1. Un laser per bucare lo spazio-tempo

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    By *ROS* il 22 Dec. 2011
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    Un laser per bucare lo spazio-tempo


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    Un laser da 200 petawatt può risultare utile in molte applicazioni, dalla fisica al settore militare. Ma il laser “ELI” (Extreme Light Infrastructure), progettato all’ Ultra-High Field Facility, ha in programma qualcosa di molto più ambizioso: creare una frattura nel tessuto spazio-temporale. Giusto per dare un’idea della potenza coinvolta, 200 petawatt corrispondono bene o male a 100.000 volte la produzione di energia su tutto il pianeta. Anche se può sembrare un controsenso il fatto di poter generare una quantitativo così estremo di energia rispetto a quanta se ne produca sulla Terra, occorre specificare che quella potenza verrà sprigionata da un sistema di laser che concentrerà i 200 petawatt in uno spazio minuscolo, emettendo un lampo della durata di un trilionesimo di secondo. Il sistema laser ELI prevede la costruzione di 10 laser puntati contro un piccolo volume di materia. Questo, secondo gli scienziati, consentirebbe di ricreare le condizioni del nucleo del nostro sole, concentrando l’equivalente dell’energia che la Terra riceve dalla nostra stella in uno spazio grande quanto una capocchia di spillo. La speranza è che questa immensa energia concentrata in un singolo punto possa creare uno strappo nello spazio-tempo, aprendo il campo ad una nuova era della fisica. Quello che intriga gli scienziati è la possibilità che possano esistere delle “particelle fantasma”, particelle virtuali che potrebbero essere in qualche modo “domate” dalla frattura nel tessuto spazio-temporale e fornirci una prova dell’esistenza di dimensioni extra. “Ci hanno sempre insegnato a pensare che il vuoto sia sostanzialmente spazio senza materia, ma anche nel vero e proprio vuoto sembra ci siano coppie di molecole che appaiono nel nostro universo per un brevissimo periodo di tempo” spiega Wolfgang Sandner, coordinatore del Laserlab Europe network. “Un laser estremamente potente potrebbe separare queste particelle e mantenerle in vita più a lungo”. Per dirla in soldoni, pare che nel vuoto si generino spontaneamente delle coppie di particelle composte da materia e antimateria. Se suona strano parlare di generazione spontanea nel XXI° secolo, queste coppie pare nascano effettivamente dal nulla, specialmente in presenza di enormi fonti di energia o perturbazioni gravitazionali. Ma trattandosi di materia e antimateria, è naturale che l’annichilazione sia sempre dietro l’angolo: queste particelle collidono e scompaiono in tempi brevissimi, impedendo agli scienziati di studiarle a fondo. L’unico modo per fermare l’annichilazione è tentare di separare la materia dall’antimateria attraverso un potentissimo campo gravitazionale o energetico, come quello di un buco nero. Attorno ai buchi neri si verificherebbero fenomeni estremam...

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    Last Post by *ROS* il 22 Dec. 2011
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  2. Il Mondo in ...una stanza


    Universi paralleli


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    Provate a immaginare un palazzo con una stanza segreta: l’ambientazione ideale per un mistero. Adesso immaginate che la stanza sia molto più grande del palazzo e che contenga altri palazzi. È l’esempio che più si avvicina alla nuova teoria sull’Universo postulata da molti scienziati. I fisici pensano che la natura potrebbe celare delle dimensioni ulteriori, non visive o sonore bensì spaziali.
    Se così fosse, l’Universo conosciuto potrebbe essere solo uno dei tanti “palazzi” che si trovano all’interno della stanza segreta, cioè le dimensioni nascoste dello spazio.
    “È spaventosamente strano” – afferma il cosmologo Rocky Kolb, del Fermi National Accelerator Laboratory di Batavia, Illinois – “è un’idea che manda in frantumi tutto quello che credevamo fosse reale“.
    Oltre ad evocare fantasie fantascientifiche sull’esistenza di universi paralleli, questa nuova visione dello spazio offre possibili soluzioni a diversi problemi cosmici. In una raffica di pubblicazioni, frutto di recenti ricerche, i fisici hanno esplorato le dimensioni nascoste alla ricerca di indizi sulla natura della gravità, sull’origine dell’Universo e sull’identità di questa misteriosa “materia oscura”, non rilevabile, che pensano si celi in tutto il cosmo. Le reazioni all’idea delle dimensioni nascoste vanno dallo scetticismo all’entusiasmo. Il Dott. Kolb dice: “Quando ne sentii parlare per la prima volta pensai che fosse una vera follia, ma la teoria resiste ancora“. Nate da studi concernenti la materia su scala infinitesimale, le nuove idee implicano che la rappresentazione tradizionale dello spazio, a tutti i livelli, sia pronta per una radicale trasformazione.

