolmente significa rinsaldare la griglia energetica che ci può salvare tra qualche anno; ma bisogna farlo senza interruzione.

    I governi e le potenze sanno benissimo quanto sta per accadere, ma lo tengono nascosto per non creare sovvertimenti nel mondo: la gente non andrebbe più al lavoro, molti si ucciderebbero e si formerebbero gruppi sovversivi e di fanatismi religiosi. Probabilmente molte persone saccheggerebbero scorte alimentari e si riempirebbero la casa di roba non pagata. Come nei film. Se, da un canto, è bene non creare il panico, dall'altro sarebbe molto più saggio informare cosa bisognerebbe fare nell'interesse di tutto il pianeta. Evidentemente si è scelta la via più facile, come il solito.

    La prima cosa da sapere è cosa avverrà nel 2012. Secondo il calendario Maya, quello sarà l'ultimo anno del "quarto sole", inteso come quarto ciclo vitale della Terra (quelli precedenti sono finiti prima di quello attuale). Ci sarà poi anche un quinto, l'ultimo.

    Questa profezia non è l'unica, ma la più conosciuta. Poi c'è il famoso "Terzo segreto di Fatima", che nessuno conosce a parte il Papa, le profezie di Padre Pio, quelle di Giovanni XXIII e molte altre d'ispirazione religiosa e non, come quelle di Nostradamus. Ma, profezie a parte, esistono le testimonianze di coloro che dicono di aver parlato con gli alieni, le Cronache Akashiche di Edgar Cayce, quelle della coppia Anne e Daniel Meurois-Givaudan, le informazioni degli Angeli, etc.

    Il passaggio dalla terza dimensione (in cui ci troviamo adesso) alla quarta o alla quinta, secondo quanto ipotizzato da diverse correnti di pensiero, equivale in ogni caso...

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    Last Post by *ROS* il 7 Jan. 2010
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  2. Il Mistero delle spirali di luce (2 ipotesi)

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    DAGLI ESPERIMENTI DEL CERN AGLI STARGATE DIMENSIONALI

    IL MISTERO DELLE SPIRALI DI LUCE
    (2 diverse ipotesi)


    1)MISSILI? NO.. SOLO VARCHI DIMENSIONALI

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    Foto sopra: misteriosa spirale di luce avvistata in Cina


    ECCO COSA SUCCEDE AD UN MISSILE SPERIMENTALE LANCIATO DA UN SOMMERGIBILE RUSSO.
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    E QUESTA SECONDO VOI SAREBBE LA FAMOSA SPIRALE DI LUCE
    VISTA DA MOLTE CITTA' NORVEGESI PER CENTINAIA DI KILOMETRI?

    GUARDATE IL FILMATO E VI RENDETE CONTO DELLA REALTA'
    https://www.youtube.com/watch?v=Wlp1lUWqRYI


    Non si tratterebbe di missili, ma al contrario potrebbe trattarsi di varchi spazio-dimensionali molto simili ai Worm-Holes attivati da concentrazioni di particelle di antimateria generate dall'LHC a nostra insaputa.
    Tutti come al solito hanno bevuto la storiella del missile sperimentale, trascurando che un simile evento è accaduto anche in Cina, ma nessuno dei capi militari cinesi ha dichiarato che fosse stato un missile.

    Ma vediamo attentamente ciò che viene dichiarato da uno scienziato come Sergio Bertolucci, italiano con l’incarico di Director of Research and Scientific Computing al CERN di Ginevra.
    Se l’ipotesi sembra fantascientifica, in realtà non si sa bene quale potrebbe essere il risultato della sperimentazione che ha come scopo quello di rilevare il Bosone di Higgs, la “particella di Dio” (definizione non molto corretta) che promette di aiutarci a scoprire alcuni dei misteri della fisica che rimangono impermeabili alle nostre indagini. Le collisioni tra particelle atomiche che avverranno all’ interno dell’ LHC pare possano riprodurre le condizioni dell’universo di miliardi di anni fa, poco dopo il Big bang, quando tutto quello che conosciamo non esisteva, e la particella di materia più grande era probabilmente delle dimensioni di un protone.
    Ora, molti di noi hanno in mente i film di fantascienza popolati da porte iperdimensionali che i protagonisti attraversano come se nulla fosse. Il problema di solito è cosa c’è dall’altra parte: non si trova mai il paradiso terrestre, o una parte vuota dello spazio, ma si inc...

