1. Islam...tra jinn, giganti e alieni

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    Ufo e Islam
    By *ROS* il 22 Oct. 2010
     
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    La questione aliena da un punto di vista teologico musulmano

    ISLAM DEI SEGRETI


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    La mitologia protoaraba è ricca di riferimenti a esseri celesti dagli incredibili poteri,all'apparizione di luci nel cielo e alla presenza di manufatti tecnologici dalle magiche proprietà.

    La paleoastronautica ha il merito di porre l’attenzione in una diversa ottica su culture minoritarie antiche. L’attenzione però è sempre rivolta ai casi classici come i Maya, l’Egitto e Palenque. Una cultura come quella islamica e araba sembra non interessare, nella convinzione errata, retrograda ed estremamente conservatorista su certi argomenti. Il rapporto tra UFO e arabi è in realtà sempre ben stretto. La cultura islamica teoricamente non pone problemi all’esistenza di una realtà parafisica, come dimostrano i versi del corano sul mondo parallelo all’uomo dei jinn, esseri a metà fra Dio e l’umanità. Ma fin dai tempi pre-islamici abbondano le citazioni di antiche tecnologie presso gli Arabi. G.Mandel ne “ IL REGNO DI SABA, ULTIMO PARADISO ARCHEOLOGICO “ riporta le tradizioni leggendarie sud-arabiche antiche e islamiche di armi misteriose come laser e atomiche nello yemen, insieme a tradizioni remote di guerre straordinarie combattute con regni africani e asiatici come il Tibet ( ricordi di Atlantide e Mu? ). Sulla base di raffronti artistici esistenti non è azzardato dire che la civiltà di Mohenjo Darjo, se ha affinità con quella sud-arabica, abbia trasportato le sue tecnologie aliene post-atomiche anche nello Yemen, il che spiegherebbe l’eccezionale architettura monumentale di dighe e templi di questa zona, stupefacente quanto quella egizia. Lat e Manat le dee della pietra, Quzah il dio della folgore, Az-Zun la venere araba insieme agli dei pietra, Ash-Shams e Jarrith dei astrali e i cinque giusti: le divinità politeiste preislamiche assomigliano pericolosamente alle varietà deità aliene delle altre parti del mondo.

    JINN,GIGANTI E GRIGI

    A riprova di queste influenze nei monumenti archeologici dell’antica Arabia del sud si verificano strani fenomeni come le fotografie non impressionate, modello Giardino di Boboli, e i viaggi in astrale onirici, con personaggi misteriosi di luce del passato. Nel deserto del Rub Al-Khali si nasconde secondo i Muqarribun, maghi arabi, la città di Irem delle colonne edificata da Jinn e giganti Ad. Il dio Chthulu è presente nei testi magici arabi con il nome di Khadhulu simile alla Tiamat sumera chiamata Kutulu. Ed è presente l'Oannes babilonese, uomo pesce, nelle leggende delle creature anfibie del mare di Karkar, può sembrare fantasia, ma la maggior parte del territorio della penisola arabica è inesplorato a tutt'oggi. Il culto megalitico è evidente nelle divinità preislamiche. Testimonianze di esploratori dell'800 parlano di Cromlech colossali all'inizio del deserto siro-arabico, mentre le scoperte di Tholos quasi nuragici dell'Hadra mauth di Tosi e de Maigret ci riportano un'altra volta alla civiltà mondiale megalitica con la presenza di antichi giganti. La teoria parafisica del Jinn di Maometto sembra trovare conferma nelle rivelazioni del generale americano in Arabia Saudita citato da " Il giornale dei misteri " con i documenti segreti sui grigi infradimensionali che si spostano tramite il magnetismo, entità vampire e nemiche dell'umanità. E conferma giunge dal Golfo Persico, interessato dalle ruote di fuoco del mare connesse alle anomalie magnetiche ( quasi sul modello del litorale abruzzese ) già notato da Charles Fort. Il Salomone del Corano con il suo dominio totale sui Jinn.

    PIRAMIDI ABITATE DAI NORDICI

    Passiamo all'epoca islamica. Già P. Kolosimo ricordava le descrizioni di creature come gli alberi con molte teste ( Ingegneria genetica?), i luoghi ucronici non possibili che potrebbero, però, alludere ad esperienze di viaggio extraplanetarie e infradimensionali, modello Betty Andreasson. Ibn Battuta parla addirittura, nella sua Rihla, delle manopole sul muro capaci di far aprire porte enormi e spostare minareti, indizio di tecnologie evolute possedute dagli Arabi. Il Romanzo di Alessandro Magno,con la ricerca della fonte della vita, introduce elementi del tutto contattistici,dal palazzo di gioielli, al pavone, all'uomo bicorne, come già notato da Z.Sitchin. Sotto Fes si dice ci sia un intero complesso di gallerie legate all'antica alchimia, simile agli altri esempi di America precolombiana e Tibet. Va ricordata la notizia di gallerie sotteranee sotto le Piramidi d'Egitto abitate da alieni di tipo nordico che starebbero collaborando segretamente con il governo egiziano. Biblioteche come Alessandria e Cartagine non sono state distrutte interamente dagli Arabi nel medioevo, come dimostrerebbero le tracce di antiche conoscenze alchemiche e parafisiche di un Khalid Ben Yazid, califfo eretico, o di un Ibn Arabi che,con la sua teoria delle sfere del reale multiforme e concentriche, è il Giordano Bruno islamico. E nell'alchimia araba vi sono le tracce allegoriche di una fisica della materia sconosciuta e legata a misteriose civiltà preumane.

    FIGURE DI FIAMMA

    Al giorno d'oggi abbiamo gli UFO nei cieli Iraniani e che hanno interferito nella Guerra del Golfo e le sorprendenti rivelazioni del caso Guardian e le alleanze e le alleanze sottobanco con regimi Arabi da parte di draconiani e grigi per sperimentare nuove tecnologie militari aliene. Non sono soltanto gli americani a firmare patti scellerati. Le operazioni di soppressione delle informazioni sono oggi fortissime nel mondo arabo ad eccezione, forse, del Qatar, stato all'avanguardia per molte cose, come dimostra l'emittente televisiva Al-Jazeeria e sede di associazione UFO e dell'Iran delle prossime elezioni. Come si vede, una cultura sempre disprezzata in occidente che si presuppone essere ostile a certi argomenti e fondamentalmente tradizionalista, riserva a una attenta analisi piacevoli sorprese per il ricercatore. Basti pensare che, se affrontiamo la questione da un punto di vista teologico-islamico, Maometto, Angeli e Dio non possono essere ritratti e quindi le figure di fiamma dell'iconografia islamica possono essere benissimo ascritte agli esseri di luce delle manifestazioni ufologiche

    Fonte: utenti.multimania.it
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