    Le “membrane”, ovvero i limiti della realtà
    Il mistero della dimensione nascosta comprende una varietà di oggetti noti come branes, che occupano le altre, invisibili, dimensioni. Il termine, coniato dagli scienziati, deriva da membranes (membrane), cioè superfici a due dimensioni. Gli spazi tridimensionali, come l’Universo conosciuto, si chiamano tri-branes, pertanto i fisici si riferiscono all’Universo come al braneworld o “mondo-brane”. Tutte le particelle standard come i fotoni, i quark ed i leptoni, vivono in un subspazio tridimensionale, una tri-branes o semplicemente, la nostra brane.Le branes si trovano all’interno delle dimensioni nascoste, note come the bulk o “la grande massa”. Mentre la materia e la luce sono confinate dentro le branes, la gravità è in grado di attraversare sia le branes che la massa, le dimensioni nascoste risultano quindi invisibili perché solo la g...

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    Last Post by *ROS* il 1 Dec. 2011
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  3. Mondi paralleli e possibili falle...


    Mondi paralleli e possibili falle


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    A qualcuno è accaduto.., involontariamente e senza esserne consapevole, di trasferirsi da un mondo ad un mondo parallelo..., ritrovandosi in una vita simile alla precedente, con differenze piccole, ma sostanziali, ovviamente nessuno crederà mai a questo povero viaggiatore involontario, e tutti penseranno che la persona in questione abbia avuto un black out, una semplice perdita di memoria.
    Sappiamo bene, che nonostante tutte le ricerche, l'uomo davanti all'universo e le sue leggi, si sente solo un piccolo bambino curioso di capire cosa c'è realmente dietro,...non c'è nulla da fare, nonostante tutta la genialità di alcuni uomini superdotati, l'universo è talmente complesso ed infinito, che unificare tutte le teorie, è un'opera titanica.
    Ma a proposito di mondi paralleli, il ricercatore Nima Arkani-Hamed (1), del Lawrence Livermore National Laboratory, ha suggerito l'esistenza di universi paralleli nello spazio reale, coesistenti con il nostro e abbastanza vicino da poter essere toccato. In pratica il nostro mondo occupa una sorta di membrana composta da una quantità di possibili dimensioni, dunque conviviamo con universi paralleli, occupati da altri esseri, o addirittura da altri noi stessi che all'interno di essi potrebbero vivere realtà alternative. Quindi basterebbe una piccola falla, per ritrovarsi automaticamente fuori del nostro mondo, e finire in un'altra realtà...(se così si può chiamare).
    La fisica quantistica ufficiale per ora ritiene impossibile che ciò accada ...ma....

    Esistono casistiche molto strane di scomparse incredibili, o di avvistamenti di animali che non dovrebbero più esistere, o mai esistiti, gli stessi fenomeni degli ufo e degli alieni, dei fantasmi, ed altri fenomeni paranormali, vedi voci e apporti strani, potrebbero trovare una spiegazione molto più plausibile.
    Le implicazioni sono tantissime ed enormi, e di casistiche strane ve ne sono in abbondanza nel nostro mondo, basterebbe solo osservare e ricercare costantemente, ad esempio leggete il successivo articolo, molto interessante, che rimane sempre collegato alla questione dei mondi paralleli...., anche per quanto riguarda i viaggi temporali...(*)

    VERSO L'ESPERIMENTO
    Nei primi anni '30 una agenzia governativa americana finanziava esperimenti concernenti la possibilità di muoversi nel continuum spazio-temporale.
    Dello stesso progetto furono successivamente chiamati ad occuparsi John Erich Von Neumann e Albert Einstein.
    Direttore del progetto fino al 1942 fu...

