Replying to L'Enigma delle Piramidi

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  1. Posted 24/9/2010, 17:27


    L'ENIGMA DELLE PIRAMIDI

    Le misteriose energie
    e gli inquietanti fenomeni legati alla Grande Piramide


    image
    (*)


    Un libro che ci trasporta nel mondo misterioso dell'antico Egitto e che riaccende il dibattito sugli arcani poteri delle piramidi.
    Inesplicabili e sconvolgenti fenomeni si verificano nei pressi della Grande Piramide del pianoro di Giza in Egitto. Bill Schul ed Ed Pettit, accreditati studiosi che da più di vent'anni cercano di sciogliere i misteri legati agli antichi capolavori dell'architettura egizia, in questo saggio di divulgazione scientifica dimostrano sperimentalmente che costruzioni realizzate in proporzione alla Grande Piramide possono catturare e generare al loro interno campi di forza diversi da quelli rilevabili in qualsiasi altro spazio geometrico delimitato.
    Gli autori avanzano inoltre ipotesi che spiegano parzialmente gli straordinari fenomeni riscontrati all'interno della Grande Piramide, pur ammettendo di non essere ancora giunti a una spiegazione ultima e definitiva dell'enigma.

    PREMESSA:

    Sono passati ormai quindici anni da quando si è scoperto che il segreto della Grande Piramide risiede nella sua forma.
    L'immane montagna di macigni si eleva nel pianoro di Giza, in Egitto, da tempo immemorabile, prima di ogni ricordo storico, ed è stata testimone di tutti gli sforzi che l'umanità ha compiuto su questo pianeta. Già c'era quando gli antichi si interrogavano sul perché della vita e ben prima che Mosé, Buddha e Cristo offrissero ai popoli la loro soluzione. Ed oggi continua ad esserci - vigile ed immutata nel volgere delle ere - impassibile presenza in questa nostra epoca di sogni e di conquiste spaziali - né ci pare azzardato, a questo punto, prevedere un mondo futuro, completamente trasformato rispetto a quello attuale e proiettato oltre anche alle più sfrenate fantasie, in cui la silente sentinella egizia continui ad ergersi nel mezzo del deserto, ieratica presenza.
    Riuscire a comprenderne il mistero sta, forse, al di là delle nostre possibilità? Quali segrete rivelazioni filosofiche o cosmologiche è destinata a trasmettere? Per ora tutto è avvolto nella nebbia. Ciò che è indubitamente certo - prescindendo da tutte le ancora ignote conoscenze in essa contenute - è questo: contenitori, grandi o piccoli, realizzati proporzionalmente alla Grande Piramide hanno il potere di creare o catturare alloro interno campi di forza diversi da quelli rilevabili in qualsiasi altro spazio geometrico chiuso.
    Eccitati da questa sconvolgente scoperta, migliaia di studiosi, ricercatori ed appassionati si sono messi a sperimentare con modelli di Piramide, da quelli in cartoncino a vere e proprie abitazioni piramidali, riscontrando immancabilmente, ciascuno per proprio conto, che l'ambiente delimitato da questa meravigliosa forma è davvero speciale.
    Tra le molte cose, si è scoperto, ad esempio, che questo insolito campo energetico influisce sui sistemi viventi, da quello vegetale a quello umano, ed altera la struttura molecolare di liquidi e solidi. Siamo al cospetto di quale tipo di forza? Quel che sappiamo è che comprende energie dello spettro elettromagnetico (combinate, forse, in un modo particolarissimo). Ma anche se la ricerca è appena all'inizio, sin da ora si intuisce che molte altre forze dovrebbero esservi coinvolte. Qualcuno sostiene che la Piramide si comporta come un'antenna, selezionando e focalizzando diversi campi energetici; per altri si tratta di un generatore, mentre altri ancora si limitano a suggerire l'ipotesi di un amplificatore di energie già esistenti e disponibili in natura.
    È chiaro che pur a fronte di un gran numero di ricerche già effettuate ciò che resta da imparare è immenso, infinito. Probabilmente, per ora, stiamo soltanto graffiando in superficie. È per questo che invitiamo tutti ad unirsi a noi in questa esaltante avventura. Non: occorrono che pazienza, intuito e buona volontà, visto che si può sperimentare con un'attrezzatura in cartone o legno da pochi soldi.
    Nelle pagine di questo libro intendiamo informare il lettore sui nostri esperimenti con la Piramide, esporre il nostro pensiero e le nostre conclusioni sul fenomeno. L'ultima è una parte speciale, nata sulla scia di un'iniziativa unica ed originale. Come conseguenza dell'incredibile interesse suscitato dalla Piramide e dalle continue, pressanti richieste di gente sempre nuova, appassionata a questo tipo di ricerca ed ansiosa di saperne sempre di più per poter mettere direttamente in pratica i nostri test, abbiamo messo a punto un vademecum per la realizzazione e la sperimentazione con la Piramide, basato sul sistema d'impatto migliore e più convincente: il video-film. Nella pellicola l'aspirante viene guidato, passo passo, attraverso tutte le fasi di costruzione ed uso corretto di un modellino piramidale.
    Chi desiderasse unirsi a noi in questa affascinante e, soprattutto, gratificante investigazione, scoprirà di essere in buona compagnia e di lavorare a fianco di un numero sempre crescente di esperti e scienziati. La tecnologia moderna sta compiendo passi da gigante ed è ormai possibile scrutare anche campi energetici a bassissima intensità. Ciò ci ha portato ancora una volta a constatare che viviamo immersi in un oceano di energie che si influenzano reciprocamente e che lo spazio un tempo considerato vuoto è una mera illusione. La Piramide, con l'ambiente di forza che contiene, sembra calzare a pennello a questa immagine di realtà, estremamente complessa, di mondi che si compenetrano l'un l'altro in un gioco infinito e variegato di energie.

