1. Agli albori dell'Universo

    Avatar
    Tags
    Cern
    Fisica
    News
    By *ROS* il 27 Nov. 2010
    +1   -1    0 Comments   53 Views
    .


    Sabato 27 Novembre 2010

    Cern: osservato il jet quenching.
    Agli albori dell'Universo


    di Augusto Rubei

    image


    Pian piano il Cern di Ginevra sta ricostruendo il Big Bang e lo stato dell'Universo ai suoi albori. Per la prima volta attraverso il Large Hadron Collider (Lhc) è stato osservato il fenomeno del jet quenching: un'indicazione importante della formazione di "plasma di quark e gluoni" che secondo gli esperti avrebbe caratterizzato l'Universo nei suoi primi 20-30 microsecondi di vita, e che risponde alle domande sorte durante le prime sperimentazioni effettuate nei laboratori svizzeri alla fine di settembre.

    Solo due settimane fa, inoltre, nel corso l'esperimeto Alice, l'equipe guidata da Paolo Giubellino aveva riprodotto le temperature dell’universo ad appena 10 milionesimi di secondo dalla sua nascita. Ed oggi, con gli altri due progetti noti come Atlas e Cms, entrambi diretti dagli italiani Fabiola Gianotti e Guido Tonelli, si è aggiunto un altro elemento importante: la creazione della materia primordiale.

    "Mai prima avevamo osservato in modo diretto il jet quenching, il quale è un'indicazione importante della formazione di plasma di quark e gluoni", afferma la Gianotti, che guida Atlas. A fargli eco il responsabile di Cms, Guido Tonelli, che ricorda invece come "fin dai primi giorni degli esperimenti" il fenomeno "era stato colto assieme alle particelle Z, mai viste prima nella collisione tra ioni pesanti".

    Il jet quenching. Il fenomeno deriva dallo scontro di ioni pesanti nel quale si formano dei "jet di particelle nucleari che interagiscono tumultuosamente con l’ambiente". Così l’energia del getto degrada segnalando le interazioni con l’ambiente stesso e ciò è uno "strumento potente per studiare il comportamento del plasma che si genera".


    Fonte: nextme.it
    Last Post by *ROS* il 27 Nov. 2010
    .
  2. Un esperimento...da "Angeli e Demoni"

    Avatar
    Tags
    Cern
    Fisica
    News
    By *ROS* il 18 Nov. 2010
    +1   -1    0 Comments   74 Views
    .


    18/11/2010

    Quei 38 atomi di anti-materia

    Atomi di antimateria sono stati prodotti in laboratorio e 'imprigionati' in un esperimento condotto nel Cern di Ginevra. Il risultato, pubblicato da Nature e ottenuto dall'esperimento Alpha, ha permesso per la prima volta di produrre in modo controllato atomi che hanno caratteristiche opposte a quelle della materia ordinaria, come se la riflettessero in uno specchio. Sono stati ottenuti 38 atomi di anti-idrogeno e immobilizzati, in un scenario che ricorda il romanzo 'Angeli e demoni'.

    image
    Il Cern di Ginevra


    GINEVRA- Atomi di antimateria sono stati prodotti in laboratorio e 'imprigionati' in un esperimento condotto nel Cern di Ginevra. Il risultato, pubblicato da Nature e ottenuto dall'esperimento Alpha, ha permesso per la prima volta di produrre in modo controllato atomi che hanno caratteristiche opposte a quelle della materia ordinaria, come se la riflettessero in uno specchio. Sono stati ottenuti 38 atomi di anti-idrogeno e immobilizzati, in un scenario che ricorda il romanzo 'Angeli e demoni'.