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    Last Post by *ROS* il 28 Nov. 2011
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  4. Quel niente di un neutrino

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    By *ROS* il 28 Oct. 2011
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    Quel niente di un neutrino


    di Massimo Corbucci

    Già nel lontano 2005, il fisico Massimo Corbucci teorizzava la possibilità che i neutrini viaggiassero più veloci della luce...
    II neutrino è rappresentativo della materia e del “niente” che sembra essere la materia stessa. Perché è “privo” di massa? In che modo questo “fantasma” ha ispirato un modello di comunicazione istantanea che potrebbe rivelarsi epocale per le telecomunicazioni? Marte e la Terra possono comunicare istantaneamente?


    neutrino_G


    Vorrei convincervi dell’inconsistenza” della materia, rispetto a ciò che la crea, che non abita in questo mondo, ma nella casa di Dio. (Ciò che crea il mondo al posto dei Bosone di Higgs, vedi n°8: L’origine della materia).
    Non avrei mai pensato che preparando una dissertazione sul neutrino, avrei scoperto il modo per rivoluzionare le telecomunicazioni, nel settore spaziale; consentendo di mettere in contatto, per esempio la Terra con Marte a tempo zero. Lo stesso vale anche se riferito a distanze molto più lontane, che ora con questa rivoluzione concettuale diventano vicine, come non mai! Semmai fosse un giorno possibile, utilizzando le “gallerie direttissime intergalattiche” (vedi n° 10) arrivare su un pianeta di un sistema solare, di una galassia distante dalla nostra miliardi di anni luce, potremmo in tempo “reale” interloquire con la Base a Terra e ricevere-inviare istantaneamente delle immagini! C'è un principio elementare della fisica che lo consente e io stesso, che ho scoperto il Vuoto Quantomeccanico, ne ho colto l’importanza pratica, riflettendo sull’uso dei neutrini in telecomunicazioni, oggetto di un’importante ricerca che ha iniziato da poco la Pirelli in Italia.
    Infatti, quest’azienda italiana non produce solo pneumatici, ma ha, anche, un settore per l’informatica e si occupa di tecnologie innovative nelle telecomunicazioni via cavo e di recente ha allestito un settore di ricerca sui neutrini, stimolata dalla possibilità di divenire “pioniera” di un nuovo sistema per tele-comunicare, basato appunto sull’impiego di un “getto” neutrinico al posto delle classiche onde radio. L’idea geniale si basa sul fatto che i neutrini attraversano tutto, senza la minima attenuazione da “impatto”, pertanto sembra che possano servire a mettere in contatto due punti, qualunque ostacolo vi sia interposto e qualunque sia la distanza da coprire.

    Ero già al corrente di esperimenti “top secret” che le Grandi Potenze stanno conducendo, tra sottomarini, per trovare un modo atto a comunicare da una faccia all’altra del G...

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    Last Post by *ROS* il 28 Oct. 2011
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  5. E...se l'aldila' fosse un mondo parallelo?


    Sull'esistenza di Dio
    e dell'Aldilà


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    La dimostrazione dell’esistenza di Dio è un’impresa veramente difficile, lo dimostrano le interminabili discussioni fra i vari utenti dei blog, e le tesi e contro-tesi dei vari filosofi di tutti i tempi.

    Gli scienziati moderni, da parte loro, si basano sul principio che la scienza può ammettere solo ciò che è sperimentabile e riproducibile. Ovviamente questo principio non può essere applicato a quei fenomeni che sono prettamente spirituali o che appartengono ad un’altra dimensione su cui la nostra fisica non ha accesso.
    Non posso quindi rinunciare a presentare qualche ipotesi. Non posso aspettare che gli scienziati dimostrino matematicamente e sperimentalmente l’esistenza di un universo parellelo, potremmo aspettare molti anni. La scienza normalmente procede per gradi, per approssimazioni successive, occasionalmente si verifica qualche salto rivoluzionario. Quello che oggi è ritenuto impossibile, potrà forse un giorno essere dimostrato reale.