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    Last Post by *ROS* il 17 Dec. 2009
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  3. Collisioni...dimensionali

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    Porte dimensionali
    By *ROS* il 10 Dec. 2009
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    LHC APRIRA' UN VARCO VERSO

    DIMENSIONI ALTERNATIVE


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    Sergio Bertolucci, italiano con l'incarico di Director of Research and Scientific Computing al CERN di Ginevra, ha dichiarato ai reporter di The Register:

    "La macchina [LHC] potrebbe creare o scoprire dei fenomeni scientifici mai immaginati prima, o "misteri sconosciuti", per esempio dimensioni alternative. Da questa porta potrebbe uscire qualcosa, o potremmo inviare qualcosa attraverso essa. Se l'ipotesi sembra fantascientica, in realtà non si sa bene quale potrebbe essere il risultato della sperimentazione che ha come scopo quello di rilevare il Bosone di Higgs, la "particella di Dio" (definizione non molto corretta) che promette di aiutarci a scoprire alcuni dei misteri della fisica che rimangono impermeabili alle nostre indagini."

    Le collisioni tra particelle atomiche che avverranno all' interno dell' LHC pare possano riprodurre le condizioni dell'universo di miliardi di anni fa, poco dopo il Big bang, quando tutto quello che conosciamo non esisteva, e la particella di materia più grande era probabilmente delle dimensioni di un protone.

    Ora, molti di noi hanno in mente i film di fantascienza popolati da porte iperdimensionali che i protagonisti attraversano come se nulla fosse. Il problema di solito è cosa c'è dall'altra parte: non si trova mai il paradiso terrestre, o una parte vuota dello spazio, ma si incappa sempre in qualche problema.
    Bene, iniziamo subito col dire che sono soltanto film.

    Alcuni fenomeni inaspettati sono previsti dalla serie di esperimenti che vedranno coinvolto il Large Hadron Collider. Di certo però si esclude la creazione di un buco nero che possa inghiottire l'umanità intera ed la Terra, o la liquefazione del nostro pianeta e di tutte le forme di vita che ospita; ovviamente tutto questo è da considerarsi spazzatura priva di fondamenti scientifici, anche minimi.

    Tuttavia alcuni dei cervelloni coinvolti e non negli esperimenti hanno ipotizzato che potrebbero aprirsi dei varchi temporanei verso dimensioni parallele, collegati ad universi alternativi. E se ad ipotizzare una cosa del genere è anche il direttore della ricerca del CERN Sergio Bertolucci, possiamo per lo meno prendere in considerazione l'eventualità, seppure remota.
    Se poi lo conferma anche Mike Lamont, addetto alla sala di controllo dell' LHC, dicendo "Speriamo di vedere la supersimmetria e dimensioni alternative", non si tratta soltanto delle speculazioni di un folle, ma di uno degli obiettivi della ricerca.

    Procedendo con l'intervista a Lamont, alla domanda ...

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    Last Post by *ROS* il 10 Dec. 2009
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  4. I misteriosi raggi cosmici

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    Fisica
    Raggi cosmici
    By *ROS* il 14 May 2009
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    Particelle che vengono dallo spazio

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    Padre Theodore Wulf era molto stupito. Aveva da pochi minuti salito la scala della torre e, raggiunto l’ultimo balcone, 300 metri più in alto del sottostante parco, aveva attivato il suo strumento: il segnale fornito dall’elettroscopio non era quello che aveva immaginato.
    Da una decina di anni ormai, i fisici avevano scoperto la radioattività , cioè l’emissione spontanea di particelle da parte di alcuni materiali. Man mano che erano stati effettuati vari esperimenti, ci si era resi conto che esisteva un “fondo” di radiazione, basso ma quantificabile, presente ovunque anche in assenza di uno specifico materiale radioattivo. Si riteneva che si trattasse di radiazione emessa dai vari materiali dell’ambiente. D’altra parte si sapeva già con certezza che il segnale dovuto alla radioattività decresce molto rapidamente quando ci si allontana dalla sorgente della radiazione.