    Creati e imprigionati per una frazione di secondo atomi di anti-idrogeno. "Quando materia e antimateria vengono a contatto si annullano a vicenda", ha detto Roberto Battiston, scienziato dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

    "Ora grazie a questi nuovi risultati - ha continuato - e' possibile imprigionare atomi di anti-idrogeno per una piccola frazione di secondo che basta per fare esperimenti e studi". L'esperimento Alpha, coordinato da Jeffrey Hangst dell'Universita' danese di Aarhus, ha infatti creato e immobilizzato 38 atomi di anti-idrogeno per circa un decimo di secondo. Non e' una novita' la creazione di queste particelle che vengono da anni 'fabbricate' al Cern. Gli scienziati hanno pero' il merito di aver migliorato la tecnica di intrappolamento per cercare di far luce su uno misteri piu' intriganti sull'origine dell'Universo.

    "Un piccolo passo per la scienza ma certamente un passo da gigante per la tecnica" cosi' il matematico Piergiorgio Odifreddi commenta la scoperta dei ricercatori del Cern di Ginevra che per la prima volta hanno prodotto in laboratorio e imprigionato atomi di antimateria. Odifreddi ha spiegato che: "dell'antimateria si conoscevano gia' il nucleo e l'elettrone, ot...

    Read the whole post...

    Last Post by *ROS* il 18 Nov. 2010
    .
  3. Spazio, scoperto baby buco nero

    Avatar
    Tags
    Astronomia
    Fisica
    News
    Wormhole
    By *ROS* il 16 Nov. 2010
    +1   -1    0 Comments   68 Views
    .


    16/11/2010

    Spazio, scoperto baby buco nero

    Nasa: è il più giovane mai osservato


    image


    Il buco nero più giovane e vicino mai visto è stato scoperto dal telescopio della Nasa "Chandra". Secondo quanto riferito dagli esperti dell'agenzia spaziale americana, il buco nero avrebbe soltanto 30 anni. Si tratta di un risultato eccezionale, poiché è la prima volta che l'evoluzione di un oggetto simile è stata osservata fin dalla sua "infanzia". La scoperta confermerebbe l'ipotesi secondo cui i buchi neri sono generati dall'esplosione di supernovae.

    La notizia è stata diffusa con grande entusiasmo direttamente dalla Nasa nel corso di una conferenza stampa. "Se la nostra interpretazione è corretta, questo è l'esempio più vicino nel quale viene osservata la nascita di un buco nero", ha spiegato il coordinatore della ricerca, Daniel Patnaude, del Centro americano Harvard-Smithsonian per l'Astrofisica.

    Stando agli esperti, la scoperta di questo "buco nero" (si tratta dei resti della supernova SN1979C esplosa 50 milioni di anni
    fa), consentirà agli scienziati di comprendere più facilmente le cause delle esplosioni delle stelle e il numero dei loro resti nella nostra galassia. L'oggetto celeste è stato individuato a 50 milioni di anni luce dalla Terra nell'Ammasso della Vergine grazie al telescopio spaziale a raggi X "Chandra".

    Grazie ai dati raccolti sarà possibile analizzare più approfonditamente le ipotesi formulate sulla nascita dei buchi neri e sperimentarne la reale applicazione su un caso pratico. "E' un risultato interessante, ma ancora da studiare", ha commentato Luigi Stella, del comitato scientifico dell' Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). "E' la conferma di un risultato ottenuto in molti anni: 30 anni fa è esplosa una stella in una galassia vicina alla nostra e i dati presentati oggi confermano che queste esplosioni sono il modo in cui nascono stelle neutroni e buchi neri - ha osservato -. Finora c'è stata un'evidenza molto chiara che da queste esplosioni si formano delle stelle di neutroni, ma il risultato presentato oggi sembra indicare che si sarebbe formato un buco nero".

    Immagini del buco nero alla pagina: www.tgcom.mediaset.it/fotogallery/fotogallery8984.shtml

    Fonte: tgcom.it
    Last Post by *ROS* il 16 Nov. 2010
    .
  4. Al Cern si ricrea il Big Bang

    Avatar
    Tags
    Cern
    Fisica
    News
    By *ROS* il 8 Nov. 2010
    +1   -1    0 Comments   58 Views
    .