    Propongo di procedere per gradi, in modo che il processo logico sia più comprensibile ed anche facilmente dimostrabile.
    Il primo passo indispensabile può essere quello di dimostrare l’esistenza dell’Aldilà, perché ovviamente Dio può esistere solo in questo spazio.
    Per Aldilà si intende uno spazio spirituale, dove crediamo che sia posto il Paradiso, l’Eden, lo Janna (islam) ed anche l’Inferno. In esso dovrebbero abitare le anime dei nostri defunti, gli angeli e i demoni.
    Anche la dimostrazione dell’esistenza dell’Aldilà può essere fatta per gradi, cominciando a verificare se può esistere effettivamente uno spazio diverso da quello materiale che conosciamo (che possiamo toccare e vivere con i nostri sensi).
    Su questo aspetto la scienza astronomica e la fisica quantistica ci viene in aiuto, perché in base alle ultime scoperte e alle più recenti teorie sembra che effettivamente possano esistere altre dimensioni.
    Gli astronomi ipotizzano l’esistenza della materia oscura e dell’energia oscura, la cui ampiezza dovrebbe addirittura essere molto più vasta della materia visibile e misurabile.
    Molti fisici, sull’altro versante, per giustificare alcune anomalie matematiche, ipotizzano l’esistenza di altre dimensioni, di altri universi, e discutono sul loro numero e sulle loro caratteristiche. In queste dimensioni le leggi della fisica potrebbero essere diverse dalle nostre, lo spazio e il tempo potrebbero essere dei concetti completamente differenti.
    L’esperimento sulla correlazione quantistica fra particelle, svolta dallo scienziato Alain Aspect, ha dimostrato che due fotoni, appartenenti allo stesso atomo di calcio, anche dopo la loro separazione rimangono comunque solidali nelle loro manife...

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    Last Post by *ROS* il 3 Oct. 2011
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  6. Neutrini più veloci della luce

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    By *ROS* il 23 Sep. 2011
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    Tempi inferiori a quelli stabiliti dai canoni di Einstein
    E' ufficiale: la velocità della luce è stata superata


    Il risultato e' ottenuto dall'esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso), nel quale un fascio di neutrini viene lanciato dal Cern verso i Laboratori del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

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    Il Cern


    Roma, 23-09-2011

    C'e'la conferma ufficiale: la velocita' della luce e' stata superata. I neutrini sono piu' veloci della luce di circa 60 nanosecondi. Il risultato e' ottenuto dall'esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso), nel quale un fascio di neutrini viene lanciato dal Cern verso i Laboratori del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
    Il risultato si deve alla collaborazione internazionale Opera, che con i rivelatori che si trovano nei Laboratori del Gran Sasso ha analizzato oltre 15.000 neutrini tra quelli che, una volta prodotti dall'acceleratore del Cern Super Proton Synchrotron, percorrono i 730 chilometri che separano il Cern dal Gran Sasso.
    I dati, che saranno presentati oggi a Ginevra, dimostrano che i neutrini impiegano 2,4 millisecondi per coprire la distanza, con un anticipo di 60 miliardesimi di secondo rispetto alla velocita' attesa. L'analisi dei dati, raccolti negli ultimi tre anni, dimostra che i neutrini battono di circa 20 parti per milione i 300.000 chilometri al secondo ai quali viaggia la luce.

