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  1. Posted 28/11/2011, 15:09


    Mondi paralleli e possibili falle


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    A qualcuno è accaduto.., involontariamente e senza esserne consapevole, di trasferirsi da un mondo ad un mondo parallelo..., ritrovandosi in una vita simile alla precedente, con differenze piccole, ma sostanziali, ovviamente nessuno crederà mai a questo povero viaggiatore involontario, e tutti penseranno che la persona in questione abbia avuto un black out, una semplice perdita di memoria.
    Sappiamo bene, che nonostante tutte le ricerche, l'uomo davanti all'universo e le sue leggi, si sente solo un piccolo bambino curioso di capire cosa c'è realmente dietro,...non c'è nulla da fare, nonostante tutta la genialità di alcuni uomini superdotati, l'universo è talmente complesso ed infinito, che unificare tutte le teorie, è un'opera titanica.
    Ma a proposito di mondi paralleli, il ricercatore Nima Arkani-Hamed (1), del Lawrence Livermore National Laboratory, ha suggerito l'esistenza di universi paralleli nello spazio reale, coesistenti con il nostro e abbastanza vicino da poter essere toccato. In pratica il nostro mondo occupa una sorta di membrana composta da una quantità di possibili dimensioni, dunque conviviamo con universi paralleli, occupati da altri esseri, o addirittura da altri noi stessi che all'interno di essi potrebbero vivere realtà alternative. Quindi basterebbe una piccola falla, per ritrovarsi automaticamente fuori del nostro mondo, e finire in un'altra realtà...(se così si può chiamare).
    La fisica quantistica ufficiale per ora ritiene impossibile che ciò accada ...ma....

    Esistono casistiche molto strane di scomparse incredibili, o di avvistamenti di animali che non dovrebbero più esistere, o mai esistiti, gli stessi fenomeni degli ufo e degli alieni, dei fantasmi, ed altri fenomeni paranormali, vedi voci e apporti strani, potrebbero trovare una spiegazione molto più plausibile.
    Le implicazioni sono tantissime ed enormi, e di casistiche strane ve ne sono in abbondanza nel nostro mondo, basterebbe solo osservare e ricercare costantemente, ad esempio leggete il successivo articolo, molto interessante, che rimane sempre collegato alla questione dei mondi paralleli...., anche per quanto riguarda i viaggi temporali...(*)

    VERSO L'ESPERIMENTO
    Nei primi anni '30 una agenzia governativa americana finanziava esperimenti concernenti la possibilità di muoversi nel continuum spazio-temporale.
    Dello stesso progetto furono successivamente chiamati ad occuparsi John Erich Von Neumann e Albert Einstein.
    Direttore del progetto fino al 1942 fu Nikola Tesla.
    Quando - agli inizi della seconda guerra mondiale - l'esercito tedesco ideò una mina da fondale che non esplodeva all'attivazione dei dragamine, ma risaliva fino alla superficie in tempo per colpire la nave, la marina americana demandò al laboratorio di Tesla la realizzazione di una tecnologia capace di neutralizzare il nuovo tipo di mina.
    La sperimentazione delle possibili tecnologie anti-mina ebbe luogo presso le isole Bermuda. Furono poste delle correnti trifasiche attraverso cavi elettrici a bassa frequenza compresa fra 7,5Hz e 21Hz. Il campo rotante generato doveva spezzare il campo di forze energetiche e creare uno spazio interno, separato dallo spazio universale.
    Una volta che gli spazi furono separati, pare che quello interno contenente la nave tornò cronologicamente indietro di due settimane. L’intenzione era solo di spostare la nave allontanandola di circa un miglio dalla mina, ma l’energia sprigionata fu eccessiva e gli effetti furono disastrosi. La nave letteralmente sparì alla vista. Si dice che i corpi dei marinai si smaterializzarono in molti spazi isolati arrivando a fondersi con le infrastrutture della nave.
    Fu così che dal fallimento della sperimentazione della tecnologia anti-mina, prese avvio una nuova serie di studi volti alla individuazione di una tecnologia capace di rendere invisibili le navi ai radar nemici.
    Nel 1940 - usando il "metodo Tesla" fu condotto un nuovo esperimento su una nave priva di equipaggio, usando un cavo fissato ad un'altra nave. L'esito positivo (durante il test la nave effettivamente sparì dai monitor dei radar) indusse il governo statunitense a classificare il progetto e riservargli fondi illimitati.
    Nel mese di gennaio del 1942 fu fornita a Tesla una nave con equipaggio di 33 volontari, affinché fosse effettuato un test completo, e lo scienziato Von Neumann fu affiancato a Tesla alla direzione del progetto. Ai due fu aggregato anche il prof. John Levinson, matematico noto per lo sviluppo delle cosiddette "equazioni di tempo."
    Prima di procedere fu effettuata una nuova prova con a bordo alcuni animali domestici. Al termine del test, dal punto di vista tecnico perfettamente riuscito, si constatò però che gli effetti prodotti sugli esseri viventi ricalcavano fedelmente quelli delle Bermuda; alcuni degli animali erano scomparsi nel nulla e molti altri morti e gravemente ustionati.
    Tale esito condusse il progetto in una fase di stallo per via di una disputa sorta tra i direttori. Tesla cercò di sabotare l'esperimento, e ciò indusse il governo a rimuoverlo, lasciando il solo Von Neumann al comando.
    Nel marzo del 1942 Von Neumann effettuò alcune sostanziali modifiche tecniche. Fu progettata una nave speciale, l’Eldridge, con tutta l’apparecchiatura necessaria installata già a bordo, e si predispose un nuovo esperimento, da effettuarsi verso la fine dell'anno successivo.