    INTRODUZIONE:

    Che giovamento può trarre una giovane ritardata mentale dalla Piramide?
    Perché determinati materiali perdono peso all'interno della Piramide?
    Esistono delle particelle più veloci della luce? Lo spazio-tempo negativo? L'antimateria? La Piramide rappresenta un ponte fra il nostro mondo e altre realtà?
    Che cosa hanno rivelato a proposito dei campi di forza piramidali gli esperimenti con i laser?
    Che rapporto c'è tra i buchi neri e la Piramide? Come possiamo scoprire se gli effetti scaturiti dalla Piramide sono benefici per l'uomo?
    Perché le Piramidi con le facce lievemente concave al centro sono più efficaci di quelle con facce perfettamente piatte?
    Perché la Camera del Re non si trova nel centro della Grande Piramide?
    Perché termina con un soffitto a timpano? Un raggio laser può aiutarci a capire?
    È vero che l'esposizione prolungata in uno spazio piramidale ha un effetto rigenerativo sul corpo umano?
    Domande a casaccio? "No", assolutamente. Interrogativi coinvolgenti, posti ad arte all'inizio del libro per far credere a chi legge che troverà una risposta nelle pagine che seguono? Ancora una volta "No". Non ci ha mai neppure sfiorato l'idea di aver risolto il mistero della Piramide, né tanto meno, la presunzione di illudere il lettore sull'esistenza di scoperte che non sono mai state fatte. Al contrario, questo lungo elenco di domande è meditato, perché rappresenta tutti campi specifici in cui nuove ed incoraggianti ricerche offrono la possibilità di tentare qualche ipotesi, di aprire una breccia, di andare un po' più a fondo.
    La sperimentazione con la Piramide non può più definirsi una "moda". In tutto il mondo sono ormai troppe le persone che se ne interessano in modo specifico e serio. Non siamo, in sostanza, di fronte ad un gioco. Poteva forse esserlo all'inizio, ma non lo è più da quando è chiaramente emerso che gli effetti della Piramide sono qualcosa di ripetibile, di scientificamente constatabile. Oggi il numero di coloro che sperimentano la Piramide con una infinità di applicazioni pratiche (non ultima "vivere" all'interno di una di esse) è elevatissimo e sono ormai tantissimi i laboratori che se ne occupano, alla ricerca delle forze che sottendono questo incredibile fenomeno. Per questo non è più ammissibile pensare che uno "spazio piramidale" non sia diverso da qualsiasi altro in Natura. Le prove che testimoniano la straordinarietà dello "spazio piramidale" sono schiaccianti.

