LA STORIA DI GIORGIO BONGIOVANNI
(3^ parte)
di Anna Alessia Petrozzi
Settembre, il 2, 1999. Dieci anni di stimmate. Per la quarta volta il sangue sgorga dalla corona di spine e dagli occhi di Giorgio Bongiovanni.
Ha inizio la terza parte della sua missione.
Oltre ai continui spostamenti e incontri Giorgio si dedica alacremente allo studio di atti processuali e all’ascolto di centinaia di audiocassette in cui magistrati, primi fra tutti Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e collaboratori di giustizia spiegano che cos’è Cosa Nostra, quale sia la sua reale potenza e soprattutto perché non si riesce a sconfiggerla. Con quali interessi collimano gli interessi della mafia?
A queste domande cerca di rispondere con una nuova rivista ANTIMAFIADuemila, pubblicata in temporanea sostituzione di TERZOMILLENNIO i cui contenuti comunque iniziavano a vertere nella stessa direzione.
Il 25 marzo 2000, grazie all’aiuto indispensabile della direttrice responsabile Andreina De Tomassi, la rivista viene presentata a Palermo dove è accolta con favore da diversi magistrati e operatori della legalità che sin da subito concedono a Giorgio e al suo gruppo di giovani apprendisti giornalisti la loro collaborazione in termini di materiale ufficiale, interviste e articoli.
La decisione di Giorgio di dedicarsi anche alla lotta alla mafia viene compresa da un’esigua maggioranza dei suoi sostenitori. Molti si allontanano tra paura e polemiche.
Eppure, sin dall’inizio della sua esperienza mistica la Vergine aveva incaricato Giorgio di smascherare il volto dell’Anticristo, inteso non tanto come un personaggio che incarna in sé il male, ma come quell’insieme di forze negative che soggiogano il mondo.
E la mafia, spiega Giorgio, è una di queste e rappresenta la via più veloce per arrivare al compimento della sua missione.
Sono anni molto difficili per lui, per la sua famiglia e per i pochi amici che hanno deciso di sposare la sua stessa causa.
Lo studio della criminalità non solo da un punto di vista tecnico e giornalistico, ma anche in chiave spirituale, rappresenta per tutti un’ulteriore presa di coscienza della battaglia in atto su questo pianeta. Risuonano le parole della Bibbia: Armaghedon, lo scontro finale tra bene e male.
Il prezzo per il proprio contributo all’interno di questo progetto evolutivo è alto e rischioso. Giorgio come sempre è il primo a pagare questo tributo non solo offrendo il suo sacrificio di sangue, ma mettendo a completa disposizione la sua vita.
La rivista ANTIMAFIA raccoglie un notevole consenso tra gli addetti ai lavori, ma l’argomento è poco popolare. Per sostenerla Nonsiamosoli Video vien...
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