1. Il Cern getta luce sul Big Bang

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    By Police il 22 Sep. 2010
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    Il Cern getta luce sul Big Bang

    L'esperimento CMS produce i primi risultati inaspettati. Forse è stata intravista la "materia primordiale".

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    [ZEUS News - www.zeusnews.com - 22-09-2010]

    È un po' la rivincita del CMS: il Compact Muon Solenoid, il rivelatore parte del Large Hadron Collider che opera al Cern di Ginevra, è il primo elemento del grande acceleratore a rivelare nuove informazioni, dopo che la sua partenza è stata funestata prima da un attacco al sito e poi da un bug nell'hardware.

    Secondo alcuni, il CMS ha mostrato indizi di qualcosa che potrebbe essere simile alla materia che esistette nei primissimi istanti successivi al Big Bang.

    Guido Tonelli, coordinatore del CMS, mette però in guardia dai facili entusiasmi: la possibilità che si tratti di "materia primordiale" "è solo una fra le cinque o sei ipotesi che stiamo esaminando, e in questo momento sarebbe prematuro trarre delle conclusioni".

    Per sapere con certezza che cosa abbia visto il LHC ci vorrà ancora per lo meno qualche mese e nuove osservazioni, ma i rilevamenti del CMS sono indice chiaro del fatto che l'esperimento sta già iniziando a dare i suoi frutti.

    Facendo scontrare protoni a 7 TeV, è stato osservato un fenomeno interessante, non nuovo ma che si è notato ora per la prima volta negli scontri tra protoni: alcune delle particelle risultanti dagli scontri hanno mostrato di allontanarsi secondo traiettorie che divergevano, seppure di poco, da quanto previsto nelle simulazioni, e che indicavano una certa correlazione tra alcune delle particelle stesse.

    Una delle ipotesi che spiegherebbero questo comportamento, quella di cui parlavamo all'inizio, evoca il plasma di quark e gluoni che sarebbe esistito subito dopo il Big Bang per un brevissimo periodo (20 o 30 microsecondi), in cui i quark sono liberi di muoversi anziché essere confinati nei barioni (come i protoni e i neutroni).

    Gli effetti notati al Cern negli scontri tra protoni erano già stati rilevati nell'acceleratore americano RHIC, ma facendo scontrare ioni pesanti (come gli ioni d'oro); vedere lo stesso fenomeno originarsi dagli scontri tra protoni - una cosa che non era stata predetta, anche se il CMS era attrezzato per cercarla - potrebbe dare origine a nuove ipotesi.

    Nell'esperimento del RHIC si pensava che il motivo più probabile fosse la presenza di materia nucleare molto calda e denza formata negli urti; lo stesso fenomeno ripetuto in ci...

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    Last Post by Police il 22 Sep. 2010
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  2. Un neutrino "mutante" scoperto al Gran Sasso

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    Fisica
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    By Police il 31 May 2010
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    31 maggio 2010

    Confermata un'ipotesi di Bruno Pontecorvo

    Un neutrino "mutante" scoperto al Gran Sasso


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    L'esperimento indica che i neutrini oscillerebbero fra due stati differenti, muonico e tauonico, e che, contrariamente quanto supposto dal modello standard, avrebbero una massa.
    La trasformazione spontanea di un particolare tipo di neutrino in un altro è stata osservata per la prima volta dai ricercatori dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Per avere la certezza definitiva della scoperta serviranno altre osservazioni di neutrini "mutanti", ma una conferma aprirebbe le porte a significativi cambiamenti di prospettiva in fisica.

    Il fenomeno è stato osservato dall'esperimento internazionale OPERA: il neutrino, al termine di un viaggio che lo ha portato dal laboratorio europeo del CERN (da dove è stato "sparato" in fasci puntati verso il Gran Sasso) fino all'interno della montagna abruzzese (732 chilometri di corsa sotto la crosta terrestre in soli 2,4 millisecondi) ha mutato la propria natura. Una impresa resa possibile dalla collaborazione tra CERN e Laboratori dell'INFN del Gran Sasso nel progetto CNGS (Cern Neutrino sto Gran Sasso).