    Ne fa fede, per non citare che i casi più evidenti:
    - Il brevetto riconosciuto dalla NASA per un collettore di energie cosmiche, formato da una serie di sagome piramidali...
    - La constatazione indiscutibile che isotopi radioattivi perdono questa loro proprietà più velocemente se immersi in una Piramide che in qualunque altro ambiente normale.
    - La sorprendente certificazione del Ministero dell'Agricoltura degli Stati Uniti in cui, riportando gli estremi di un lungo studio mirato, si riconosce che piccole piramidi - di circa 75 cm di altezza - collocate a opportuna distanza fra loro in campi di pastura degli animali domestici riducono di almeno tre quarti la presenza di mosche, zanzare, tafani e di tutti gli altri insetti che infastidiscono il bestiame.
    - Il brevetto americano di altoparlanti, ad alto rendimento, dalla forma a Piramide.
    ...e si potrebbe continuare con molti altri esempi. Noi siamo convinti, infatti, che la ricerca in questo campo possa trovare moltissime applicazioni. Per ora abbiamo solamente scalfito in superficie l'immensità del problema, ciò nonostante crediamo che il lettore si renderà conto all'istante di quanta strada è già stata percorsa dal giorno in cui il primo sperimentato re scoprì con grande eccitazione che il filo del rasoio posto in Piramide era "magicamente" affilato.

    I risultati ottenuti in questo campo di indagini sono, a dir poco, straordinari ed esaltanti e così nitidi ed inequivocabili che non c'è posto per il sensazionalismo o la confusione. Al pari di qualsiasi altro settore scientifico anche qui ciò che più conta sono infatti l'integrità e l'onestà dell'impegno. Perché è solo in questo modo che si può procedere verso sempre nuove conquiste. Ciò che troverete in queste pagine è un'accurata esposizione di fatti e basta. Quando compaiono speculazioni teoriche sulla loro natura il lettore viene tempestivamente avvisato. Perché è evidente che le nostre conclusioni, non sono che illazioni personali e possono anche non rispondere al vero; sono però quanto di più probabile è oggi disponibile in merito all'interpretazione di determinati fenomeni legati alla Piramide. Non è detto, comunque, che chi legge non arrivi ad altre considerazioni. Se così sarà ci piacerebbe tantissimo aver modo di scambiare con loro le reciproche esperienze. D'altro canto, chi ci dice che non sia proprio questo mettere a confronto tante idee e tanti fermenti uno degli scopi principali che si cela dietro alla costruzione della Grande Piramide?

    CAPITOLO 1. FEBBRE D'IGNOTO:

