1. Missione Soyuz

    Avatar
    Tags
    Astronomia
    News
    Sonde spaziali
    By *ROS* il 17 Dec. 2010
    +1   -1    0 Comments   56 Views
    .

    16 dicembre 2010

    SPAZIO
    Soyuz, paura per Nespoli
    "Persi per ore i contatti"

    L'agenzia Interfax comunica: "Il centro spaziale russo non riesce a stabilire contatti con la navicella in viaggio verso la Iss". Paura per l'equipaggio, di cui fa parte anche l'astronauta italiano, poi il problema di comunicazione è stato risolto. L'Esa: "Non c'è stato nessun problema"

    image
    Paolo Nespoli


    ROMA - Lunghi momenti di paura per Paolo Nespoli e l'equipaggio della Soyuz: per alcune ore, il centro spaziale russo non è riuscito a stabilire contatti con la navicella in viaggio verso la stazione spaziale internazionale 1. L'allarme è stato lanciato dall'agenzia Interfax, che più tardi ha comunicato che i problemi di comunicazione erano stati risolti.

    "I problemi di comunicazione, legati al funzionamento della rete a fibre ottiche nel centro sulla Terra, sono stati ripristinati verso le 19.30", ha confermato un portavoce del centro di controllo dei voli spaziali russo (Tsoup). Sminuisce il contrattempo l'Agenzia spaziale europea (Esa) secondo cui tutte le operazioni di giornata si sono svolte regolarmente e senza alcuna difficoltà.

    A bordo della Soyuz, decollata dal centro spaziale di Baikonur il 15 dicembre, oltre a Nespoli ci sono l'americana Cady Coleman e il russo Dmitry Kondratyev. Secondo il programma di viaggio, la navicella dovrebbe raggiungere la Iss il 17 dicembre. L'aggancio è previsto alle 21 e 12. Nespoli e compagni dovrebbero rimanere ben 152 giorni, fino al 16 maggio quando lasceranno il posto ad altri astronauti. Si tratta del 26mo equipaggio ospitato dalla stazione orbitante.

    E' la seconda volta che Nespoli visita la stazione orbitante, la prima fu nel 2007 e quella volta la raggiunse con uno Shuttle. Durante questa missione, chiamata "MagISSstra", avrà un compito importante 1, quello di realizzare una serie di esperimenti sull'organismo umano, sulla meccanica dei fluidi, sulla biologia di organismi viventi e non ultimo prove di riprese televisive in 3D. L'astronauta italiano realizzerà esprimenti su miscele di fluidi per capire a fondo il loro comportamento. Queste ricerche serviranno da un lato per comprendere il comportamento dei magmi all'interno della Terra, dall'altro per capire se vi sono modi per rendere più fluido il petrolio all'interno dei giacimenti, così da poterne estrarre il più possi...

    Read the whole post...

    Last Post by *ROS* il 17 Dec. 2010
    .
  2. A caccia dell'oscura "ragnatela" dell'Universo

    Avatar
    Tags
    Astronomia
    Misteri
    News
    By Police il 7 Dec. 2010
    +1   -1    0 Comments   99 Views
    .

    Dicembre 2010

    La settimana della “consapevolezza” sulla materia oscura


    di Federica Sgorbissa

    image


    Un esperimento di scienza partecipata: “the Dark Matter Awareness Week” da ieri fino a martedì prossimo coinvolgerà 140 istituti di ricerca (in oltre 50 paesi sparsi in tutto il globo) che proporranno tutti lo stesso seminario: “Dark matter in galaxies”.

    “In sostanza,” spiega Paolo Salucci, astrofisico della SISSA di Trieste e coordinatore della manifestazione, “proponiamo un modo completamente nuovo per condividere i risultati raggiunti da una piccola comunità di scienziati che indaga la materia oscura con una comunità più ampia di astrofisici, cosmologi e fisici delle particelle interessati a questo aspetto ancora poco chiaro dell struttura del nostro Universo.”

    La materia oscura costituisce circa il 30% dell’energia dell’Universo e circa il 90% della massa. Ma la sua natura resta ancora un enigma, una sfida che impegna da circa trent’anni astrofisici e cosmologi di tutto il mondo. Un mistero irrisolto su cui si spera presto di far luce.