    L'idea di base sottostante all'esperimento - formulata da Bruno Pontecorvo, del gruppo dei "ragazzi di via Panisperna" di Enrico Fermi, verso la metà del secolo scorso - è che i neutrini non abbiano di per sé massa definita, bensì siano miscele di stati, con massa diversa. Come se fossero due componenti, una "muonica" e una "tauonica".
    Ora, neutrini di massa diversa hanno una diversa evoluzione nel tempo. Nell'esperimento OPERA dal CERN vengono lanciati solo neutrini muonici. Questi, dopo aver percorso un certo tratto della loro traiettoria, subiscono una sorta di oscillazione fra le due componenti che li costituivano: il neutrino iniziale assume una componente tauonica via via crescente e, dopo un certo tempo, il neutrino muonico si converte interamente in tauonico. Da questo momento l'oscillazione continua con le stesse modalità: diminuisce la componente tauonica e il neutrino si trasforma nuovamente in muonico

    Su miliardi di miliardi di neutrini lanciati dal CERN e arrivati ai laboratori dell'INFN dal 2007 è stato osservato dagli scienziati un solo neutrino che ha oscillato da muonico a tau, ma il risultato è sufficiente per suggerire fortemente che i neutrini abbiano una massa e che possano oscillare passando da una "famiglia" a un'altra. Dato però che nel Modello standard i neutrini non hanno una massa...

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    Last Post by Police il 31 May 2010
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  3. La teoria "Brane World"


    La teoria "Brane World"

    di Stefano Gallozzi

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    Da quando Einstein formulò le prime versioni della sua teoria della relatività generale il mondo scientifico si accorse che era in atto una nuova rivoluzione copernicana del sapere.
    Da allora la conoscenza umana non si è mai fermata ed ha sempre cercato di andare oltre.
    Forse questa volta, dopo anni ed anni di speculazioni teoriche più o meno campate in aria, una valida nuova teoria è stata formulata.
    Ciò che è sorprendente è che questa teoria, nata inizialmente nel dominio particellare delle alte energie ora sembrerebbe fornire la possibilità di una verifica sperimentale astronomica.
    La teoria di cui si sta parlando è la teoria di grande unificazione nota come Brane World o Universo a Membrana, proposta da Lisa Randall e Raman Sundrum.

    Questa esotica ma interessante teoria, muove le mossa dalla teoria delle superstringhe e la fisica delle particelle elementari al fine di risolvere alcuni problemi fondamentali rimasti ancora insoluti.
    Secondo questa teoria il nostro Universo visibile sarebbe come una membrana sottile contenuta su un altro Universo immensamente più grande. In particolare il nostro Universo sarebbe paragonabile ad una pellicola di olio, che galleggia in un oceano.

    Uno dei problemi classici, che si riuscirebbe a spiegare con questa nuova teoria, è la debolezza della forza gravitazionale rispetto alle altre interazioni fondamentali della natura; con questa teoria si riesce ad unificare le quattro forze della natura in un' unica interazione fondamentale.
    A differenza della teoria delle superstringhe in cui il numero di dimensioni crescevano arbitrariamente 11(14), la brane-world necessita "solo" di una quarta dimensione spaziale.
    Questo risulta in aperto contrasto con la teoria di Einstein; in questo contesto se si riuscisse a dimostrare questa teoria la relatività generale risulterebbe sorpassata.

    Dettaglio sulla Teoria

    La Teoria ipotizza un normale spazio-tempo a 3+1 dimensioni, che risulta immerso in un iperspazio a più dimensioni; questa nuova intricata geometria suggerisce le risposte a molti dei problemi rimasti insoluti con il modello standard.
    La supersimmetria (SuSi) fa parte di questa visione multidimensionale e, assieme al brane world, potrebbe ottenere le prime verifiche sperimentali nel dominio particellare con l'avvento dell'acceleratore di particelle Large Hadron Collider (...