    Non avremmo mai più immaginato la volta in cui collocammo la prima lametta da affilare dentro un piccolo modello di Piramide di essere in procinto di compiere il primo passo di un'avventura emozionante, che avrebbe coinvolto nel misterioso reame dei poteri della Piramide, in cinque anni e solo in America, un corrispondente numero di milioni di persone. Catturati o, meglio, contaminati dalla "febbre d'ignoto", dal desiderio di sondare un mistero così inquietante, capace, al tempo stesso, di due nature: quella scientifica e quella, diciamo così, occulta, individui appartenenti a diverse classi sociali incominciarono a scoprire da soli che gli effetti della Piramide non erano il frutto di elaborate alchimie o di un sogno irrealizzabile, bensì qualcosa di estremamente concreto e facile da ottenere.
    Quella che in prima battuta era sembrata una realtà irrazionale si mutava ben presto in qualcosa di ripetibile nella seria sperimentazione: rifare il filo ad un rasoio, sottoporre cibo ed acqua all'influsso piramidale, coltivare piante, far germinare semi, meditare in placida distensione o addirittura vivere l'intera esistenza fra le pareti di una casa a Piramide. E con che riscontri! Le schiere dei disillusi dell'occulto non sono di certo state rimpolpate dall'enigma-Piramide.
    I risultati c'erano, eccome; la Piramide funzionava davvero! E quando non succedeva nulla, ma si aveva l'accortezza e l'onestà di andare a fondo ci si accorgeva che erano le errate condizioni di partenza a non consentire di approdare al successo: una costruzione sbagliata, un mancato allineamento, la perturbazione di forti campi elettrici, l'azione inibitrice di camere con presenza massiccia di oggetti metallici, e così via.
    Anche noi, come tanti, abbiamo dato il via ai nostri esperimenti spinti soprattutto dalla curiosità. Resi forti dall'esperienza diretta, consapevoli dell'innegabilità del fatto che il fenomeno della Piramide esiste, abbiamo esposto queste esperienze in "I poteri segreti delle Piramidi" (Edizioni Armenia, 1985). La risposta dei lettori ci ha piacevolmente sorpreso e le vendite del volume hanno toccato vertici di centinaia di migliaia di copie un po' dovunque nel mondo. La stesura del secondo libro "The Psychic Powers of Pyramids" (I poteri psichici delle Piramidi) non è comunque nata dal successo registrato dal primo volume. Noi e tanti altri ricercatori avevamo, nel frattempo, portato avanti le ricerche e occorreva fare un nuovo punto della situazione, aggiornando il lettore sulle conquiste più recenti. Questo è il motivo che ci ha spinto a realizzare una terza opera sull'argomento. Come in ogni campo di indagine anche in questo i progressi sono continui ed incessanti. Oggi come oggi, quindi, non siamo in grado di prevedere se scriveremo ancora sull'argomento; certo è che lo faremo se avremo cose nuove da divulgare. Staremo a vedere. Possiamo garantire, comunque, che non ci stancheremo mai di sperimentare: la Piramide è un pozzo senza fondo, nasconde sempre nuove sorprese. Malgrado tutto, siamo convinti di non aver fatto che poca cosa, che una semplice increspatura sulla superficie di un oceano infinito, che promette di elargire chissà quante altre conoscenze in una miriade di campi di applicazione. Se a qualcuno in prima battuta può sembrare ambizioso e pretenzioso sentire affermare che questo tipo di ricerca troverà felici sbocchi in rami di studio quali la storia, l'archeologia, la mitologia, la religione, la fisica e l'ingegneria, l'architettura, la psicologia e la matematica, la medicina; a pensarci un po' si renderà conto che non può che essere così, visto come è difficile che la vera conoscenza possa trovare applicazione nel ristretto ambito di una sola disciplina.
    Saperne di più sulla Grande Piramide - come venne innalzata, da chi e a quale fine - risulta, infatti, utilissimo a moltissimi studiosi, a cominciare da storici, antropologi e teologi per arrivare ad architetti, ingegneri e matematici. Gli effetti sorprendenti indotti .dall'uso di modelli piramidali in scala su solidi, liquidi, gas, organismi viventi vegetali e animali non possono non riguardare tutti noi. Mentre i risultati ottenuti in merito al comportamento fisico, emotivo e mentale di sperimentatori umani risulta di estremo interesse per filosofi, medici e psicologi. Lo spettro ricorrente della crisi energetica e la conseguente richiesta di fonti alternative ha spinto molti ricercatori a preoccuparsi di rintracciare nuove soluzioni. Oggi è certamente prematuro parlare della Piramide come fonte energetica in grado di fornire le prestazioni desiderate; ciò non toglie comunque che la si debba escludere a priori; anche qualora la chiave non fosse da collegarsi alla sua pura forma geometrica è indubitabile che gli studi indirizzati verso questo campo potrebbero contribuire egualmente a sviscerare a fondo il principio della energia in sé e per sé. Ad ogni modo c'è da dire che più cose veniamo a sapere sulla realizzazione dei grandi monumenti dell'antichità più dobbiamo convincerci che i nostri progenitori la sapevano lunga sui campi di forza, certamente più di quel che sappiamo noi oggi. Questa considerazione non solo aggiunge un pizzico di mistero alla nostra investigazione, ma ci offre la speranza di riuscire ad approdare a una conquista che, qualora esista davvero, si rivelerebbe di grande utilità. Forse non ce la faremo mai a di svelare questi misteri, ma la speranza di riuscire non deve mai venir meno. Con questo allettante traguardo davanti a noi dobbiamo continuare ad avanzare, indipendentemente dal fatto che il nostro sforzo trovi o no un immediato riscontro.

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    Spaccato della Grande Piramide di Giza