    Al Cern si ricrea il Big Bang

    LHC riproduce le condizioni dei primissimi istanti di vita dell'Universo, con temperature di migliaia di miliardi di gradi.

    [ZEUS News - www.zeusnews.com - 08-11-2010]

    image
    Detlef Kuchler, fisico del Cern, mostra parte del piombo usato per originare gli ioni pesanti.


    Al Cern lo hanno battezzato ufficiosamente "il mese degli ioni pesanti": si tratta di una nuova fase negli esperimenti effettuati con il Large Hadron Collider, fase che fino al 4 dicembre utilizzerà fasci di ioni di piombo da far scontrare tra loro.

    L'utilizzo degli ioni pesanti - secondo quanto si legge sul sito del Cern - "apre possibilità di esplorazione completamente nuove, indagando la materia che ci sarebbe stata nei primi istanti di esistenza dell'Universo", nota come plasma di quark e gluoni.

    Il LHC sta dunque addentrandosi con nuovi mezzi nello studio dei momenti immediatamente successivi al Big Bang, un avvenimento su cui si era già ottenute alcune nuove informazioni nello scorso settembre: "Studieremo il comportamento della materia in condizioni estreme di compressione e riscaldamento" ha spiegato Federico Antinori, il responsabile della task force per i primi risultati scientifici degli eventi.

    Protagonista di questa fase è l'esperimento ALICE insieme agli esperimenti ATLAS e CMS. Il Cern ha accelerato gli ioni di piombo fino a un'energia di 1,38 TeV, cercando di ricreare condizioni di pressione e riscaldamento (con temperature di decine di migliaia di miliardi di gradi) che oggi non esistono più nemmeno nei nuclei delle stelle ma sono esistite soltanto nei primi millisecondi successivi al Big Bang.

    Le prime collisioni tra ioni di piombo hanno avuto luogo nella notte tra sabato 6 e domenica 7 novembre; si è trattato di collisioni di test, che però hanno permesso ai rivelatori di ALICE di inizare a registrare i primi dati.

    Paolo Giubellino, portavoce di ALICE, ha spiegato che le informazioni raccolte in questo mese permetteranno di verificare "tutto un gruppo di teorie che descrivono gli stati iniziali dei nuclei atomici".

    Fonte: zeusnews.it
    Last Post by *ROS* il 8 Nov. 2010
    .
  5. Al via la maratona dei radiotelescopi a caccia di E.T.

    Avatar
    Tags
    Astronomia
    News
    By *ROS* il 6 Nov. 2010
    +1   -1    0 Comments   27 Views
    .


    05 novembre 2010

    Al via la maratona dei radiotelescopi a caccia di E.T.
    La manifestazione e' organizzata per celebrare il cinquantesimo anniversario dell'inizio della ricerca di forme di vita intelligenti extraterrestri

    image


    ROMA - Al via la 'maratona' di osservazioni simultanee a caccia di 'E.T.' organizzata per celebrare il 50/mo anniversario dell'inizio della ricerca di forme di vita intelligenti extraterrestri. Da oggi fino all'8 novembre numerosi radiotelescopi da tutto il mondo parteciperanno all'iniziativa fra cui l'antenna della Stazione Radioastronomica di Medicina (in provincia di Bologna) dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

    La parabola da 32 metri dell'Istituto, spiega l'Inaf, avra' tra i suoi obiettivi anche la stella Gliese 581, nota per possedere un sistema planetario nel quale almeno un pianeta si troverebbe nella cosiddetta 'zona di abitabilita', dove cioe' l'acqua eventualmente presente in esso potrebbe trovarsi allo stato liquido. Era l'estate del 1960, l'anno in cui per la prima volta un radiotelescopio fu puntato al cielo a caccia di extraterrestri, quando negli Stati Uniti Frank Drake, un radioastronomo ventinovenne del National Radio Astronomy Observatory in Virginia punto' l'antenna del radiotelescopio Howard Tatel verso due stelle simili al nostro Sole, Tau Ceti ed Epsilon Eridani. Il suo obiettivo era cercare segnali radio prodotti da civilta' extraterrestri in possesso di una tecnologia che permettesse loro di diffonderli nello spazio. Iniziava cosi' il progetto Ozma, che, sottolinea l'Inaf, apriva un nuovo affascinante capitolo nell'esplorazione dell'Universo.