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    Last Post by *ROS* il 8 May 2010
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  4. Il Censore Cosmico

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    Fisica
    Singolarità
    Wormhole
    By *ROS* il 29 April 2010
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    Buchi neri.
    Da Mitchell alla teoria delle stringhe, l'evoluzione di un'idea


    La congettura del Censore Cosmico

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    L'idea che esista un punto dello spazio tempo nel quale le leggi della fisica non siano più valide, o perdano completamente la loro capacità di predizione restituendo sconfortanti valori pari a infinito, è sempre stata una vera e propria angoscia per ogni buon fisico.

    E lo era anche nel caso della relatività generale.

    Non è raro trovare degli "infiniti" nelle teorie fisiche. Anche il Modello Standard, il grande apparato matematico sviluppato nel corso di quasi quarant'anni in grado di descrivere il comportamento delle interazioni tra materia ed energia in termini quantistici (con la sola eccezione, guarda caso della gravità) presenta apparenti incongruenze che si manifestano con i soliti "infiniti"; tuttavia si è sempre trovato il modo di contenere queste divergenze, di controllarle in maniera opportuna, in modo tale che la teoria riesca sempre, una volta forniti i giusti dati iniziali, a essere preditiva.

    Se, in un modello, l'infinito continua a rimanere nonostante vari tentativi, allora, molto probabilmente, siamo in presenza di una teoria sbagliata.

    Nel caso della relatività generale, o meglio di un buco nero, compare una singolarità al centro dello strano oggetto che non ammette mezze misure: la singolarità di un buco nero è totalmente distruttiva. La fisica in quel punto non funziona più, e se un incauto navigatore spaziale dovesse incontrarla sulla sua strada se ne accorgerebbe nello stesso momento in cui la sua esistenza verrebbe a terminare.

    Roger Penrose, studiando il comportamento dei coni di luce in presenza di forti campi gravitazionali, riuscì a dimostrare un fatto di fondamentale importanza: le singolarità erano inevitabili in ogni processo di collasso gravitazionale.

    Non c'era speranza dunque, per lo scienziato inglese, quei fastidiosissimi punti non si potevano eliminare.

    Il fatto poteva essere piuttosto allarmante, tuttavia le singolarità in relatività avevano una caratteristica che salvaguardava tutto l'apparato concettuale della fisica: le singolarità non potevano essere osservate.

    La presenza dell'orizzonte degli eventi, infatti, avrebbe schermato il punto di densità e curvatura infinita agli occhi e agli strumenti di misura di qualsiasi osservatore posto all'esterno, permettendo, così, alle nostre leggi della fisica di continuare a operare senza problemi fuori dal buco nero.

    La fis...

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    Last Post by *ROS* il 29 April 2010
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  5. Alieni dal futuro

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    PRESENZE DAL FUTURO

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    Quando si parla di UFO, la maggior parte delle persone pensa a esseri provenienti da altri mondi, e questa sembra essere l’ipotesi più plausibile della presenza di questi oggetti sulla Terra.

    Un’altra possibile ipotesi, tuttavia, potrebbe essere la seguente: che i visitatori non vengano effettivamente da un altro mondo, ma più semplicemente dal nostro... No, non si parla qui di una civiltà sconosciuta o di una ricomparsa degli abitanti di Atlantide, ma più semplicemente del futuro. A questo punto non è più una considerazione di spazio ma solo di tempo.
    Questa probabilità potrebbe, vista fino a qui, risultare alquanto fantascientifica ma, da quello che ultimamente la fisica ci ha svelato, tutto ciò non sembra poi tanto impossibile quanto la provenienza da altri mondi; essa potrebbe anche spiegare molti strani misteri come l’abduction, il sezionamento di alcuni animali e soprattutto la costante presenza di questi fenomeni attraverso il tempo.