    Poiché con la Piramide abbiamo ottenuto notevoli risultati, constatando effetti veramente impensabili, per quel che ci riguarda possiamo affermare che l'impegno che profondiamo in questa impresa è per noi totale, e assolutamente rigoroso e serio. Uno degli scopi prioritari che intendiamo raggiungere è stimolare l'attenzione di ricercatori più preparati ed esperti di noi, in grado di svolgere sperimentazioni sempre più approfondite e sofisticate. Non ci interessa promuovere lo studio dell'effetto Piramide, in sé e per sé, in modo avulso dai risultati. Siamo convinti che sia nostro compito riferire su tutto ciò che si è ottenuto, indipendentemente dal risultato, senza né inventare né manipolare nulla. Se qualcosa non funziona, se un esperimento fallisce, è nostro compito rendere noto il fallimento alla comunità degli studiosi senza remore.
    Non è simpatico, a questo proposito, vedere ciò che vanno a raccontare in giro alcune ditte che hanno fatto del commercio dei modelli piramidali su ogni scala un'occasione di puro e semplice guadagno. Ovviamente c'era da aspettarselo, malgrado ciò il fenomeno è alquanto increscioso. Perché tutto viene distorto in nome del sensazionalismo e di dichiarazioni false pronunciate a scopo di lucro. E allora le persone seriamente interessate si ritraggono a riccio, cambiano rotta. Fortuna che in quest'epoca di bombardamenti pubblicitari la gente ha acquisito un proprio senso critico che le consente di valutare da sola in modo sufficientemente attento e aperto. In merito al fatto poi di considerare la ricerca sugli effetti della Piramide come un campo appartenente al mondo dell'occultismo, devo confessare che la cosa non ci dà granché fastidio. Anche se la parola "occulto" si è rivestita - soprattutto di recente - di mille orpelli fuorvianti, imposti da una copiosa letteratura per lo meno discutibile, il suo senso originale sta a significare qualcosa che è nascosto ad una normale considerazione. Grazie al cielo però oltre a tanta "robaccia" disponiamo anche di un discreto "corpus" di letteratura occultistica di tutto rispetto, i cui presupposti ed enunciati risalgono a tempi remotissimi. Questa tradizione si fonda su un tipo di sapere non tradizionale, vale a dire ottenuto attraverso stati di consapevolezza mistici o trascendentali. Se solo consideriamo che non esiste religione che non derivi saldamente tutti i suoi dettami da una conoscenza ricavata proprio da questo genere di stato mentale e che la scienza sta riconoscendo come reali le affermazioni da sempre sostenute dai mistici, non possiamo non convenire che la "conoscenza occulta" altro non significa che l'accesso a un sapere inavvicinabile con il solo ausilio dei cinque sensi. Il concetto di terra rotonda un tempo era "occulto", così come lo sono stati, ad esempio, l'elettricità ed i batteri. Solo fino a pochi anni or sono gli unici esseri umani che parlavano di aura erano i veggenti ed i mistici. Ora la fotografia Kirlian e l'uso di voltmetri sensibilissimi hanno aperto le porte dei laboratori a questo studio meraviglioso. Se, dunque, ci rifacciamo al senso primitivo ed originale della parola "occulto", si deve ammettere che un esperimento con la Piramide rientra a tutti gli effetti nella definizione, ma almeno quanto quello di un fisico a caccia di una particella subatomica sconosciuta. Infatti solo quando gli riuscirà di fissarla sui suoi schermi potrà dire che ciò che un tempo era "occulto" o nascosto è stato finalmente "svelato" proprio come se per noi venisse il giorno in cui riuscissimo a comprendere il mistero della Piramide.

    image
    Sezione della Camera del Re
    in cui si evidenzia la particolare sovrastruttura a timpano


