Replying to Porte dimensionali?

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  1. Posted 4/7/2009, 16:11


    “CROP CIRCLES” DALL’ IPOTESI ESOTERICA AI MANDALA COSMICI

    Intervista al prof. Vasile Droj universologo

    e ricercatore transdisciplinare


    image


    Il precedente “Speciale New Age” (vedi Italia Sera di martedì 8 luglio 2003) ha puntato la lente di ingrandimento sul fenomeno degli agroglifi, elaborati pittogrammi apparsi in tutto il mondo ed ora anche nel Lazio. I giornali hanno evidenziato i misteriosi “cerchi nel grano” disegnati da mani occulte in un podere di Sabaudia (Latina) e successivamente in un campo di proprietà dei Frati Trappisti in località Tre Fontane a Roma.

    La nostra indagine ha polarizzato l’attenzione di numerosi lettori che hanno sollecitato via e-mail ulteriori approfondimenti. E’ una linea di tendenza riscontrabile anche in taluni palinsesti televisivi che aprono finestre conoscitive su tematiche d’avanguardia. Evidentemente nell’immaginario collettivo emerge una spinta esplorativa che travalica gli angusti confini delle “culture ufficiali”. Ricercatori intraprendenti superano le “Colonne d’Ercole” dei dogmatismi per conquistare nuove frontiere di conoscenza. L’italiano Galileo Galilei, il polacco Nikolaj Kopernik (latinizzato in Copernicus e giunto sui nostri testi scolastici come Niccolò Copernico), il francese René Descartes (italianizzato in Cartesio dal latino Cartesius), il tedesco Johannes Kepler (italianizzato in Keplero) e tanti altri furono duramente osteggiati dall’establishment che “imponeva” il sistema tolemaico.

    Le forze più retrive del potere rifiutavano le lapalissiane concezioni eliocentriche in quanto rendevano opinabili alcune interpretazioni delle Sacre Scritture (per esempio i dogmi “blindati” della creazione nella Genesi). “Il fiume della ricerca giunge sempre al mare della conoscenza” sostiene Paulo Coelho autore di stimolanti provocazioni fra cui il “Manuale del guerriero della luce”. Contro gli oscurantismi si ergono esseri illuminati ed illuminanti come Gandhi che soleva ripetere “La prima qualità del cammino spirituale è il coraggio”. Per la cronaca Galilei nel 1632 riuscì a pubblicare il “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo”, opera fondamentale in cui dimostrò la fondatezza del sistema copernicano contro quello tolemaico.

    Fra gli antesignani di un’indagine che esce fuori dai binari dell’ortodossia scientifica si colloca il prof. Vasile Droj, universologo, ricercatore transdisciplinare, autore di numerose pubblicazioni: “Il codice di pensiero ancestral-universale”, “I mandala cosmici - Archetipi dinamici”, “La dottrina universologica”, “Capernetica”, fondatore dell’Associazione Culturale e Spirituale Universologica. Lo abbiamo intervistato per approfondire il tema dei “crop circles”.

    D. Lei ha dichiarato di aver scoperto un aspetto scientifico dei “cerchi nel grano” che è stato completamente ignorato dai ricercatori. Questa scoperta è correlata alla geometria embrionalsintetica ?

    Certamente. Ma prima di addentrarci nella “geometria embrionalsintetica” chiediamoci perché i glifi vengono realizzati nel grano ed in generale nelle piante graminacee. E’ un riferimento esplicito alla parola “granulare” che rappresenta la fase intermedia fra lo stato solido e quello fluido. Potremmo definire “scienza granulare” un interessante sapere che rappresenta quell’anello mancante fra lo stato denso-materiale e lo stato di fluidità: un passaggio quasi trascendente verso il vuoto. In sostanza i “crop circles” sono porte dimensionali, buchi neri al contrario.

    D. Ma non è un’ipotesi ardita quella dei buchi neri nei “crop circles” ?

    Tutte le forme energetiche che io definisco “mandala cosmici” si autogenerano da una sorgente puntiforme centrale. Questo movimento, osservato al contrario con la moviola, ritorna all’origine con la stessa dinamica di un buco nero. Nel primo esempio abbiamo il contrario di un buco nero che espelle energia e pertanto è da considerarsi un buco bianco. Questa energia proviene come attraverso un tunnel da altre dimensioni.

    D. Su una rivista scientifica ha scritto che non conosciamo ancora la scienza dei campi. Può chiarire questo concetto ai lettori ?