    Ormai è noto che non tutta la materia dell’Universo è osservabile: tutte le galassie infatti sono circondate da un alone misterioso di materia che a differenza di quella ordinaria non emette radiazioni di nessun tipo. “Questa componente di materia che definiamo oscura,” precisa Salucci “è invisibile all’osservazione e alla misurazione diretta ma può essere rilevata attraverso gli effetti gravitazionali che determina sulla materia luminosa. Nel corso degli ultimi cinque anni, inoltre, abbiamo scoperto che questa materia invisibile interagisce in diversi modi, ancora non ben chiari, con la materia ordinaria (barionica), quella luminosa”.

    Fra gli esperti che hanno contribuito all’evento, oltre a Salucci, troviamo Ken Freeman (Canberra), pioniere nello studio delle galassie, Vera Rubin (Washington) e Albert Bosma (Marsiglia) a cui va attribuita la scoperta della materia oscura.

    ______________________________________________

    Febbraio 2008

    Indivuata sfruttando la fotocamera digitale più grande del mondo
    di cui è dotato il telescopio Canada-France-Hawaii Telescope sul monte Mauna Kea

    La materia oscura esiste
    scoperta enorme "ragnatela&q...

    Read the whole post...

    Last Post by Police il 7 Dec. 2010
    .
  3. Spazio, scoperto baby buco nero

    Avatar
    Tags
    Astronomia
    Fisica
    News
    Wormhole
    By *ROS* il 16 Nov. 2010
    +1   -1    0 Comments   68 Views
    .


    16/11/2010

    Spazio, scoperto baby buco nero

    Nasa: è il più giovane mai osservato


    image


    Il buco nero più giovane e vicino mai visto è stato scoperto dal telescopio della Nasa "Chandra". Secondo quanto riferito dagli esperti dell'agenzia spaziale americana, il buco nero avrebbe soltanto 30 anni. Si tratta di un risultato eccezionale, poiché è la prima volta che l'evoluzione di un oggetto simile è stata osservata fin dalla sua "infanzia". La scoperta confermerebbe l'ipotesi secondo cui i buchi neri sono generati dall'esplosione di supernovae.

    La notizia è stata diffusa con grande entusiasmo direttamente dalla Nasa nel corso di una conferenza stampa. "Se la nostra interpretazione è corretta, questo è l'esempio più vicino nel quale viene osservata la nascita di un buco nero", ha spiegato il coordinatore della ricerca, Daniel Patnaude, del Centro americano Harvard-Smithsonian per l'Astrofisica.

    Stando agli esperti, la scoperta di questo "buco nero" (si tratta dei resti della supernova SN1979C esplosa 50 milioni di anni
    fa), consentirà agli scienziati di comprendere più facilmente le cause delle esplosioni delle stelle e il numero dei loro resti nella nostra galassia. L'oggetto celeste è stato individuato a 50 milioni di anni luce dalla Terra nell'Ammasso della Vergine grazie al telescopio spaziale a raggi X "Chandra".

    Grazie ai dati raccolti sarà possibile analizzare più approfonditamente le ipotesi formulate sulla nascita dei buchi neri e sperimentarne la reale applicazione su un caso pratico. "E' un risultato interessante, ma ancora da studiare", ha commentato Luigi Stella, del comitato scientifico dell' Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). "E' la conferma di un risultato ottenuto in molti anni: 30 anni fa è esplosa una stella in una galassia vicina alla nostra e i dati presentati oggi confermano che queste esplosioni sono il modo in cui nascono stelle neutroni e buchi neri - ha osservato -. Finora c'è stata un'evidenza molto chiara che da queste esplosioni si formano delle stelle di neutroni, ma il risultato presentato oggi sembra indicare che si sarebbe formato un buco nero".

    Immagini del buco nero alla pagina: www.tgcom.mediaset.it/fotogallery/fotogallery8984.shtml

    Fonte: tgcom.it
    Last Post by *ROS* il 16 Nov. 2010
    .
  4. Al via la maratona dei radiotelescopi a caccia di E.T.

    Avatar
    Tags
    Astronomia
    News
    By *ROS* il 6 Nov. 2010
    +1   -1    0 Comments   27 Views
    .