    Il fatto che sperimentando con una Piramide non si ottenga sempre il risultato previsto aggiunge certamente un pizzico di mistero a qualcosa già di per sé incomprensibile, ma la causa va ricercata più nella sempre mutevole reazione del "campo piramidale" in presenza di forze energetiche diverse che non in qualche intervento soprannaturale. Valutando i risultati (alcuni, fra l'altro, ottenibili anche mediante altri mezzi) un buon numero di queste forze interagenti ci sono già note: elettricità, magnetismo, radioattività... insomma lo spettro energetico elettromagnetico. Alcuni effetti sono decisamente incontrovertibili e "pesanti", cioè oltremodo consistenti, come la conservazione di cibo e il processo di disidratazione; altri, viceversa, sono estremamente più "sottili", soprattutto quelli che scaturiscono da singolari combinazioni e accostamenti, e di difficile valutazione. Se esistono eccezioni alle regole, si presuppone indichino nuove strade ed aprano nuove frontiere; e sono stati proprio gli esperimenti con queste "eccezioni" che ci hanno spinto fino ai confini di realtà a dir poco sconcertanti.
    Quando il lettore si imbatterà nelle nostre speculazioni sull'antimateria, sulle particelle più veloci della luce e sullo spazio-tempo negativo, il suo primo pensiero volerà alla fantascienza. Non è affatto così. Si tratta di realtà scientifiche, tanto è vero che siamo in buona compagnia: di questi argomenti si sta occupando il fior fiore dei fisici. Secondo Einstein non dovrebbe esistere nulla di più veloce della luce. Ebbene, oggi ci sono invece ottimi motivi, che esamineremo nei prossimi capitoli, per ipotizzare particelle subatomiche in grado di sorpassare questo limite, il loro nome è: "tachioni". Solo ammettendo la loro esistenza, infatti, si possono comprendere alcuni fenomeni fino ad oggi impenetrabili. C'è però un particolare sconcertante: i tachioni si comporterebbero in modo esattamente opposto a quello delle particelle a velocità luce o subluminose, la qual cosa, ovviamente, non può che strabiliare le schiere dei fisici. Tanto che il dottor William Tiller della Stanford University è arrivato a immaginare accanto a uno spazio-tempo positivo - il mondo che ci è familiare - un'analoga realtà negativa, opposta e contraria.
    Questo spazio-tempo col segno meno altro non sarebbe che il ribaltamento di 180° del corrispondente positivo. Mentre nel nostro mondo gli oggetti vengono attratti al centro della Terra per quella forza che chiamiamo gravità, nell'antimondo verrebbero respinti, trovandosi in un continuo stato di levitazione. Se nella prima realtà un organismo vivente materiale copre il proprio lasso temporale in direzione di un progressivo deterioramento, nella seconda si muoverebbe in senso inverso, vale a dire dal disfacimento alla rigenerazione.
    Un mondo diverso, insomma; un mondo di non-spazio, dove il tempo scorre a ritroso; ma non per questo necessariamente alieno alla nostra esperienza. Potremmo, piuttosto, definirlo, come uno stimolo per acquisire un nuovo livello di consapevolezza, allo scopo di prendere finalmente conoscenza dell'altra faccia della realtà. In questo mirabile momento di "illuminazione" anticipata d'altro canto dai grandi maestri spirituali, dovrebbero di schiudersi alla comprensione concetti quali il "Prana" degli Indiani o il "Chi" dei Cinesi, nella loro essenza di energia Universale. Quando leggiamo delle loro proprietà ritroviamo, infatti, ogni cosa in loro, compresa la presenza di campi di energia che vanno di gran lunga oltre a quelli che tradizionalmente attribuiamo alle forze del mondo naturale che ci circonda. Chi potrebbe, a questo punto, negare la possibilità che gli antichi saggi abbiano già conosciuto e descritto ambedue i versanti della realtà?
    "Sia la Luce" si legge nel "Genesi". Che sia proprio la luce la soglia di confine? Mentre nel nostro mondo "positivo" rappresenta il limite estremo superiore, in quello negativo potrebbe costituire semplicemente il livello più basso di esistenza!
    Una delle spinte che muovono all'avventura Jonathan Livingstone, il gabbiano di R. Bach, sta nel desiderio di volare sempre più celermente. La velocità raggiunta non gli basta mai, deve spingersi sempre oltre. Finché un giorno "varca il limite", e va oltre il nostro spazio-tempo e si ritrova dall'altra parte, sull'altra sponda, ciò nonostante la ricerca dell'assoluto non cessa.
    Alla fine il suo maestro gli dice: "Sappi, amico, che la velocità assoluta, massima ed eccelsa, sta in una cosa sola: esistere...". L'insieme spazio-tempo che ci è familiare perde di significato quando entriamo nel regno dimensionale dell'antimateria.