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    La Torre Eiffel nel 1910


    Ma allora, se l’origine di quei segnali di “fondo” era la radiazione emessa dal terreno, come mai in cima alla torre, a 300 metri di distanza, il segnale diminuiva molto meno del previsto? C’era forse qualcosa di errato negli esperimenti precedenti? Non era possibile. Un’ipotesi inattesa cominciò ad insinuarsi nel cervello di padre Wulf: forse una pioggia di particelle arrivava sulla Terra dallo spazio. Era mai possibile? Ridiscese gli scalini della Torre Eiffel portando con se' questo dubbio irrisolto. Era il 1910.

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    Victor Hesse nel 1912 in Austria, prima della sua ascensione in pallone


    Questo risultato creò molto scompiglio nella comunità scientifica e venne ritenuto inattendibile dalla maggior parte degli scienziati finché, due anni dopo, il fisico austriaco Von Victor Franz Hess, convinto dell’ottima qualità dello strumento costruito e utilizzato da Wulf, decise di effettuare un nuovo esperimento, per quei tempi innovativo e audace. Si trattava di portare lo strumento non a 300 metri dal livello del suolo, ma a migliaia di metri di altitudine con un pallone areostatico. Questo avrebbe consentito di chiarire se, insieme alla radioattività di fondo, ci fosse un’altra sorgente di radiazione esterna alla Terra. Hesse si rendeva conto che, per togliere ogni dubbio alla misura, era necessario che sul pallone ci fosse un esperto in grado di operare lo str...

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    Last Post by *ROS* il 14 May 2009
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  5. Viaggiatori del Tempo

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    Viaggiare nel Tempo?

    Testo tratto dal libro: "Dio=mc2" di Fausto Intilla

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    Dove non possiamo arrivare con il nostro corpo fisico, ci possiamo giungere col pensiero. In un'ipotetica macchina del tempo dotata di una tecnologia molto evoluta in grado di scollegare la mente umana dalla realtà 1-dimensionale (in cui si ritrova, unita al corpo fisico, ad interagire con l'ambiente ad essa circostante) e proiettarla in un'altra realtà N-dimensionale, ossia in una differente dimensione spaziotemporale (per esempio nel 2000 a.C. oppure 2300 d.C.) [1], il corpo di un ipotetico viaggiatore del tempo si ritroverebbe immobile su un comodo lettino modello "strizza-cervelli", mentre la sua mente (in una realtà terrestre assai remota nel passato oppure in una assai lontana nel futuro), associata ad un corpo "virtuale" che ad egli ovviamente apparirebbe del tutto reale, potrebbe osservare ogni evento che in quel determinato intervallo temporale prendesse vita, ma senza mai in alcun modo poter interagire con essi. "Egli", in qualsiasi realtà N-dimensionale si trovasse, rimarrebbe sempre uno spettatore passivo, un fantasma in grado di attraversare i muri senza alcuno sforzo, ma con un cuore che batte e quindi sensibile ad ogni cambiamento di stato della sua condizione bio-dinamica. Ciò che non lo farebbe sprofondare tra le viscere della Terra, sarebbe unicamente il suo...Credo, la propria forza di volontà; ossia quell'energia che, se usata in altri termini, potrebbe addirittura permettergli di spostarsi...volando. Viaggiare nel tempo, per quest'individuo, sarebbe quindi come fare un sogno ad occhi aperti.
    Ogni intervallo temporale, è da includersi (come punto ben definito) in una determinata oscillazione della curvatura dello spazio e a ciascun grado d'oscillazione, dovrà quindi essere associato uno specificato modello di spazio propriamente detto N-dimensionale. Tale oscillazione della curvatura dello spazio potrebbe in ogni caso essere ciclica, e la sua durata potrebbe variare da qualche minuto (cosa poco credibile) sino a qualche millennio terrestre (cosa un po' più credibile). Alla valutazione più o meno attendibile della durata di quest'ultima, ci si potrebbe arrivare per via indiretta qualora si riuscisse a misurare la frequenza e l'intensità delle onde gravitazionali.
    Se l'oscillazione della curvatura dello spazio fosse realmente ciclica, non ci sarebbe per nulla difficile immaginare dei modelli di spazio che si ripetessero nel tempo. Per fare un esempio: se nel 1492 d.C. vi fosse stato sulla Terra un modello di spazio X-dimensionale, esso potrebbe corrisp...