    05 novembre 2010

    Al via la maratona dei radiotelescopi a caccia di E.T.
    La manifestazione e' organizzata per celebrare il cinquantesimo anniversario dell'inizio della ricerca di forme di vita intelligenti extraterrestri

    image


    ROMA - Al via la 'maratona' di osservazioni simultanee a caccia di 'E.T.' organizzata per celebrare il 50/mo anniversario dell'inizio della ricerca di forme di vita intelligenti extraterrestri. Da oggi fino all'8 novembre numerosi radiotelescopi da tutto il mondo parteciperanno all'iniziativa fra cui l'antenna della Stazione Radioastronomica di Medicina (in provincia di Bologna) dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

    La parabola da 32 metri dell'Istituto, spiega l'Inaf, avra' tra i suoi obiettivi anche la stella Gliese 581, nota per possedere un sistema planetario nel quale almeno un pianeta si troverebbe nella cosiddetta 'zona di abitabilita', dove cioe' l'acqua eventualmente presente in esso potrebbe trovarsi allo stato liquido. Era l'estate del 1960, l'anno in cui per la prima volta un radiotelescopio fu puntato al cielo a caccia di extraterrestri, quando negli Stati Uniti Frank Drake, un radioastronomo ventinovenne del National Radio Astronomy Observatory in Virginia punto' l'antenna del radiotelescopio Howard Tatel verso due stelle simili al nostro Sole, Tau Ceti ed Epsilon Eridani. Il suo obiettivo era cercare segnali radio prodotti da civilta' extraterrestri in possesso di una tecnologia che permettesse loro di diffonderli nello spazio. Iniziava cosi' il progetto Ozma, che, sottolinea l'Inaf, apriva un nuovo affascinante capitolo nell'esplorazione dell'Universo.

    Come quel progetto prendeva il nome da una principessa del racconto 'Il meraviglioso Mago di Oz' la maratona che parte oggi porta il nome di un'eroina dello stesso romanzo: Dorothy. La caccia alla vita extraterrestre sara' globale, con la partecipazione di radiotelescopi distribuiti sui cinque continenti, gli obiettivi sono stati selezionati dal Seti Institute ''un programma - ha spiegato Stelio Montebugnoli, tecnologo dell'Inaf presso la stazione di Medicina - che opera con donazioni di privati e che si propone di cercare segnali radio emessi da eventuali civilta' aliene in possesso di una opportuna tecnologia''.

    Fonte: ansa.it
    Last Post by *ROS* il 6 Nov. 2010
    .
  5. Nello spazio c'è un'altra Terra

    Avatar
    Tags
    Astronomia
    News
    By *ROS* il 30 Sep. 2010
    +1   -1    2 Comments   123 Views
    .


    Giovedì, 30 Settembre 2010

    Individuato il pianeta Gliese 581g: si trova a 20 anni luce da noi

    Nello spazio c'è un'altra Terra

    Potrebbe ospitare forme di vita: c'è acqua e atmosfera e la temperatura varia tra i -12° e i -31°

    image


    MILANO – Su Gliese 581g c’è l’acqua liquida, grazie a una distanza dalla stella madre che regala al pianeta la giusta energia, e c’è l’atmosfera, grazie a una sufficiente forza di gravità del pianeta per trattenerla. A questo punto non ci sarebbe da stupirsi se Gliese 581g ospitasse qualche forma di vita, pur trattandosi probabilmente di una vita molto differente da quella che possiamo ipotizzare: la presenza di acqua e di atmosfera sono infatti considerati i due fattori più importanti, anche se non unici, per l’abitabilità.

    SEGNI PARTICOLARI - Scoperto da un team di astronomi dell’Università di California a Santa Cruz e del Carnegie Institution di Washington in seguito a undici anni di osservazioni e rilevamenti al Keck Observatory (alle Hawaii), il pianeta Gliese, al di fuori del sistema solare, ha una particolarità: mostra sempre la stessa faccia alla sua stella, in modo tale che una parte è sempre calda e illuminata e l’altra è sempre buia e fredda. La linea che separa le due metà si chiama terminatore e in corrispondenza di questa linea la temperatura è tra i -12 e i -31°C.