    Come quel progetto prendeva il nome da una principessa del racconto 'Il meraviglioso Mago di Oz' la maratona che parte oggi porta il nome di un'eroina dello stesso romanzo: Dorothy. La caccia alla vita extraterrestre sara' globale, con la partecipazione di radiotelescopi distribuiti sui cinque continenti, gli obiettivi sono stati selezionati dal Seti Institute ''un programma - ha spiegato Stelio Montebugnoli, tecnologo dell'Inaf presso la stazione di Medicina - che opera con donazioni di privati e che si propone di cercare segnali radio emessi da eventuali civilta' aliene in possesso di una opportuna tecnologia''.

    Fonte: ansa.it
    Last Post by *ROS* il 6 Nov. 2010
    .
  6. Nello spazio c'è un'altra Terra

    Avatar
    Tags
    Astronomia
    News
    By *ROS* il 30 Sep. 2010
    +1   -1    2 Comments   123 Views
    .


    Giovedì, 30 Settembre 2010

    Individuato il pianeta Gliese 581g: si trova a 20 anni luce da noi

    Nello spazio c'è un'altra Terra

    Potrebbe ospitare forme di vita: c'è acqua e atmosfera e la temperatura varia tra i -12° e i -31°

    image


    MILANO – Su Gliese 581g c’è l’acqua liquida, grazie a una distanza dalla stella madre che regala al pianeta la giusta energia, e c’è l’atmosfera, grazie a una sufficiente forza di gravità del pianeta per trattenerla. A questo punto non ci sarebbe da stupirsi se Gliese 581g ospitasse qualche forma di vita, pur trattandosi probabilmente di una vita molto differente da quella che possiamo ipotizzare: la presenza di acqua e di atmosfera sono infatti considerati i due fattori più importanti, anche se non unici, per l’abitabilità.

    SEGNI PARTICOLARI - Scoperto da un team di astronomi dell’Università di California a Santa Cruz e del Carnegie Institution di Washington in seguito a undici anni di osservazioni e rilevamenti al Keck Observatory (alle Hawaii), il pianeta Gliese, al di fuori del sistema solare, ha una particolarità: mostra sempre la stessa faccia alla sua stella, in modo tale che una parte è sempre calda e illuminata e l’altra è sempre buia e fredda. La linea che separa le due metà si chiama terminatore e in corrispondenza di questa linea la temperatura è tra i -12 e i -31°C.

    PRIMO PIANETA ABITABILE – La scoperta, pubblicata sul Astrophysical Journal, ha fatto scalpore perché si tratta del pianeta più simile alla Terra mai individuato intorno a un’altra stella, tanto da essere celebrato come il primo luogo al di fuori del sistema solare che potrebbe per primo ospitare la vita. Goldilocks zone: così viene chiamata la famiglia planetaria a cui appartiene Gliese 581g, insieme ad altri cinque parenti-pianeti, tra i quali quattro già noti agli astronomi e il quinto scoperto insieme a Gliese.

    CARATTERISTICHE – Dista da noi circa 20 anni luce, ovvero un’enormità, ma in termini astronomici è relativamente vicino. La sua massa è all’incirca da 3,1 e 4,3 quella della Terra e il suo raggio è stimato essere tra 1,2 e 1,4 volte il raggio terrestre. E’ roccioso e il suo pe...

    Read the whole post...