    Vediamo ora quello che la fisica ci dice riguardo la possibilità di viaggiare attraverso il tempo e sulla possibilità per ora teorica di costruire una macchina capace di farlo, questo viaggio.

    Gli studi più profondi in materia di viaggi temporali prendono corpo dalle ben note teorie della relatività di Einstein: quella speciale e quella generale, penso entrambe note al grande pubblico in via divulgativa.
    Esistono in natura vari modi per viaggiare attraverso il tempo, essi utilizzano la velocità della luce, i famosi buchi neri e la possibilità di sfruttare gli enormi campi magnetici delle stelle di neutroni.

    VIAGGIARE A VELOCITA' RELATIVISTICHE

    Viaggiare a velocità relativistiche apre nuove e strane porte per i viaggiatori: questo perché si viaggia a velocità vertiginose che vanno nell’ordine dell’80 - 99,9% della massima velocità possibile nel vuoto nel nostro universo che è di 300.000 Km/s. La luce percorre in un anno di viaggio la ragguardevole distanza (una sciocchezza in scala cosmologica) di 9.463 trilioni di chilometri, il che ci porta a comprendere che un pianeta che disti dal nostro 10 anni-luce, abitato da esseri intelligenti, veda il nostro pianeta con un ritardo di 10 anni rispetto il nostro attuale tempo; questo significa che vedono la nostra amata Terra nel passato.

    Ammettiamo ora che un abitante di questo pianeta si metta in viaggio verso di noi per venire a farci visita, con un’astronave che viaggi a 300.000 Km/s. Egli giungerebbe sul nostro pianeta dopo dieci anni di viaggio (non teniamo qui conto della dilatazio...

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    Last Post by *ROS* il 24 April 2010
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  6. Universi...nell'Universo

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    Il nostro Universo si trova all’interno di un wormhole?

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    Un wormhole, letteralmente buco di verme, è un ipotetico tunnel che collega due diversi punti nello spazio tempo, e, in teoria, alla fine di ogni wormhole potrebbero esserci due universi. Nikodem Poplawski, fisico teoretico della Indiana University, ha fatto un passo in più nella teoria proponendo che forse il nostro universo potrebbe trovarsi all’interno di un wormhole, che si trova all’interno di un buco nero, che a sua volta si trova all’interno di un universo molto più grande.

    Pazzesco vero? Eppure per quanto possa sembrare assurdo, questo concetto di wormhole offre soluzioni alle equazioni della teoria generale della relatività di Einstein. Infatti, gli wormhole, chiamati anche Ponte Einstein-Rosen, offrono una soluzione cosi buona che molti teorici pensano che wormhole veri potrebbero eventualmente essere scoperti o anche creati, e forse potrebbero anche essere usati per viaggi rapidissimi tra vaste aree nello spazio, o addirittura viaggi nel tempo.

    Comunque, una delle proprietà conosciute dei wormhole, è che sono altamente instabili e probabilmente collasserebbero all’istante se anche una piccolissima quantità di materia, come un singolo fotone, provasse a passare per loro.
    Ma funzionerebbe, ed esisterebbe la materia, se noi fossimo all’interno di un wormhole, dentro un buco nero in un altro universo? Poplawski pensa di si. Il fisico teorico usa il sistema di coordinate euclidee, chiamate anche “Coordinate Isotrope” per descrivere il campo gravitazionale di un buco nero e per creare un modello del movimento radiale geodetico di una particella massiccia in un buco nero.

    “Questa condizione sarebbe soddisfatta se il nostro universo fosse all’interno di un buco nero che esiste all’interno di un universo molto più grande.” ha spiegato Poplawski. “Dato che la teoria della relatività di Einstein non sceglie un orientamento per il tempo, se un buco nero può formarsi dal collasso gravitazionale della materia tramite un orizzonte degli eventi nel futuro allora anche il processo inverso è possibile. Questo tipo di processo descriverebbe l’esplosione di un buco bianco: materia che emerge dall’orizzonti degli eventi nel passato, come l’espansione dell’universo.”