    Spiegato in modo più semplice i neutrini avrebbero dovuto percorrere i 732 km di distanza tra i due laboratori in 2,4 millesimi di secondo, ma in realtà ci hanno messo 60 nanosecondi (60 milionesimi di secondo) in meno di quanto avrebbero dovuto impiegarci secondo i canoni della fisica di Einstein

    Antonio Ereditato: una sorpresa

    "Questo risultato e' una completa sorpresa", ha osservato il responsabile del rivelatore Opera, il fisico italiano Antonio Ereditato dell'universita' di Berna, commentando i dati che dimostrano che e' stata superata la velocita' della luce.
    "Dopo molti mesi di studi e di controlli incrociati - ha detto - non abbiamo trovato nessun effetto dovuto alla strumentazione in grado di spiegare il risultato della misura. Continueremo i nostri studi e attendiamo misure indipendenti per valutare pienamente la natura di queste osservazioni". Secondo Ereditato "il potenziale impatto sulla scienza e' troppo grande per trarre conclus...

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    Last Post by *ROS* il 9 Mar. 2012
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  7. L'Undicesima Dimensione


    L'UNDICESIMA DIMENSIONE


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    Il cosmo potrebbe essere molto più vasto di quello che pensiamo. Secondo alcune teorie moderne, infatti, oltre allo spazio tridimensionale che costituisce il nostro mondo, potrebbero esistere dimensioni aggiuntive, invisibili, che conterrebbero il nostro mondo così come un libro illustrato contiene una singola pagina e che potrebbero contenere anche altri mondi diversi dal nostro.

    Gli studi, le ricerche e scoperte, fatti a volte di errori. Ogni volta che gli scienziati realizzano una loro scoperta, la natura porta in sé una clamorosa sorpresa che li costringe a rivoluzionare le loro ipotesi. Per circa cento anni la scienza è stata perseguitata da molti segreti, uno in particolare è la presunta esistenza di misteriosi mondi nascosti, impercettibili. I mistici avevano sempre affermato l'esistenza di simili luoghi che asserivano essere abitati dai fantasmi e dagli spiriti e l'ultima cosa che la scienza voleva, era essere associata a tali superstizioni. All'inizio del secolo scorso i fisici furono costretti a fare i conti con una insolita scoperta. Quando cercavano le posizioni delle particelle atomiche come gli elettroni, scoprivano che era impossibile collocarle. Esse infatti non avevano un'unica collocazione. "Quando si studiano le proprietà degli atomi, si scopre che la realtà è di gran lunga più strana di qualsiasi forma di fantasia. Le particelle hanno la possibilità, in un certo senso, di essere in più posti nello stesso tempo" (Paul Steinhard, Burt Ovrut, Neil Turok). Si è tentato di dare una spiegazione a questo fenomeno: le particelle non esisterebbero soltanto nel nostro universo. Sarebbero caratteristiche anche di altri universi, un infinito numero di universi paralleli, uno diverso dall'altro. "Essenzialmente, il contrario della nostra realtà si può verificare in un altro universo". Questa idea era così scomoda che per decenni fu rifiutata dagli scienziati. Il più grande desiderio dei fisici nel tempo, è stato quello di trovare un'unica ed elegante teoria che riassumesse in sé tutto il nostro universo. "Noi crediamo che al momento della creazione l'universo fosse simmetrico, puro ed elegante. Senza l'attrito le leggi di Newton appaiono così: semplici, eleganti, belle, pure, nobili ed elementari". Il grande Einstein non raggiunse mai l'obiettivo del completamento della sua Teoria del Tutto, altri ci provarono poiché era il desiderio di tutti gli scienziati.


    Nella nostra vita quotidiana siamo abituati a vivere in un mondo tridimensionale, ci spostiamo in tre dimensioni, sinistra, destra, in alto, in basso, davanti, dietro. La fisica, però, sembrava richiederne un numero maggiore". Einstein suggerì che la quarta d...

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    Last Post by *ROS* il 14 Sep. 2011
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  8. Il segno degli Universi Paralleli


    Scoperto nel 2007 un "buco nero" di 900 milioni di anni luce


    I ricercatori dell'università di Nord Carolina lo spiegano con la "teoria delle stringhe"
    Un'immensa voragine nello spazio
    "E' il segno degli Universi paralleli"
    "Esisterebbero una miriade di universi intorno al nostro"


    di LUIGI BIGNAMI

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    C'E' UN'IMMENSA voragine nell'Universo. Si trova tra 6 e 10 miliardi di anni luce dalla Terra. Si tratta di un volume di spazio con un diametro di circa 900 milioni di anni luce dove il "nulla" la fa davvero da padrone. Agli strumenti che l'hanno scoperto appare come una gigantesca macchia oscura nel cielo, come se una mano smisurata avesse cancellato quasi tutti gli oggetti luminosi presenti al suo interno.