    Last Post by *ROS* il 7 Oct. 2010
    .
  7. Un'astrofisica malese accoglierà gli alieni

    Avatar
    Tags
    News
    By *ROS* il 27 Sep. 2010
    +1   -1    0 Comments   56 Views
    .


    27/9/2010

    IL PIANO PRESENTATO ALLA CONFERENZA DELLA ROYAL SOCIETY

    Un'astrofisica malese
    accoglierà gli alieni


    All'Onu un ufficio si occupa
    di programmare un eventuale
    incontro con gli extraterrestri


    image
    La ricerca di comunicazioni extraterrestri fa pensare che l'umanità riceverà segnali dagli alieni


    LONDRA
    Quando e se gli alieni sbarcheranno sulla Terra e chiederanno di parlare con un rappresentante, colei che risponderà sarà Mazlan Othman, l'astrofisica malese incaricata dall’Onu di accogliere gli extraterrestri.

    La donna, 58 anni, verrà nominata uffucialmente a capo del Ministero degli Affari Spaziali (Unoosa) dell’organizzazione internazionale la prossima settimana, in occasione della conferenza della Royal Society Kavli Foundation nel Buckinghamshire, in cui la Othman presenterà il suo "piano". La divulgazione dei progetti seguiti dall'astrofisica, che è stata a capo dell'agenzia spaziale malesiana con cui ha organizzato la preparazione al lancio del primo astronauta del suo Paese, si è resa necessaria data la scoperta di centinaia di nuovi pianeti che, secondo la stessa scienziata, «aumenterà le possibilità di rilevare la presenza di vita extrattereste nel cosmo». E questo significa che l'Onu deve essere pronto a coordinare la risposta dell'umanità a un eventuale «primo contatto», come riporta il Telegraph.

    «La continua ricerca di comunicazioni extraterrestri ci permette di sperare che un giorno l'umanità riceverà segnali dagli alieni - ha spiegato la Othman ai colleghi scienziati - quando questo succederà dovremo avere in piedi una risposta coordinata che tenga conto della delicatezza del soggetto: l'Onu è una struttura già pronta per mettere in piedi questo meccanismo». Il professor Richard Crowther, esperto in diritto nello spazio presso l'agenzia spaziale che guida le delegazioni del Regno Unito alle Nazioni Unite, ha dichiarato che l'astrofisica malese è «la persona più adatta se un alieno dovesse chiedere di portarlo dal nostro leader».

    Il piano per rendere l'Unoosa l'ufficio di coordinamento per affrontare gli incontri con gli alieni sarà discusso dai comitati scientifici consultivi delle Nazioni Unite e a fine assemblea dovrebbe raggiungere la sua versione conclusiva. Il punto di magg...

    Read the whole post...

    Last Post by *ROS* il 27 Sep. 2010
    .
  8. Il Cern getta luce sul Big Bang

    Avatar
    Tags
    Cern
    Fisica
    News
    By Police il 22 Sep. 2010
    +1   -1    0 Comments   64 Views
    .


    Il Cern getta luce sul Big Bang

    L'esperimento CMS produce i primi risultati inaspettati. Forse è stata intravista la "materia primordiale".

    image

    [ZEUS News - www.zeusnews.com - 22-09-2010]

    È un po' la rivincita del CMS: il Compact Muon Solenoid, il rivelatore parte del Large Hadron Collider che opera al Cern di Ginevra, è il primo elemento del grande acceleratore a rivelare nuove informazioni, dopo che la sua partenza è stata funestata prima da un attacco al sito e poi da un bug nell'hardware.

    Secondo alcuni, il CMS ha mostrato indizi di qualcosa che potrebbe essere simile alla materia che esistette nei primissimi istanti successivi al Big Bang.

    Guido Tonelli, coordinatore del CMS, mette però in guardia dai facili entusiasmi: la possibilità che si tratti di "materia primordiale" "è solo una fra le cinque o sei ipotesi che stiamo esaminando, e in questo momento sarebbe prematuro trarre delle conclusioni".