    PRIMO PIANETA ABITABILE – La scoperta, pubblicata sul Astrophysical Journal, ha fatto scalpore perché si tratta del pianeta più simile alla Terra mai individuato intorno a un’altra stella, tanto da essere celebrato come il primo luogo al di fuori del sistema solare che potrebbe per primo ospitare la vita. Goldilocks zone: così viene chiamata la famiglia planetaria a cui appartiene Gliese 581g, insieme ad altri cinque parenti-pianeti, tra i quali quattro già noti agli astronomi e il quinto scoperto insieme a Gliese.

    CARATTERISTICHE – Dista da noi circa 20 anni luce, ovvero un’enormità, ma in termini astronomici è relativamente vicino. La sua massa è all’incirca da 3,1 e 4,3 quella della Terra e il suo raggio è stimato essere tra 1,2 e 1,4 volte il raggio terrestre. E’ roccioso e il suo pe...

    Read the whole post...

    Last Post by *ROS* il 7 Oct. 2010
    .
  6. Oggi due asteroidi sfiorano la Terra

    Avatar
    Tags
    Astronomia
    News
    By *ROS* il 8 Sep. 2010
    +1   -1    0 Comments   69 Views
    .


    SPAZIO - 8/9/2010

    Quei due asteroidi ci sfiorano
    nello spazio tra Terra e Luna


    Sono piccoli e non si vedono ad occhio nudo: tra i 10 e i 15 metri di diametro. Il passaggio tra l'8 e il 9 settembre. "Nessun pericolo", dicono gli esperti

    di LUIGI BIGNAMI


    image



    "ABBASSIAMO la testa", verrebbe da dire considerando che nelle prossime ore (tra l'8 e il 9 settembre) due asteroidi sfioreranno la Terra ad una distanza estremamente ridotta. Passeranno nello spazio che esiste tra il nostro pianeta e la Luna. Il primo asteroide ha un diametro di 10 metri, il secondo di 15. "Ma - dicono gli esperti del sito Spaceweather della Nasa - diciamolo subito: non ci sono pericoli di impatto con il nostro pianeta e non è in atto un particolare bombardamento di asteroidi contro la Terra. Si tratta solo di una pura coincidenza".

    Il primo di questi, chiamato con la sigla 2010 RF12 passerà a soli 77.000 km dalla Terra, solo un quinto della distanza Terra-Luna, il secondo invece, chiamato 2010 RX30, passerà a 231.000 km. A causa delle loro ridotte dimensioni e della velocità estrema con cui si muovono risultano impossibili da vedersi a occhio nudo e, oltre agli astronomi, solo astrofili con notevole esperienza li potranno seguire con piccoli telescopi.

    I due asteroidi, pur passando molto vicini al nostro pianeta, non rientrano nella categoria di oggetti definiti PHA (Potentially Hazardous Asteroids, "asteroidi potenzialmente pericolosi") i quali per poterlo essere devono avere un diametro superiore ai 100 m e devono passare in prossimità della Terra a non più di 7.500.000 km. Asteroidi come quelli che si passeranno sopra la testa nelle prossime ore infatti, avrebbero relativamente poche conseguenze sul nostro pianeta in quanto entrando nell'atmosfera dovrebbero spezzarsi in mille pezzi e quindi causare danni limitati.

    Il loro passaggio tuttavia, ricorda come la presenza di oggetti simili e anche con dimensioni superiori sono comunque ancora molto presenti negli spazi del sistema solare e che la loro ricerca e studio risulta fondamentale per tentare di deviarli nel caso oggetti realmente pericolosi dovessero essere in rotta di collisione con la Terra. Il primo di ottobre ad esempio, un asteroide di 2,1 km di diametro ci passerà a 12 milioni di chilometri, una distanza che in termini umani sembra enorme, ma che in chiave astronomica è comunque una nullità. Se questo asteroide fosse stato in rotta di collisione con la Terra...

    Read the whole post...

    Last Post by *ROS* il 8 Sep. 2010
    .
  7. Il cacciatore di antimateria parte per lo spazio

    Avatar
    Tags
    Astronomia
    News
    By *ROS* il 26 Aug. 2010
    +1   -1    0 Comments   57 Views
    .