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    Last Post by *ROS* il 2 May 2009
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  6. Scienza fisica e psicoanalisi


    Sincronicità e Paradigma olografico

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    La Sincronicità
    La sincronicità è un termine introdotto da Carl Jung nel 1950 per descrivere una connessione fra eventi, psichici o oggettivi, che avvengono in modo sincrono, cioè nello stesso tempo, e tra i quali non vi è una relazione di causa-effetto ma una evidente comunanza di significato. La sincronicità è relativa quindi alle "coincidenze significative". Fenomeni di "coincidenze significative" avevano da sempre affascinato Jung. Già nel 1916, a pochi anni di distanza dalla sua defezione dal gruppo dei psicoanalisti fedeli al metodo scientifico-oggettivante e a Sigmund Freud, scriveva dell'opportunità di affiancare al principio di causalità quello finalistico:
    « La causalità è solo un principio, e la psicologia non può venir esaurita soltanto con metodi causali, perché lo spirito (la psiche) vive ugualmente di fini. »
    Tali prime formulazioni di Jung sulla questione della sincronicità vennero in seguito approfondite attraverso il contatto con il pensiero filosofico orientale, oltre che con la riflessione su sorprendenti avvenimenti della sua stessa vita, sfuggenti ad ogni interpretazione razionale. Jung distingue la sincronicità vera e propria dal mero "sincronismo" degli eventi che accadono simultaneamente, ma senza alcuna connessione di significato. La vita di tutti i giorni ci propone spesso il tipo comune di sincronicità. Per esempio: pensiamo ad un amico, e lui improvvisamente ci telefona. Tuttavia accanto a queste ci sono anche misteriose sincronicità precognitive e chiaroveggenti.

    Per tentare di spiegare questi fenomeni di sincronicità, Jung dapprima elaborò il concetto di "tempo qualitativo". Il tempo qualitativo sembrava "spiegare" perché l'astrologia e altre forme di divinazione funzionavano. Jung tuttavia gradualmente abbandonò l'idea del tempo qualitativo.Negli anni trenta del Novecento la fisica fu scossa e rivoluzionata da nuove idee, il Principio di indeterminazione di Heisenberg postulava l'impossibilità di una conoscenza perfetta delle quantità fisiche inerenti ad un oggetto. Fino allora si concepiva che esistessero dei limiti pratici, dovuti alla naturale imprecisione degli strumenti di misura ma Werner Karl Heisenberg postulava un principio ideale. L'ipotesi era talmente rivoluzionaria ed inaccettabile da far pronunciare ad Albert Einstein la famosa affermazione che «Dio non gioca a dadi con l'Universo». Nella elaborazione epistemologica e teoretica successiva si è evidenziato che esiste...

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    Last Post by *ROS* il 30 April 2009
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  7. GLI UFO E L'UNIVERSO OLOGRAFICO

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    Fisica
    Paradigma olografico
    By *ROS* il 27 April 2009
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    GLI UFO E L'UNIVERSO OLOGRAFICO

    di Aldo Rocchi

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    Quali sono le realtà possibili e quale stiamo vivendo?

    Mi sembra opportuno analizzare quali sono gli studi e le ipotesi più all'avanguardia nel campo delle ricerche sul cervello umano, sulla sua struttura e sul suo strepitoso funzionamento, al di là della sua funzione più specificatamente fisica.
    Inoltrandomi in questi "meandri" mi sono trovato spesso disorientato perché le possibili implicazioni scaturite da simili ipotesi coinvolgono e, mi sia concesso, sconvolgono in modo decisivo e pesante il modo di concepire la nostra esistenza. Ma tant'è!
    Dall'inizio degli anni '80 diversi fisici, tra cui il francese d'Expagnat e l'inglese Bohm, hanno concretamente ipotizzato che la realtà, così come noi la concepiamo e percepiamo, non possa più essere considerata nel suo complesso come un qualcosa di indipendente dall'osservatore-uomo e di cui sia sempre possibile, cioè in ogni condizione, dare una descrizione completamente oggettiva.
    Il concetto di realtà classico-meccanicistica, tanto caro ancora oggi ai razionalisti più convinti, ha resistito per diversi secoli, ma con l'evoluzione rapida della fisica delle particelle avvenuta in questo straordinario ventesimo secolo e con l'avvento della fisica quantistica il solido castello su cui si basa, appunto, il concetto di realtà, nel senso più vasto del termine, ha cominciato a vacillare. E vacilla sempre più.
    Il comportamento della "materia" nella sua espressione microcosmica è, a dir poco, assolutamente sorprendente e sicuramente inimmaginabile secondo i canoni classici.
    Quanto queste caratteristiche incidano sul concetto di realtà quotidiana non è dato di sapere al momento attuale, ma è mia opinione che questa sia la strada da percorrere umilmente se vorremo almeno tentare di dare ragione a una moltitudine di fenomeni che sono sotto gli occhi di chi è disposto a guardare e non soltanto a vedere presuntuosamente da lontano.
    Ricordate l'immagine tridimensionale della Principessa Leia nel film "Guerre Stellari"?
    Quell'immagine era un "ologramma", un ologramma in movimento.
    Ma è sconcertante il fatto che alcuni scienziati, oggi, stiano iniziando a pensare che l'universo stesso; sia una sorta di ologramma immenso, ma non soltanto un'immagine di straordinaria complessità ed estensione.
    Vi sono prove a livello scienti...