    La luce è velocissima nel vuoto si muove a circa 300 mila chilometri al secondo. Ma non è abbastanza per servire da supporto all'onda-pensiero. Né ci può essere di aiuto nella esplorazione degli abissi cosmici, qualora decidessimo di proiettarci fuori dal nostro sistema solare. Se è intenzione dell'uomo stabilire un contatto diretto con qualche altra civiltà galattica, la velocità-luce non può servire, dovrà fare di più. Perlustrando l'Universo alla velocità della luce le speranze di imbatterci in fratelli spaziali sono praticamente nulle.
    Le meravigliose avventure che abbiamo vissuto eseguendo esperimenti con la Piramide ci hanno spianato sentieri infiniti lungo i quali inoltrarci. Quelli di cui discutiamo nelle pagine di questo nuovo libro sono senz'altro, ad oggi, i più fantastici. La Piramide ci ha introdotti nel mondo delle forze elettromagnetiche. Siamo entrati in un tunnel lunghissimo, ne siamo emersi con qualche risposta, ma, più che altro, ancora trattenendo fra le mani, senza sapere come rispondere loro, gli interrogativi brucianti dai quali avevamo preso le mosse. Ma il viaggio è solo agli inizi. Certo, qua e là, nel nostro lungo procedere siamo riusciti a cogliere cenni, ammiccamenti, squarci che ci hanno consentito di chiarire sempre meglio il nostro quadro della realtà e siamo ormai convinti che proseguendo ancora non è lontano il giorno in cui ci affacceremo al limitare di un altro spazio-tempo. Nei capitoli che seguono sono descritti questi esperimenti eccezionali i cui risultati possono spiegarsi soltanto accettando l'esistenza dei tachioni, le famose particelle più veloci della luce. In altri termini, praticamente il grande salto noi l'abbiamo già compiuto; assodato ciò, che cos'è, allora, la Piramide?
    Noi crediamo sia l'interfaccia che mette in comunicazione lo spazio-tempo positivo e negativo. Un ponte di collegamento tra materia ed antimateria, il limitare (in questo caso, lo strumento tecnico) su cui si affacciano, fra loro interagendo, due diverse realtà. Gli antichissimi costruttori della Grande Piramide egiziana erano al corrente di tutto questo? Giudicando dalla assoluta perfezione della loro costruzione e dal fatto che basta il minimo scostamento dal progetto originale per non ottenere alcun risultato riteniamo certamente di sì. È chiaro che si tratta di una pura illazione, perché probabilmente non lo sapremo mai, ma è poi così importante? Alla resa dei conti, infatti, ciò che vale è la vera conoscenza, qualunque sia la fonte da cui scaturisce.
    Fra le tante sorprese che riserva la perfetta costruzione di Giza ce n'è una che è sempre stata trascurata dalla gran parte dei ricercatori, il lieve sovrapporsi dei lati. Ne avevamo fatto menzione nei nostri lavori, ma, ad essere sinceri, concedendo a questo strano particolare pochissima importanza. Ma quando abbiamo preso in considerazione l'incidenza angolare di rifrazione e riflessione della luce in una Piramide, in modo particolare nel corso degli esperimenti col laser, ci siamo accorti invece quale ruolo significativo giocasse questa lieve alterazione strutturale in relazione alla focalizzazione dell'intensità energetica rispetto ad alcuni punti chiave. Noi e altri sperimentatori avevamo dimostrato che Piramidi con facce combacianti erano ottimali, vale a dire "funzionavano" meglio. Alla luce delle nuove acquisizioni, crediamo sia più giusto riconoscere che forse è a quelle con lati lievemente sovrapposti che tocca la palma della superiorità. Suggeriamo a questo punto a tutti coloro che sono seriamente impegnati nella sperimentazione di tener conto anche di questa osservazione e di confrontare, se possibile, i risultati ottenuti ora con l'uno ora con l'altro strumento.
    Recentemente in un programma televisivo molto seguito, è apparso un noto scienziato, il quale ha rivelato di aver condotto l'esperimento del rasoio direttamente all'interno della Camera del Re nella Grande Piramide, senza aver ottenuto il minimo risultato. Non abbiamo avuto l'opportunità di parlargli e di incontrarlo e quindi non sappiamo come ha condotto l'esperimento. Tuttavia non è da escludere che la Grande Piramide oggi non sia più in grado di funzionare secondo l'uso per cui è stata creata. Tra l'altro, non dobbiamo dimenticare che anticamente le sue facce erano piatte e che il rivestimento di lastre graniti che levigate venne utilizzato per la ricostruzione della città del Cairo, distrutta da un terremoto, circa mille anni fa. La Grande Piramide così come compare oggi ha i fianchi a gradoni, non più cioè perfettamente lisci e questo particolare