    Quindi...un buco bianco, sarebbe connesso con un buco nero, tramite un wormhole, ed è ipoteticamente la versione “rewind” nel tempo, di un buco nero.
    La ricerca di Poplawski suggerisce che tutti i buchi neri astrofisici, e non solo i buchi neri Schwarzschild e Einstein-Rosen, potrebbero avere i ponti di Einstein-Rosen, ognuno con un nuovo universo dentro che si è formato simultaneamente al buco nero.
    “Da questo ne deriva che il nostro universo potrebbe esso stesso essere nato da un buco nero...

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    Last Post by *ROS* il 15 April 2010
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  7. Wormholes e cronovisione...


    Wormholes e cronovisione. Tra scienza e fantascienza

    di Michele Nardelli

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    Nel romanzo di fantascienza "La luce del passato" l'autore Arthur C.Clarke, descrive il concetto di un futuristico "visualizzatore del tempo" o "cronovisore", una nozione che ha i primi barlumi di plausibilità scientifica nelle ricerche attuate dalla fisica moderna. In questo articolo cercheremo di analizzare in maniera scientifica i punti chiave in cui lo scrittore descrive le svariate possibilità offerte da una tecnologia futuristica.

    Lo spazio "vuoto" riempie l' universo. Se fosse possibile vedere lo spazio al livello in cui sono visibili i singoli elettroni, diventerebbero visibili gli effetti quantistici. Lo spazio "vuoto" in realtà è pieno di campi fluttuanti di energia. Questi campi si manifestano come particelle (virtuali): fotoni, coppie di elettroni-positroni, quark. Brillano durante una breve esistenza supportata da massa- energia presa in prestito, poi scompaiono appena la legge della conservazione di energia torna a farsi valere. Al "livello di Planck", ad una "profondità" superiore a venti ordini di magnitudo rispetto alle particelle virtuali, non è possibile neppure essere certi della struttura stessa dello spazio: la geometria e la topologia non esistono, mentre lo spazio ed il tempo si "svincolano".

    A quel livello assolutamente fondamentale non esiste più la sequenza del tempo nè l'ordine dello spazio: l'unità spazio-tempo è "lacerata" dalle forze della gravità quantistica, e lo spazio diviene una ribollente schiuma probabilistica percorsa da "cunicoli", appunto i wormholes (cioè dei passaggi o corridoi che collegherebbero un buco nero ad un buco bianco nello spazio). Le aperture dei cunicoli che si formano spontaneamente, sono pervase da campi elettrici. A questo livello lo spazio perde "compattezza", e non è possibile essere certi che continui a svolgere la sua funzione. Quindi l'imbocco di un wormhole può, in una piccola regione di spazio-tempo, collegare qualunque punto con qualsiasi altro punto ed in qualunque posto, come se i "ponti" spazio-temporali entrassero ed uscissero spontaneamente dall'esistenza. Ipotizziamo di "immergerci" nella schiuma quantistica e scegliamo il wormhole che ci interessa: ad esempio, quello che collega un laboratorio di fisica al Cern con una struttura analoga situata in un laboratorio dell'Università di Princeton, in America.

    Quando l'avremo stabilizzato (ammettiamo per adesso di essere in grado di farlo), il wormhole f...

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    Last Post by *ROS* il 13 Feb. 2010
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  8. Il corpo...dimensionale


    SALTO QUANTICO E 2012

    Cosa fare per salvarci, mentre la Terra procede nei suoi cambiamenti? L’autrice ci indica la via dell’amore...