    La nostra scienza è in gran parte lineare, meccanicistica, legata alla tridimensionalità. Di conseguenza non riusciamo a cogliere altre dimensioni che si muovono attraverso corridoi spazio-temporali. La scienza dei campi ci consentirebbe di intuire la geometria embrionalsintetica concentrica che ho scoperto teoricamente nel lontano 1984 e poi sperimentato in laboratorio nel 1994 attraverso la tecnica di realizzazione dei mandala cosmici. Conseguentemente ho studiato le procedure per riprodurre in laboratorio l’energia dei cerchi nel grano.

    D. Lei ha dichiarato che il fenomeno dei “cerchi nel grano” preannuncia un cambio graduale di energia sul nostro pianeta. Questa convinzione nasce dalla sua scoperta dei mandala cosmici ?

    In una notte di agosto del 1993 ho filmato un corpo celeste. Nella camera oscura quella luce persistente restò nel video e nei giorni successivi generò un’infinità di forme che ho fotografato e catalogato. Era una nuova forma di energia che proveniva probabilmente da altre dimensioni spazio-temporali. Sembrava intelligente perché si trasformava in modo geometrico in una infinità di strutture. Le forme erano varie: discoidali, globulari, circolari, stellari, solari, spiraliformi come galassie. Una ragnatela senza fine ma sempre ordinata.

    Molte di queste forme erano presenti nei simboli ancestrali di popoli vissuti in tutti i continenti ed in tutti i tempi. Poiché la forma più classica e sintetica dell’energia creatrice dell’universo in Oriente è il mandala ho definito queste forme “mandala cosmici”. I mandala sono rappresentazioni simboliche di una energia “astratta” che io sono riuscito a filmare e fotografare.

    Questa energia, riprodotta in uno spazio vuoto simile a quello cosmico, genera un protoplasma di forma sferica. Da questo punto primordiale comincia a ramificarsi una serie infinita di forme circolari o simili a ragnatela. Il nero esterno dell’immagine qui pubblicata rappresenta il caos, il disordine; il protoplasma rappresenta l’ordine del campo energetico mentre la ragnatela simboleggia l’unità. Esistono anche mandala cosmici senza protoplasma che presentano soltanto un corpo archetipale espresso in semplici cerchi. E’ importante definire che le forme misteriose sono composizioni di luce e pertanto sono definite “archetipi di luce”.

    Lo stupore nasce dall’osservazione della luce curva. Il mandala circolare è un cerchio di luce non più grande di 15/20 cm.: il sole, con tutta la sua potenza gravitazionale, riesce a curvare un raggio di luce per pochi gradi. Queste forme, invece, curvano la luce a 360 gradi in uno spazio miliardi di volte più piccolo. Questa considerazione introduce una nuova fisica. Un’altra scoperta straordinaria: i mandala ottenuti dal video in laboratorio sono identici alle simbologie di antiche civiltà. Alcune forme ci riportano ai Menorah ed all’Arca dell’Alleanza che racchiudevano energie prodigiose. I santuari megalitici circolari ed i celebri cerchi di Cromleh (composti da menhir e da dolmen) sono un’eco primordiale delle potenti energie che governano il cosmo.

    D. Nel corso di varie conferenze nazionali ed internazionali lei ha presentato la teoria degli archetipi dinamici. Ci può illustrare in sintesi le linee guida di questa teoria che è stata particolarmente seguita dai media ?

    Si chiamano così perché mostrano come un archetipo assoluto ed indistruttibile come il triangolo passa in modo naturale in un altro archetipo fondamentale come il quadrato che a sua volta passa ad un pentagono e così via fino a giungere al cerchio perfetto. Passaggi energetici di questo genere - che consentono una perfetta alchimia di forme - sono stati da me sperimentati in laboratorio. E’ incredibile come in breve tempo forme così differenti si trasformino in nuove composizioni. Per esempio l’archetipo fiore apre i suoi petali per diventare una svastica multipla.

    Spettacolare è la forma di cerchi concentrici radianti che esprime l’energia vitale. Non è altro che l’aura raggiante. Trasferiamo questa simbologia sull’uomo. Quando tutti i cerchi - che rappresentano le energie - sono ben centrate si realizza l’equilibrio supremo “nirvanico”. In tale stato le opposizioni disturbanti scompaiono e l’essere che incarna quell’organismo è in stato di conservazione perpetua. Antiche dottrine come lo yoga, varie tecniche di fisiologia mistica e taoista riescono a conseguire alti livelli di sublimazione energetica sul piano psichico e spirituale.