    Il cacciatore di antimateria parte per lo spazio

    L'AMS inizia il viaggio verso gli USA, da dove raggiungerà poi la Stazione Spaziale Internazionale.
    Un progetto finanziato per un quarto dall'Italia.


    image


    [ZEUS News - www.zeusnews.com - 26-08-2010]

    L'AMS viene caricato sul cargo della USAF."Mai in precedenza siamo stati così coscienti di quanto poco conosciamo del nostro universo: l'antimateria sembra essere sparita ed il 95% del bilancio di energia e materia dell'Universo è dovuta ad una sorgente misteriosa": così Roberto Battiston, scienziato dell'Agenzia Spaziale Italiana, spiega l'importanza dell'ultimo strumento creato al Cern di Ginevra, l'Alpha Magnetic Spectromer, altrimenti noto come "il cacciatore di antimateria".

    All'inizio della vita dell'Universo - si ipotizza - materia e antimateria erano presenti in uguale quantità. Oggi, però, viviamo in un universo costituito solo da materia: che fine ha fatto l'antimateria che si crede essere stata presente miliardi di anni fa?

    Per rispondere a questa domanda e anche per capire qualcosa di più sulla cosiddetta "materia oscura" (che non emette su alcuna lunghezza d'onda e, quindi, risulta "invisibile") un team di più di 500 scienziati provenienti da 16 Paesi ha creato al Cern, con un lavoro durato 16 anni, l'Alpha Magnetic Spectromer (AMS-02), che oggi ha iniziato il proprio viaggio verso la postazione di lavoro: la Stazione Spaziale Internazionale.

    La prima tappa prevede l'arrivo in America, al Kennedy Space Center. Il trasporto dell'immenso strumento - che pesa da solo circa 7 tonnellate e viaggia insieme a 40 tonnellate di materiali tecnici - è iniziato questa mattina alle 7 grazie a un cargo C-5M SupeGalaxy dell'Aeronautica Militare USA, l'unico aereo abbastanza grande da contenerlo.

    Il prossimo febbraio l'AMS sarà parte dell'ultima missione dello Shuttle (cui parteciperà anche l'italiano Roberto Vittori, al suo terzo viaggio sulla ISS)prima del pensionamento: raggiungerà così la ISS, dove potrà iniziare a cercare indizi sul destino che è toccato all'antimateria, e a una sua eventuale presenza nell'Universo, andando a caccia di antiprotoni, antideutoni e anti-nuclei di elio grazie al più grande magnete superconduttore mai usato in orbita.

    L'AMS, la cui costruzione è stata guidata dal premio Nobel Samuel Ting, avrebbe dovuto partire già qualche anno fa; poi il disastro del Columbia ha spinto la Nasa a rivedere i piani di volo e altri problemi hanno ritardo funestato i tempi di lancio, compresa una modifica sostanziale all'appar...

    Read the whole post...

    Last Post by *ROS* il 26 Aug. 2010
    .
  8. C'è un altro sistema planetario simile al nostro

    Avatar
    Tags
    Astronomia
    News
    By *ROS* il 25 Aug. 2010
    +1   -1    0 Comments   70 Views
    .


    25/8/2010

    C'è un altro sistema planetario simile al nostro: almeno 5 i suoi pianeti

    image


    Gli astronomi dell'Eso (Osservatorio Europeo Australe) a La Silla, in Cile, hanno scoperto, mediante l'utilizzo dello spettrografo Harps, un sistema extrasolare con almeno cinque pianeti (o forse sette) in orbita intorno ad una stella molto simile al nostro Sole.

    Si può parlare, dunque, di una struttura analoga a quella del nostro sistema, finora mai osservata. La similitudine con il nostro pianeta riguarda in modo particolare il numero dei pianeti ovvero sette, contro gli otto del nostro. La stella in questione, battezzata con il nome HD 10180, è situata nella Costellazione dell’Idra e si trova a circa 127 anni luce dalla Terra.

    Gli scienziati per identificare i pianeti si sono avvalsi anche del supporto di un telescopio da 3,6 metri, seguendo per ben sei anni l'astro HD 10180, giungendo a misurare le influenze gravitazionali dei pianeti che vi orbitano intorno.

    I cinque segnali più forti corrispondono a pianeti di massa simile a Nettuno (fra le 13 e le 25 masse terrestri), con periodi orbitali che vanno dai 6 ai 600 giorni. Secondo gli studiosi però si può affermare l'esistenza di altri due pianeti: un gigante di almeno 65 masse terrestri e quello che potrebbe essere l'esopianeta più piccolo mai osservato, di massa pari a 1,4 volte quella della Terra.