    Ora un gruppo di ricercatori ha dato una spiegazione a quel fenomeno. Suona fantascientifico, ma Laura Mersini-Houghton dell'Università del North Carolina a Chapel Hill (Usa) dice proprio così: "E' l'impronta indelebile di un altro universo che sta oltre il nostro". Ma per capire questa spiegazione - apparsa su NewScientist - che potrebbe rivoluzionare tutte le idee sorte sul nostro Universo è necessario fare un passo indietro.

    "Non solo non è mai stato trovato un vuoto tanto grande, ma nessuna ipotesi sulla struttura dell'Universo lo aveva previsto", aveva detto Lawrence Rudnick dell'Università del Minnesota (Usa), autore della scoperta del buco avvenuta il mese di agosto del 2007. E questo spiega il motivo per cui la sua esistenza era stata messa in luce quasi per caso.

    "Era una mattina durante la quale i radiotelescopi del Vla (Very Large Array) - in grado di captare ogni più piccolo segnale radio emesso da una stella, una galassie o qualunque altro corpo celeste ancora attivo - non erano impegnati in osservazioni particolari e allora ho deciso di puntarli verso la "macchia fredda" individuata dal telescopio spaziale della Nasa Wmap (Wilkinson Microwave Anisotopy Probe)", ha spiegato Rudnick. La "macchia fredda" in questione è una misteriosa anomalia presente nella mappa della "radiazione cosmica di fondo" dell'Universo, la radiazione che permea l'intero cosmo e che viene interpretata come l'energia residua del Big Bang. Tale radiazione presenta variazioni tra un punto e l'altro che non superano lo 0,001 per cento. Ma dalla "macchia fredda" che si trova in direzione della costellazione di Eridano, non giungeva ai radiotelescopi del Vla alcun "fotone", le particelle di energia cioè, che si muovono ...

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    Last Post by *ROS* il 1 Aug. 2011
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  9. L'energia infinita: fusione a freddo? Una scoperta tutta italiana

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    mercoledì 6 aprile 2011

    I Fisici svedesi sull'E-Cat:
    "È una reazione nucleare".


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    Bologna, 29/03/11 - da destra l'ing. Rossi, i professori Kullander e Essén


    Cresce nel mondo - nemo propheta in patria - la consapevolezza di quanto sia rivoluzionario l'Energy Catalyzer (E-Cat) dell'ingegner Andrea Rossi. In attesa che l'Università di Bologna perfezioni e ufficializzi il contratto di ricerca (finanziato dall'inventore), lo scorso 29 marzo gli scienziati Sven Kullander e Hanno Essén hanno partecipato al test di un E-Cat, nella versione (più piccola di quella vista in precedenza) che verrà utilizzata per allestire le unità da 1 MW, che saranno immesse sul mercato entro l'anno. Col nullaosta di Ny Teknik ho tradotto in anteprima assoluta per l'Italia due articoli usciti stamattina (alle 7.30) sul sito di Ny Teknik e stampati sul settimanale tradizionale. L'articolo contiene il link per scaricare il report scientifico dettagliato della prova, compilato dai due accademici svedesi, che si conclude così: Any chemical process should be ruled out for producing 25 kWh from the content of whatever in a 50 cm3 container. The only alternative explanation is that there is some kind of a nuclear process that gives rise to the energy production.

    Ny Teknik ("Nuova Technologia") è un settimanale svedese che ospita notizie, dibattiti, annunci su tecnologia e ingegneria. Fondato nel 1967, è distribuito a ogni membro dell'Associazione Svedese dei laureati in ingegneria (fonte Wikipedia). Con 156.000 copie diffuse (fonte TS), 290.000 lettori (fonte Orvesto), 131.363 visitatori unici settimanali dichiarati dal sito www.nyteknik.se/, è la più importante rivista scandinava specializzata in tecnologia.