    L'ESPERIMENTO
    Il 28 ottobre 1943 fu eseguito l'esperimento sulla Eldrige - completa di equipaggio - al largo del porto di Philadelphia.
    Nel momento in cui il test ebbe avvio la nave fu avvolta da una strana nebbia luminescente di colore verdastro, identica a quella descritta in prossimità degli strani fenomeni avvenuti nella zona del Triangolo delle Bermuda. Poi la nave scomparve alla vista degli osservatori situati a bordo delle vicine navi S.S.Andrew Furuseth e S.S. Malay. Sulla prima di esse era imbarcato Carl Allen, il quale successivamente riportò questa sua incredibile esperienza nelle missive indirizzate a Jessup (Ndr. Il famoso "Esperimento Philadelphia")
    Si originò un campo sferico schiacciato ai poli, di circa 100 metri d’ampiezza, all'interno del quale rimase visibile solo l'impronta di uno scafo immerso nell'acqua. Nessuna comunicazione radio, nessun segnale per tre lunghe ore. Infine l'Eldrige riapparve. Uno degli alberi era distrutto. Alcuni marinai si erano parzialmente fusi alla piattaforma d'acciaio, altri sparivano e riapparivano ad intermittenza; alcuni erano scomparsi nel nulla.
    Nel corso di quelle tre ore l'Eldridge fu vista apparire e sparire a Norfolk, in Virginia. Sembra inoltre che la Elridge si sia brevemente materializzata presso la base di Montauk (Stato di New York) 37 anni dopo, cioè nel 1980, per poi sparire nuovamente.
    I volontari sopravvissuti subirono gravissimi effetti che perdurarono ben oltre la durata dello esperimento. Sembra che gli uomini sparissero e riapparissero improvvisamente sotto gli occhi dei presenti. Molti ebbero problemi psichici. Si dice che gli uomini "sbiancassero", cioè divenissero trasparenti fino all'invisibilità. Il termine adoperato era "preso nella spinta", o "bloccato nel verde", quando il soggetto non era più in grado di riapparire senza l'aiuto dei compagni "stabili" a livello molecolare, che si prodigavano a toccarlo, prima che sparisse definitivamente.

    DOPO L'ESPERIMENTO
    Von Neumann (successivamente pioniere della informatica e delle tecnologie del controllo mentale) fu incaricato di indagare le cause dei terribili effetti collaterali. Il progetto fu rinominato Rainbow, ed in seguito Phoenix ( quando fu integrato da nuovi ambiti di studio concernenti le moderne tecnologie di controllo mentale).
    Molti ricercatori, incluso Nichols Preston, asseriscono che il "Progetto Phoenix" fu sviluppato e perfezionato presso i laboratori di Brookhaven a Long Island, fino al 1960, quando il congresso decise prudentemente di porre fine alle ricerche, per timore che tale tecnologia cadesse in mani sbagliate e fosse usata in modo illecito.
    Purtroppo sembra che la tecnologia fosse già da tempo caduta nelle mani sbagliate, e che i servizi segreti americani abbiano proseguito in segreto la sperimentazione presso la base di Montauk. (**)

    (1) [Ndr] A Nima Arkani-Hamed sara' dedicato un successivo post.

    Fonti: (*) d4niel444.blogspot.com / (**) anticorpi.info

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