Replying to Gli Universi paralleli di Blanqui

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  1. Posted 14/1/2012, 17:03


    UNIVERSI PARALLELI


    di marivan

    png


    Nel film "Passion of mind" una madre di famiglia che vive in Provenza sogna di essere una donna in carriera a New York e quest'ultima sogna di essere una madre di famiglia in Provenza. Per cause che non sto a spiegare ho visto solo il primo tempo del film e pertanto non ho mai saputo chi fosse la sognatrice e chi la donna reale. Ma entrambe le realtà potrebbero coesistere anche se su piani diversi.
    Secondo la fisica quantistica gli universi paralleli sono una realtà, solo che non potranno mai incontrarsi trovandosi a distanze infinite gli uni dagli altri. Lo aveva già sostenuto il rivoluzionario francese, Louis-Auguste Blanqui, che trascorse gran parte della vita in carcere e, impossibilitato a occuparsi attivamente di politica, si dedicò agli studi di astronomia. Nel volumetto intitolato "L'eternità attraverso gli astri", scritto in carcere nel 1872, teorizza un'infinita serie di terre, simili o anche molto differenti tra di loro, che corrisponderebbero alle successive scissioni della realtà che seguirebbero ad ogni scelta anche minima. Ogni secondo porta ad un bivio costituito dalla strada che si prenderà e da quella che si sarebbe potuto prendere. Ma le due realtà coesistono anche se su piani diversi e infinitamente distanti tra di loro. Esistono infinite possibilità cui corrispondono infiniti mondi paralleli, alcuni simili, con piccole differenze, altri assai diversi. Ognuno di noi ha dei sosia identici e innumerevoli varianti che sono la stessa persona moltiplicata ma che condividono solo dei frammenti dello stesso destino. Esiste un mondo in cui seguiamo una strada che abbiamo disprezzato in questo. La nostra esistenza si sdoppia ad ogni minima decisione e poi si biforca una seconda, una terza, migliaia di volte. Tutto ciò che avremmo potuto essere lo si è altrove da qualche altra parte. Consolatorio? Non direi, perchè ognuno dei tanti noi stessi crede di essere l'unico e conosce una sola realtà e se ha commesso un errore non vedo come possa consolarsi pensando che in una realtà parallela con la quale non verrà mai a contatto non lo ha commesso, e magari ne ha commesso un altro più grande. Ma se la teoria degli universi paralleli è valida, lo è anche per la grande storia: così da qualche parte Napoleone ha vinto la battaglia di Waterloo e lo stesso ribaltamento vale per tutti i grandi avvenimenti storici, così da qualche parte Serse ha sconfitto i Greci, i Mongoli hanno invaso l'Europa, Cesare non ha passato il Rubicone, i tedeschi hanno vinto la seconda guerra mondiale, e via di seguito.

    Fonte: is.splinder.com

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