    Mats Lewan, vive e lavora a Stoccolma. Giornalista scientifico, laureato in Fisica Ingegneristica presso lo Swedish Royal Institute of Technology, fa parte della redazione di Ny Teknik dal 2002 ed è reporter freelance di CNET Networks. Parla e scrive in svedese, inglese, italiano fluentemente (e in spagnolo e francese discretamente). È felicemente sposato con un'italiana.

    Sven Kullander è professore emerito dell'Università di Uppsala nonché presidente del Comitato dell'Energia presso l'Accademia Nazionale delle Scienze. Hanno Essén è professore associato di fisica teorica e docente presso il Royal Institute of Technology svedese, nonché presidente membro del consiglio [presidente fino al 02/04/11, ndr] della Skeptics Society svedese, in altre parole l'equivalente del CICAP in Italia.

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    Last Post by *ROS* il 15 May 2011
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  10. Un misterioso viaggiatore dal futuro al CERN?


    GLI UNIVERSI PARALLELI ESISTONO DAVVERO!

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    Guardando in dettaglio la recente scoperta fatta da un gruppo di scienziati della California, ovvero che uno stato quantistico è ora osservabile dall'occhio umano, si giunge a strabilianti implicazioni: i viaggi nel tempo sono possibili! Pensate cosa vorrebbe dire una simile possibilità per ciascuno di noi: tornare indietro ai bei tempi spensierati della gioventù, o riabbracciare i nostri Cari che ci hanno lasciato, non avrebbe prezzo!
    Ne abbiamo parlato recentemente e non so quanti di voi abbiano intuito la portata di una simile scoperta che significa, in parole povere, che un oggetto -e non solo una particella subatomica- può esistere contemporaneamente in due universi paralleli, ovvero in una condizione di multi-stato.

    Tutto è venuto da un piccolo pezzo di metallo - una "lamella" della larghezza di un capello umano, un oggetto molto piccolo, ma comunque qualcosa che si può vedere ad occhio nudo.
    Andrew Cleland dell'Università di Santa Barbara ha posto la lamella sotto una campana di vetro da cui era stata risucchiata tutta l'aria per eliminare le vibrazioni, poi l'ha raffreddata, ha abbassato le luci e colpendola come se fosse un diapason, ha potuto osservare che si muoveva ed era ferma al tempo stesso. So bene che la cosa sembra contraddittoria, ed è quasi impossibile capirla se il vostro cognome non è Einstein, ma è realmente accaduto. E' un dato di fatto strano come lo è tutta la meccanica quantistica. Come è possibile?

    Per cercare di capire, si deve pensare molto, molto in piccolo.
    Più piccolo di un atomo. Gli elettroni, che ruotano intorno al nucleo di un atomo turbinano intorno ad esso in stati multipli e contemporanei, simili alla nostra lamella e sono perciò difficili da definire. E' solo quando si misurano le caratteristiche di un elettrone che lo si forza in una posizione specifica. La svolta di Cleland consiste nel fatto di aver dimostrato che quanto è vero per le particelle sub-atomiche è applicabile a qualcosa di visibile ad occhio nudo. Anche (teoricamente per ora) ad un essere umano!
    Che cosa significa tutto questo? Diciamo che siete a Torino a far visita a vostra zia, ma in un altro universo, state a casa vostra a guardare "I Simpsons". Può sembrare inverosimile, ma è un fatto basato su dati scientifici reali. "Quando si osserva qualcosa in uno stato quantico, si è diviso l'universo in due parti," ha detto Cleland, cercando di spiegare come possono esserci universi multipli ma che se ne può vedere solo uno. La teoria del multiverso dice che l'intero universo si "blocca" durante l'osservazione, e noi vediamo solo una delle sue realtà. Si vede un pallone da calcio vo...

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    Last Post by *ROS* il 2 Mar. 2011
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