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    Last Post by *ROS* il 27 April 2009
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  8. L'Universo è un'illusione

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    L'Universo è un'illusione
    ovvero, il "paradigma olografico"


    di Richard Boylan

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    Le teorie di Aspect, Bohm, Pribram sulla nuova fisica scuotono i principi della scienza tradizionale: dalle particelle subatomiche alle galassie giganti, tutto è parte infinitesimale e totalità di "Tutto"

    << Nel 1982 un'équipe di ricerca dell'Università di Parigi, diretta dal fisico Alain Aspect, condusse forse il più importante esperimento del 20º secolo. Aspect ed il suo team scoprirono che, sottoponendo a determinate condizioni delle particelle subatomiche come gli elettroni, esse sono capaci di comunicare istantaneamente una con l'altra indipendentemente dalla distanza che le separa, sia che si tratti di 10 metri o di 10 miliardi di chilometri. Come se ogni singola particella sappia esattamente cosa stiano facendo tutte le altre.

    Un fenomeno che può essere spiegato solo in due modi: o la teoria di Einstein - che esclude la possibilità di comunicazioni più veloci della luce - è da considerarsi errata, oppure le particelle subatomiche sono connesse non-localmente.

    La maggior parte dei fisici nega la possibilità di fenomeni che oltrepassino la velocità della luce, ma l'esperimento di Aspect rivoluziona il postulato, provando che il legame tra le particelle subatomiche è effettivamente di tipo non-locale. David Bohm, celebre fisico dell'Università di Londra recentemente scomparso, sosteneva che le scoperte di Aspect implicassero la non-esistenza della realtà oggettiva. Vale a dire che, nonostante la sua apparente solidità, l'Universo è in realtà un fantasma, un ologramma gigantesco e splendidamente dettagliato.

    Ologrammi, la parte e il tutto

    Per capire la sbalorditiva affermazione di Bohm gettiamo uno sguardo alla natura degli ologrammi. Un ologramma è una fotografia tridimensionale prodotta con l'aiuto di un laser: l'oggetto da fotografare viene prima immerso nella luce di un raggio laser, poi un secondo raggio laser viene fatto rimbalzare sulla luce riflessa del primo e lo schema risultante dalla zona di interferenza dove i due raggi si incontrano viene impresso sulla pellicola fotografica. Quando la pellicola viene sviluppata risulta visibile solo un intrico di linee chiare e scure ma, illuminata da un altro raggio laser, ecco apparire il soggetto originale. La tridimensionalità non è l'unica caratteristica interessante degli ologrammi: se l&...

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    Last Post by *ROS* il 26 April 2009
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  9. Chilled Universe

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    UNIVERSO CONGELATO

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    Degli scienziati hanno iniziato ad analizzare la relazione tra la teoria delle superstringhe e la coscienza integrata che raccoglie tutti noi come una cosa sola nell'universo congelato.

    Il nostro universo è uno di molti esistenti nell'Iperspazio.