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    Il 2012 è oramai alle porte e bisogna darci tutti da fare. Vivere consapevolmente ogni giorno, amando la vita con gioia e amandoci l’un l’altro senza secondi fini. Amare consapevolmente significa rinsaldare la griglia energetica che ci può salvare tra qualche anno; ma bisogna farlo senza interruzione.
    I governi e le potenze sanno benissimo quanto sta per accadere, ma lo tengono nascosto per non creare sovvertimenti nel mondo: la gente non andrebbe più al lavoro, molti si ucciderebbero e si formerebbero gruppi sovversivi e di fanatismi religiosi. Probabilmente molte persone saccheggerebbero scorte alimentari e si riempirebbero la casa di roba non pagata. Come nei film.
    Se, da un canto, è bene non creare il panico, dall’altro sarebbe molto più saggio informare cosa bisognerebbe fare nell’interesse di tutto il pianeta. Evidentemente si è scelta la via più facile, come il solito.

    La prima cosa da sapere è cosa avverrà nel 2012. Secondo il calendario Maya, quello sarà l’ultimo anno del “quarto sole”, inteso come quarto ciclo vitale della Terra (quelli precedenti sono finiti prima di quello attuale). Ci sarà poi anche un quinto, l’ultimo.

    Questa profezia non è l’unica, ma la più conosciuta. Poi c’è il famoso “Terzo segreto di Fatima”, che nessuno conosce a parte il Papa, le profezie di Padre Pio, quelle di Giovanni XXIII e molte altre d’ispirazione religiosa e non, come quelle di Nostradamus. Ma, profezie a parte, esistono le testimonianze di coloro che dicono di aver parlato con gli alieni, le Cronache Akashiche di Edgar Cayce, quelle della coppia Anne e Daniel Meurois-Givaudan, le informazioni degli angeli etc.

    Il passaggio dalla terza dimensione (in cui ci troviamo adesso) alla quarta o alla quinta, secondo quanto ipotizzato da diverse correnti di pensiero, equivale in ogni caso ad un salto quantico. La nostra struttura molecolare sarà completamente diversa.

    Come avverrà tutto questo? Secondo i catastrofisti, in una ventina di minuti, più o meno. Secondo Drunvalo Melkizedek, al momento del capovolgimento dell’asse terrestre, il magnetismo toccherà il punto zero e conoscere le tecniche per attivare la Merkaba sarà fondamentale. Sembra che uno spostamento dell’asse terrestre porterà il Polo Nord al posto del Polo Sud e viceversa, per ritornare poi alla posizione originale: un giro di 360°. Il Sole sorgerà ad Ovest e tramonterà ad Est, prima di rimettersi al solito posto, e da quanto risulta da alcuni antichi papiri egizi, questo è già successo almeno altre due volte. Il...

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    Last Post by *ROS* il 3 Feb. 2010
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  9. 2012...la più potente delle iniziazioni

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    Il 2012, la più potente delle iniziazioni :

    intervista a Marco Columbro


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    D: Perché, secondo te, i giornali e i media non parlano dei cambiamenti che ognuno di noi sta vivendo, insieme alla Terra, in questi anni?

    Marco Columbro: Quello che io so l’ ho tratto in gran parte da Gregg Braden, geologo, designer esperto di sistemi informatici, conferenziere, autore di Awakening to zero Point, Camminando tra i mondi, L’Effetto Isaia, ricercatore spirituale, che ha lavorato per molti anni in centri aerospaziali, dove ha tratto informazioni tecniche importanti.
    Ed è giunto a conclusioni alle quali sono arrivati anche molti geologi europei. Gli scienziati della Nasa conoscono molto bene tutto questo ma c’è un cover up pazzesco. Non c’è da stupirsi: siamo manipolati fin dalla nascita dalle idee della nostra famiglia, della scuola, dalle idee politiche che circolano nel nostro paese e nel nostro pianeta, dalla religione, e veniamo condizionati mentalmente e animicamente per tutto il resto della nostra vita.. Oggi la non verità è all’ordine del giorno, ecco perché tutto questo non lo trovi sui giornali.


    D: Come può, allora, una persona muoversi nel sentiero della verità se viviamo in questa giungla di silenzi e manipolazioni?