    Il pianeta più piccolo si troverebbe ad una distanza pari al 2% di quella fra la Terra e il Sole, con un periodo orbitale di due giorni, questo perchè le distanze dei pianeti dalla loro stella risultano essere di gran lunga minori rispetto al nostro stesso sistema.

    "Questa notevole scoperta evidenzia come stiamo entrando in una nuova era nella ricerca degli esopianeti, ovvero lo studio di complessi sistemi planetari e non soltanto dei singoli pianeti" ha spiegato Christophe Lovis dell'Osservatorio dell'Univesità di Ginevra. "Sistemi di corpi celesti di piccola massa, come quelli intorno a 10180 HD, sembrano essere abbastanza comuni, ma la loro storia di formazione rimane un puzzle", ha concluso Lovis.

    Palma Maria -Roberta Frascella


    Fonte: barimia.info
    Last Post by *ROS* il 25 Aug. 2010
    .
  9. Doppio spettacolo: stelle cadenti e pianeti

    Avatar
    Tags
    Astronomia
    News
    By *ROS* il 16 Aug. 2010
    +1   -1    3 Comments   125 Views
    .

    13 agosto, 12:29

    Ecco il picco delle stelle cadenti, 100 l'ora
    Lo spettacolo sara' incorniciato da allineamento Venere, Marte e Saturno


    di Enrica Battifoglia

    image
    Pioggia di stelle cadenti in Austria


    ROMA - Se le nuvole lo permetteranno, questa notte il cielo offrirà uno spettacolo da non perdere assolutamente: una pioggia di stelle cadenti che si scatenerà al ritmo di 100 meteore ogni ora, incorniciata dall'allineamento di tre pianeti, Venere, Marte e Saturno, e dalla sottilissima falce della Luna crescente. Già dalle 10 di questa sera, fino all'alba, i pianeti e le stelle cadenti (che promettono di avere lunghe scie persistenti) saranno ben visibili a occhio nudo.

    Grazie alla debolissima luce della Luna, il 2010 si presenta come "un'ottima annata" per osservare lo sciame delle stelle cadenti. L'attività più intensà è prevista nelle ore comprese fra l'1 e le 5 del mattino, ma per godere al massimo lo spettacolo il consiglio è di allontanarsi dalle luci delle città. Secondo gli astronomi il buio può infatti aumentarne la visibilità da tre a dieci volte.

    Le Perseidi si chiamano così perché il radiante, ossia il punto sulla volta celeste dal quale provengono le meteore, si trova nella costellazione del Perseo. A scatenare lo spettacolo é l'incontro della Terra con i detriti della grande cometa Swift-Tuttle, che ogni 133 anni si spinge nella zona più interna del Sistema Solare. Quando i minuscoli granelli di polvere lasciati dalla cometa entrano nell'atmosfera terrestre, la attraversano alla velocità di oltre 200.000 chilometri l'ora, evaporando e lasciando l'inconfondibile scia luminosa.

    La nube di polvere della cometà è così vasta che la Terra impiega settimane per attraversarla e il picco delle meteore, atteso per questa notte, si raggiunge nel momento in cui la Terra arriva nel cuore della nube. Molti appuntamenti dedicati alle stelle cadenti sono stati organizzati a partire dal 10 agosto, ossia dalla tradizionale notte di San Lorenzo, e molti di questi sono stati accompagnati da brindisi sotto le stelle.

    Ma la curiosità per le stelle cadenti è tutt'altro che esaurita e in vista del picco sono ancora una ventina le serate di osservazione previste in tutta Italia, organizzate dall'Unione Astrofili Italiani. Quasi ogni regione dedica una serata allo spettacolo delle stelle cadenti, scegliendo le località più lontane dalle luci. In alcuni casi si continua a brindare con l'iniziativa "Calici di stelle&q...

    Read the whole post...

    Last Post by Rocco007 il 19 Aug. 2010
    .
  10. Esploriamo

    Avatar
    Tags
    Astronomia
    By paola7945 il 15 Aug. 2010
    +1   -1    0 Comments   64 Views
    .



    image

    Last Post by paola7945 il 15 Aug. 2010
    .
 
Skin by Anthony