    L'Iperspazio è il vuoto quantico e ci sono molti Iperspazi. Ogni Iperspazio contiene un numero incalcolabile di universi e tutti gli Iperspazi poggiano su una piattaforma. La piattaforma è l'indistruttibile universo congelato.
    Sono tre i pilastri che reggono l'universo congelato - il pilastro della creazione o nascita, il pilastro della continuità o mantenimento e il pilastro della distruzione per la rinascita. Queste sono le singolarità della coscienza integrata.
    La teoria delle superstringhe parla di dieci dimensioni.
    Ora gli scienziati comprendono il regno delle dieci dimensioni.
    Ci sono tre dimensioni che noi siamo in grado di vedere e percepire, mentre le altre sette esistono al di là della nostra capacità materiale. La coscienza integrata modularizzata che unisce la nostra mente all'universo congelato fluttua in queste sette dimensioni.
    L'universo congelato si interfaccia con tutte le dieci dimensioni, e anche di più, ma l'interfaccia tra l'Iperspazio e l'universo congelato necessita di attraversare le sette dimensioni extra.
    Le dieci dimensioni formano la base di tutta l'esistenza: tre sono nella materia e le altre sono nella coscienza integrata.

    Il paradigma olografico degli scienziati BHOM E PIBRAM ha delle implicazioni anche nelle cosiddette scienze pure come la biologia. Keith Floyd, uno psicologo del Virginia Intermont College, ha sottolineato il fatto che se la concretezza della realtà non è altro che una illusione olografica, non potremmo più affermare che la mente crea la coscienza (cogito ergo sum). Al contrario, sarebbe la coscienza a creare l’illusoria sensazione di un cervello, di un corpo e di qualunque altro oggetto ci circondi che noi interpretiamo come "fisico".

    Una tale rivoluzione nel nostro modo di studiare le strutture biologiche ha spinto i ricercatori ad affermare che anche la medicina e tutto ciò che sappiamo del processo di guarigione verrebbero trasformati dal paradigma olografico. Infatti, se l’apparente struttura fisica del corpo non è altro che una proiezione olografica della coscienza, risulta chiaro che ognuno di noi è molto più responsabile della propria salute d...

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    Last Post by Police il 18 April 2009
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  10. EDST: Effetto Distorsione Spazio-Temporale


    EDST, LA POSSIBILE SOLUZIONE PER I VIAGGI INTERSTELLARI

    di Enrico Baccarini

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    Gli alieni oltre la velocità della luce.

    I limiti attuali impostici non consistono solo in quello che ci viene dal mondo scientifico. La comunità scientifica ha infatti sempre osteggiato la possibilità che esseri provenienti da un altro pianeta extra-solare possano superare le distanze interstellari per raggiungerci. E perché? La motivazione ufficiale è che essi non disporrebbero della tecnologia necessaria per raggiungerci.
    Consideriamo adesso un fattore, ovvero il fatto che se sono riusciti ad arrivare fin qui sicuramente dovrebbero anche aver trovato la tecnologia necessaria, e certo migliore della nostra, per poter percorrere le distanze del cosmo. La fantascienza ci ha abituati spesso, come ad esempio nei film di "Star Trek", a sentire parlare di effetti di distorsione spazio-temporale o "warp drive", collegati alla possibilità di percorrere immense distanze nell'universo.
    Oggi recentissime teorie ci dicono che quello che noi credevamo incredibile o impossibile è invece realtà, realtà non però per i nostri giorni ma per un futuro che ancora si deve schiudere.
    Con tale argomento vogliamo anche pensare che sia realmente possibile da parte di altre specie non terrestri poter viaggiare nelle immensità del cosmo con un tempo di tragitto estremamente breve.
    Alla luce di recenti ricerche possiamo oggi finalmente affermare che è possibile, in via del tutto teorica, compiere viaggi attraverso lo spazio-tempo, aggirando quelle che sono le leggi conosciute della fisica.
    Il sostanziale deficit alla nostra teoria è dato dall'impossibilità attuale di costruire un apparecchio in grado di distorcere il tessuto stesso dello spazio-tempo, ma nulla impedisce che ciò possa avvenire una volta acquisita la tecnologia necessaria.
    Curioso a dirsi, noi viviamo già in una distorsione spazio-temporale e tale distorsione è causata dalla massa del nostro pianeta.
    Secondo la fisica classica un qualsiasi oggetto avente massa esercita un'attrazione gravitazionale ed è soggetto dunque ad attrazione gravitazionale. Tale forza (nella teoria della relatività generale) viene espressa e descritta come un curvatura del "continuum" spazio-temporale.
    La relativamente grande massa che il nostro pianeta possiede provoca la formazione di quella che viene definita nella terminologia scientifica "buca gravitometrica". Tutto ciò che si trova all'interno e intorno ad essa tende a precipitare verso il s...

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    Last Post by Giorgio Falsetti il 24 Feb. 2016
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