    Marco Columbro: Quando si fa una ricerca sulla verità non si deve operare con il pensiero ma con il sentire interiore riconoscendo la verità non perché “si fa un ragionamento sopra” ma perché si sente che quello che è stato comunicato è vero, appartiene a quella sfera che non è fatta di logica, ma appartiene al mondo del sottile, la conclusione finale è solo nel nostro cuore, solo lì sentiamo interiormente se una cosa è vera o è falsa.

    D: Per capire in modo corretto il senso di quello che sta avvenendo, da cosa non si può prescindere?

    Marco Columbro: Dall'esistenza di uno dei maggiori enigmi della fisica astronomica, la Materia Oscura, una misteriosa essenza che sfugge ai microscopi e ai telescopi ma che permea tutto l’universo fisico fino alle cellule del nostro corpo. Pianeti, stelle, galassie rappresentano solo una minima parte della materia che compone l’universo, la materia visibile delle galassie costituisce meno del dieci per cento della loro massa complessiva e la massa associata alle galassie è a sua volta una piccola frazione della massa totale dell’universo: qualunque corpo materiale- pianeta, stelle, galassie, corpo umano- è composta da una massa di cui i nostri occhi percepiscono solo il dieci per cento. L’altro nova...

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    Last Post by *ROS* il 25 Jan. 2010
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  10. Possibili scenari...


    Possibili scenari 2012

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    Gregg Braden


    Blocco della rotazione terrestre per 72 Ore

    Una variazione della rotazione terrestre provoca una variazione della velocità dell'oggetto e, di conseguenza, una variazione della sua quantità di moto nel tempo, che si manifesta come una forza agente sull'oggetto stesso. Tanto più brusco è l'arresto e/o la ripresa della rotazione terrestre, tanto maggiori saranno le forze agenti sugli oggetti. Tutto ciò si tradurrebbe in deformazioni, rotture, che in pratica si manifestano come crolli, ribaltamenti, e nel caso di mezzi continui quali i fluidi e la terra solida, propagazione di onde meccaniche (onde sismiche, onde negli oceani, nei mari, nei laghi, nei fiumi e in atmosfera).

    Tornando alla considerazione riguardante l'assenza di rotazione terrestre e tralasciando i fenomeni transitori che abbiamo appena descritto, la forza di gravità vera e propria, dipendendo esclusivamente dalla distribuzione della massa del nostro pianeta rispetto al punto in cui la si misura, resterebbe invariata, se assumiamo che non siano intervenuti sconvolgimenti dell'interno terrestre. Ad ogni modo, quello che noi avvertiremmo sarebbe un cambiamento della direzione della verticale e del peso degli oggetti. La verticale è quella linea che viene indicata dal filo a piombo, che quotidianamente si utilizza per risolvere i problemi di statica sulla superficie terrestre (per esempio la costruzione di edifici).
    Sia la verticale che il peso sono la risultante della somma della forza di gravità e della forza centrifuga prodotta dalla rotazione terrestre. Venendo a mancare la forza centrifuga, gli oggetti sarebbero più pesanti e la verticale cambierebbe direzione. Questi effetti sarebbero fisicamente misurabili, ma sulla loro percezione e le conseguenze che causerebbero si dovrebbe discutere caso per caso in quanto la componente centrifuga della risultante è almeno tre ordini di grandezza inferiore a quella della gravità.

    Per i corpi in movimento, oltre alla mancanza della componente centrifuga della forza peso, verrebbe a mancare anche il contributo verticale dell'accelerazione di Coriolis, la quale si manifesta sugli oggetti in moto sul nostro pianeta e aventi una componente della velocità orientata lungo i paralleli.
    Tale fenomeno è stato studiato in dettaglio dal fisico ungherese Lorand Roland Eötvös (1848-1919) e rende i gravi in moto più pesanti se essi si spostano da est verso ovest, mentre essi sono più leggeri in direzione opposta. La variazione di peso causata è proporzionale al...

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    Last Post by *ROS* il 21 Jan. 2010
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