può risultare di importanza fondamentale nel suo utilizzo come strumento in grado di amplificare o modulare l'energia. Se si è rivelato possibile prendersi qualche libertà nella strutturazione degli spazi interni di una Piramide - costruzione di camere, corridoi ecc... - non è assolutamente consentito farlo con le caratteristiche esterne e le facce devono presentarsi più lisce possibili. Ne spiegheremo il perché nel capitolo dedicato ai tachioni ed allo studio del comportamento di un fascio luminoso all'interno della Piramide. Affronteremo anche il problema delle strutture aperte e chiuse, discutendo sulle differenze riscontrate. C'è da dire, inoltre, che anche il tipo di materiale può essere determinante ai fini di sperimentazioni positive e che certe sostanze costruttive "funzionano" meglio o molto meglio di altre. Crediamo che ciò sia definito dall'interazione dei campi elettromagnetici che investono la Piramide ma anche dall'azione dei tachioni a velocità superiore a quella luminosa.
    Alla luce delle più recenti scoperte diventa estremamente interessante conoscere cosa sta accadendo a quegli sperimentatori che si sono adattati a vivere in un edificio caratterizzato da questa forma particolare. Nelle nostre indagini abbiamo potuto azzardare solo ipotesi, oggi, a qualche anno di distanza, siamo andati a trovare queste persone, abbiamo bussato alla loro porta e le abbiamo pregate di raccontarci tutto, di metterci al corrente di quella loro singolare e nuova esperienza. Siamo stati accolti con gentilezza, tutti hanno risposto alle nostre domande con cortesia. Il lettore troverà queste risposte non solo affascinanti, ma anche illuminanti. D'altro canto c'era da immaginarselo.
    Oltre agli effetti, diciamo così tradizionali, su solidi, liquidi, piante, ecc... la gente è infatti molto interessata a sapere che cosa accade quando si vive continuamente all'interno di una casa fatta a Piramide: ciò che stimola la curiosità non sono tanto le alterazioni chimico-fisiche a cose, sostanze e oggetti, quanto il comportamento psicologico e fisiologico di coloro che le abitano, la loro reazione come entità viventi complesse, nel senso olistico del termine. È veramente un campo di indagine interessantissimo. Oggi possiamo disporre già dei primi risultati e possediamo un insieme di nozioni e dati discretamente interessante su come un individuo vive, dorme, mangia, pensa, si rilassa, studia, sogna, medita e crea in uno spazio delimitato da una struttura piramidale. Ma non c'è esperimento, rapporto, racconto o testimonianza che possa stare al pari, che infonda una così grande speranza, a ciò che è accaduto, sotto la nostra diretta osservazione, a una ragazza ritardata di mente la quale, grazie all'energia misteriosa della Piramide, non è più la stessa. La sua vicenda umana è un capitolo gioioso e felice di questo nostro libro.
    E così, la ricerca continua. Il campo si allarga, si fa ogni giorno più consistente e questa sua continua crescita in accelerazione spinta fa ben sperare per un futuro vicino ancor più colmo di conquiste. Malgrado ciò per quanto possa sembrare strano, la Piramide continua a restare un tremendo, incredibile enigma. Anche se qualcosa abbiamo imparato, anche se le nostre conoscenze si sono arricchite rispetto all'anno passato, anche se siamo riusciti a saperne un pochino di più su tanti aspetti oscuri, siamo più che mai consapevoli che la parte grossa della ricerca è ancora tutta a venire e che moltissimi interrogativi stanno ancora attendendo una risposta. Ma da sempre questo è il destino di chi indaga, di chi vuole conoscere a fondo; questo è il duro prezzo che deve pagare chi è alla ricerca dell'assoluta verità. Ciò malgrado siamo più che convinti che l'impegno e la serietà alla lunga paghino e rappresentino, tutto sommato, l'investimento migliore.

    INDICE:

    Premessa pag. 7
    Introduzione pag. 11
    1. Febbre d'ignoto pag. 15
    2. Un ponte fra i mondi pag. 27
    3. L'altra faccia della realtà pag. 73
    4. L'alchimia della guarigione piramidale pag. 87
    5. I poteri psichici e la quinta forza pag. 117
    6. Un aiuto per i ritardati pag. 139
    7. Altre possibilità pag. 165
    8. Vivere in una Piramide pag. 185
    9. Newton contestato, l'enigma del giroscopio pag. 225
    10. Un video-film sul potere della Piramide pag. 253

    BIBLIOGRAFIA pag. 265

    (*)"L'Enigma delle Piramidi"
    di Bill Schul e Ed Pettit
    Gruppo Editoriale Armenia
    pagg. 268 - € 13,50

    Fonte: edicolaweb.net (LA NOSTRA BIBLIOTECA...libri scelti da Francesco Di Blasi)

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