    Per sapere con certezza che cosa abbia visto il LHC ci vorrà ancora per lo meno qualche mese e nuove osservazioni, ma i rilevamenti del CMS sono indice chiaro del fatto che l'esperimento sta già iniziando a dare i suoi frutti.

    Facendo scontrare protoni a 7 TeV, è stato osservato un fenomeno interessante, non nuovo ma che si è notato ora per la prima volta negli scontri tra protoni: alcune delle particelle risultanti dagli scontri hanno mostrato di allontanarsi secondo traiettorie che divergevano, seppure di poco, da quanto previsto nelle simulazioni, e che indicavano una certa correlazione tra alcune delle particelle stesse.

    Una delle ipotesi che spiegherebbero questo comportamento, quella di cui parlavamo all'inizio, evoca il plasma di quark e gluoni che sarebbe esistito subito dopo il Big Bang per un brevissimo periodo (20 o 30 microsecondi), in cui i quark sono liberi di muoversi anziché essere confinati nei barioni (come i protoni e i neutroni).

    Gli effetti notati al Cern negli scontri tra protoni erano già stati rilevati nell'acceleratore americano RHIC, ma facendo scontrare ioni pesanti (come gli ioni d'oro); vedere lo stesso fenomeno originarsi dagli scontri tra protoni - una cosa che non era stata predetta, anche se il CMS era attrezzato per cercarla - potrebbe dare origine a nuove ipotesi.

    Nell'esperimento del RHIC si pensava che il motivo più probabile fosse la presenza di materia nucleare molto calda e denza formata negli urti; lo stesso fenomeno ripetuto in ci...

    Read the whole post...

    Last Post by Police il 22 Sep. 2010
    .
  9. Oggi due asteroidi sfiorano la Terra

    Avatar
    Tags
    Astronomia
    News
    By *ROS* il 8 Sep. 2010
    +1   -1    0 Comments   69 Views
    .


    SPAZIO - 8/9/2010

    Quei due asteroidi ci sfiorano
    nello spazio tra Terra e Luna


    Sono piccoli e non si vedono ad occhio nudo: tra i 10 e i 15 metri di diametro. Il passaggio tra l'8 e il 9 settembre. "Nessun pericolo", dicono gli esperti

    di LUIGI BIGNAMI


    image



    "ABBASSIAMO la testa", verrebbe da dire considerando che nelle prossime ore (tra l'8 e il 9 settembre) due asteroidi sfioreranno la Terra ad una distanza estremamente ridotta. Passeranno nello spazio che esiste tra il nostro pianeta e la Luna. Il primo asteroide ha un diametro di 10 metri, il secondo di 15. "Ma - dicono gli esperti del sito Spaceweather della Nasa - diciamolo subito: non ci sono pericoli di impatto con il nostro pianeta e non è in atto un particolare bombardamento di asteroidi contro la Terra. Si tratta solo di una pura coincidenza".

    Il primo di questi, chiamato con la sigla 2010 RF12 passerà a soli 77.000 km dalla Terra, solo un quinto della distanza Terra-Luna, il secondo invece, chiamato 2010 RX30, passerà a 231.000 km. A causa delle loro ridotte dimensioni e della velocità estrema con cui si muovono risultano impossibili da vedersi a occhio nudo e, oltre agli astronomi, solo astrofili con notevole esperienza li potranno seguire con piccoli telescopi.

    I due asteroidi, pur passando molto vicini al nostro pianeta, non rientrano nella categoria di oggetti definiti PHA (Potentially Hazardous Asteroids, "asteroidi potenzialmente pericolosi") i quali per poterlo essere devono avere un diametro superiore ai 100 m e devono passare in prossimità della Terra a non più di 7.500.000 km. Asteroidi come quelli che si passeranno sopra la testa nelle prossime ore infatti, avrebbero relativamente poche conseguenze sul nostro pianeta in quanto entrando nell'atmosfera dovrebbero spezzarsi in mille pezzi e quindi causare danni limitati.