    La scienza degli universaloidi o mandaloidi rivela che esistono nel corpo umano e nella sua mente schemi ed algoritmi che potrebbero portare all’immortalità. Accanto al DNA “fisico” esiste un DNA “energetico” ed ancora un altro “informatico”. Solo i tre DNA riuniti giungerebbero al traguardo. Il codice del DNA “energetico” è ben espresso dagli universaloidi che riflettono archetipi cosmici. Non si può passare se non attraverso quelle forme universali che, anche se apparentemente fluttuanti, rispondono a rigide coerenze.

    D. Cosa intende per DNA “informatico” ?

    Ogni DNA è di per sé informatico. Dopo studi approfonditi sono giunto alla conclusione ed a prove tangibili che esisterebbe un super DNA del Sapere ben codificato di cui una dimensione essenziale sarebbe l’antico Logos (mai individuato). Torneremo in futuro più diffusamente su queste argomentazioni.

    D. Cosa sono i vortici di energia primaria ?

    Quando si generano i mandala dal loro punto centrale partono vortici di energia primaria che poi, mescolando i cinque elementi fondamentali, organizzano gli organi di una realtà più estesa di quella che oggi conosciamo. E’ un’energia fluttuante vicina alla nostra essenza che prende varie forme archetipali esistenti già in natura dall’inizio della creazione. Conoscere i passaggi tra gli archetipi dinamici è sinonimo di un salto quantico strutturale e funzionale dell’organismo e dell’essere in generale. Vedi l’esempio dell’onda quantistica nel punto in cui due onde quadriformi s’intrecciano in un gioco per poi trasformarsi in un cerchio perfetto. Pochi uomini riescono a percepire il gioco sottile delle energie che consentirebbe un salto evolutivo. Questi principi sono presenti nelle arti marziali e si traducono nella ricerca e nel controllo dell’energia “Tai-Chi”.

    Una rivelazione sconcertante: tutte le forme di vorticoidi e universaloidi hanno forma circolar-periferica di superficie o di volume. Tutte queste infinite forme si sottomettono in modo misterioso ad un’altra forma (il triangolo). Il triangolo è la prima porta d’accesso in quest’universo mentre il cerchio è l’ultima. Tra queste due porte si esprime tutta la manifestazione dell’universo, l’Alfa e l’Omega ossia il triangolo ed il cerchio. Se consideriamo che il triangolo è l’archetipo della piramide si aprono affascinanti territori da esplorare. Forse le culture arcaiche, che hanno edificato le piramidi, conoscevano l’uso di queste energie cosmiche ?

    D. Torniamo all’enigma degli agroglifi. Quali messaggi giungono agli uomini di questo pianeta attraverso la simbologia dei pittogrammi ?

    L’intensificazione del fenomeno preannuncia un progressivo cambio energetico del pianeta. Occorre prepararsi spiritualmente perché il salto vibrazionale consentirà stati più elevati di consapevolezza. Il ritmo dell’orchestra sale di tono e tutti devono adeguare la propria musicalità. Analogamente alla musica anche gli archetipi hanno una loro armonia specialmente quando sono “archetipi dinamici” come nel caso dei mandala cosmici. Senza gli archetipi universali un Architetto nulla può progettare. Ecco perché abbiamo parlato dei “mandala” che si contrappongono ai “frattali”. Questi ultimi frazionano all’infinito mentre gli “universali” ricompongono l’unità del creato. La continua lotta tra divisione ed unione è il motore dell’universo. Sul tema degli “universali” – contrari dei “frattali” – torneremo in futuro in quanto si aprono enormi prospettive di ricerca scientifica e di revisione concettuale.

    D. Infine esiste una regia intelligente che orchestra la fenomenologia dei “crop circles” ?
    Qualunque cosa sia emerge un dato chiaro. La razionalità delle impronte, la loro geometria ci indica che la soluzione è nel campo della logica. La razionalità è dove c’è misura. Verso quali misure siamo orientati ? Sappiamo che nel nostro universo esistono tre forme fondamentali di misurazione o di quantificazione: una linguistica, una numerica ed una geometrica. Quella geometrica racchiuderebbe sinteticamente le altre due forme. E’ probabile che l’intento di qualcuno lassù sia quello di orientarci verso questo alfabeto universale.

    Sabrina Parsi

    Articolo pubblicato sul quotidiano “Italia Sera” del 15 luglio 2003
    riportato da Tony il 16 Febbraio 2008

    Fonte: sabrinaparsi.it

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