    Il loro passaggio tuttavia, ricorda come la presenza di oggetti simili e anche con dimensioni superiori sono comunque ancora molto presenti negli spazi del sistema solare e che la loro ricerca e studio risulta fondamentale per tentare di deviarli nel caso oggetti realmente pericolosi dovessero essere in rotta di collisione con la Terra. Il primo di ottobre ad esempio, un asteroide di 2,1 km di diametro ci passerà a 12 milioni di chilometri, una distanza che in termini umani sembra enorme, ma che in chiave astronomica è comunque una nullità. Se questo asteroide fosse stato in rotta di collisione con la Terra...

    Read the whole post...

    Last Post by *ROS* il 8 Sep. 2010
    .
  10. Il cacciatore di antimateria parte per lo spazio

    Avatar
    Tags
    Astronomia
    News
    By *ROS* il 26 Aug. 2010
    +1   -1    0 Comments   57 Views
    .


    Il cacciatore di antimateria parte per lo spazio

    L'AMS inizia il viaggio verso gli USA, da dove raggiungerà poi la Stazione Spaziale Internazionale.
    Un progetto finanziato per un quarto dall'Italia.


    image


    [ZEUS News - www.zeusnews.com - 26-08-2010]

    L'AMS viene caricato sul cargo della USAF."Mai in precedenza siamo stati così coscienti di quanto poco conosciamo del nostro universo: l'antimateria sembra essere sparita ed il 95% del bilancio di energia e materia dell'Universo è dovuta ad una sorgente misteriosa": così Roberto Battiston, scienziato dell'Agenzia Spaziale Italiana, spiega l'importanza dell'ultimo strumento creato al Cern di Ginevra, l'Alpha Magnetic Spectromer, altrimenti noto come "il cacciatore di antimateria".

    All'inizio della vita dell'Universo - si ipotizza - materia e antimateria erano presenti in uguale quantità. Oggi, però, viviamo in un universo costituito solo da materia: che fine ha fatto l'antimateria che si crede essere stata presente miliardi di anni fa?

    Per rispondere a questa domanda e anche per capire qualcosa di più sulla cosiddetta "materia oscura" (che non emette su alcuna lunghezza d'onda e, quindi, risulta "invisibile") un team di più di 500 scienziati provenienti da 16 Paesi ha creato al Cern, con un lavoro durato 16 anni, l'Alpha Magnetic Spectromer (AMS-02), che oggi ha iniziato il proprio viaggio verso la postazione di lavoro: la Stazione Spaziale Internazionale.

    La prima tappa prevede l'arrivo in America, al Kennedy Space Center. Il trasporto dell'immenso strumento - che pesa da solo circa 7 tonnellate e viaggia insieme a 40 tonnellate di materiali tecnici - è iniziato questa mattina alle 7 grazie a un cargo C-5M SupeGalaxy dell'Aeronautica Militare USA, l'unico aereo abbastanza grande da contenerlo.

    Il prossimo febbraio l'AMS sarà parte dell'ultima missione dello Shuttle (cui parteciperà anche l'italiano Roberto Vittori, al suo terzo viaggio sulla ISS)prima del pensionamento: raggiungerà così la ISS, dove potrà iniziare a cercare indizi sul destino che è toccato all'antimateria, e a una sua eventuale presenza nell'Universo, andando a caccia di antiprotoni, antideutoni e anti-nuclei di elio grazie al più grande magnete superconduttore mai usato in orbita.

    L'AMS, la cui costruzione è stata guidata dal premio Nobel Samuel Ting, avrebbe dovuto partire già qualche anno fa; poi il disastro del Columbia ha spinto la Nasa a rivedere i piani di volo e altri problemi hanno ritardo funestato i tempi di lancio, compresa una modifica sostanziale all'appar...

    Read the whole post...

    Last Post by *ROS* il 26 Aug. 2010
    .
 
Skin by Anthony